Lucia la mia vicina di casa
di
Caio Duilio
genere
etero
Lucia la mia vicina di casa
Mi sono trasferito da poco in questo appuntamento e non conosco nessuno e del resto come farei? Sono sempre al lavoro oppure in palestra a casa non ci sono quasi mai e si questo non è il modo di conoscere i vicini e si non e il modo.
È sabato mattina mi sono appena svegliato e sono le undici, cazzo non ho sentito la sveglia, ok poco male mi preparo il caffè e suona il campanello.
Apro la porta e mi trovo davanti una signora sulla quarantina ma forse no ma comunque molto curata.
Buongiorno, Lucia, abito qui difronte e sono la capo scala.
Buongiorno,Claudio e sono qui da poco ma questo lei lo sa già, si nel senso che abito qui da poco no nel senso che sa il mio nome” Cazzo che casino le sto dando dell' impicciona” si mi scusi sto facendo un po' di casino.
Ero venuta per informarla che nel pomeriggio c'è una riunione per la delibera per l' antenna condominiale, sa dovremmo sostituirla.
A capisco ma io oggi sarei impegnato.
Non si preoccupi è la prima riunione e oggi si darà solo l' incarico di trovare i tecnici per avere dei preventivi, se conosce qualcuno può presentarlo anche lei.
Che cosa?
Il preventivo mi riferivo al preventivo.
Cazzo che figura mi sta parlando e io gli sto guardando le tette e magari si è anche pure accorta, che figura da pervertito, cerco di rimediare.
Si si ho capito è che mi scusi mi sono appena svegliato e sono un po' confuso.
Non si preoccupi se vuole mi fa la delega a rappresentarla e poi le riferico come si è svolta la riunione.
Ah ok le do la delega.
Le prendo la delega e così può compilarla e firmarla così siamo in regola con la procedura.
Rientra in casa mentre io come un pirla la seguo con gli occhi e le guardo il fondo schiena stupendo e non solo quello non e una sventola ma ha il suo fascino gambe snelle, chiappe sode, seni stupendi, cazzo me la scoperti subito all' istante.
Ecco qua la delega, la compiliamo?
Si si certo. Si accomodi non faccia caso al disordine.
Si figuri, allora il sottoscritto residente…..
Si è accomodata sullo sgabello e la gonna si è sollevata leggermente scoprendo le coscie ben tornite cazzo. Compila il modulo e me lo porge per la firma.
Bene ci vediamo e la relaziono di come è andata la riunione.
Ok grazie.
E così è uscita lasciando nell' aria il suo profumo e il mio cazzo duro.
È domenica sono disteso in accappatoio sul divano e sto guardando la tivu sto sorseggiando un calice di vino rosso quando suona il campanello.
Ah è lei mi scusi l' abbigliamento ma si accomodi, com'è andata la seduta?
Bene come le dicevo stiamo raccogliendo i preventivi, le ho portato il verbale della riunione.
Bene, possiamo darci del tu mi fa strano parlare con qualcuno e darsi del lei mi fa del vecchio bacuco.
Si certo hai ragione è che sono abituata in ufficio, usiamo sempre il lei.
Io non ci riuscirei mi piace essere diretto con le persone e preferisco il tu. Ma scusami non ti ho offerto nulla, cosa vuoi?
Tu cosa stai bevendo?
È un Brunello ne vuoi o preferisci qualcos'altro?
Un Brunello può andare.
Le verso un calice e glielo porgo, ha due occhi bellissimi e il trucco li valorizza ancora di più, appoggia le labbra sul bordo del calice e ne sorseggia un po'. La sto osservando è vestita in modo semplice e nel medesimo tempo è molto elegante, il tubino che indossa valorizza i suoi fianchi e sta benissimo con la camicia che indossa, che contrasto tra me e lei, io in accappatoio, lei elegantemente vestita e sorseggiamo de vino nel mio appartamento.
Posso?
Prendi pure non fare complimenti
E si porta alla bocca un pezzetto di Reggiano lo afferra con le labbra e voluttuosamente lo mangia la sua bocca si muove con estrema eleganza ne sono ammaliato.
Forse è meglio che vada a vestirmi vero?
