La Cartolaia
di
Caio Duilio
genere
orge
La Cartolaia
A Natale è periodo dei regali delle compere, quindi delle corse e degli acquisti, succede che le cose si fanno di corsa e all’ultimo. Ebbene eccomi qui alla vigilia di Natale con una cesta natalizia in auto alla ricerca di una cartoleria per un bigliettino, si mi stavo dimenticando del mio avvocato, dico non sarebbe caduto il cielo se mene fossi dimenticato ma non avrei fatto una bella figura nei suoi confronti, bene la cartoleria parcheggio ed entro ci sono quattro persone una al banco che sta giocando all’ Enalotto, uno al banco che la serve e due signore che stanno parlando allegramente, cerco il bigliettino per la cesta però non posso fare a meno di ascoltare le due signore che stano scherzando fra loro, forse una di loro si è accorta che le stavo ascoltando e il discorso è diventato piccante con tutta una serie di ammiccamenti e sott’intesi, trovato il bigliettino ero indeciso per il colore se anonimo bianco oppure colorato, stavo pensando quando:
La posso aiutare?
Era una delle due signore che stava chiaccherando prima.
No sto solo scegliendo un bigliettino da mettere su una cesta. Risposi girandomi e me la ritrovai difronte faccia a faccia.
Scusi l’ho spaventata sono così brutta?
Che dice è che mi sono girato e non pensavo di trovarmela così vicino tutto qua.
Chiesi quanto dovevo e pagai.
Stavo uscendo e la signora: La posso abbracciare sa a me piacciono gli abbracci darli e anche riceverli. E cosi ci siamo abbracciati solo che sentii la sua gamba appoggiarsi al mio linguine e la cosa mi sorprese, mi fece un sorriso mi auguro buone feste io ricambiai e uscii pensando che ci sono molte persone strane al mondo e che oggi ne avevo incontrata una e che non era mica male.
Alcune settimane dopo mi trovai a passare davanti alla cartoleria e pensai a quella strana signora e decisi di fermarmi, entrai nella cartoleria ma non scorsi nessuno, stavo uscendo quando una voce: Arrivo sono qui dietro in magazzino. E subito dopo spuntò dalla porta.
Scusi stavo prendendo delle cose dallo scafale, cosa le serve?
Passavo di qui e visto che a lei piacciono gli abbracci ed io ne volevo uno mi sono fermato.
No stavo scherzando era solo che volevo offrirle un caffè se non la disturbo, sa l’altro giorno mi ha incuriosito con il suo modo estroverso di fare.
Spero non si sia offeso.
Si figuri se mi fossi offeso non sarei qui ad offrirgli un caffè le pare? E cosi colgo l’occasione per presentarmi io sono Claudio e lei come si chiama sempre che voglia dirmi il suo nome?
Io Michela e posso chiederle un favore e poi vada per il caffè, può aiutarmi con la scala se può prendermi una cosa che io non c’arrivo?
Molto volentieri e cosi andammo sul retro del negozio salito sulla scala recuperai la scatola che serviva a Michela e ridiscesi nel farlo mi fermai per porgere la scatola la sua faccia era proprio all’altezza del mio linguine e lei lo stava guardando.
Tutto bene?
Si si tutto pene e si mise a ridere.
Sai cosa contiene quella scatola? Dentro ci sono dei giochini che uso solitamente con le mie amiche e che userò questa sera.
Io la guardai sorpreso non in quanto per quello che aveva detto perché lo avevo intuito quando stava parlando con la sua amica ma perché non aveva avuto nessun motivo per avermi svelato il contenuto della scatola.
Non ci credo, risposi io: mi stai prendendo in giro fammi vedere se è vero.
E se non fosse vero? Cosa fai mi sculacci?
Certo ti distendo sulle mie ginocchia e ti faccio toc toc sul culetto.
E se a me piacesse che tu mi fai toc toc sul culetto cosa fai tu?
Sai le bambine birichine vanno messe in castigo cosi non disubbidiscono.
O che bello a me piace essere birichina per essere messa in castigo.
Bene allora fammi vedere cosa c’è nella scatola.
