Con mio figlio scopammo una vedova bisognosa.

di
genere
trio

Quarant'anni compiuti da qualche mese, una moglie ed un figlio diciottenne mai avrei immaginato capitasse una storia del genere. Arrivò nel nostro condominio una famiglia di giovanissimi composta da papà, mamma ed un bambino di un paio d'anni. Abbastanza riservati ma felici, a forza di incontrarci facemmo amicizia, nulla di straordinario. La coppia sicuramente non superava i trent'anni. Quando il destino si accanisce c'è poco da fare, una bruttissima malattia portò alla morte il marito. Negli ultimi tempi si alternavano per aiutare Marica, questo il suo nome, i genitori ed i suoceri anche per accudire il piccolo, e per sollevarla perché la botta fu tremenda per tutti. Il tempo cancella le tracce e Marica disse ai suoi genitori e suoceri che ormai era in grado di gestire da sola la sua mini famiglia approfittando del tempo pieno tra scuola materna ed elementari del piccolo. Li avevamo presi in simpatia, soprattutto mia moglie che a volte badava anche al bambino. Marica non l'avevo mai vista sotto altri aspetti se non quello di amica di famiglia ma un giorno venne a riprendere il bambino e la scrutai con un altro occhio. Una biondina con tutte le forme al posto giusto, un viso angelico, un sorriso ammaliante e cominciai a riflettere come mai non pensasse di rifarsi una vita, quasi ero tentato, non di provarci, ma almeno aprire un dialogo sotto questo aspetto. Un pomeriggio ebbi la sorpresa del secolo. Non lontano da casa transitando con l'auto in una via adiacente alla nostra abitazione vidi lei e vidi anche mio figlio salire su quella macchina ed allontanarsi. Quello che ancora chiamavo affettuosamente "piccolino" si scopava Marica.
Appena deluso ritornai col pensiero di apprezzare ancora di più mia moglie. Come si dice "Quando la gatta non può arrivare al lardo....." Mi rassegnai tranquillamente. Gradualmente la presenza di Marica nella nostra casa aumentava sempre di più, mi sembrava normale avendo una relazione col mio piccolino, trovavo però una differenza nel guardarmi, mi fissava anche se c'era mia moglie presente tanto che questa non la prese benissimo. Quando la mattina ci incontrammo sotto casa e mi disse "Mi vedi o sono un ectoplasma per te"? "Certo che ti vedo, ho visto anche altro" "Anche altro cosa vuol dire" "Vuol dire che ho visto mio figlio salire sulla tua macchina"
"E' proprio di quello che vorrei parlarti" "Sei incinta di lui"? "Non scherzare prendo la pillola da piccola" "Allora"? "Vorrei parlarti ma non qui vediamoci quando vuoi in un posto tranquillo" "Va bene" Chissà che cazzo ha combinato il mio piccolino? pensavo abbastanza preoccupato e cercai di avvicinare al massimo l'appuntamento che avvenne nel tardo pomeriggio del giorno successivo. Salì sulla mia macchina e si avventò sul mio corpo cogliendomi di sorpresa "Marica che cazzo fai"? "Stai zitto e chiudi gli occhi, non aprirli neanche se ti picchio" Dopo neanche un minuto mi disse di aprirli e vidi la dea della bellezza nuda al mio fianco. "Marica sei impazzita" "Spogliati altrimenti ti strappo i vestiti di dosso" "Marica non sono in grado di farlo sapendo che stai col mio piccolino" "Allora non mi credi che ti strappo i vestiti" Ebbi un segno di cedimento controvoglia. Presi tempo, con tanta calma aprii un po la camicia, lei aprì la patta e ed ingoiò il mio cazzo moscio che non dava segni di vita. "Marica cosa vuoi"? "Voglio fare l'amore con te e tuo figlio insieme" Mi piegai su me stesso appoggiando la testa sul volante. "Allora sei veramente fuori di testa" "Quando mi pongo un obiettivo lo raggiungo sempre, sarà così anche questa volta" disse con lo sguardo assatanato.
Col mio cazzo non ci fu nulla da fare e lo rimisi nella custodia deludendola non poco. Da quel pomeriggio la mia testa riservò un angolino che si estendeva sempre di più ed un giorno in cui mi sentivo debole di mente la chiamai dicendole chiaramente "Ti voglio scopare, mi hai portato al cedimento mentale". "Il mio obiettivo sta per essere raggiunto" commentò. Iniziammo col vederci e dopo la mancata erezione delle prime due volte tanto che lei cominciò a parlare di rinuncia, ed anche per dimostrare la mia virilità, arrivammo allo scopo. "Avete il cazzo identico tu e tuo figlio" "Poteva accadere" La scopata fu prima eccitante e poi soddisfacente per entrambi. Laconico commento "Immagino insieme cosa mi farete" Lo dava ormai per scontato. Mi venne l'idea fulminante di accennare qualcosa al mio piccolino, la sua risposta fu raggelante "Parli di quella troia"? "Perché la definisci così"? "Perché tu come la definiresti una che vuole farsi scopare da padre e figlio insieme"? "Non saprei, non mi è mai successo" "Comunque a me sta benissimo fare questo capolavoro ma la dobbiamo far scoppiare di cazzo"
"Non dare tutto per scontato, ci può essere la possibilità che ci scoppi lei di figa". Dove facciamo questa riunione"? "Allontaniamo mamma da casa un giorno e la portiamo a casa nostra" "Quella si chiama violazione del talamo nuziale, quindi non se ne parla"
"Allora a casa sua"? "Bene così se qualcuno ci vede ci sputtana per il resto dei nostri giorni" "Andiamo in albergo e lo facciamo pagare a lei" "Non essere ridicolo" La decisione finale fu quella di portarla in albergo. Mai neanche nei video porno avevo mai visto una donna così affamata di cazzi, distesi sul letto alternava me e papà, saltava come un capriolo e ricadeva sempre sul cazzo, aveva orgasmi continui, ci mordeva dappertutto, la prima sborrata papà gliela fece nella figa ed io in bocca. Non si fermava non ci diede neanche il tempo di riprenderci, masticava i cazzi mosci ed alla ripresa li volle tutti e due nella figa dilatata chissà da quanti cazzi prima di noi. Voleva anche che le leccassimo la figa insieme, non ce la sentimmo, la lasciammo sul letto coperta di sborra. Io e il mio piccolino ci vergognammo tremendamente di esserci sottoposti a quella insulsa prova di sesso e d'accordo la rimuovemmo anche dalla nostra mente, anche se lei, con una faccia di cazzo, continuava a frequentare la nostra casa.
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scritto il
2022-07-15
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