Non è mai troppo tardi 1

Scritto da , il 2022-08-23, genere incesti

Grazie a quella vacanza tutti e tre assieme ebbi la fortuna di entrare più in confidenza con la madre della mia compagna (praticamente mia suocera). Non l'avevo mai guardata ... ma dopo la prima settimana di mare iniziai ad apprezzare il bel colorito che Mary stava prendendo e vedendola sempre poco vestita mi accorsi che aveva due belle tettone ed un bel culo, abbondante, ma sexy. Quando la mia compagna dormiva o non c'era, guardavo Mary con insistenza e lei iniziò a prediligere i vestiti più corti e le zeppe col tacco più alto... inoltre la nostra confidenza aumentava sempre più e lei si lanciava spesso in battute piccanti che a volte mettevano la mia compagna a disagio. Verso la fine della seconda settimana, un pomeriggio ci ritrovammo in spiaggia solo io e Mary e nel giro di pochi minuti la conversazione finì sul sesso e poi sulla pornografia... materia a lei sconosciuta a suo dire.. ed io le raccontai una storia (parzialmente vera) di una donna americana che era diventata una pornostar di successo iniziando a lavorare in quel mondo a 59 anni. Mary era in parte scioccata, ma era anche molto interessata. Lei era ormai sola da dieci anni e tra poco avrebbe compiuto 70 anni... per sua ammissione mi confidò che il sesso le mancava molto, ma non voleva più legarsi sentimentalmente con un altro uomo (tra me e me pensai: voi scopare e basta ... vecchia porca!). Io un pò ridendo un pò serio le dissi che se non fossi stato impegnato con sua figlia avrei accettato volentieri il ruolo di toyboy. Mary stimolata da questa riflessione mi fece una raffica di domande su come la trovavo, su cosa mi piaceva di lei, ecc ecc Mary sinfermò e mi guardò in modo strano e mi disse: raggiungimi alla cabina 4 tra due minuti. Io: non posso. Lei: non puoi cosa ? Non farti strane idee solo perché mi hai raccontato la storia della porcona americana. Io (probabilmente rosso in viso): ok...

Entrai nella piccola cabina in legno e non feci in tempo a chiudermi la porta alle spalle che sentii due mani abbassarmi rapidamente il costume. Mary: zitto! Non abbiamo tempo! Si inginocchiò sul salviettone e prese a segarmi e spompinarmi il cazzo con energia. Io inizialmente ero un pò confuso, ma poi il calore delle sue labbra ed il ritmo della sua lingua ebbe la meglio ed iniziai a godere non poco. Mary staccò un attimo la bocca, continuando a segarmi con le mani e mi disse: sbrigati a venire! Sborami in bocca! E si rituffò sul cazzo ingoiandolo quasi tutto fino alle palle. A quel punto le presi la testa con le mani ed iniziai a muovermi anche io ... nel giro di un minuto raggiunsi l'apice; Mary spinse così forte con la testa che finii contro la parete e quasi contemporaneamente cominciai a sborarle in bocca. Mary (che non mi sembrava poi così fuori allenamento) succhiava energicamente, sembrava con gusto; poco dopo si rialzò sorridente, si girò verso di me e disse: via via è un sacco di tempo che siamo qui, qualcuno potrebbe averci visto. Tornammo separatamente in albergo, io in camera mia dove c'era già la mia compagna e Mary nella sua. Come al solito alle 20.00 ci ritrovammo tutti e tre nella hall per andare a cena.

Marý era particolarmente sexy e la mia compagna me lo fece notare sorridendo: hai visto quanto è bella mamma ? Io diventai rosso e annuii (il mio cazzo pulsava...). Mary aveva un vestitino blu che faceva risaltare il seno ed era piùttosto corto, infatti sedendosi e arrivava a metà coscia; ai piedi aveva delle zeppe in sughero che esaltavano i suoi piedi abbronzati. La cena proseguì con la solita lentezza che avevo già riscontrato nei giorni precedenti. Ad un certo punto la mia compagna ricevette una telefonata dal suo capo ed abbastanza contrariata si alzò ed uscì per parlare più liberamente ... la chiamava spesso, ma mai così tardi. Quando rientrò era scura in viso, si sedette e disse: devo rientrare! Cazzo! Domani devo rientrare per un'emergenza! Il telefono suonò nuovamente... uscì nuovamente.

Mary mi guardò seria e disse: se restiamo qui da soli fino alla fine della vacanza (mancavano ancora nove giorni) ti faccio morire ... anzi, tu mi dovrai far morire!

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