Poso la scatola sul tavolo lì vicino e lentamente solevo il coperchio della scatola tiro fuori delle confezioni di pennarelli indelebili e mi sorrise e guardandomi: hai sbagliato scatola non è quella che volevo io mi scosto dalla scala e ci sali lei prese la scatola affianco a quella che io avevo preso e me la diede io le porsi la scatola sbagliata e la rimise al suo posto, sai che casino se non avessi aperto per controllare non avremmo potuto giocare e ci saremmo divertite la metà di quello che desideravamo.
Ma scusa non guardi se questa è la scatola giusta potrebbe essere sbagliata anche questa è meglio controllare non si sa mai.
Vuoi controllare se c’è veramente quello che ho detto?
Certo e se non c’è ti sculaccerò per bene quel bel culetto?
E se c’è quello che ti dico cosa farai?
Beh allora mi fai vedere come li usi mi sembra logico.
Ma qui ci siamo solo io e te come facciamo?
Ma vedi un po' te come fare.
Va bene allora pronto?
Dai che cosa aspetti vuoi farmi soffrire?
E allora ecco qua quanti bei giochini, a te piacciono i giochini vero?
Apri la scatola dentro c’era di tutto vibratori di varie misure, plung piccoli e grandi, palline cinesi, falli lunghi corti e grossi, doppi, manette e persino una mutanda con un fallo per dentro e uno fuori.
E si è proprio un parco giochi per signore. Dissi io.
Anche per signori. Aggiunse Michela
E ora cosa facciamo con il caffè? Dissi io provocatoriamente.
Aspettiamo Paola che mi dia il cambio e poi andiamo.
E se il caffè te lo porto io?
E lo gustiamo finché arriva la Paola e poi vai in pausa che ne dici?
Sei una birichina.
Quando tornai con il caffè nel negozio c’era una signora sui trent’anni che stava parlando con Michela jeans attillati con un taglio sotto la chiappa destra da cui usciva un pezzo di tasca e si vedeva l’orlo delle mutandine che indossava, a guardarla la signora ha proprio un bel culo.
Ah Claudio il caffè lo posi nel retro che io dopo arrivo che io finisco con Paola e poi vengo.
E io pensai: Si e come vieni dopo voglio farti morire vedrai che sorpresa.
Entrai nel magazzino le luci non erano come prima erano più basse e c’era un lato del magazzino più buio.
La porta d’entrata del magazzino si chiuse la luce si spense mi sono trovato completamente al buio, avvertii due mani accarezzarmi e portarmi le mani dietro la schiena e chiuderle con delle manette, una lingua sfiorarmi la faccia e il collo e altre due mani che armeggiavano con la zip dei pantaloni.
Ehi ma chi c’è qui? Michela non sei sola allora chi c’è con te dai fatevi vedere.
Una luce si accese la stanza era ancora buia ma si vedeva qualcosa, la luce illuminava un tavolo assomiglia ad un tavolo ostetrico, ora mi stavano conducendo al tavolo, Michela mi disse all’orecchio:
Tranquillo ora ci divertiamo e conoscerai le mie amiche, sai sono molto porche e maiale vedrai.
Mi fanno distendere sul tavolo con le gambe divaricate in posizione di visita ostetrica e Paola si prende il mio cazzo in mano lo accarezza e inizia a succhiare il glande, le sue labbra chiudono il glande in una morsa e con la lingua mi picchietta la cappella.
Piano mi fai sborrare.
Lei si stacca dal cazzo e mi dice: Se mi sborri in bocca te lo stacco a morsi.
Michela all’orecchio: Guarda che è capace di farlo.
E intanto mi succhia il lobo dell’orecchio.
Questa brutta troia ci sa fare ora mi accarezza l’orifizio dell’ano, si succhia due dita, mi guarda languida e torna ad accarezzarmi lo sfintere e intanto mi succhia il cazzo, e poi il suo dito mi penetra nel culo e mi massaggia la prostata non resisto più e gli riempio la bocca di sborra che lei ingoia a piena bocca continua a succhiare sembra un’idrovora alla fine si stacca mi guarda e sussurra non è finita mio caro.
