I pakistani su grindr

di
genere
gay

Quando i miei si sono separati mia sorella scelse di andare a vivere con papà, ed io mi trasferii nella sua cameretta perchè era più grande e alcune cose come il lettone matrimoniale e il mobile da trucco con lo specchio enorme e intarsiato erano ancora le sue e mi sembrava di averne preso il posto. In quel periodo mi aveva preso un po la depressione, mamma era sempre al lavoro fino a sera tardi ed io passavo i pomeriggi sul lettone a chattare su grindr annoiato come non mai.
Un giorno in fondo a un cassetto avevo trovato uno smalto azzurro di mia sorella e me lo stavo applicando sulle unghie dei piedini perchè come al solito fantasticavo di essere lei e di aspettare un messaggio del mio fidanzato. Invece gli unici messaggi erano quelli dei soliti 50enni sposati che si arrapavano x le foto dei miei piedini molto femminili e smaltati e del mio culetto liscio. Ma non combinavo mai un granchè perchè questi uomini sposati erano sempre di fretta, col terrore di essere riconosciuti o visti da qualcuno, quindi di solito mi facevano salire in macchina e si accontentavano di una sega o un pompino veloce lasciandomi profondamente insoddisfatto. Ultimamente invece mi ero accorto dei messaggi sempre più insistenti e diretti degli unici che sembravano voler scopare a tutti i costi e cioè indiani e pakistani che non avevo mai preso in considerazione. Eppure mi riempivano di complimenti, erano sempre molto carini e mi dicevano ciao bella e subito mandavano la foto dei loro cazzoni giovani e bruni lunghissimi e con quelle cappelle di un rosa pallido che creavano un contrasto che mi eccitava molto prchè cercavo di immaginare quale odore e che sapore potessero avere. Il mio era praticamente un paesino di campagna con molte aziende agricole nelle quali indiani e pakistani lavoravano duramente e chissà in quali condizioni e poi al pomeriggio li notavo per le vie del paese in piccoli gruppi di ragazzi giovani che stavano sulle panchine a piedi scalzi e mi sorridevano sempre e mi salutavano ogni volta che passavo anche se non li avevo mai frequentati. A parte i ragazzi del mini-market. Mi piaceva andarci perchè specie d'estate era aperto fino a tardi e ogni volta che ci andavo era sempre pieno di ragazzi scuri coi capelli e gli occhi nerissimi che stavano inspiegabilmente accovacciati accanto al frigo delle bibite a parlottare fra loro e dovevo quasi scavalcarli ogni volta che volevo comprare una coca-cola. Loro non facevano altro che sorridermi e non si spostavano minimamente ma sempre ridendo trovavano il modo di accarezzarmi le gambe, oppure una caviglia come quando avevo perso una ciabattina per cercare di evitarli e loro delicatamente mi avevano preso il piede in mano come per evitare che lo poggiassi scalzo e poi ci avevano infilato l'infradito che avevo perso. Non nascondo che mi piaceva frequentare il mini-market unicamente per sentirmi addosso i loro sguardi e i loro sorrisi sempre gentili. Insomma mentre stavo fantasticando mi giunge un messaggio su grindr tipo un ciao tu hai voglia? e subito la foto di un bel cazzo duro. Allora prendo il coraggio a due mani e rispondo si certo e mando la foto del mio culetto e di me in mutandine davanti allo specchio del bagno con il volto coperto dal cellulare x mostrare il mio corpo magrino e liscio. immediatamente mi risponde dicendo wow tu molto bello piace cazzo o culo? Pensavo fosse abbastanza chiaro ma ad ogni modo rispondo che mi piace di più il cazzo e lui mi manda immediatamente la posizione e mi dice che mi aspetta in un garage poco lontano. Meno di un kilometro in effetti, potevo andare tranquillamente a piedi. Vedendo la via capisco che abita nelle case popolari che non hanno una gran fama diciamo, xò mi dico che è pieno giorno e sono a due passi da casa. Mi spiega x filo e per segno a quale garage devo bussare e mentre aspetto sento su di me gli sguardi curiosi di alcuni uomini che non hanno un cazzo da fare e stanno lì nel cortile seduti a gambe incrociate e a piedi scalzi. Ridacchiano mentre busso e aspetto impaziente. Poi la porta del garage si socchiude ed entro in un luogo fresco e in penombra, intravedo delle biciclette contro un muro e un materasso dal quale si alza una figura che mi dice ciao bello, vieni vieni...Ed è un ragazzo giovane, non capisco se ha 18 oppure 30 anni ma mi sorride mostrando denti bianchissimi, solo che è in maglietta e scarpe da ginnastica, nient'altro. Ha un cazzo duro e svettante e mentre mi viene incontro come per darmi la mano come si fa con una persona appena conosciuta in realtà afferra la mia e se la mette sul cazzo e mi chiede a te piace? Io sono senza parole ma credo si capisca che mi piace. In un attimo gli prendo il cazzo in bocca e inizio a baciarlo e succhiarlo anche se all'inizio l'odore pungente e acre della sua pelle mi respinge, non ci sono abituato ma mi abituo alla svelta e mentre ho tutti questi pensieri in men che non si dica lui mi mette le lingua in bocca, mi palpeggia ovunque e poi sono nudo su quel materassino lurido con la sua lingua ficcata nel mio culo e ansimo e gemo come una cagna mentre con le mani mi allargo le chiappe per fargli capire che cazzo può fare tutto quello che vuole. E lui lo fa, mi pianta il cazzo nel culo e mi scopa come un forsennato. Sono al settimo cielo, mentre mi chiava e borbotta frasi incomprensibili il mio cazzetto inizia a gocciolare senza che lo sfiori nemmeno e poi mi sborra nel culo e finalmente mi dice ti piace fare amore ti piace? A quel punto mi giro come in trance e gli prendo il cazzo in bocca x ripulirlo , glielo lucido tutto dalle palle pelose e scure alla cappella umida e mi inebrio di quel sapore e di quegli odori sconosciuti tanto che sborro anche io copiosamente come non mi accadeva da tanto e gli inondo il materasso lercio. Mentre gli ciuccio il cazzo sento la sua sborra che mi cola dal culo sulle cosce e all'improvviso lui inizia a pisciarmi in faccia ed io come fosse la cosa più normale del mondo lo lascio fare, mi faccio inondare completamente. Mi piscia anche sulle mutandine e sulla maglietta e mi toccherà tornare a casa con gli indumenti fradici di piscio e sborra addosso ma non mi importa. Quando esco di li con gli indumenti addosso fradici sento le risatine degli uomini nel cortile, ma ho il cazzo di nuovo durissimo e penso che si noti. Prima di uscire lui mi ha baciato di nuovo infilandomi la lingua in gola e mi ha detto tu tornare, tornare ancora sì? io dire a miei amici bravi ragazzi che vuole te conoscere. Al che ho riso e ho detto ehi piano amico, va bene tutto, ok pisciarmi in faccia al primo appuntamento dopo che mi hai riempito il culo di sborra senza avvisare, ma io sono un ragazzo per bene. E poi non so neanche il tuo nome...
scritto il
2025-11-25
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