I pakistani su grindr 2
di
devilshaircut
genere
gay
A un certo punto i professori convocarono mia madre a scuola preoccupati per il calo costante dei miei voti, e poi stavano tutti a chiedermi cosa avessi e cosa non andava e se era per via della separazione dei miei e se volevo vedere uno psicologo e tutte quelle menate li.
La spiegazione del mio pessimo rendimento scolastico in quel periodo era molto più semplice, passavo quasi tutti i pomeriggi nel garage col ragazzo pakistano di cui mi ero innamorato, Chokri. Io ovviamente lo chiamavo Ciocorì e lui un po si arrabbiava ma poi quando si faceva leccare il culo gli passava tutto. Aveva scoperto il mio punto debole col quale mi teneva in pugno, Pur essendo passivissimo più del cazzo di un uomo il buco del culo mi mandava alla follia. Adoravo spalancare le chiappe del mio uomo e slinguargli l'ano, adoravo annusarlo e riempirlo di baci. Chokri poi sembrava un fauno, era tutto liscio e ambrato dal bacino in su, ma cosce e chiappe erano ricoperti da una rada peluria a ciuffetti scuri che mi faceva impazzire. Questa mia passione per il buco del culo mi aveva causato parecchi fraintendimenti perchè alcuni miei amanti occasionali, fino a quel momento soprattutto uomini maturi e sposati, dopo che avevo passato le mezz'ore col viso affondato nelle loro chiappe a slinguare e limonare l'ano si aspettavano che li inculassi in virtù di cotanto lavoro preparatorio e invece io non ci pensavo nemmeno. Eppure ero così innamorato di Chokri che solo per lui ebbi la mia prima esperienza da attivo. Un pomeriggio mentre eravamo avvinghiati sul materassino lurido lingua in bocca mentre mi stantuffava il cazzo in culo ansimando mi disse che dovevo conoscere suo fratello. Era un po che andava avanti con questa storia di volermi presentare i suoi amici ma io avevo sempre rifiutato, anche se in realtà la cosa mi stuzzicava, e allora nell'ultimo periodo aveva cambiato disco. Non più i suoi amici ma suo fratello che insisteva per unirsi a noi. mentre mi scopava standomi sopra il suo ventre piatto si sfregava contro il mio cazzetto che pisciava ettolitri di precum e poi sborrava orgasmi uno dopo l'altro, quindi ero nel completo delirio mentre lui insisteva e mi diceva allora può venire mio fratello? può venire? e io non capivo più niente e ansimavo si si si e mi stringevo a Chokri leccandogli il sudore dalle spalle e dalle ascelle e poi infilandogli la lingua in bocca. Non capivo assolutamente nulla di nulla, e un bel giorno mentre mi scopava non mi accorsi che questo suo fratello si era nascosto nell'ombra del garage, non l'avevo nemmeno sentito arrivare, mi ritrovai brevemente il suo cazzone curvo e turgido sulla faccia mentre Chokri mi teneva inchiodato col suo cazzo nel mio culo come al solito. E poi si staccò da me sorridendo e disse solo è mio fratello.
