Alessia stregato da una ventenne parte 1
di
Caio Duilio
genere
etero
Alessia stregato da una ventenne parte 1
Sto letteralmente impazzendo per una ragazzina di vent'anni è molto bella anche forse più della mamma.
L' ho conosciuta due settimane fa quando ho accompagnato a casa la mamma di lei che non è altro che una mia collega.
Giovanna, così si chiama la mia collega mi ha invitato a salire in casa per ringraziarmi per averla accompagnata dal lavoro dato che era tardi e non aveva più bus per il rientro a casa, mi fa salire per un drink, apre la porta e sorpresa la figlia Alessia è distesa sul divano addormentata, tutta avvolta nel plaid.
Scusa Giacomo non sapevo che mia figlia fosse tornata da Milano dove studia ingegneria.
Non ti preoccupare Giovanna guarda è già tardi e domani siamo già in ufficio quindi occupati di tua figlia che magari è stanca del viaggio.
Così ritornai in auto e me ne andai a casa, dopo un paio di kilometri arrivo a casa e subito m’infilo nella doccia e mi faccio una bella doccia calda.
Sotto la doccia ripenso a Giovanna in fin dei conti la mia collega è una donna carina e molti maschietti dopo che si è separata dal marito le girano attorno, beh anch'io questa sera ci avevo pensato dopo l' invito a salire, ma è andata così pazienza.
Sotto la doccia l’acqua calda e i pensieri su Giovanna il mio cazzo si è svegliato, essere single in certi momenti è dura ma veloce finito mi asciugo mi metto comodo e mangio un boccone mi sdraio sul divano e per la stanchezza mi addormento.
Il giorno dopo al lavoro Giovanna si scusa e per farsi perdonare mi offre un caffè nella pausa pranzo quindi con questo motivo ci accomodiamo ad un tavolo assieme, con gli occhi dei miei colleghi che ci guardano.
Chiacchieriamo e il discorso va su Alessia e mi racconta che è tornata a casa per preparare la prima parte della tesi di laurea e quindi si fermerà a casa sua un mesetto, chiacchieriamo e così le propongo di accompagnarla a casa.
Usciamo dall' ufficio assieme prendo l' auto lei sale e ci dirigiamo verso casa, Giovanna è seduta affianco a me servendosi in auto la gonna le è salita leggermente scoprendo la parte sopra de ginocchio, lei se ne accorta ma fa finta di niente anzi, mi fermo a fare rifornimento e mentre sono alla pompa mi accorgo che il ragazzo del benzinaio che sta pulendo il parabrezza dell' auto sta guardando con insistenza dentro l' auto, mi sposto leggermente per vedere cosa guarda e vedo che sta guardando le gambe di Giovanna che con non curanza le sta muovendo in modo da fare vedere e non vedere le coscie al ragazzo, la scena mi sta intrigando non pensavo che Giovanna fosse così zoccola e in più in mia presenza, finisco il rifornimento e risalgo in auto e ripartiamo, ad un certo punto Giovanna mi chiede se possiamo fermarci per bere qualcosa prima di salutarci e così mi fermo in un bar ordiniamo un paio di spritz che ci vengono serviti con delle chips, lei è seduta su quei sgabelli da bancone quelli alti e la posizione è funzionale per fare salire ancora la gonna e mettere in mostra la parte della coscia sopra il ginocchio, lei si appoggia al disco per appoggiare i piedi e così le cosce per metà sono in mostra, mentre chiacchieriamo le appoggio una mano sul ginocchio, lei fa finta di nulla anzi allarga leggermente le ginocchia, è fatta ci sta e adesso bisogna giocarla bene. Ripartiamo lei si gira con le gambe verso di me, e mi sorride io la guardo e il mio sguardo scende sulle sue gambe e sorridendo le dico:
Stai giocando con me come con il ragazzo del distributore?
Conte vorrei fare qualcosa di diverso anziché giocare.
Appoggio la mano sulla sua coscia, lei allarga le gambe per facilitarmi la salita.
Dai Giacomo trova uno spiazzo per fermarci non resisto più ti voglio e questa volta non c'è mia figlia sul divano a fermarmi.
Trovo uno spiazzo leggermente appartato, lei si fionda sul mio cazzo e inizia a succhiarlo mi toglie i pantaloni e mentre mi succhia con una mano mi sega e con l’altra m’imprigiona le palle e ogni tanto le succhia.
Si alza la gonna fino ai fianchi scosta il tanga che indossa e in un solo colpo il mio cazzo sparisce nella sua figa ormai fradicia di umori, le apro la camicetta e faccio uscire i due meloni e con avidità le succhio le tette e i capezzoli le afferro con i denti e li tengo fermi mentre con la lingua li titilo, le infilo due dita nel culo e la scopo le mie dita le aprono il culo, lei ansima e mi dice di non fermarmi la giro ora sono con le ginocchia appoggiate alla seduta con lei che mi da il culo appogiata allo schienale del sedile anteriore, gli allargo le gambe e spingo il cazzo dentro al suo culo e la sbatto come una vacca mentre le metto quattro dita in figa.
