Ciccio69 e il circolo delle seghe

di
genere
gay

Quando avevo tipo 20 anni e frequentavo l'università di Bologna ero attorniato da una marea di fighette con le quali pomiciavo in ogni dove, oppure ci masturbavamo nei luoghi più impensabili, alcune si spingevano fino a casa mia, dentro al mio letto e io concepivo il sesso come una specie di maratona che doveva soddisfarle e dimostrare quanto fossi bravo e resistente. Non so perchè ho sempre associato il sesso con le donne a questa specie di prova di resistenza, le scopavo come un forsennato fino a sudare e a ritrovarmi esausto come dopo aver corso una maratona.
Alcune di loro a un certo punto provavano dolore più che altro, oppure stanchezza mentre io faticavo a venire. Per sborrare dovevo pensare a quello che mi eccitava veramente, dovevo fantasticare su grossi cazzi odorosi di piscio e sperma, solo così mi veniva il cazzo duro immediatamente e sborravo al solo pensiero di poterne succhiare uno perchè non avevo praticamente avuto alcuna esperienza con gli uomini, tranne remote seghe fra ragazzini con i miei primi compagni di scuola o qualche cuginetto che veniva a trovarmi d'estate e poi non avrei più rivisto per tutto l'anno. Cercavo quindi di provare delle variazioni, delle cose nuove che mi distogliessero da quei pensieri sbagliati, perchè l'unico sesso giusto era il sesso con le ragazze ovviamente. Iniziai a prediligere il culo femminile alla figa, leccarlo e baciarlo mi dava enorme soddisfazione e sollievo ma non tutte si convincevano a lasciarmi fare in questa pratica sporca. Alcune si scandalizzavano che dopo averle leccate nel culo volessi passare alla figa, ma come dicevano prima vai a sciacquarti con il colluttorio, non sarai mica matto mi ha messo la lingua nel culo e ora vorresti baciarmi o peggio? Non sia mai.
Fu così che persi interesse per il sesso con le ragazze, lo trovavo estenuante, dover sempre contrattare su tutto, dovermi frenare. Alla fine degli anni 90 i social non esistevano e quindi scrivevo con il pennarello annunci e messaggi sui muri dei cessi maschili della Facoltà di Storia Antica di Bologna.
Succhio cazzi non lavati da almeno 5 o 6 giorni odorosi di piscio e sborra.
Era più uno scherzo, non ci credevo veramente, ma il solo fatto di scrivere quei messaggi mi riempiva di eccitazione, avevo delle erezioni incontenibili, e fantasticavo sull'odore meraviglioso di quei cazzi sporchi. Cercavo ogni scusa per andare al bagno e vedere se qualcuno aveva lasciato qualche rigo di risposta.
E con mia grande sorpresa un giorno qualcuno aveva lasciato scritto fatti trovare il tal giorno alla tal ora, io avrò sottobraccio un giornale, prometto cazzo odoroso e sporco. Lessi e rilessi quel messaggio chiuso nella turca dei bagni e quasi tremavo dall'eccitazione, mi sembrava una cosa impossibile.
Il tizio era stato abbastanza furbo, conosceva la facoltà. Aveva scelto un momento nel quale c'erano poche lezioni e la maggior parte degli studenti era nei laboratori, così non faticai a riconoscerlo. Aveva una copia di El Pais sotto braccio. Alto, magro, ricordo che mi colpirono questi suoi enormi occhiali, aveva sicuramente qualche anno più di me ma ero così frastornato ed eccitato che ricordo poco altro tranne il suo enorme cazzo puzzolente. Era stato di parola. Quando ci infilammo nei bagni, l'ultimo vano in fondo, senza troppe parole mi spinse in ginocchio e si slacciò i pantaloni. Aveva un meraviglioso cazzo ricurvo all'insù e mentre lo scappellavo lentamente l'odore acre di piscio e sudore mi colpì come un pugno in viso ma invece di disgustarmi mi eccitò ancora di più, e poi quale meraviglia quando dopo averlo lentamente scappellato potei osservare la sua turgida cappella ricoperta di smegma giallognolo e colloso. Ero al settimo cielo e non avrei mai voluto iniziare a succhiarlo per non rovinare quello spettacolo, non facevo altro che odorarlo a fondo e ripassarmelo sul viso e sul naso e poi sulle labbra come se dovessi mettermi il rossetto come avevo visto fare da quelle fighe di legno che frequentavo. Vedendomi così inebriato lui sussurrò ti piace eh? si vede