Non ho mai capito poi se era veramente suo fratello o lo zio o il padre o chissà chi. Era massiccio e tarchiato, scurissimo di pelle e ricoperto di pelo ovunque, anche sulle spalle, con una pancia prominente e una barba nerissima e folta. Mi fece cenno di scansarmi e alzarmi. Io nudo e sudato, con il buco del culo slabbrato dalle trapanate di Chokri pensavo che volesse presentarsi, invece senza dire nulla si mise al mio posto, supino e con il cazzo duro e svettante mi fece un cenno nervoso borbottando qualcosa. Dovevo impalarmi sul suo cazzo che sembrava un randello, era il più grosso che avessi mai visto. Feci per sedermici sopra ma l'omone abbaiò qualcosa e Chokri ridendo mi disse ehi prima devi ciucciare. Mi sembrava di non riuscire nemmeno ad avvicinarlo alle labbra pur spalancate tanto era enorme e mi ricordo che lo lavorai di lingua tanto a lungo da farmela dolere e poi finalmente mi ci impalai sopra, gemendo e piangendo e sudando perchè un cazzo simile non l'avevo mai preso. Mi sembrava di stare su uno sgabello scomodissimo e al contempo di essere impalato e mi facevano malissimo le gambe e mi venne in mente di appoggiarmi sulle ginocchia ma così facendo quel cazzone rischiava di uscire e allora dovevo rimettermi dritto insomma era uno strazio ma pisciavo sborra in continuazione e avevo il cazzo durissimo. Fu li che senza nemmeno rendermene conto i due mi manovrarono come un burattino. Chokri mi sollevò stappandomi il culo e suo fratello si mise carponi spalancandosi le chiappe e mostrando un bellissimo buco del culo inaspettatamente rosato in mezzo a una peluria scurissima. Lo bacia e ci infilai la lingua al settimo cielo e gliela mulinavo nel culo come una quindicenne al primo appuntamento. E poi suo fratello fece un grugnito e Chokri mi sollevò di nuovo, fu tutto molto naturale, a un certo punto avevo il cazzetto durissimo proprio all'altezza del culo di suo fratello e fu naturale infilarglielo dentro e fottere per davvero un uomo come non avevo mai fatto. Chokri mi guidava nel movimento ed io sentivo il mio cazzo ben stretto in quel buco accogliente e morbido e scoprii che mi piaceva tantissimo fottere e sborrargli nel culo mentre Chokri mi baciava con la lingua in bocca. E poi mi ritrovai inginocchiato davanti ai loro cazzi che mi sborravano in faccia e quando pensavo che fosse tutto finito Chokri mi disse aspetta gli ho detto che ti piace il piscio. Come a un cenno fra loro suo fratello che aveva appena finito di passarmi la cappella sul viso perchè gliela ripulissi per bene dalla sborra, iniziò a pisciarmi in faccia. Ma non contento disse qualcosa a Chokri nella loro lingua, come fosse un po deluso e allora Chokri mi disse dai apri bene la bocca, fai vedere come ti piace. Allora aprii la bocca e lasciai che mi pisciasse in gola per accontentare il mio amore. Dopo una quindicina di giorni scoprii che suo fratello era un vero puttaniere perchè mi ritrovai a grattarmi frai i peletti del pube in maniera sempre più nervosa e insistente. Il tizio mi aveva attaccato i pidocchi.
La spiegazione del mio pessimo rendimento scolastico in quel periodo era molto più semplice, passavo quasi tutti i pomeriggi nel garage col ragazzo pakistano di cui mi ero innamorato, Chokri. Io ovviamente lo chiamavo Ciocorì e lui un po si arrabbiava ma poi quando si faceva leccare il culo gli passava tutto. Aveva scoperto il mio punto debole col quale mi teneva in pugno, Pur essendo passivissimo più del cazzo di un uomo il buco del culo mi mandava alla follia. Adoravo spalancare le chiappe del mio uomo e slinguargli l'ano, adoravo annusarlo e riempirlo di baci. Chokri poi sembrava un fauno, era tutto liscio e ambrato dal bacino in su, ma cosce e chiappe erano ricoperti da una rada peluria a ciuffetti scuri che mi faceva impazzire. Questa mia passione per il buco del culo mi aveva causato parecchi fraintendimenti perchè alcuni miei amanti occasionali, fino a quel momento soprattutto uomini maturi e sposati, dopo che avevo passato le mezz'ore col viso affondato nelle loro chiappe a slinguare e limonare l'ano si aspettavano che li inculassi in virtù di cotanto lavoro preparatorio e invece io non ci pensavo nemmeno. Eppure ero così innamorato di Chokri che solo per lui ebbi la mia prima esperienza da attivo. Un pomeriggio mentre eravamo avvinghiati sul materassino lurido lingua in bocca mentre mi stantuffava il cazzo in culo ansimando mi disse che dovevo conoscere suo fratello. Era un po che andava avanti con questa storia di volermi presentare i suoi amici ma io avevo sempre rifiutato, anche se in realtà la cosa mi stuzzicava, e allora nell'ultimo periodo aveva cambiato disco. Non più i suoi amici ma suo fratello che insisteva per unirsi a noi. mentre mi scopava standomi sopra il suo ventre piatto si sfregava contro il mio cazzetto che pisciava ettolitri di precum e poi sborrava orgasmi uno dopo l'altro, quindi ero nel completo delirio mentre lui insisteva e mi diceva allora può venire mio fratello? può venire? e io non capivo più niente e ansimavo si si si e mi stringevo a Chokri leccandogli il sudore dalle spalle e dalle ascelle e poi infilandogli la lingua in bocca. Non capivo assolutamente nulla di nulla, e un bel giorno mentre mi scopava non mi accorsi che questo suo fratello si era nascosto nell'ombra del garage, non l'avevo nemmeno sentito arrivare, mi ritrovai brevemente il suo cazzone curvo e turgido sulla faccia mentre Chokri mi teneva inchiodato col suo cazzo nel mio culo come al solito. E poi si staccò da me sorridendo e disse solo è mio fratello.
