Il figlio eccitato 9 - Dopo la mamma, luna di miele con la sorella.

di
genere
incesti

Quella notte Dante l'aveva finalmente potuta passare per recuperare la perdita di sonno che aveva accumulato in quei 5 o 6 giorni di sesso reale e tensione erotica accumulata prima, durante e dopo l'inizio di quella incredibile maratona sessuale alla quale l'avevano sottoposto la mamma e la sorella.

Una persona normale al suo posto, sarebbe finita in ospedale completamente disidratata e vittima di un infarto.

Anche la mamma d'altra parte aveva vissuto a suo modo lo stesso stress anche se, nel suo ruolo di donna, era più abituata a sopportare certi sforzi.

Da brava moglie dunque, al mattino si era svegliata prima del marito col quale aveva fortunatamente trascorso una notte tranquilla e senza pretese sessuali e dopo essersi sfilata il Tampax ed essersi sciacquata la fica con ancora dentro lo sperma del figlio, aveva preparato la colazione ed aveva svegliato il marito portandogli il caffè a letto come faceva sempre.

Quando il marito era pronto per andare in ditta, l'aveva accompagnato alla porta e dopo il rituale bacio seguito dal: "Buon lavoro", se ne era tornata a letto anche lei.

Verso mezzogiorno era stata svegliata dalla telefonata della figlia la quale era ansiosa di sapere come fosse trascorsa la notte accanto al marito con quella inconfutabile "prova" bianca e vischiosa che rischiosamente, aveva voluto conservare dentro di se.

Rassicurata dalle parole della mamma, anche lei aveva confermato, come peraltro previsto, che da parte del marito non vi era stato il minimo tentativo di approccio limitatosi cosi, all'asettico bacino della buona notte.

-Non puoi immaginare mamma con quanta ansia aspetto che cominci questa settimana d'amore con mio fratello.

Vivo questa situazione come se domani dovessimo sposarci ed iniziare la nostra luna di miele.-

-Lo so Sara come ti senti non a caso sono la tua mamma che sa tutto di te e conosce anche le tue più intime pulsioni.-

Le aveva risposto la mamma con il tono suadente e materno di quando era bambina.

-Grazie mamma...grazie!

So che mi conosci bene ma so quanto anche tu, troia e arrapata come sei, desideri Dante e temo che anche oggi al suo risveglio ci farai l'amore venendo meno all'impegno di mandarmelo in piena forma domani.-

-Che vai a pensare bambina mia!

Sai bene che ho sempre mantenuto le mie promesse con te ed è per questo che ho già organizzato la mia giornata.-

-Grazie mamma...grazie, sapevo di poter contare su di te e scusami se per un momento ho dubitato.

Sai anche tu quale sia il motivo di questa mia apprensione.

Sai che se non riesco a farmi ingravidare da mio fratello in questi sette giorni, chissà quando si ripresenterà una occasione così propizia.

Questi sono i giorni in cui anch'io sono fertile e non voglio rischiare di sprecarli invano.-

-Sara, amore di mamma, rilassati e non preoccuparti perché sicuramente Dante saprà darti quello che desideri da lui.

E poi non temere per me, è vero, sono una troia che non sa fare a meno della sua razione quotidiana di cazzo e per oggi ho già un programma preciso.

Dopo aver svegliato tuo fratello ed aver pranzato con lui, lo lascio ai suoi studi (deve recuperare per il prossimo esame di anatomia umana) e chiamo il capo di tuo padre per raccontargli quello che ho fatto col mio fantomatico amante che lui sa e per farmi portare, arrapato come una bestia in qualche motel per fargli un pompino, farmi sbattere la fica col preservativo e sborrare nel culo come piace a lui!-

-Mamma sei davvero una gran troiona!

Chissà come gli pesano le corna in testa a mio padre!?-

-Non preoccuparti per lui amore di mamma, lui le porta molto bene, preoccupati piuttosto di sistemare bene le corna sulla testa di tuo marito.-

La figlia, sollevata da quei discorsi alquanto osceni ma rassicuranti con la mamma le aveva risposto:

-Non preoccuparti per lui mamma, le sue corna sono grosse e ben salde come sai.

Mio fratello mi da l'amore di cui ho bisogno ed in settimana mi darà dell'altro altrettanto importante.

Il marito della mia amica Franco mi da il cazzo nei momenti d'emergenza e mio marito, col suo pisellino da bravo cornuto, mi lecca la fica che altri usano in maniera diversa e in modo più "approfondito!".

Parole che, come sempre erano state accompagnate da sonore risate.

-Tu mamma, mi hai raccontato il tuo programma di oggi che penso, non sia diverso per i giorni a venire.

Adesso anch'io ti dico come ho organizzato la mia "luna di miele".

