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Luca ed Elisa 42° Capitolo Ludmilla mugolava e rumoreggiava, finchè il figlio continuava a leccarle la figa. Con leggerezza, la spinse e la fece scivolare sul letto, al centro del letto. Joele smise di leccarla e cominciò ad avanzare sovrastandola sempre di più, finchè senti appoggiarsi tra le grandi labbra la cappella del figlio e quando lui si abbassò per baciarla sentì la cappella aprire le grandi labbra e scivolare dentro. Il pene di Joele era grosso e duro, non aveva paura di niente, lei aveva partorito quindi ci sta... tempo di lettura 4 mingenereIncestiscritto il
2025-06-23di
NandostarSottomesse TamaraSottomesse Era entrato come un’ombra. Non aveva detto niente. Solo camminato. E noi, tutte e tre, ci eravamo azzittite come cagne. La porta si richiuse alle sue spalle. Lui restò in piedi. Nessun sorriso. Solo quello sguardo nero, lento, pesante come un cazzo dritto contro i denti. Karim. Alice l’aveva trovato fuori. Gli aveva detto: «Vieni. C’è da svuotare le palle». E lui era venuto. Io lo guardavo, in piedi contro il muro, e già sentivo la fica gocciolare. Non aveva toccato nessuna. Non a... tempo di lettura 3 mingenere
Dominazionescritto il
2025-06-23di
AngelicaBellaWriterDue dentro TamaraDue dentro – Tamara Dopo quella sera, credevo di aver superato ogni confine. E invece no. Col cazzo. Il giorno dopo, mentre eravamo ancora stesi sul letto con le lenzuola incollate al sudore, bussano alla porta. Era Sandro, l’amico di Marcello. Occhi rossi, aria da cane bastonato. «È finita,» disse entrando. «Quella troia m’ha mollato.» Buttò lo zaino per terra, si sedette al tavolo, si aprì una birra. Io ero in maglietta e basta, niente slip sotto, e ancora sentivo il culo indolenzito dall... tempo di lettura 3 mingenere
Trioscritto il
2025-06-23di
AngelicaBellaWriterLa scusa del vino Non era la prima volta che mio marito partiva per lavoro, ma quella settimana la solitudine mi pesava più del solito. Forse era il caldo, forse solo la noia. O forse era lui: Marco, il vicino di casa, quello con lo sguardo che dura mezzo secondo in più del necessario. Ci incrociavamo spesso sulle scale, con le solite frasi cortesi e quel sorriso mezzo trattenuto che diceva tutto. Lui sapeva. Io sapevo. Ma non avevamo mai osato niente. Fino a quella sera. Ero in casa, in pantaloncini e canotti... tempo di lettura 3 mingenere
Tradimentiscritto il
2025-06-24di
LeiCheScriveUna donna adulta TamaraUna donna adulta Due giorni dopo, mio padre dovette tornare in città per lavoro. Doveva restare via almeno una settimana. Con me e Marcello rimase Nadia, la sua compagna. Quarantacinque anni, occhi da gatta e un corpo che parlava da solo. Curve morbide, pelle ambrata, labbra piene e una voce lenta, come miele che cola. Una di quelle donne che sai che si sono scopate mezza vita, e che ancora fanno venire l’erezione a un prete. Marcello non gliel’aveva mai detto, ma la guardava come si guarda un... tempo di lettura 3 mingenere
Trioscritto il
2025-06-23di
AngelicaBellaWriterLa sposa libera 2Capitolo 2 – Il ragazzo Si chiama Matteo. Ventidue anni. Studente di filosofia. Cazzo duro in testa e occhi da stronzo curioso. L’ho incontrato io per primo. In un bar. Tazza di caffè e mani pulite. Parlava bene. Sembrava uno di quei ragazzini che non hanno ancora imparato a scopare. Ma quando mi ha guardato dritto negli occhi e ha detto: ― Se vuoi, la faccio gridare. Ho capito che era perfetto. Lo porto a casa un sabato sera. Anna ha passato due ore a truccarsi. Si è rasata. Le ho chiesto di... tempo di lettura 2 mingenere
Cornascritto il
2025-06-24di
AngelicaBellaWriterRovesciamento TamaraRovesciamento Non avevamo ancora smaltito il sapore dell’ultima notte che il giorno dopo arrivò lei. Si chiamava Alice, occhi verdi taglienti, una pelle che sembrava crema spalmata, e un’aria a metà tra la studentessa svogliata e la puttana pronta. Non aveva nemmeno venticinque anni. Jeans strappati, top bianco senza reggiseno e sguardo che parlava da solo. Nadia la accolse con un bacio sulle labbra. Non lungo. Ma non da amiche. Marcello era in cucina. La vide, e il suo sguardo cambiò. Sorri... tempo di lettura 4 mingenere
Safficoscritto il
2025-06-23di
AngelicaBellaWriterLa sposa libera 4Capitolo 4 – Il sabato della troia È sabato. Non lavoro. Lei sì. Lavorerà eccome. È da ore che è lì. Sdraiata sul letto. Legata come ha chiesto. Polsi e caviglie. Gambe divaricate. Nuda. Bendata. Esposta. Un quadro vivente. Una troia in attesa. Ogni tanto entro. Le accarezzo le cosce. Le infilo un dito. Lo succhio davanti a lei. Non dice niente. Solo freme. Si contorce. Gocciola. Le lecco la fica. Poi la lascio lì. A vuoto. A bocca secca. Le ore passano lente. Io bevo. Pulisco casa. Prepar... tempo di lettura 3 mingenere
Orgescritto il
2025-06-24di
AngelicaBellaWriterLa vergine attempata 1La vergine attempata – Parte I Mi chiamo Cristina e ho cinquant’anni. Non ho mai fatto l’amore. La prima volta che lo confessi davvero a te stessa, ti sembra una sentenza, una punizione, una vergogna. Poi scopri che è anche altro: un limite che ti definisce, un’ossessione che si nasconde nei gesti quotidiani, persino nei libri che ordini sugli scaffali della biblioteca comunale dove lavori da ventisei anni. Non ho mai trovato l’uomo giusto. O forse non ho mai avuto il coraggio di uscire da ca... tempo di lettura 3 mingenere
Prime esperienzescritto il
2025-06-24di
AngelicaBellaWriterAi piedi della vicina (parte 3)Vi sono eventi che cambiano i rapporti, eventi non voluti o cercati, ma capitati, precipitati in maniera che le persone coinvolte non volevano, almeno coscientemente, ma che non hanno fermato al loro accadimento. Ilaria aveva trovato liberatorio quella fuga di pensieri che narravano della sua anima. Nonostante contatti fugaci, sulle scale o di fretta per strada quando ci si incontra al supermercato, a pelle, nei confronti di Franca, aveva sempre provato trasporto e simpatia, financo, in lei, un... tempo di lettura 5 mingenere
Sadomasoscritto il
2025-06-24di
KugherLavoro di notte 2Il lavoro non era complicato, essere usato stava diventando una consuetudine e stavo ricevendo continuamente mance e apprezzamenti dai clienti. Sapevo ormai come stimolarli eccitarli e farli godere velocemente. Avevo dei clienti soliti ma a volte ero io a scieglierli o a provocarli. Altre volte dovevo subire da uomini che mi facevano ribrezzo. Venivano dei nigeriani, facevano gli ambulanti e una volta la settimana erano proprio davanti al bar. Ambedue alti, uno piu giovane forse sui 30 anni, l'a... tempo di lettura 5 mingenere
Dominazionescritto il
2025-06-24di
Il bianco