Michela s’avvicina indossa le mutandine quelle strane con il doppio fallo dalla posizione uno deve averlo completamente dentro in figa mentre il secondo lo sta lubrificando con la vasellina ora sta davanti al mio ano che è lì indifeso, prende il cazzo finto fra le mani lo punta sull’orifizio che preme ed entra lentamente centimetro dopo centimetro, si ferma e poi inizia a muoverlo dentro al mio culo e intanto mi sega il cazzo.
C’è qualcuno dietro di me sta salendo sul tavolo, si accomoda sulla mia faccia e mi strofina la fica sulla bocca, a me non rimane che infilare la lingua dentro alla fica e tentare di succhiarla, ora si posiziona in modo che possa succhiarle il clitoride mentre si porta alla bocca il mio cazzo e lo fa sparire in un solo boccone.
Sento la sua lingua sul mio cazzo e le sue labbra circondano la cappella ah che lavoro stupendo, mentre Michela mi sta sfondando il culo, oh si mi fate sborrare brutte troie dopo vi rompo il culo come lo avete rotto a me.
Oh caro questo è il minimo ci devi far godere come troie se vuoi partecipare questa sera alla festa, allora questo è un esame? Certo e al momento sei lontano dal superarlo devi impegnarti di più mio caro.
La porta del magazzino si aprì e un’ombra apparve, rimane ferma sulla soglia, una voce femminile:
Cara sei tu qui dentro?
Certo sono qui chiudi la porta e vie ni qua.
Ma ti stai divertendo con uno sconosciuto mia piccola troietta.
E tu non vuoi unirti? Dai lo facciamo morire gli svuotiamo i coglioni a questo miserabile porco gli facciamo vedere cosa sanno fare tre troie come noi ti va?
Molto volentieri ma sono assieme ad Andrea.
E allora fallo entrare non sarà mica timido o hai paura che si sconvolga a vedere quanto troia è sua madre con le sue amiche? O vuoi tenertelo tutto per tè?
Se la metti cosi penso proprio che Andrea possa fare una cosa che vorrebbe fare da tempo all’amante della sua mammina.
Vale a dire?
Romperti il culo e riempirti di sborra.
Ah è questo che vuole farmi il tuo angioletto.
La porta si apre ed ora due ombre sono sulla soglia, la porta si richiude.
Vieni caro ci sono delle persone che vogliono conoscere il tuo meraviglioso cazzo e provare come lo sai usare tesoro, non vorrai deludere la mamma vero?
Lo sai che per te farei di tutto.
Certo amore e sai che Michela vuole assaggiare la tua sborra e sentire il tuo cazzo dentro di lei come fai con la tua mammina.
Dai avanti cosa aspettate.
Il ragazzo si avvicina a Michela da dietro gli accarezza i capezzoli le bacia il collo mentre la madre gli succhia il cazzo e lo lubrifica con la saliva poi si gira e bagnandosi due dita dentro la fica allarga il culo di Michela e le infila dentro Michela affonda il fallo dentro al mio culo e fa un mugugno di piacere.
Io intanto ho la faccia piena di umori e il cazzo che mi scoppia mi stanno facendo un pompino a regola d’arte e penso che tra poco mi svoterò il cazzo dentro alla sua bocca.
Michela sfila il fallo dal mio culo e si fa riempire il culo con il cazzo di Andrea il quale la sta pompando con forza spingendole il cazzo dentro fino alle palle, mentre la madre sta pulendo il mio cazzo dalla sborra e la saliva di Silvia.
Silvia intanto si porta dietro ad Andrea e inizia a baciarlo sul collo e accarezzare quel corpo giovane ed atletico, mentre Paola, così si chiama la madre, mi sta massaggiando il cazzo, la prendo di peso la stendo sul lettino le allargo le cosce e mi tuffo nella sua fica e allargandole le grandi labbra mi prendo il suo clitoride fra le labbra ed inizio a succhiarlo alternando la penetrazione con la lingua e lo succhiare, la fica è un lago di umori, ora le faccio entrare due dita nel culo e la stantuffo mentre le divoro letteralmente il clitoride.
Andrea sta pompando il culo di Michela mentre Luisa sta leccandole la fica e accarezzando le palle di Andrea, Luisa si stacca dalla fica di Michela e passa alle palle di Andrea scivolando con la lingua fino allo sfintere ed inizia a giocare con il suo buchetto e Andrea sembra gradire spingendo più affondo il cazzo nel culo di Michela che sta godendo da matti.