Per gli stessi giorni che mio marito trascorrerà da sua madre, ho preso la settimana di ferie senza dirgli niente.

Lui si disinteressa completamente del mio lavoro che a dire della madre, mi rende troppo indipendente economicamente svalutando così, il ruolo di capo famiglia del suo amatissimo "Figlioletto".

Lui non conferma ma di fatto, non mi chiede mai niente di quello che faccio che peraltro, mi permette di guadagnare più di lui.

Dunque, avrò una intera settimana notte e giorno da passare con mio fratello come fossimo marito e moglie.

Metterò nel letto per la prima volta quelle magnifiche lenzuola di seta nera che mi avevi regalato tu e che a lui non piacciono.

Va da se che già immagino di passare la maggior parte del tempo a fare l'amore e scopare con Dante.

Lo voglio fare in ogni modo che la fantasia del momento mi suggerirà: A letto - in Macchina-In pubblico-Nei bagni pubblici-Nelle cabine di prova dei negozi-Nei cessi dei ristoranti- In ascensore!

Dovunque insomma, dovunque potrò dare a mio fratello la prova della mia passione per lui e l'incontenibilità del mio desiderio.-

-Che troia che ti ho fatta bambina mia!

Sapevo che eri una gran puttana ma non potevo immaginare che lo fossi più di me.

Certo, avrei potuto capirlo quando ti sei fatta chiavare il giorno del tuo matrimonio in quel giardino del ristorante mentre tuo marito gigioneggiava mezzo ubriaco cogli invitati e con sua madre che stravedeva per lui mentre tu succhiavi il cazzo a tuo fratello.-

-Che momento meraviglioso! Che ricordo stupendo!

Tu forse non sai mamma che quella prima notte lui era talmente brillo e imbranato che non era riuscito neanche a far indurire il suo pistolino e quando gli avevo preso la testa e l'avevo spinto con la bocca sulla mia fica umida per farmela leccare come faceva anche da fidanzati, non si era neanche accorto che avevo ancora il pelo appiccicaticcio per via della sborrata di mio fratello.-

La giornata era trascorsa esattamente come l'aveva programmato la mamma ed anche la notte della figlia si era svolta come previsto da Sara:

.Tesoro, non facciamo l'amore da 10 giorno e adesso starai da tua madre per una settimana, possiamo almeno scopare adesso?

Lei non gli aveva mai preso neanche da fidanzati il pisellino in bocca ed anche quella volta, gli aveva solo strizzato un po' le palline e lo aveva poi fatto segare mentre le leccava (In modo divino)la fica.

Dopo aver raggiunto il secondo orgasmo lei gli aveva finalmente infilato il preservativo (Troppo lungo e largo per quel cazzetto da adolescente) e non riuscendo ad infilarselo oltre le grandi labbra della fica, mentre lui spingeva, lo aveva fatto godere tenendolo tra le dita come fosse una sega.

Il mattino successivo il marito era uscito per andare al lavoro e rimanere fuori casa per tutta la settimana.

Poco prima dell'ora di pranzo, era arrivato Dante che, alla vista della sorella stava per stramazzare tanto bella, eccitante, misteriosa e sconosciuta era la figura che gli si parava davanti:

"Una dea nera!

Un'icona del sesso! Una figura mitologica! Una ammaliante sirena sorta dagli abissi di un sogno!"

La donna era completamente fasciata da una aderentissima blusa (scollata davanti sino alle areole e dietro sino all'attaccatura dei glutei) di lucida seta nera a maglia che stringendo, seguiva come una seconda pelle tutte le pieghe del suo corpo e delle sue braccia.

La sua pressione appiattiva il seno reso quasi completamente liscio con solo gli sporgenti capezzoli irti e duri come piccole sculture.

Della stessa maglia e stesso colore nero erano i fuseaux che si intrufolavano nel solco delle natiche trasformate così in altorilievi di marmo mentre davanti infilandosi nello spacco della fica, ne mettevano in risalto in modo incredibilmente sensuale, le gonfie labbra e il bottoncino della clitoride.

Anche il trucco col lucida labbra nero e con gli occhi scuri tempestati di brillantini che le illuminava in modo misterioso quel viso incredibilmente sensuale.

I capelli naturalmente ricci era acconciati in modo studiatamente disordinati per conferire al volto un non so ché di minacciosamente erotico.

Le scarpe di raso nero dai tacchi vertiginosi, slanciavano la figura sino alla sua altezza conferendo a tutto il corpo un aspetto quasi efebico ma terribilmente femminile e provocante.

Al primo abbraccio, un brivido aveva attraversato il del ragazzo al contatto di quel corpo che parevo sciogliersi tremante tra le sue braccia.

Che sorpresa gli aveva fatto il suo amore e quante promesse si celavano sotto il nero di quel corpo pulsante!

segue




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scritto il
2021-10-03
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