Si spaccami sbattimi non ti fermare si scopami rompimi tutta è da quando quello stronzo mi ha lasciato che non vedo un cazzo e adesso voglio gli arretrati.
Usciamo dall' auto lei appoggia le mani e una gamba sul cofano e io da sotto le infilo tutto il cazzo nella figa mentre la tengo per i fianchi, la sbatto con forza e alla fine si gira e si prende tutta la mia sborra sulla faccia la troia con le dita si porta il mio sperma alla bocca e lo ingoia mi succhia le mani piene dei suoi umorí.
Giacomo ho ancora voglia sfodami il culo dai spaccami dai, così ricominciamo lei stesa sul cofano con le gambe sulle spalle e il mio cazzo nel culo e una mano dentro alla figa stiamo scopando e ad un tratto si avvicinano due ragazzi che si tolgono i pantaloni e:
Ti serve aiuto amico con questa troia mangia cazzi e detto cio uno le sbatte il cazzo in gola l’altro s’infila sotto Giovanna e infila il suo cazzo dentro al culo con il mio e la scopiamo, ora Giovanna è in piedi con le gambe larghe con un cazzo piantato dentro al culo e due cazzi in bocca mantida di sudore e non riesce più a stare in piedi la sborra le cola dal culo e dalla figa gli imperla i capelli e la faccia è stravolta dai ripetuti orgasmi, i ragazzi gli sfilano i cazzi dalla bocca e la schizzano per l’ennesima volta e lei come una tigre con le fauci aperte ingoia tutto il loro nettare.
Ci risistemiamo alla meno peggio i ragazzi cisalutano baciano Giovanna piena di sborra e come sono arrivati se ne vanno.
Io e Giovanna saliamo in macchina, andiamo a casa tua che mi sistemo un po' non posso andare a casa così e ci mettiamo a ridere.
Giovanna è sotto la doccia che si sta lavando io m’infilo dentro e inizio ad insaponarla le lavo le tette la figa il culo lei mi lava il cazzo le palle m’ insapona il culo e m’infila due dita nel culo s'inginocchia davanti al mio cazzo e ricomincia a succhiare.
Sto letteralmente impazzendo per una ragazzina di vent'anni è molto bella anche forse più della mamma.
L' ho conosciuta due settimane fa quando ho accompagnato a casa la mamma di lei che non è altro che una mia collega.
Giovanna, così si chiama la mia collega mi ha invitato a salire in casa per ringraziarmi per averla accompagnata dal lavoro dato che era tardi e non aveva più bus per il rientro a casa, mi fa salire per un drink, apre la porta e sorpresa la figlia Alessia è distesa sul divano addormentata, tutta avvolta nel plaid.
Scusa Giacomo non sapevo che mia figlia fosse tornata da Milano dove studia ingegneria.
Non ti preoccupare Giovanna guarda è già tardi e domani siamo già in ufficio quindi occupati di tua figlia che magari è stanca del viaggio.
Così ritornai in auto e me ne andai a casa, dopo un paio di kilometri arrivo a casa e subito m’infilo nella doccia e mi faccio una bella doccia calda.
Sotto la doccia ripenso a Giovanna in fin dei conti la mia collega è una donna carina e molti maschietti dopo che si è separata dal marito le girano attorno, beh anch'io questa sera ci avevo pensato dopo l' invito a salire, ma è andata così pazienza.
Sotto la doccia l’acqua calda e i pensieri su Giovanna il mio cazzo si è svegliato, essere single in certi momenti è dura ma veloce finito mi asciugo mi metto comodo e mangio un boccone mi sdraio sul divano e per la stanchezza mi addormento.
Il giorno dopo al lavoro Giovanna si scusa e per farsi perdonare mi offre un caffè nella pausa pranzo quindi con questo motivo ci accomodiamo ad un tavolo assieme, con gli occhi dei miei colleghi che ci guardano.
Chiacchieriamo e il discorso va su Alessia e mi racconta che è tornata a casa per preparare la prima parte della tesi di laurea e quindi si fermerà a casa sua un mesetto, chiacchieriamo e così le propongo di accompagnarla a casa.