Prendo il mio cazzo e lo sbatto sulle labbra della fica di Paola poi spingo la cappella appena dentro la fica e poi la faccio uscire e le strofino il cazzo sulla fica.
Dai brutto stronzo ficcalo dentro scopami cosa aspetti stronzo fammi sentire il cazzo dentro la fica sfondami dai cosa aspetti dai cosa devo fare implorarti dai coglione scopami sfondami tutta.
Lo vuoi in fica brutta troia vuoi che ti sfondi la fica farti sentire quanto puttana sei vero perché tu vuoi che ti sfondi la fica farti sentire quanto puttana sei vero perché tu sei una gran troia che si fa sfondare dal suo bambino, guardalo come si scopa la tua amante, mentre tu implori che ti sfondino il culo e la fica vero, dimmi quanto lo vuoi il mio cazzo? Oppure vuoi questo, prendo in mano un grosso fallo di gomma, oppure li vuoi tutti e due assieme dentro alla fica o al tuo culo, dove li vuoi troia? Dimmi che ti sfondo.
Le infilo il fallo di gomma in bocca e glielo faccio lubrificare con la saliva mentre gli scopo la fica fradicia di umori, il mio cazzo lucido entra dentro ed esce dalla fica, ora il fallo è ben lubrificato lo appoggio sopra la mio cazzo e lo spingo dentro alla fica che ora accoglie il mio cazzo e il fallo assieme ora spingo il mio cazzo e il fallo dentro assieme, la sua fica è dilatata, le strofino il clitoride gonfio che sembra essere un piccolo cazzo, Paola si dimena in preda all’eccitazione e mi grida di continuare di farla godere, le sfilo il cazzo dalla fica e lo spingo dentro al culo fino alla radice e le mie palle sbattono sulle sue chiappe, Michela dopo aversi fatto svuotare il cazzo nella bocca da Andrea prende il volto di Paola fra le mani le fa aprire la bocca e fa cadere la sborra del figlio nella bocca per poi baciarla e infilargli la lingua in bocca.
Luisa intanto si è presa il cazzo di Andrea in bocca e lo sta spompinando e massaggiando la prostata, il ragazzo deve molto gradire il trattamento, a giudicare dal suo cazzo che è tornato bello vigoroso, lo strofina sulle guance di Luisa e poi lo fa entrare nella sua bocca, l’asta è lucida dalla saliva, Luisa si appoggia al lettino alza la gamba per agevolare Andrea nella penetrazione e fa scomparire tutto il cazzo nella sua fica, Andrea la scopa con foga, il cazzo di Andrea ela stantuffa con velocità e intensità Luisa è scossa dai colpi che riceve.
Si dai sfondami fammi sentire il tuo cazzo dentro, si sfondami l’utero riempimi come una vacca si montami come un toro, sono la tua vacca. Si ti voglio dentro tutto dentro, si voglio un altro cazzo che mi spacchi il culo avanti riempitemi.
Mi sono avvicinato a Luisa l’ho alzata e lei si è aggrappata ad Andrea che ha continuato a scoparla, mi sono messo dietro a lei ho puntato il mio cazzo sul suo sfintere Andrea l’ha abbassata di quel tanto che ho potuto infilare il mio cazzo dentro al culo di Luisa e poi abbiamo iniziato a pomparla, Luisa cercava le nostre labbra le nostre lingue, le nostre aste scorrevano dentro di lei, fino a che l’abbiamo messa a terra e si è presa i nostri cazzi segandoli fino a farli sborrare sul suo petto e sulla faccia.
Luisa investita dai fiotti di sborra sulla faccia, la bocca, e le tette con i capelli imperlati di sperma era stupenda, con le dita si è portata la nostra sborra alla bocca e con uno sguardo languido si è succhiata le dita e poi ha ripulito i nostri cazzi soddisfatta.
Paola e Michela si avvicinano tenendosi per mano come due caste ragazzine e guardando Luisa.
Allora hanno superato l’esame?
Direi di si ma se proprio devo dire qualcosa avrei voluto un altro bel cazzo duro con cui giocare e tutte e tre scoppiarono a ridere, mentre io e Andrea ci stavamo guardando sorpresi.
