Prime esperienze - 1

di
genere
bisex

Mi chiamo Tommaso e sono in una squadra di pallavolo.
Mi sono sempre definito etero, fino a quel giorno con Luca e Andrea. Ci eravamo attardati dopo l’allenamento nelle docce a fare un po’ gli scemi. Stavamo ridendo e scherzando e nel mentre iniziavamo a spogliarci. Luca era già nudo quando Andrea si mise a fargli i complimenti per il pisello. -Bel cazzo e che belle palle depilate- diceva. In effetti aveva proprio un bel pisello, completamente depilato com’era sembrava anche più lungo.
Anche Andrea si spogliò definitivamente e iniziò a far roteare le mutande usando l’indice. Il pisello di Andrea era più lungo di quello di Luca e anche più tozzo. In quel momento era leggermente eccitato e si vedeva.
Luca mi sembrò innervosito un poco e cominciò a toccarsi con due dita. In poco tempo diventò duro e lungo, come per far vedere ad Andrea che non aveva nulla da invidiare al suo bel pisello. Però per me non c’era ragione, Andrea aveva il pisello più grande e bello.
Nemmeno mi accorsi che ero rimasto a fissarli per tutto quel tempo, smettendo di svestirmi. Mi accorsi però che mi ero eccitato parecchio anch’io, cosi come se ne accorsero Andrea e Luca che smisero di scherzare.
Cercando inutilmente di nasconderlo mi girai per dargli le spalle e finire a spogliarmi.
Sentii il pisello di uno dei due che mi si insinuava tra le gambe, strusciandomi le palle. -Tommasino, cos’è che ti eccita tanto?- era Andrea che mi stava appoggiando il suo mostro e nel farlo si muoveva adagio tra le mie gambe.
Divenni rosso in un istante ma non riuscii a dire o fare nulla, rimasi così, fermo a novanta con in mano le mie mutande mentre ero appoggiato alle sdraio dello spogliatoio.
-Secondo me è l’odore di palle sudate- Luca arrivò accanto a me e mi premette sulla bocca le mutande di Andrea. L’odore mi aggredì e mi stupisco ancora adesso quando penso che in quel momento l’odore di palle e di maschio mi eccitò ancora più di quanto già non fossi.
Andrea aveva cominciato ad andare più velocemente e dopo qualche minuto, che a me sembrò un’ora, sentii qualcosa di freddo e liquido che mi cadde esattamente sull’ano. Andrea mi aveva sputato sul culo e ciò significava una cosa sola. Il pensiero mi infiammò e sentii il bisogno irrefrenabile di usare la bocca.
Luca aveva capito quando sento che stavo leccando la mutanda e la sua mano che mi premeva sulla bocca. Scostò le mutande di Andrea che divennero una specie di sciarpa e mi avvicinò la faccia alla sua. Baciare un amico mi sembrava una schifezza fino a poco fa, ma in quel momento volevo solo sentire la sua lingua in gola. Fui accontentato e Luca iniziò a baciarmi con foga. Rivoli di saliva mi colavano dal mento dopo ogni bacio quando lui si scostava ed era bellissimo vedere l’arco che la nostra saliva creava, tenendoci uniti anche secondi dopo la fine del bacio.
Intanto Andrea stava entrando dentro di me, senza alcun sforzo, sentivo il suo immenso cazzo che mi scivolava dentro. Sembrava che il mio culo fosse stato modellato appositamente per ospitare quel cazzo stupendo. Quando Andrea cominciò a spingere ritmicamente, prima piano, poi sempre più forte, divenne quasi impossibile continuare a baciare Luca. Lui allora di mise comodo accanto a me, si appoggiò su un braccio e si distese un poco sulla panca. Mentre si allungava io che non volevo smettere di usare la bocca mentre Andrea mi scopava da dietro, mi misi a baciare Luca su tutto il corpo, prima il collo, poi le spalle, i capezzoli, il petto e la pancia depilata. Quando infine arrivai finalmente al cazzo lo presi in bocca senza nemmeno pensarci.
All’unisono, Luca e Andrea mi afferrarono con forza, uno la testa e l’altro il culo. Sentii che anche Luca aveva deciso di farmi un pompino e quasi non venii immediatamente mentre sentivo la sua lingua sul mio glande.
Continuammo così per chissà quanto, in quel 69 mentre Andrea andava sempre più veloce, sempre più forte. Luca fu il primo a venire. Mi spinse con le mani la testa e quasi mi strozzava mentre mi veniva in gola. Subito dopo io e Andrea venimmo quasi simultaneamente, io in bocca a Luca e Andrea che era uscito poco prima di venirmi dentro, mi sborrò sul cazzo e so che il suo sperma colò anche sulla faccia di Luca. Mi accasciai sul suo corpo per un istante ma Andrea mi raccolse per le braccia e mi fece sedere a terra. Lui mi si sedette sopra e insieme ci avviciniamo alla faccia di Luca che ormai era completante ricoperta di sborra. Anch’io avevo la bocca piena, anche se una buona parte l’avevo già ingoiata. Andrea baciò Luca e poi gli levò con la lingua un po’ di sborra dalle guance, poi baciò me e nel farlo mi passò quel liquido caldo che aveva preso da Luca. Continuammo così a baciarci e a scambiarci lo sperma con i baci.
Luca si era ripreso ed era già tornato duro ma Andrea ci fece notare che si stava facendo tardi ed era già un miracolo che nessuno fosse entrato fino ad ora.
Ci facemmo una doccia veloce, con Luca che ogni tanto si toccava e lanciava sguardi di desiderio. Poco prima di rivestirci Luca ci chiese di aiutarlo perché ormai era troppo f duro. Io ero già pronto a farmi scopare di nuovo ma Andrea fu più veloce: si mise in ginocchio di fronte a lui e lo spompinò come un forsennato, in nemmeno 2 minuti Luca era già venuto e Andrea si godé una seconda breve ma intensa sborrata. Una volta tornati ognuno a casa propria, io mi buttai sul letto, sperando che il telefono mi squillasse per un loro messaggio il prima possibile.
scritto il
2025-05-24
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