Per me puoi rimanere anche così.
È tanto che abiti qui nel palazzo?
Ci sono nata ma sono tornata due anni fa dopo la morte di mia madre.
Mi dispiace immagino fosse giovane
In effetti aveva poco più di sessant'anni mi ha lasciato molto velocemente senza quasi me ne rendessi conto sa sono malattie che quando ti colpiscono non ti lasciano molto tempo.
Deve essere stato molto doloroso per te immagino
Si ma con il tempo ci si fa una ragione
Come si dice “Il tempo guarisce” ma ora tutto bene spero?
Si diciamo di sì adesso le cose iniziano a girare positivamente, mio figlio all' università e ogni tanto mi viene a fare visita il lavoro bene e poi quando c'è la salute c’è tutto.
E quindi hai un figlio all' università? Non l' avrei mai detto sei così giovane.
L' ho avuto con il mio ex compagno ed è l' unica cosa bella che mi è rimasta di quella pessima esperienza.
Spero che non ti sia fatta una pessima opinione su noi maschietti
No ma mi ha insegnato ad essere più cauta
Mentre parlavamo lei guardava la stanza e giocherellava con il calice di vino finché apposta o sbadatamente un po' di vino è caduto sulla gonna.
Oh scusa sono proprio una sbadata
No ti preoccupare per il pavimento la tua gonna
E mi sono diretto verso il bagno per procurarmi una spuugnetta da porgerle
lei la prese ed iniziò a strofinare la macchia.
Speriamo non rimanga la macchia di vino
Mettici sopra un po' di sale e strofina e non dovrebbe rimanere la macchia almeno spero sai sono i vecchi rimedi della nonna
Avvolte sono molto efficaci
Il mio sguardo si ferma sulla sua mano che sfrega sulla gonna e sulla sua coscia
Sembra che la macchia se ne sia andata
Bisogna vedere quando si è asciugata la stoffa
Prendo l' asciugacapelli così l’ asciughiamo prima
E così vado a prendere l' asciugacapelli e una salvietta per le mani
Prendi metti la salvietta sotto la gonna così l' aria calda non ti scotta la gamba
Piano piano la stoffa si asciuga e sembrerebbe risolto
Mi sembra bene
Si sembra che se ne sia andata, ora basta togliere l' odore del vino
E mi riconsegna la salvietta e l' asciugacapelli
Be Claudio è meglio che io vada penso che per oggi abbia fatto abbastanza guai
Ma che dici sono cose che capitano
Con una salvietta sto raccogliendo la macchia sul pavimento e con la coda dell' occhio le guardo le gambe, sono molto belle fasciate dalle calze, lei scosta leggermente la gamba e riesco a vedere il bordo della calza, alzo lo sguardo e incrocio i suoi occhi ci fissiamo un attimo ed io abbasso lo sguardo come il ragazzino scoperto con le mani sulla marmellata, allarga ancora le gambe e ora vedo il bianco delle sue mutandine, questo è un invito a non indugiare, mi rialzo e ora sono difronte a lei le mie mani si appoggiano sulle sue ginocchia e dolcemente salgono, appoggio le mie labbra sulle sue e ci baciamo, la sua lingua si fa strada nella mia bocca e subito le nostre lingue giocano assieme mentre le mani scorrono sui nostri vestiti, la sollevo dallo sgabello tanto per poterle sfilare la gonna che finisce a terra ai nostri piedi, mi ingincchio davanti a lei le allargo le gambe e baciandole risalgo il suo interno coscia da prima la setosità della calza e poi la morbidezza della sua pelle. Lei si appoggia con la schiena al bancone spingendo il bacino in avanti gli sfilo le mutandine e la mia lingua sfiora le grandi labbra infilandosi all' interno di esse, le sue mani bloccano la mia bocca sulla sua figa e obbligandomi a leccarla in profondità, il mio naso schiacciato sul suo ventre e la mia lingua che la penetra in profondità la scuotono e i suoi umori si fanno sempre più viscidi e copiosi, le sue gambe avvolgono la mia testa imprigionandola.
