Il tradimento consensuale.
di
goldenoro69$
genere
trio
Quando conobbi quella che tutt'ora e mia moglie le dissi che non avrei accettato mai i tradimenti. Dichiarai subito il mio concetto perché conoscevo i suoi genitori ma soprattutto conoscevo la sua mammina che tradiva il marito(suo padre)addirittura dal giorno del matrimonio. Conoscevo anche che avevano concesso tutta la libertà possibile alla figlia e che questa ne aveva approfittato prendendo diversi cazzi ed a volte prendevano lo stesso madre e figlia. A me il passato interessava poco e non volevo che si comportasse come la madre. Ebbi tutte le assicurazioni ma non avevo considerato la nomea che si erano fatte. Mamma e figlia due puttane. Quando alla chetichella unimmo le nostre vite nel mio ambiente di lavoro tutti volevano la mia amicizia e molti volevano venire a casa nostra. Uno in particolare mi per portava al lavoro e riportava la sera. Con motivazioni diverse rientrava con me, magari perché voleva solo un bicchiere di acqua. Io lo consideravo ottimo amico e collega dandogli fiducia ed avevamo instaurato un bel rapporto anche se mi accorgevo che aveva gli occhi solo per mia moglie e ne sottolineava la bellezza. Lei aveva capito questo tipo di adulazione e tutte le sere al nostro ritorno si faceva trovare sempre in ordine, poco vestita e truccata. La sera a letto mentre stavamo scopando le chiesi di lui e cosa ne pensava. Venne all'istante con un orgasmo infinito facendomi sborrare a valanga. Ad essere sinceri non avevo goduto mai in quel modo, mi girava perfino la testa. Lei non voleva smettere di scopare coinvolgendomi nella sua formidabile eccitazione. Innegabile che era piaciuto anche a me ma non volevo farglielo capire e misi in atto una piccola strategia.
La sera successiva dissi che avevo lasciato il portafoglio nell'armadietto e che andavo a riprendermelo, lui subito mi diede le chiavi della sua macchina ed io partii fermandomi poco lontano da casa. Aspettai mezz'ora e ad essere sinceri ero eccitatissimo rientrai e li trovai come li avevo lasciati. Lui salutò dandomi appuntamento per la mattina successiva. Presi lei la portai in camera per scoparla e vidi che sul letto era rimasta l'orma di qualcuno coricato. Lei non fece nessuna obiezione, ci spogliammo ed io che avevo il cazzo durissimo entrai subito nella sua figa. Era molto scivolosa e piena di sborra, facemmo una scopata da record e forse con lui non era venuta per paura che tornassi e raggiunse l'orgasmo con me mordendomi le labbra e facendomi male. Alla fine non le dissi niente e neanche lei, però fu una scopata speciale. Riavutomi dall'eccitazione ripensai alla promessa di non voler essere tradito e forse dovetti ricredermi. Era troppo bello quello che era successo. Walter(questo il suo nome) aumentò le presenze in casa nostra, tutti sapevamo quello che succedeva ma nessuno lo dichiarava. Io spesso li lasciavo soli volutamente e quando rientravo le procedure erano le stesse. Nei loro discorsi si notava una certa affinità ed a volte mentre parlavano e lei magari andava in cucina lui la seguiva mentre io evitavo di farmi vedere. Era un gioco a cui partecipavamo tutti creando una notevole eccitazione nei personaggi. Con gli atteggiamenti si aprivano spiragli ad una eventuale coesistenza nella nostra casa infatti molto spesso lo invitava e gli chiedeva cosa volesse per cena. Mentre cucinava lo chiamava per mostrargli cosa stava cucinando, mentre stava mangiando si alzava e veniva prima da me a mettere le mani sul collo chiedendomi il parere sulla bontà del cibo e poi da lui chiamandolo "amore". Quando rientravamo dal lavoro aveva preso il vizio di baciarci sulle labbra. Non avevamo il coraggio esporci ulteriormente anche se sapevamo tutti qual' era l'obiettivo finale. Una sera Walter disse che gli girava la testa(?) lo accompagnammo sul nostro letto e dopo mezz'ora cercò di alzarsi ma il problema persisteva e gli dicemmo che non gli avremmo consentito di rimettersi in macchina. Apparentemente stava bene, andai a sistemare la cucina mentre lei rimase al suo fianco e quando tornai l'aveva messo sul letto coperto dal solo lenzuolo, poi andò lei a farsi la doccia, infine la feci anch'io e quando uscii li trovai nudi, lei aveva una mano sulla testa ed una sul cazzo eretto. Ora avevamo palesato le nostre idee. ed iniziammo a scopare in tutte le posizioni. Lei scopava io le spingevo il culo sul bacino di lui. Quando le sborrò nella figa subito saltò sul mio cazzo. Li girava veramente la testa la stringemmo tra di noi penetrandola in tutti i modi. Lei stava morendo, ci disse che non ci avrebbe lasciati andar via. Le nostre bocche erano vicine a volte i nostri cazzi eretti si toccavano. A turno la scopavamo e l'altro leccava figa, ano e cazzo non c'era verso di fermarci sborra a volontà. Scopata spettacolare. Non si sa a che ora ci addormentammo uniti in un solo corpo e la mattina non riuscivamo ad alzarci.