Non ho mai capito poi se era veramente suo fratello o lo zio o il padre o chissà chi. Era massiccio e tarchiato, scurissimo di pelle e ricoperto di pelo ovunque, anche sulle spalle, con una pancia prominente e una barba nerissima e folta. Mi fece cenno di scansarmi e alzarmi. Io nudo e sudato, con il buco del culo slabbrato dalle trapanate di Chokri pensavo che volesse presentarsi, invece senza dire nulla si mise al mio posto, supino e con il cazzo duro e svettante mi fece un cenno nervoso borbottando qualcosa. Dovevo impalarmi sul suo cazzo che sembrava un randello, era il più grosso che avessi mai visto. Feci per sedermici sopra ma l'omone abbaiò qualcosa e Chokri ridendo mi disse ehi prima devi ciucciare. Mi sembrava di non riuscire nemmeno ad avvicinarlo alle labbra pur spalancate tanto era enorme e mi ricordo che lo lavorai di lingua tanto a lungo da farmela dolere e poi finalmente mi ci impalai sopra, gemendo e piangendo e sudando perchè un cazzo simile non l'avevo mai preso. Mi sembrava di stare su uno sgabello scomodissimo e al contempo di essere impalato e mi facevano malissimo le gambe e mi venne in mente di appoggiarmi sulle ginocchia ma così facendo quel cazzone rischiava di uscire e allora dovevo rimettermi dritto insomma era uno strazio ma pisciavo sborra in continuazione e avevo il cazzo durissimo. Fu li che senza nemmeno rendermene conto i due mi manovrarono come un burattino. Chokri mi sollevò stappandomi il culo e suo fratello si mise carponi spalancandosi le chiappe e mostrando un bellissimo buco del culo inaspettatamente rosato in mezzo a una peluria scurissima. Lo bacia e ci infilai la lingua al settimo cielo e gliela mulinavo nel culo come una quindicenne al primo appuntamento. E poi suo fratello fece un grugnito e Chokri mi sollevò di nuovo, fu tutto molto naturale, a un certo punto avevo il cazzetto durissimo proprio all'altezza del culo di suo fratello e fu naturale infilarglielo dentro e fottere per davvero un uomo come non avevo mai fatto. Chokri mi guidava nel movimento ed io sentivo il mio cazzo ben stretto in quel buco accogliente e morbido e scoprii che mi piaceva tantissimo fottere e sborrargli nel culo mentre Chokri mi baciava con la lingua in bocca. E poi mi ritrovai inginocchiato davanti ai loro cazzi che mi sborravano in faccia e quando pensavo che fosse tutto finito Chokri mi disse aspetta gli ho detto che ti piace il piscio. Come a un cenno fra loro suo fratello che aveva appena finito di passarmi la cappella sul viso perchè gliela ripulissi per bene dalla sborra, iniziò a pisciarmi in faccia. Ma non contento disse qualcosa a Chokri nella loro lingua, come fosse un po deluso e allora Chokri mi disse dai apri bene la bocca, fai vedere come ti piace. Allora aprii la bocca e lasciai che mi pisciasse in gola per accontentare il mio amore. Dopo una quindicina di giorni scoprii che suo fratello era un vero puttaniere perchè mi ritrovai a grattarmi frai i peletti del pube in maniera sempre più nervosa e insistente. Il tizio mi aveva attaccato i pidocchi.
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