A Natale è periodo dei regali delle compere, quindi delle corse e degli acquisti, succede che le cose si fanno di corsa e all’ultimo. Ebbene eccomi qui alla vigilia di Natale con una cesta natalizia in auto alla ricerca di una cartoleria per un bigliettino, si mi stavo dimenticando del mio avvocato, dico non sarebbe caduto il cielo se mene fossi dimenticato ma non avrei fatto una bella figura nei suoi confronti, bene la cartoleria parcheggio ed entro ci sono quattro persone una al banco che sta giocando all’ Enalotto, uno al banco che la serve e due signore che stanno parlando allegramente, cerco il bigliettino per la cesta però non posso fare a meno di ascoltare le due signore che stano scherzando fra loro, forse una di loro si è accorta che le stavo ascoltando e il discorso è diventato piccante con tutta una serie di ammiccamenti e sott’intesi, trovato il bigliettino ero indeciso per il colore se anonimo bianco oppure colorato, stavo pensando quando:
La posso aiutare?
Era una delle due signore che stava chiaccherando prima.
No sto solo scegliendo un bigliettino da mettere su una cesta. Risposi girandomi e me la ritrovai difronte faccia a faccia.
Scusi l’ho spaventata sono così brutta?
Che dice è che mi sono girato e non pensavo di trovarmela così vicino tutto qua.
Chiesi quanto dovevo e pagai.
Stavo uscendo e la signora: La posso abbracciare sa a me piacciono gli abbracci darli e anche riceverli. E cosi ci siamo abbracciati solo che sentii la sua gamba appoggiarsi al mio linguine e la cosa mi sorprese, mi fece un sorriso mi auguro buone feste io ricambiai e uscii pensando che ci sono molte persone strane al mondo e che oggi ne avevo incontrata una e che non era mica male.
Alcune settimane dopo mi trovai a passare davanti alla cartoleria e pensai a quella strana signora e decisi di fermarmi, entrai nella cartoleria ma non scorsi nessuno, stavo uscendo quando una voce: Arrivo sono qui dietro in magazzino. E subito dopo spuntò dalla porta.
Scusi stavo prendendo delle cose dallo scafale, cosa le serve?
Passavo di qui e visto che a lei piacciono gli abbracci ed io ne volevo uno mi sono fermato.
No stavo scherzando era solo che volevo offrirle un caffè se non la disturbo, sa l’altro giorno mi ha incuriosito con il suo modo estroverso di fare.
Spero non si sia offeso.
Si figuri se mi fossi offeso non sarei qui ad offrirgli un caffè le pare? E cosi colgo l’occasione per presentarmi io sono Claudio e lei come si chiama sempre che voglia dirmi il suo nome?
Io Michela e posso chiederle un favore e poi vada per il caffè, può aiutarmi con la scala se può prendermi una cosa che io non c’arrivo?
Molto volentieri e cosi andammo sul retro del negozio salito sulla scala recuperai la scatola che serviva a Michela e ridiscesi nel farlo mi fermai per porgere la scatola la sua faccia era proprio all’altezza del mio linguine e lei lo stava guardando.
Tutto bene?
Si si tutto pene e si mise a ridere.
Sai cosa contiene quella scatola? Dentro ci sono dei giochini che uso solitamente con le mie amiche e che userò questa sera.
Io la guardai sorpreso non in quanto per quello che aveva detto perché lo avevo intuito quando stava parlando con la sua amica ma perché non aveva avuto nessun motivo per avermi svelato il contenuto della scatola.
Non ci credo, risposi io: mi stai prendendo in giro fammi vedere se è vero.
E se non fosse vero? Cosa fai mi sculacci?
Certo ti distendo sulle mie ginocchia e ti faccio toc toc sul culetto.
E se a me piacesse che tu mi fai toc toc sul culetto cosa fai tu?
Sai le bambine birichine vanno messe in castigo cosi non disubbidiscono.
O che bello a me piace essere birichina per essere messa in castigo.
Bene allora fammi vedere cosa c’è nella scatola.