che ti piace davvero, dai fammi venire. E così iniziai lentamente a slinguazzare la cappella con leggeri colpi di lingua per gustare e togliere lo smegma odoroso e poi lo spompinai con naturalezza ed efficenza tali che stava per venire, lo percepivo da come si irrigidiva e allora feci una cosa strana cui non avevo pensato prima. Mi ero sbottonato e avevo lasciato che il mio cazzo durissimo sbucasse dai pantaloni e avevo la cappella bagnatissima con un filo di precum che colava fino al pavimento, era una cosa che non mi accadeva quasi mai, stavo venendo senza nemmeno toccarmelo. Quando sentii che il ragazzo avrebbe sborrato a breve, mi alzai di scatto e indirizzai il suo fiotto sul mio cazzo e lasciai che la sua sborra mi inondasse il pube peloso e mi lucidasse la cappella. Lui si srullò il cazzo schizzandomi altra sborra addosso, addirittura qualche goccia vagante sul viso e velocissimo si ricompose e filò via. Mi ritrovavo solo, in uno dei cessi della Facoltà con il pube e il cazzo ricoperti dalla sborra di uno sconosciuto, ma ero esausto e felice, stanco di quella stanchezza che segue una forte scarica di adrenalina, invaso dall'odore di sborra e piscio che si mischiavano e mi lasciavano inebriato. Iniziai a segarmi lentamente, usando la sborra anocra fresca di quello sconosciuto come lubrificante, me la spalmavo sul cazzo e me la leccavo via dalle mani come un affamato ed ebbi un orgasmo potente e copioso come non mi succedeva da mesi. E allora capii senza alcun dubbio che mi piaceva il cazzo, che bramavo il cazzo e l'odore acre e pungente della sborra, ma anche quello più aspro dell'urina e dello smegma, non c'era una ragione, non avrei mai saputo spiegare il perchè ma era così fin da quando da bambino masturbavo la mia cuginetta più grande titillandole la passerina con un dito e la osservavo contorcersi per il piacere quando ci nascondevamo nei solai bui, e la cosa che mi dava vero godimento quello che veramente mi mandava fuori di testa una volta che lei se ne scappava via era annusare il mio dito, inebriarmi dell'odore acre di fighetta e di urina e masturbarmi fino a darmi piacere tenendo quel dito ben saldo sotto le narici.
Volevo assolutamente riprovare quell'esperienza dei bagni, misi altri annunci sui muri e sulle porte di legno, ma senza grandi risultati, ebbi poche altre esperienze ma piuttosto deludenti, le cose non filavano sempre lisce una volta chiusi nel cesso. C'era a chi non veniva duro, chi si distraeva o si impauriva per i rumori circostanti, perchè entravano altri studenti. Una volta qualcuno sbottò ehi lo so che siete li frocetti che cazzo fate??? Un'altra volta tirarono calci contro la porta, e il tipo che stavo spompinando si bloccò, tirò fuori il cazzo dalla mia bocca e rimanemmo immobili come due statue con lui che mi faceva il gesto di tacere, di rimanere zitto e in silenzio come se avessi avuto l'intenzione di mettermi a fare una conferenza, e allora il cazzo gli si smosciò dalla paura ed era così spaventato praticamente mi pisciò addosso, un caldo fiotto di piscio in faccia proprio quando stavo cercando di rianimargli il cazzo. Capii che dovevo cambiare metodo così trovai su internet uno dei primi siti di incontri fra maschi, il circolo delle seghe. Lo scopo del sito era mettere in contatto fra loro amanti della masturbazione in ogni sua forma ed era perfetto per me perchè in quel periodo smaniavo dalla voglia di toccare altri cazzi, di stringerli e baciarli. Come si sarà capito ero folle per il sesso orale e non pensavo ancora minimamente di scopare con un uomo, mi interessava ancora solo il cazzo e l'odore di cazzo senza curarmi troppo dell'aspetto fisico dei miei partners anche se avrei presto scoperto che mi attraevano di più i cazzi grossi di uomini pelosi e maturi. in quei primi tempi anche solo collegarmi al sito e vedere se qualcuno mi aveva lasciato un messaggio mi provocava erezioni indicibili e voglie pazzesche, mi sentivo disposto a tutto. Così quando un tale Ciccio69 mi chiese se avessi voglia di incontrarlo per segarci insieme e giocare con la sborra non esitai ad acconsentire.