Da quel giorno abbiamo vissuto assieme per un periodo lunghissimo poi la necessità di crearci una famiglia ci divise ma solo sessualmente perché la nostra amicizia continua.
La sera successiva dissi che avevo lasciato il portafoglio nell'armadietto e che andavo a riprendermelo, lui subito mi diede le chiavi della sua macchina ed io partii fermandomi poco lontano da casa. Aspettai mezz'ora e ad essere sinceri ero eccitatissimo rientrai e li trovai come li avevo lasciati. Lui salutò dandomi appuntamento per la mattina successiva. Presi lei la portai in camera per scoparla e vidi che sul letto era rimasta l'orma di qualcuno coricato. Lei non fece nessuna obiezione, ci spogliammo ed io che avevo il cazzo durissimo entrai subito nella sua figa. Era molto scivolosa e piena di sborra, facemmo una scopata da record e forse con lui non era venuta per paura che tornassi e raggiunse l'orgasmo con me mordendomi le labbra e facendomi male. Alla fine non le dissi niente e neanche lei, però fu una scopata speciale. Riavutomi dall'eccitazione ripensai alla promessa di non voler essere tradito e forse dovetti ricredermi. Era troppo bello quello che era successo. Walter(questo il suo nome) aumentò le presenze in casa nostra, tutti sapevamo quello che succedeva ma nessuno lo dichiarava. Io spesso li lasciavo soli volutamente e quando rientravo le procedure erano le stesse. Nei loro discorsi si notava una certa affinità ed a volte mentre parlavano e lei magari andava in cucina lui la seguiva mentre io evitavo di farmi vedere. Era un gioco a cui partecipavamo tutti creando una notevole eccitazione nei personaggi. Con gli atteggiamenti si aprivano spiragli ad una eventuale coesistenza nella nostra casa infatti molto spesso lo invitava e gli chiedeva cosa volesse per cena. Mentre cucinava lo chiamava per mostrargli cosa stava cucinando, mentre stava mangiando si alzava e veniva prima da me a mettere le mani sul collo chiedendomi il parere sulla bontà del cibo e poi da lui chiamandolo "amore". Quando rientravamo dal lavoro aveva preso il vizio di baciarci sulle labbra. Non avevamo il coraggio esporci ulteriormente anche se sapevamo tutti qual' era l'obiettivo finale. Una sera Walter disse che gli girava la testa(?) lo accompagnammo sul nostro letto e dopo mezz'ora cercò di alzarsi ma il problema persisteva e gli dicemmo che non gli avremmo consentito di rimettersi in macchina. Apparentemente stava bene, andai a sistemare la cucina mentre lei rimase al suo fianco e quando tornai l'aveva messo sul letto coperto dal solo lenzuolo, poi andò lei a farsi la doccia, infine la feci anch'io e quando uscii li trovai nudi, lei aveva una mano sulla testa ed una sul cazzo eretto. Ora avevamo palesato le nostre idee. ed iniziammo a scopare in tutte le posizioni. Lei scopava io le spingevo il culo sul bacino di lui. Quando le sborrò nella figa subito saltò sul mio cazzo. Li girava veramente la testa la stringemmo tra di noi penetrandola in tutti i modi. Lei stava morendo, ci disse che non ci avrebbe lasciati andar via. Le nostre bocche erano vicine a volte i nostri cazzi eretti si toccavano. A turno la scopavamo e l'altro leccava figa, ano e cazzo non c'era verso di fermarci sborra a volontà. Scopata spettacolare. Non si sa a che ora ci addormentammo uniti in un solo corpo e la mattina non riuscivamo ad alzarci.
Da quel giorno abbiamo vissuto assieme per un periodo lunghissimo poi la necessità di crearci una famiglia ci divise ma solo sessualmente perché la nostra amicizia continua.
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