La starda due

di
genere
dominazione

Arrivò la fatidica domenica, io e Anna la moglie di Alberto, lo invitammo da noi, a pranzo, era una bella giornata, avevamo preparato un pranzetto gustoso e leggero.
Io mi preparai con molta cura, indossai autoreggenti,slip, reggiseno abbinato, e dopo un saliente trucco, mi infilai un tubino rosso fuoco, che lasciava fuori il pizzo delle autoreggenti, e poi una decoltè nera di vernice.
Anna conoscendo i gusti del marito, indossò reggicalze, calze, tacchi e nulla più, era fantastica, al punto, che non resistetti, la feci stendere sul divano, divaricare le gambe, e la scopai con forza, godendo tutte e due, poi Anna mi accarezzo e mi disse, se lui accetterà la nostra coppia, voglio un figlio da tè, la accarezzai e le dissi che sarebbe stato ilpiùbel regalo della mia vita.
Alberto arrivò in leggero ritardo, era così lui era il dominante e il padrone, alla porta a riceverlo andò la moglie, e appena la vide la baciò, e si complimentò con lei, poi mi si avvicinò, e baciò anche mè, bene puttane iniziamo che non ho molto tempo.
Servimmo dall'antipasto al dolce, mentre a turno, succhiavamo il suo palo di carne, epoi al caffè decise di parlare di affari, come li chiamava lui.
Be puttane, datemi la mia parte delle vostre marchette settimanali, io gli porsi un rotolo di banconote, lui le contò, e si complimentò con noi, ne avete presi di cazzi è luride vacche, annuimmo.
Bene ora passiamo alla questione coppia di luride vacche, ok accetto che facciate coppia nella vita, il divorzio sarà a breve, come deciso i figli rimarranno da mè, ness'un giudice te li darebbe visto che sei una prostituta, Anna acconsetì con un cenno del capo, li vedrai quando vorrai, ma sono loro che conoscono il tuo lavoro a non volerlo.
Poi passiamo al fattore indennizzo, siete e sarete sempre e per sempre di mia proprietà, e aumenterete del venti percento il mio onorario, visto che non avrete più il pappa.
Era giusto, a lui il 40 percento a noi il sessanta, ci diede il permesso di sposarci, e di avere figli, ma a sua scelta ogni volta che ne sentiva la voglia dovevamo scopare con lui o chi per lui.
Firmammo il contratto, poi mi mise a pecora, e mi inculò, sborrandomi dentro, bene frocio, hai la mia puttana ese ne andò.
Verso sera ci mettemmo a letto, Anna mi fece un pompino da urlo, bevendo il mio seme e io ricambiai leccandola fino allo sfinimento facendola urlare di piacere.
Decidemmo di utilizzare un solo appartamento, con due camere per ognuna di noi, e al caso, se il cliente voleva un duo, eravamo prente.
Dopo una settimana come coppia, era sera dopo cena, Anna si accoccolò al mio fianco, eravamo ambedue in reggicalze e tacchi, arrivavamo da un pomeriggio di fuoco, mi accarezzò il cazzo moscio e sfatto, cosa ne dici, allora se mi metti incinta?, certo amore ma come farai con i clienti che vogliono scoparti senza preservativo, dovrai smettere la pillola e il rischio che non sia mio è alto.
Tranquillo, useranno tutti il preservativo, e ai clienti che solitamente mi vogliono al naturale diremo, che fino a quando non sarò gravida dovranno usare il preservativo, poi in premio mi avranno al naturale, la bacia con ardore.
Poi ci alzammo, e una volta in bagno, prese le pillole e le gettammo nel water, fai passare qualche settimana e appena finisce l'effetto dell'anticoncezionale, vedrai che mi renderai mamma.
Io decisi di essere solo passiva, non volevo sprecare il miopoco seme, e lei usò il preservativo, e tutte le notti la scopavo venedole i figa.
Avvisammo Alberto che non la mandasse con altri al naturale, e che lui non le venisse dentro,pagammo una somma aggiuntiva, ma non ci importava, tutte le settimane veniva da noi, mi scopava e incassava.
Poi dopo alcuni mesi Anna rimase gravida, festeggiammo invitando Alberto, che finalmente potè venirle dentro, ecco puttana mi hai dato trè figli, ora il quarto lo avrai da un frocio maschettaro, e io gli ripulii il cazzo con la mia lingua.
Col passare dei mesi la pancia cresceva e tutti la volevano al naturale, la inculavano e scopavano e lei godeva, io ripresi a fare anche l'attivo, il mio sperma non serviva più.
E poi arrivò il giorno del parto, io ero presente in sala parto, indossavo una camicetta che mostrava il mio nuovo seno, una quarta, e una gonna corta, tacco dieci, vidi mia figlia uscire dalla figa di Anna, la vidi allargarsi al massimo e sgusciare fuori, ero mamma.
Quando mi chiesereil cognome del padre dissi che ero io, rimasero di stucco, ma signora no scherzi, sollevai la gonna davanti l'infermiera che vide il mio cazzo negli sliop di seta, mi scusi disse.
Andammo a casa dopo alcuni giorni, e mentre la bambina dormiva Anna nuda con il seno gonfio di latte mi disse, il dottore sconsiglia che scopiamo dopo il parto, c'è la possibilità che rimanga gravida, vuoi un'altro figlio da mè?, la abbracciai e la baciai, e se mettessimo all'asta la tua gravidanza?, chi più paga ti scoperà nei prossimi giorni, Anna accettò.
Mi misi all'opera, e in cinque fecero un'offerta buona, e così a turno, tutti i giorni venivano a casa e la scopavano.
Un mese dopo era di nuovo grvida di chì non si sapeva, ma fù meraviglioso.
Una settimana dopo, arrivò a casa nostra la figlia maggiore di Anna, era da molto che non si incontravano, si presentò in gonna cortissima, e camicetta aperta filo capezzolo senza reggiseno, da sotto si vedeva un micro slip, e tacchi.
Ma come ti sei conciata le disse Anna, Franca la figli alzo le spalle, come una mignotta no?, ma cosa dici, quello che sono mamma sono quattro mesi che batto per papà, è stato lui a sverginarmi.
Rimanemmo di stucco, io ho preso il tuo posto nel suo letto, non il frocetto che credavate, volevo solo dirti che sono gravida e avròun figlio d tuo marito troia, ora vado ho un cliente a breve.
scritto il
2025-06-05
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