La suocera è sempre la suocera 4

di
genere
incesti

Finiti i lavoretti salii nell'appartamento di mia suocera. La porta era aperta e la mia compagna non c'era già più ed io, come da programma, mi spogliai e mi infilai nella doccia. Mi feci una bella doccia calda e feci molta fatica a controllare le mie erezioni involontarie ... era come se fosse un primo appuntamento. Uscii dalla doccia e mi misi l'accappatoio, senza allacciarlo e mi diressi in sala ... il mio pene spuntava dall'accappatoio come un'arma. Lei era là, seduta sul divano, bella come non mai, sexy come non mai, sorridente più che mai. Appena mi vide, mi disse: molto interessante quello che vedo ... vorrei chiederti come hai fatto a far si che mia figlia venisse da ma a chiedermi di scopare con te, ma non me ne frega un cazzo, basta che scopiamo! Anzi, no, oggi giochiamo ... togliti l'accappatoio e sdraiati sul tavolo. La madre della mia compagna si infilò dei guanti usa e getta blu, prese il flacone dell'olio lo spruzzò sul mio corpo ed iniziò a massaggiarmi un pò dappertutto ... e si concentrò molto sulle mie palle e sull'asta del mio pene. Avevo una cappella gonfia che avrebbe potuto esplodere da un momento all'altro. Ad un certo punto, mi strizzò le palle fin quasi a farmi male e poi prese a tirarle, schiacciarle, spingerle, ecc. il mio pene sbavava copiosamente per il gudurioso trattamento. Poi si allontanò un attimo e tornò con schiuma da barba ed un rasoio ... mi schiumò le palle e la base della pancia e prese a rasarmi a zero. Ogni tanto si incazzava perchè i peli era tanti e lunghi; fece non poca fatica, ma dopo una decina di minuti, il mio pene e le mie palle erano perfettamente lisce. Lei si mise un paio di guantini nuovi, prese ancora l'olio, imbrattò tutto e ricominciò i suoi massaggi, poi iniziò a segarmi l'asta del pene in modo vorticoso e quando vide che stavo praticamente impazzendo, si tuffò con la bocca e prese a farmi un pompino incredibile ... leccava tutto, baciava tutto, succhiava la bava che usciva dalla punta, lo strizzava, lo succhiava in punta e poi affondava fino a farmi sentire la sua epiglottide che sfregava sulla cappella. Io iniziai a perdere il controllo ed a volte, le prendevo la testa con le mani e la schiacciavo forte contro di me. Arrivai al punto di non ritorno e l'avvisai dicendole: sto per scoppiare, spostati, spostati, lei staccò per un attimo le labbra dal pene e mi disse velocemente: pensa se mia figlia ci vedesse in questo momento e si rituffò sul pene ingoiandolo tutto proprio quando raggiunsi l'orgasmo ed esplosi dentro la sua bocca. Al quarto o quinto schizzo in gola la poverina tossì e sputò un bel pò di sborra ridendo. Io mi alzai dal tavolo, la presi in braccio e l'adagiai delicatamente sul tavolo dove poco prima mi trovavo io. Iniziai a baciarla e pian piano la spogliai lasciandola con le autoreggenti ed i tacchi. Iniziai a baciarle i seni, un pò cadenti forse, ma ancora belli pieni. Le infilai una mano in mezzo alle gambe ed iniziai a sditalinarla. Lei nel frattempo, con una mano mi fece tornare in erezione e prese a segarmi. Dai seni scesi ed iniziai a baciarla il fianco, poi presi a leccarla e scesi fino all'autoreggente, dove mi soffermai a baciarle la coscia, sempre proseguendo con la a sgrillettarla. Poco dopo, le sfilai quegli splendidi tacchi e le sfilai le calze, prima una e poi l'altra, molto lentamente, poi presi l'olio e lo spalmai ovunque e le feci un massaggio completo, poi la feci girare e le feci un massaggio anche alla schiena e ... poi scesi sui glutei. Presi la boccetta dell'olio e ne schizzai un pò nella riga del culo e con una mano massaggiai bene bene la riga ed il buchino; ci infilai un dito, che entrò senza fatica. Lei iniziò a muoversi ed a mugugnare... poi disse: basta massaggi. Io la presi per i fianchi, la trascinai verso di me, le feci mettere le gambe a terra e le feci lasciare la pancia appoggiata al tavolo (era a novanta gradi). Diedi alcune generose leccate al suo splendido sedere, poi puntai la cappella del mio pene nel suo buco del culo ed iniziai a spingere dentro il mio pene. Quando fu tutto dentro, mi agganciai con le mani alle sue spalle ed iniziai a pomparla da subito con un ritmo notevole. La poveretta soffiava ed ansimava, ma appena riusciva a pronunciare qualche parola, diceva solo: si, si, ancora, si, di più, dai, si si. Inutile dire che non resistetti molto ... quando raggiunsi il punto di non ritorno, rallentai il ritmo, le tolsi le mani dalle spalle ed infilai le mani sotto di lei strizzandole i seni e baciandola sul collo. Feci in tempo a dire "aiuto" un paio di volte e poi venni riempiendole il culo di sborra. Restammo lì abbracciati per qualche minuto e poi ci accordammo per vederci anche l'indomani.
Tornato a casa, la mia compagna, con un sorrisetto malizioso, mi chiese com'era andata. La mia prima risposta fu: chiedolo a tua madre ... facendo finta di nulla, le dissi che più che altro ci eravamo fatti alcuni massaggi a vicenda. Ero a disagio nel raccontare alla mia conpagna cosa era successo tra me e sua madre. Poco dopo la sentii parlare al telefono come se stesse parlando a sua sorella od a una sua amica ... ad un certo punto sentii la mia compagna che disse: chissà che male mamma! No no io non gli concederò mai il culo ... e non sentii altro.
scritto il
2024-02-08
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