L'ospite inatteso.
di
goldenoro69$
genere
incesti
Per associazione di idee. Ospite, ospitale, ospedale, obitorio, cadavere, eredità questa associazione risultò perfetta quando ci venne a trovare un ragazzo di cui solo mamma sapeva l'esistenza. Era figlio di una sua sorellastra della quale si erano perse le tracce. Questo ragazzo, Sapemmo in seguito venticinquenne di nome Emanuele, aveva perso in un incedente il suo unico punto di riferimento, cioè la madre. Si sentiva solo e cercava affetti familiari, riuscì a rintracciarci, tenne a specificare che era economicamente indipendente e che avrebbe accettato qualsiasi condizione pur di avere la dolcezza di una famiglia. A casa nostra decideva tutto mamma, e siccome era lei direttamente interessata, stabilì che potevamo accettarlo con riserva di chiarimenti. Era un bel ragazzo, elegante, parlava molto bene insomma ci colpì a tutti. Pranzammo insieme ed aveva prenotato un albergo per dormire. Gli facemmo fare subito una doccia per rinfrescarsi, aveva tutto nel suo bagaglio. Ci fissava negli occhi quando parlava sprizzava gioia solo per averci trovato. In verità ci fece simpatia ed intanto lo facemmo mangiare tutti i giorni con noi e mamma gli disse:" Il tempo di prepararti la cameretta e lasci l'albergo". Si alzò dalla sua sedia e venne a baciarci ringraziandoci ad ognuno. La cameretta era quella che prima usava Chicca liberatasi da quando dormiva con me. Nessuno lo disse neanche velatamente, ma vista la nostra situazione un altro maschio nella nostra casa non ci sfigurava affatto e sicuramente mamma l'aveva già deciso. Quando la sera Emanuele tornò in albergo ci riunimmo in conclave e mamma non chiese pareri ed arrivò subito al sodo: "Se riusciamo a coinvolgere Emanuele, e ci riusciamo sicuramente nelle nostre attività sessuali, staremo senz'altro meglio, lasciate fare a me" Era abbastanza comico. accettavamo tutto in funzione del sesso. Che famiglia originale! Si vive una sola volta ed in base a questo principio eravamo tutti d'accordo. La sera che iniziò a dormire da noi, durante la cena mamma lo fulminò con la più ovvia delle domande
Ce l'hai la ragazza" Emanuele diventò rosso e sussurrò "Non ancora" e mamma "Cosa aspetti"? "Sono gay" Se fosse crollata la casa in quel momento non ce ne saremmo accorti, una stilettata da ferire un guerriero. Per sdrammatizzare papà imitando Alessandro Haber nel film "Parenti serpenti" pronunciò eufemisticamente "Anche a noi piace il cazzo". La delusione maggiore fu di mamma che vedeva dilatate le prestazioni mie e di papà perché c'era da soddisfare anche Emanuele con i nostri due cazzi. Mamma, seduta a capo tavola come al solito in piedi rivolto ad Emanuele disse:
"Caro Emanuele giochiamo a carte scoperte, noi in questa casa abbiamo stabilito un regolamento, tra di noi abbiamo rapporti senza fare distinzione della parentela, facciamo l'amore tra noi quattro come ci gusta, se ti adegui puoi restare perché non sopportiamo che qualcuno impedisca la nostra intimità, altrimenti..." Emanuele si alzò dalla sedia corse verso mamma l'abbracciò e lo baciò sulla bocca rischiando di soffocarla. "Zia dolcissima è quello che cercavo, sono bisex e per rispetto dell'igiene a cui tengo molto, non mi piacciono le penetrazioni anali. "Papà orgogliosamente "Allora sei come noi" Applauso generale.
Mamma impose "Facci vedere la tua dotazione" Delicatamente scese pantaloni e mutande mostrando quanto di meglio non potevamo aspettarci. Inaugurammo subito la nottata. Mamma ritenne che doveva essere suo privilegio servirsi del nipote. Non avemmo scelta e chi ne subì i favori fu Chicca a cui ci dedicammo io e papà.
Ce l'hai la ragazza" Emanuele diventò rosso e sussurrò "Non ancora" e mamma "Cosa aspetti"? "Sono gay" Se fosse crollata la casa in quel momento non ce ne saremmo accorti, una stilettata da ferire un guerriero. Per sdrammatizzare papà imitando Alessandro Haber nel film "Parenti serpenti" pronunciò eufemisticamente "Anche a noi piace il cazzo". La delusione maggiore fu di mamma che vedeva dilatate le prestazioni mie e di papà perché c'era da soddisfare anche Emanuele con i nostri due cazzi. Mamma, seduta a capo tavola come al solito in piedi rivolto ad Emanuele disse:
"Caro Emanuele giochiamo a carte scoperte, noi in questa casa abbiamo stabilito un regolamento, tra di noi abbiamo rapporti senza fare distinzione della parentela, facciamo l'amore tra noi quattro come ci gusta, se ti adegui puoi restare perché non sopportiamo che qualcuno impedisca la nostra intimità, altrimenti..." Emanuele si alzò dalla sedia corse verso mamma l'abbracciò e lo baciò sulla bocca rischiando di soffocarla. "Zia dolcissima è quello che cercavo, sono bisex e per rispetto dell'igiene a cui tengo molto, non mi piacciono le penetrazioni anali. "Papà orgogliosamente "Allora sei come noi" Applauso generale.
Mamma impose "Facci vedere la tua dotazione" Delicatamente scese pantaloni e mutande mostrando quanto di meglio non potevamo aspettarci. Inaugurammo subito la nottata. Mamma ritenne che doveva essere suo privilegio servirsi del nipote. Non avemmo scelta e chi ne subì i favori fu Chicca a cui ci dedicammo io e papà.
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