Poso la scatola sul tavolo lì vicino e lentamente solevo il coperchio della scatola tiro fuori delle confezioni di pennarelli indelebili e mi sorrise e guardandomi: hai sbagliato scatola non è quella che volevo io mi scosto dalla scala e ci sali lei prese la scatola affianco a quella che io avevo preso e me la diede io le porsi la scatola sbagliata e la rimise al suo posto, sai che casino se non avessi aperto per controllare non avremmo potuto giocare e ci saremmo divertite la metà di quello che desideravamo.
Ma scusa non guardi se questa è la scatola giusta potrebbe essere sbagliata anche questa è meglio controllare non si sa mai.
Vuoi controllare se c’è veramente quello che ho detto?
Certo e se non c’è ti sculaccerò per bene quel bel culetto?
E se c’è quello che ti dico cosa farai?
Beh allora mi fai vedere come li usi mi sembra logico.
Ma qui ci siamo solo io e te come facciamo?
Ma vedi un po' te come fare.
Va bene allora pronto?
Dai che cosa aspetti vuoi farmi soffrire?
E allora ecco qua quanti bei giochini, a te piacciono i giochini vero?
Apri la scatola dentro c’era di tutto vibratori di varie misure, plung piccoli e grandi, palline cinesi, falli lunghi corti e grossi, doppi, manette e persino una mutanda con un fallo per dentro e uno fuori.
E si è proprio un parco giochi per signore. Dissi io.
Anche per signori. Aggiunse Michela
E ora cosa facciamo con il caffè? Dissi io provocatoriamente.
Aspettiamo Paola che mi dia il cambio e poi andiamo.
E se il caffè te lo porto io?
E lo gustiamo finché arriva la Paola e poi vai in pausa che ne dici?
Sei una birichina.
Quando tornai con il caffè nel negozio c’era una signora sui trent’anni che stava parlando con Michela jeans attillati con un taglio sotto la chiappa destra da cui usciva un pezzo di tasca e si vedeva l’orlo delle mutandine che indossava, a guardarla la signora ha proprio un bel culo.
Ah Claudio il caffè lo posi nel retro che io dopo arrivo che io finisco con Paola e poi vengo.
E io pensai: Si e come vieni dopo voglio farti morire vedrai che sorpresa.
Entrai nel magazzino le luci non erano come prima erano più basse e c’era un lato del magazzino più buio.
La porta d’entrata del magazzino si chiuse la luce si spense mi sono trovato completamente al buio, avvertii due mani accarezzarmi e portarmi le mani dietro la schiena e chiuderle con delle manette, una lingua sfiorarmi la faccia e il collo e altre due mani che armeggiavano con la zip dei pantaloni.
Ehi ma chi c’è qui? Michela non sei sola allora chi c’è con te dai fatevi vedere.
Una luce si accese la stanza era ancora buia ma si vedeva qualcosa, la luce illuminava un tavolo assomiglia ad un tavolo ostetrico, ora mi stavano conducendo al tavolo, Michela mi disse all’orecchio:
Tranquillo ora ci divertiamo e conoscerai le mie amiche, sai sono molto porche e maiale vedrai.
Mi fanno distendere sul tavolo con le gambe divaricate in posizione di visita ostetrica e Paola si prende il mio cazzo in mano lo accarezza e inizia a succhiare il glande, le sue labbra chiudono il glande in una morsa e con la lingua mi picchietta la cappella.
Piano mi fai sborrare.
Lei si stacca dal cazzo e mi dice: Se mi sborri in bocca te lo stacco a morsi.
Michela all’orecchio: Guarda che è capace di farlo.
E intanto mi succhia il lobo dell’orecchio.
Questa brutta troia ci sa fare ora mi accarezza l’orifizio dell’ano, si succhia due dita, mi guarda languida e torna ad accarezzarmi lo sfintere e intanto mi succhia il cazzo, e poi il suo dito mi penetra nel culo e mi massaggia la prostata non resisto più e gli riempio la bocca di sborra che lei ingoia a piena bocca continua a succhiare sembra un’idrovora alla fine si stacca mi guarda e sussurra non è finita mio caro.
Michela s’avvicina indossa le mutandine quelle strane con il doppio fallo dalla posizione uno deve averlo completamente dentro in figa mentre il secondo lo sta lubrificando con la vasellina ora sta davanti al mio ano che è lì indifeso, prende il cazzo finto fra le mani lo punta sull’orifizio che preme ed entra lentamente centimetro dopo centimetro, si ferma e poi inizia a muoverlo dentro al mio culo e intanto mi sega il cazzo.