La mia lingua scorre dentro la sua figa e le mie dita massaggiano il suo culetto, gli umori colano sul perineo e con le dita lubrifico il buchetto e inizio ad entrare, i mugugni di Lucia mi fanno capire che aprezza molto le mie attenzioni, ora entro nel suo buchetto con l' indice e il medio e vado più in profondità, le mie dita entrano tutte fino all' attaccatura, le roteo un po', lei è in estasi mi incita a continuare, la mia faccia è ricoperta dei suoi umori, la giro con il ventre sullo sgabello e dopo aver appoggiato il glande sull’orifizio dell' ano lo spingo dentro con forza, lei protesta un po' ma quando inizio a pomparla mi incita a sfondarle il culo.
Lucia sdraiata sulla tavola con solo le calze addosso io con l' accappatoio aperto che ora le trapano la figa, la tengo sul tavolo con le gambe spalancate con il cazzo che la penetra fino alla base, ad ogni colpo le sue tette si scuotono, sobalzano mentre mi incita a sfodarla ovunque a dirle quanto vacca è fino a quando sento che sto per sborrare, tolgo il cazzo dalla sua figa, lei s’inginocchia davanti al mio cazzo con la bocca spalancata mentre mi sego e dirigo la sborra sulla sua faccia in bocca e sulle tette ricoprendola tutta del mio seme.
Lei si prende il cazzo e continua a succhiare lo graffia con i denti avvolge il glande con le labbra e con la lingua percuote il meato, sento i suoi denti cingermi il collo del glande procurandomi un immenso piacere, oh cazzo come succhia sta troia oh come usa i denti mi fa impazzire, la distendo a terra e ripartiamo con un sessantanove da urlo, mentre mi succhia il cazzo inizia un massaggio prostatico, mentre gli sto staccando il clitoride da quanto lo succhio, le infilo tre dita nella figa e spingo il clitoride verso l’esterno per poterlo succhiare meglio è tutto gonfio e tumefatto sto succhiando avidamente quando un getto caldo m’investe la faccia la bocca e un gusto salmastro di piscio e umori mi pervade i sensi e a mi volta inizio a pisciare in bocca sul viso e sulle tette ci guardiamo e ci scambiamo i nostri sapori invasi da una immensa libidine.
Mi sono trasferito da poco in questo appuntamento e non conosco nessuno e del resto come farei? Sono sempre al lavoro oppure in palestra a casa non ci sono quasi mai e si questo non è il modo di conoscere i vicini e si non e il modo.
È sabato mattina mi sono appena svegliato e sono le undici, cazzo non ho sentito la sveglia, ok poco male mi preparo il caffè e suona il campanello.
Apro la porta e mi trovo davanti una signora sulla quarantina ma forse no ma comunque molto curata.
Buongiorno, Lucia, abito qui difronte e sono la capo scala.
Buongiorno,Claudio e sono qui da poco ma questo lei lo sa già, si nel senso che abito qui da poco no nel senso che sa il mio nome” Cazzo che casino le sto dando dell' impicciona” si mi scusi sto facendo un po' di casino.
Ero venuta per informarla che nel pomeriggio c'è una riunione per la delibera per l' antenna condominiale, sa dovremmo sostituirla.
A capisco ma io oggi sarei impegnato.
Non si preoccupi è la prima riunione e oggi si darà solo l' incarico di trovare i tecnici per avere dei preventivi, se conosce qualcuno può presentarlo anche lei.
Che cosa?
Il preventivo mi riferivo al preventivo.
Cazzo che figura mi sta parlando e io gli sto guardando le tette e magari si è anche pure accorta, che figura da pervertito, cerco di rimediare.
Si si ho capito è che mi scusi mi sono appena svegliato e sono un po' confuso.
Non si preoccupi se vuole mi fa la delega a rappresentarla e poi le riferico come si è svolta la riunione.
Ah ok le do la delega.
Le prendo la delega e così può compilarla e firmarla così siamo in regola con la procedura.
Rientra in casa mentre io come un pirla la seguo con gli occhi e le guardo il fondo schiena stupendo e non solo quello non e una sventola ma ha il suo fascino gambe snelle, chiappe sode, seni stupendi, cazzo me la scoperti subito all' istante.
Ecco qua la delega, la compiliamo?