Usciamo dall' ufficio assieme prendo l' auto lei sale e ci dirigiamo verso casa, Giovanna è seduta affianco a me servendosi in auto la gonna le è salita leggermente scoprendo la parte sopra de ginocchio, lei se ne accorta ma fa finta di niente anzi, mi fermo a fare rifornimento e mentre sono alla pompa mi accorgo che il ragazzo del benzinaio che sta pulendo il parabrezza dell' auto sta guardando con insistenza dentro l' auto, mi sposto leggermente per vedere cosa guarda e vedo che sta guardando le gambe di Giovanna che con non curanza le sta muovendo in modo da fare vedere e non vedere le coscie al ragazzo, la scena mi sta intrigando non pensavo che Giovanna fosse così zoccola e in più in mia presenza, finisco il rifornimento e risalgo in auto e ripartiamo, ad un certo punto Giovanna mi chiede se possiamo fermarci per bere qualcosa prima di salutarci e così mi fermo in un bar ordiniamo un paio di spritz che ci vengono serviti con delle chips, lei è seduta su quei sgabelli da bancone quelli alti e la posizione è funzionale per fare salire ancora la gonna e mettere in mostra la parte della coscia sopra il ginocchio, lei si appoggia al disco per appoggiare i piedi e così le cosce per metà sono in mostra, mentre chiacchieriamo le appoggio una mano sul ginocchio, lei fa finta di nulla anzi allarga leggermente le ginocchia, è fatta ci sta e adesso bisogna giocarla bene. Ripartiamo lei si gira con le gambe verso di me, e mi sorride io la guardo e il mio sguardo scende sulle sue gambe e sorridendo le dico:
Stai giocando con me come con il ragazzo del distributore?
Conte vorrei fare qualcosa di diverso anziché giocare.
Appoggio la mano sulla sua coscia, lei allarga le gambe per facilitarmi la salita.
Dai Giacomo trova uno spiazzo per fermarci non resisto più ti voglio e questa volta non c'è mia figlia sul divano a fermarmi.
Trovo uno spiazzo leggermente appartato, lei si fionda sul mio cazzo e inizia a succhiarlo mi toglie i pantaloni e mentre mi succhia con una mano mi sega e con l’altra m’imprigiona le palle e ogni tanto le succhia.
Si alza la gonna fino ai fianchi scosta il tanga che indossa e in un solo colpo il mio cazzo sparisce nella sua figa ormai fradicia di umori, le apro la camicetta e faccio uscire i due meloni e con avidità le succhio le tette e i capezzoli le afferro con i denti e li tengo fermi mentre con la lingua li titilo, le infilo due dita nel culo e la scopo le mie dita le aprono il culo, lei ansima e mi dice di non fermarmi la giro ora sono con le ginocchia appoggiate alla seduta con lei che mi da il culo appogiata allo schienale del sedile anteriore, gli allargo le gambe e spingo il cazzo dentro al suo culo e la sbatto come una vacca mentre le metto quattro dita in figa.
Si spaccami sbattimi non ti fermare si scopami rompimi tutta è da quando quello stronzo mi ha lasciato che non vedo un cazzo e adesso voglio gli arretrati.
Usciamo dall' auto lei appoggia le mani e una gamba sul cofano e io da sotto le infilo tutto il cazzo nella figa mentre la tengo per i fianchi, la sbatto con forza e alla fine si gira e si prende tutta la mia sborra sulla faccia la troia con le dita si porta il mio sperma alla bocca e lo ingoia mi succhia le mani piene dei suoi umorí.
Giacomo ho ancora voglia sfodami il culo dai spaccami dai, così ricominciamo lei stesa sul cofano con le gambe sulle spalle e il mio cazzo nel culo e una mano dentro alla figa stiamo scopando e ad un tratto si avvicinano due ragazzi che si tolgono i pantaloni e:
Ti serve aiuto amico con questa troia mangia cazzi e detto cio uno le sbatte il cazzo in gola l’altro s’infila sotto Giovanna e infila il suo cazzo dentro al culo con il mio e la scopiamo, ora Giovanna è in piedi con le gambe larghe con un cazzo piantato dentro al culo e due cazzi in bocca mantida di sudore e non riesce più a stare in piedi la sborra le cola dal culo e dalla figa gli imperla i capelli e la faccia è stravolta dai ripetuti orgasmi, i ragazzi gli sfilano i cazzi dalla bocca e la schizzano per l’ennesima volta e lei come una tigre con le fauci aperte ingoia tutto il loro nettare.
Ci risistemiamo alla meno peggio i ragazzi cisalutano baciano Giovanna piena di sborra e come sono arrivati se ne vanno.
Io e Giovanna saliamo in macchina, andiamo a casa tua che mi sistemo un po' non posso andare a casa così e ci mettiamo a ridere.
Giovanna è sotto la doccia che si sta lavando io m’infilo dentro e inizio ad insaponarla le lavo le tette la figa il culo lei mi lava il cazzo le palle m’ insapona il culo e m’infila due dita nel culo s'inginocchia davanti al mio cazzo e ricomincia a succhiare.
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