C’è qualcuno dietro di me sta salendo sul tavolo, si accomoda sulla mia faccia e mi strofina la fica sulla bocca, a me non rimane che infilare la lingua dentro alla fica e tentare di succhiarla, ora si posiziona in modo che possa succhiarle il clitoride mentre si porta alla bocca il mio cazzo e lo fa sparire in un solo boccone.
Sento la sua lingua sul mio cazzo e le sue labbra circondano la cappella ah che lavoro stupendo, mentre Michela mi sta sfondando il culo, oh si mi fate sborrare brutte troie dopo vi rompo il culo come lo avete rotto a me.
Oh caro questo è il minimo ci devi far godere come troie se vuoi partecipare questa sera alla festa, allora questo è un esame? Certo e al momento sei lontano dal superarlo devi impegnarti di più mio caro.
La porta del magazzino si aprì e un’ombra apparve, rimane ferma sulla soglia, una voce femminile:
Cara sei tu qui dentro?
Certo sono qui chiudi la porta e vie ni qua.
Ma ti stai divertendo con uno sconosciuto mia piccola troietta.
E tu non vuoi unirti? Dai lo facciamo morire gli svuotiamo i coglioni a questo miserabile porco gli facciamo vedere cosa sanno fare tre troie come noi ti va?
Molto volentieri ma sono assieme ad Andrea.
E allora fallo entrare non sarà mica timido o hai paura che si sconvolga a vedere quanto troia è sua madre con le sue amiche? O vuoi tenertelo tutto per tè?
Se la metti cosi penso proprio che Andrea possa fare una cosa che vorrebbe fare da tempo all’amante della sua mammina.
Vale a dire?
Romperti il culo e riempirti di sborra.
Ah è questo che vuole farmi il tuo angioletto.
La porta si apre ed ora due ombre sono sulla soglia, la porta si richiude.
Vieni caro ci sono delle persone che vogliono conoscere il tuo meraviglioso cazzo e provare come lo sai usare tesoro, non vorrai deludere la mamma vero?
Lo sai che per te farei di tutto.
Certo amore e sai che Michela vuole assaggiare la tua sborra e sentire il tuo cazzo dentro di lei come fai con la tua mammina.
Dai avanti cosa aspettate.
Il ragazzo si avvicina a Michela da dietro gli accarezza i capezzoli le bacia il collo mentre la madre gli succhia il cazzo e lo lubrifica con la saliva poi si gira e bagnandosi due dita dentro la fica allarga il culo di Michela e le infila dentro Michela affonda il fallo dentro al mio culo e fa un mugugno di piacere.
Io intanto ho la faccia piena di umori e il cazzo che mi scoppia mi stanno facendo un pompino a regola d’arte e penso che tra poco mi svoterò il cazzo dentro alla sua bocca.
Michela sfila il fallo dal mio culo e si fa riempire il culo con il cazzo di Andrea il quale la sta pompando con forza spingendole il cazzo dentro fino alle palle, mentre la madre sta pulendo il mio cazzo dalla sborra e la saliva di Silvia.
Silvia intanto si porta dietro ad Andrea e inizia a baciarlo sul collo e accarezzare quel corpo giovane ed atletico, mentre Paola, così si chiama la madre, mi sta massaggiando il cazzo, la prendo di peso la stendo sul lettino le allargo le cosce e mi tuffo nella sua fica e allargandole le grandi labbra mi prendo il suo clitoride fra le labbra ed inizio a succhiarlo alternando la penetrazione con la lingua e lo succhiare, la fica è un lago di umori, ora le faccio entrare due dita nel culo e la stantuffo mentre le divoro letteralmente il clitoride.
Andrea sta pompando il culo di Michela mentre Luisa sta leccandole la fica e accarezzando le palle di Andrea, Luisa si stacca dalla fica di Michela e passa alle palle di Andrea scivolando con la lingua fino allo sfintere ed inizia a giocare con il suo buchetto e Andrea sembra gradire spingendo più affondo il cazzo nel culo di Michela che sta godendo da matti.