Si si certo. Si accomodi non faccia caso al disordine.
Si figuri, allora il sottoscritto residente…..
Si è accomodata sullo sgabello e la gonna si è sollevata leggermente scoprendo le coscie ben tornite cazzo. Compila il modulo e me lo porge per la firma.
Bene ci vediamo e la relaziono di come è andata la riunione.
Ok grazie.
E così è uscita lasciando nell' aria il suo profumo e il mio cazzo duro.
È domenica sono disteso in accappatoio sul divano e sto guardando la tivu sto sorseggiando un calice di vino rosso quando suona il campanello.
Ah è lei mi scusi l' abbigliamento ma si accomodi, com'è andata la seduta?
Bene come le dicevo stiamo raccogliendo i preventivi, le ho portato il verbale della riunione.
Bene, possiamo darci del tu mi fa strano parlare con qualcuno e darsi del lei mi fa del vecchio bacuco.
Si certo hai ragione è che sono abituata in ufficio, usiamo sempre il lei.
Io non ci riuscirei mi piace essere diretto con le persone e preferisco il tu. Ma scusami non ti ho offerto nulla, cosa vuoi?
Tu cosa stai bevendo?
È un Brunello ne vuoi o preferisci qualcos'altro?
Un Brunello può andare.
Le verso un calice e glielo porgo, ha due occhi bellissimi e il trucco li valorizza ancora di più, appoggia le labbra sul bordo del calice e ne sorseggia un po'. La sto osservando è vestita in modo semplice e nel medesimo tempo è molto elegante, il tubino che indossa valorizza i suoi fianchi e sta benissimo con la camicia che indossa, che contrasto tra me e lei, io in accappatoio, lei elegantemente vestita e sorseggiamo de vino nel mio appartamento.
Posso?
Prendi pure non fare complimenti
E si porta alla bocca un pezzetto di Reggiano lo afferra con le labbra e voluttuosamente lo mangia la sua bocca si muove con estrema eleganza ne sono ammaliato.
Forse è meglio che vada a vestirmi vero?
Per me puoi rimanere anche così.
È tanto che abiti qui nel palazzo?
Ci sono nata ma sono tornata due anni fa dopo la morte di mia madre.
Mi dispiace immagino fosse giovane
In effetti aveva poco più di sessant'anni mi ha lasciato molto velocemente senza quasi me ne rendessi conto sa sono malattie che quando ti colpiscono non ti lasciano molto tempo.
Deve essere stato molto doloroso per te immagino
Si ma con il tempo ci si fa una ragione
Come si dice “Il tempo guarisce” ma ora tutto bene spero?
Si diciamo di sì adesso le cose iniziano a girare positivamente, mio figlio all' università e ogni tanto mi viene a fare visita il lavoro bene e poi quando c'è la salute c’è tutto.
E quindi hai un figlio all' università? Non l' avrei mai detto sei così giovane.
L' ho avuto con il mio ex compagno ed è l' unica cosa bella che mi è rimasta di quella pessima esperienza.
Spero che non ti sia fatta una pessima opinione su noi maschietti
No ma mi ha insegnato ad essere più cauta
Mentre parlavamo lei guardava la stanza e giocherellava con il calice di vino finché apposta o sbadatamente un po' di vino è caduto sulla gonna.
Oh scusa sono proprio una sbadata
No ti preoccupare per il pavimento la tua gonna
E mi sono diretto verso il bagno per procurarmi una spuugnetta da porgerle
lei la prese ed iniziò a strofinare la macchia.