Nel sito non c'erano molte foto degli utenti, più che altro ci si descriveva, lui aveva 45 anni bene in carne peloso e mi disse stai tranquillo che ci divertiamo, ho il cazzo piccolo ma sborro tantissimo. Non avrei mai potuto immaginare quanto.
Siccome girava per lavoro mi disse che mi avrebbe caricato in auto in un posto di mia scelta. Ci incontrammo al piazzale delle piscine. Mentre lo aspettavo fremevo dall'eccitazione, pura adrenalina che mi faceva tremare e che poi con gli anni e l'abitudine a quel tipo di incontri sarebbe sparita lasciando il posto a un'eccitazione più mentale, più legata all'immaginazione. Allora invece quando avevo 20 anni era una scossa che mi pervadeva facendomi venire il cazzo durissimo, e forse lui mi riconobbe per quello. Mi ero descritto come giovane, magro, capelli un po lunghi mossi e castani, viso ancora imberbe ma abbastanza pieno e labbra carnose da pompinaro nato. Si fermò esattamente davanti a me e quando salii nella sua auto ci presentammo brevemente e lui disse ti spiace se ti tocco il cazzo? Con una naturalezza sconosciuta gli dissi prego fai pure e lo tirai fuori durissimo e svettante per farglielo toccare e lui disse uau ma che bello. Quandò mise in marcia alternava la mano sul cambio e sul mio cazzo, non smetteva di toccarmelo e di giocarci mentre sfrecciavamo sulla tangenziale. Poi mi chiese di toccare il suo e mi misi letteralmente a cercarlo sotto il suo pancione, non si chiamava Ciccio69 per caso, e quando lo trovai rimasi in un primo momento molto deluso.
Lo so mi disse è piccolo, non posso competere con il tuo ma vedrai quanto sborro, e infatti era bagnatissimo, avevo la mano letteralmente impiastricciata di precum, ne emetteva in quantità incredibili. Dai mi disse, dimmi dove possiamo fermarci, conoscerai bene dei posti appartati in cui potrai succhiarmelo con calma. In effeti ne conoscevo ma stava succedendo una cosa stranissima, ero molto eccitato e talmente ipnotizzato dal quel suo cazzetto che stava diventando sempre più duroda non riuscire ad orientarmi, non riconoscevo più le strade, così più che altro per l'impazienza dissi dai volta giù di la vicino a quelle case abbandonate.
Eravamo in mezza campagna in una di quelle strade un po sterrate fra un vigneto e un casolare in cui nessun abita più ma che viene usato solo per i lavori agricoli.
Infatti non ci accorgemmo di un auto parcheggiata. Comunque scendemmo dalla sua auto e lui calandosi i pantaloni e sollevandosi la maglietta mi disse ok datti da fare. Il suo enorme pancione pallido e pieno di nei da cui spuntava il suo cazzetto umido mi provocò un eccitazione indicibile, non capivo più nulla tanto che mi spogliai nudo davanti a lui e poi mi inginocchiai sull'erba per passarmi ovunque sul viso la cappella fradicia del suo cazzo che mi pisciava addosso il suo liquido pre eiaculatorio e poi finalmente mi decisi a prenderglielo in bocca. Lo stavo spompinando con calma e soddisfazione e lui gemeva ma santo cielo quanto sei bravo e mi teneva le manone sulla testa mentre gli ingoiavo il cazzo ed ero così assorto e felice che non ci accorgemmo subito del contadino che sbucò dai filari della vigna in sella al suo trattore e ci urlava addosso ma che cazzo fate, ma andate a fare le vostre porcate da un altra parte!! Ma come vi permettete!!?!?!