Prendo il mio cazzo e lo sbatto sulle labbra della fica di Paola poi spingo la cappella appena dentro la fica e poi la faccio uscire e le strofino il cazzo sulla fica.
Dai brutto stronzo ficcalo dentro scopami cosa aspetti stronzo fammi sentire il cazzo dentro la fica sfondami dai cosa aspetti dai cosa devo fare implorarti dai coglione scopami sfondami tutta.
Lo vuoi in fica brutta troia vuoi che ti sfondi la fica farti sentire quanto puttana sei vero perché tu vuoi che ti sfondi la fica farti sentire quanto puttana sei vero perché tu sei una gran troia che si fa sfondare dal suo bambino, guardalo come si scopa la tua amante, mentre tu implori che ti sfondino il culo e la fica vero, dimmi quanto lo vuoi il mio cazzo? Oppure vuoi questo, prendo in mano un grosso fallo di gomma, oppure li vuoi tutti e due assieme dentro alla fica o al tuo culo, dove li vuoi troia? Dimmi che ti sfondo.
Le infilo il fallo di gomma in bocca e glielo faccio lubrificare con la saliva mentre gli scopo la fica fradicia di umori, il mio cazzo lucido entra dentro ed esce dalla fica, ora il fallo è ben lubrificato lo appoggio sopra la mio cazzo e lo spingo dentro alla fica che ora accoglie il mio cazzo e il fallo assieme ora spingo il mio cazzo e il fallo dentro assieme, la sua fica è dilatata, le strofino il clitoride gonfio che sembra essere un piccolo cazzo, Paola si dimena in preda all’eccitazione e mi grida di continuare di farla godere, le sfilo il cazzo dalla fica e lo spingo dentro al culo fino alla radice e le mie palle sbattono sulle sue chiappe, Michela dopo aversi fatto svuotare il cazzo nella bocca da Andrea prende il volto di Paola fra le mani le fa aprire la bocca e fa cadere la sborra del figlio nella bocca per poi baciarla e infilargli la lingua in bocca.
Luisa intanto si è presa il cazzo di Andrea in bocca e lo sta spompinando e massaggiando la prostata, il ragazzo deve molto gradire il trattamento, a giudicare dal suo cazzo che è tornato bello vigoroso, lo strofina sulle guance di Luisa e poi lo fa entrare nella sua bocca, l’asta è lucida dalla saliva, Luisa si appoggia al lettino alza la gamba per agevolare Andrea nella penetrazione e fa scomparire tutto il cazzo nella sua fica, Andrea la scopa con foga, il cazzo di Andrea ela stantuffa con velocità e intensità Luisa è scossa dai colpi che riceve.
Si dai sfondami fammi sentire il tuo cazzo dentro, si sfondami l’utero riempimi come una vacca si montami come un toro, sono la tua vacca. Si ti voglio dentro tutto dentro, si voglio un altro cazzo che mi spacchi il culo avanti riempitemi.
Mi sono avvicinato a Luisa l’ho alzata e lei si è aggrappata ad Andrea che ha continuato a scoparla, mi sono messo dietro a lei ho puntato il mio cazzo sul suo sfintere Andrea l’ha abbassata di quel tanto che ho potuto infilare il mio cazzo dentro al culo di Luisa e poi abbiamo iniziato a pomparla, Luisa cercava le nostre labbra le nostre lingue, le nostre aste scorrevano dentro di lei, fino a che l’abbiamo messa a terra e si è presa i nostri cazzi segandoli fino a farli sborrare sul suo petto e sulla faccia.
Luisa investita dai fiotti di sborra sulla faccia, la bocca, e le tette con i capelli imperlati di sperma era stupenda, con le dita si è portata la nostra sborra alla bocca e con uno sguardo languido si è succhiata le dita e poi ha ripulito i nostri cazzi soddisfatta.
Paola e Michela si avvicinano tenendosi per mano come due caste ragazzine e guardando Luisa.
Allora hanno superato l’esame?
Direi di si ma se proprio devo dire qualcosa avrei voluto un altro bel cazzo duro con cui giocare e tutte e tre scoppiarono a ridere, mentre io e Andrea ci stavamo guardando sorpresi.
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Madre e Fglia che troie
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