Speriamo non rimanga la macchia di vino
Mettici sopra un po' di sale e strofina e non dovrebbe rimanere la macchia almeno spero sai sono i vecchi rimedi della nonna
Avvolte sono molto efficaci
Il mio sguardo si ferma sulla sua mano che sfrega sulla gonna e sulla sua coscia
Sembra che la macchia se ne sia andata
Bisogna vedere quando si è asciugata la stoffa
Prendo l' asciugacapelli così l’ asciughiamo prima
E così vado a prendere l' asciugacapelli e una salvietta per le mani
Prendi metti la salvietta sotto la gonna così l' aria calda non ti scotta la gamba
Piano piano la stoffa si asciuga e sembrerebbe risolto
Mi sembra bene
Si sembra che se ne sia andata, ora basta togliere l' odore del vino
E mi riconsegna la salvietta e l' asciugacapelli
Be Claudio è meglio che io vada penso che per oggi abbia fatto abbastanza guai
Ma che dici sono cose che capitano
Con una salvietta sto raccogliendo la macchia sul pavimento e con la coda dell' occhio le guardo le gambe, sono molto belle fasciate dalle calze, lei scosta leggermente la gamba e riesco a vedere il bordo della calza, alzo lo sguardo e incrocio i suoi occhi ci fissiamo un attimo ed io abbasso lo sguardo come il ragazzino scoperto con le mani sulla marmellata, allarga ancora le gambe e ora vedo il bianco delle sue mutandine, questo è un invito a non indugiare, mi rialzo e ora sono difronte a lei le mie mani si appoggiano sulle sue ginocchia e dolcemente salgono, appoggio le mie labbra sulle sue e ci baciamo, la sua lingua si fa strada nella mia bocca e subito le nostre lingue giocano assieme mentre le mani scorrono sui nostri vestiti, la sollevo dallo sgabello tanto per poterle sfilare la gonna che finisce a terra ai nostri piedi, mi ingincchio davanti a lei le allargo le gambe e baciandole risalgo il suo interno coscia da prima la setosità della calza e poi la morbidezza della sua pelle. Lei si appoggia con la schiena al bancone spingendo il bacino in avanti gli sfilo le mutandine e la mia lingua sfiora le grandi labbra infilandosi all' interno di esse, le sue mani bloccano la mia bocca sulla sua figa e obbligandomi a leccarla in profondità, il mio naso schiacciato sul suo ventre e la mia lingua che la penetra in profondità la scuotono e i suoi umori si fanno sempre più viscidi e copiosi, le sue gambe avvolgono la mia testa imprigionandola.
La mia lingua scorre dentro la sua figa e le mie dita massaggiano il suo culetto, gli umori colano sul perineo e con le dita lubrifico il buchetto e inizio ad entrare, i mugugni di Lucia mi fanno capire che aprezza molto le mie attenzioni, ora entro nel suo buchetto con l' indice e il medio e vado più in profondità, le mie dita entrano tutte fino all' attaccatura, le roteo un po', lei è in estasi mi incita a continuare, la mia faccia è ricoperta dei suoi umori, la giro con il ventre sullo sgabello e dopo aver appoggiato il glande sull’orifizio dell' ano lo spingo dentro con forza, lei protesta un po' ma quando inizio a pomparla mi incita a sfondarle il culo.
Lucia sdraiata sulla tavola con solo le calze addosso io con l' accappatoio aperto che ora le trapano la figa, la tengo sul tavolo con le gambe spalancate con il cazzo che la penetra fino alla base, ad ogni colpo le sue tette si scuotono, sobalzano mentre mi incita a sfodarla ovunque a dirle quanto vacca è fino a quando sento che sto per sborrare, tolgo il cazzo dalla sua figa, lei s’inginocchia davanti al mio cazzo con la bocca spalancata mentre mi sego e dirigo la sborra sulla sua faccia in bocca e sulle tette ricoprendola tutta del mio seme.
Lei si prende il cazzo e continua a succhiare lo graffia con i denti avvolge il glande con le labbra e con la lingua percuote il meato, sento i suoi denti cingermi il collo del glande procurandomi un immenso piacere, oh cazzo come succhia sta troia oh come usa i denti mi fa impazzire, la distendo a terra e ripartiamo con un sessantanove da urlo, mentre mi succhia il cazzo inizia un massaggio prostatico, mentre gli sto staccando il clitoride da quanto lo succhio, le infilo tre dita nella figa e spingo il clitoride verso l’esterno per poterlo succhiare meglio è tutto gonfio e tumefatto sto succhiando avidamente quando un getto caldo m’investe la faccia la bocca e un gusto salmastro di piscio e umori mi pervade i sensi e a mi volta inizio a pisciare in bocca sul viso e sulle tette ci guardiamo e ci scambiamo i nostri sapori invasi da una immensa libidine.
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