Mai provato uno spavento così grande, ma mi viene ancora da ridere pensando alla scena che quel poveretto si era ritrovato davanti. Un ragazzetto nudo e magrino che doveva sembrargli voler gonfiare un pallone tanto il suo cazzetto si ritrasse scomparendo per lo spavento. Ma Ciccio69 ebbe la freddezza mentre si ricomponeva di ribattere ma no guardi stavamo eseguendo dei rilievi, perchè qui poi ehhhh ma qui in zona non è vero caro? rivolgendosi a me che raccattavo i vestiti e zompavo in macchina e però annuivo ma si certo i rilievi ma come no. Filammo via spaventati e con il cuore in gola, però ridevamo di quella disavventura come due vecchi amici che ne hanno tante da raccontarsi, e però te non ti sei mica accorto, no ma dovevi vedere la tua faccia, eh no più che altro avresti dovuto vederti il cazzo sgocciolante, ah ma li ci stavi pensando te eh? stavi bevendo per bene col culo all'infuori quando è sbucato quell'eenrgumeno e giù risate. Insomma ne ridevamo ma avevamo ancora voglia, io sicuramente perchè avevo ancora il cazzo durissimo ed ero mezzo nudo. Alla fine trovammo un'altro spiazzo in periferia, di quelli dove bruciano le sterpaglie o chissà che e l'erba è carbonizzata. Io ero impaziente di succhiare di nuovo il suo cazzo e non facevo altro che ripetere mi hai promesso che sborri molto ricordi? devi sborrare tantissimo. C'erano dei palazzoni poco più in la, e noi usammo l'auto per nasconderci alla vista. Tenemmo anche una portiera aperta per togliere un po di visuale, ero di nuovo nudo e impaziente. Ma faticava a tornargli duro, era sempre appiccicoso e bagnato ma piccolo e molliccio come il cazzetto impubere di un infante. Devi aiutarmi se vuoi che mi venga un po duro disse. Quindi si appoggiò all'auto girandosi e allargandosi una chiappa con una mano mentre con l'altra si sosteneva al veicolo. Apparve un enorme buco di culo rossastro e sudato, devi solo lavorarmelo di lingua dai. Non me lo feci ripetere due volte. Ero così infoiato che avevo una voglia pazzesca di sborrare e tuffai il viso fra le sue natiche iniziando a lappare e leccare, non ero espertissimo ancora ma lui gemeva si bravo così cazzo leccamelo bene dai dai. poi disse solo adesso ti faccio la doccia. Si voltò e mi mise di peso a sedere sul sedile dell'auto lato passeggero con le gambe rivolte all'esterno e la portiera sempre aperta. Il suo pancione glabro incombeva su di me mentre si smanacciava il cazzo davanti alla mia faccia e diceva adesso vedi quanta te ne faccio, adesso vedi, oddio ti lavo tutto, oddio. E non diceva tanto per dire perchè non ho mai più visto una sborrata del genere, mi inondò letteralmente il viso e il petto di una quantià di sborra inverosimile, e continuava a fiottare ovunque, anche sul mio cazzo, con mia grande soddisfazione perchè a quel punto mentre lui si piegava tutto e gemeva venni anche io e c'era sborra dappertutto sul mio corpo. Non sapevo se restare così tutto nudo aspettando che si asciugasse o rivestirmi col rischio di infradiciare di sperma maglietta e pantaloncini. A sciogliere tale amletico dubbio, mentre lo aiutavo con una manina a sgrullarsi il cazzo dagli ultimi filamenti di sborra che ancora colavano dalla sua cappella ci pensò una signora che affacciandosi dal balcone di uno dei palazzoni iniziò a sbraitare veeeeee ma cosa fate li sporcaccioni!?!?!? cosa fateeeee?!?!? Stavolta eravamo più tranquilli e rilassati, ridemmo con calma fra noi e ci rivestimmo nascosti dalla macchina. Quando ripartimmo sentivo i vestiti che mi si appiccicavano addosso e non sapevo che l'odore di sborra e sudore mi sarebbe rimasto addosso per giorni perchè non avevo alcuna intenzione di farmi la doccia. mi riportò al piazzale e disse che l'avevo veramente fatto eccitare perchè la sua ragazza non voleva mai leccargli il culo, ti sembra giusto? mi diceva. Te invece sei davvero bravo, un'altra volta troviamo un bel posto e lo rifacciamo con calma, te si vede che ti piace leccare il culo per bene, la mia ragazza sai è cubana si vede che loro proprio come cultura non gli piace slinguare il culo. Si assolutamente gli dicevo, sarà una cosa culturale, per forza, ma vedrai che lo rifacciamo. E ci credevo perchè leccargli il culo mi era davvero piaciuto e non sapevo spiegarmene il motivo, come al solito, ma al solo pensiero mi tornava subito il cazzo duro. Lo ringraziai del bel pomeriggio passato assieme e ci salutammo. Purtroppo non ho mai più rivisto nemmeno Ciccio69, ma ogni tanto ci ripenso e mi viene il cazzo durissimo, ma mi viene anche sorridere, ed è per questo che in fondo lo ricordo con piacere.
scritto il
2025-05-25
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