Segreti 9 - Amore saffico con la suocere e poi..

di
genere
incesti

L'improvviso e naturale slancio di quel quel contatto fisico e di quel primo bacio così profondo e voluttuoso, le aveva subito fatte trovare legate in uno smanioso abbraccio in cui quasi subito entrambe avevano trovato ciò che sino a qualche istante prima pareva inimmaginabile.

Entrambe indossavano una gonna e come oramai erano da tempo abituate a fare,per essere sempre pronte alle richieste dei loro amanti (I figli), non indossavano le mutandine e dunque, le loro mani, avevano subito trovato i loro sessi nudi.

Le loro fiche erano già bagnate e dunque le dita non avevano incontrato difficoltà per varcare la soglia delle grandi labbra e per intrufolarsi subito nel profondo della loro intimità.

Con movimenti nervosi ma decisi, avevano preso a masturbarsi mentre le loro labbra congiunte, favorivano l'intreccio frenetico delle loro lingue in un bagno di saliva.

Senza rendersene conto, erano scivolate dal divano sul tappeto e con ancora i vestiti addosso ma completamente discinte, si erano abbandonate ad un travolgente rapporto saffico.

Per Lulù era la prima volta mentre la suocera ben svezzata dal rapporto con Anna, aveva preso in mano lei stessa le redini del gioco, facendo godere la nuora per ben tre volte consecutive regalando anche a se stessa, tre devastanti orgasmi.

Il modo che Mafalda aveva di toccare e leccare la nuora, era assai diverso da come era abituala col marito e poi con suo figlio.

Era diverso e Lulù capiva che le carezze e la lingua della suocera, riuscivano a toccare le corde giuste di quello strumento che è il corpo femminile e che solo una donna può conoscere alla perfezione.

Naturalmente, quando un amplesso raggiunge quei vertici di coinvolgimento e di piacere, i corpi rimangono madidi di umori e di sudore ed essendo entrambe ancora vestite, avevano dovuto fare la doccia e cambiarsi.

Naturalmente, in mancanza di ricambio, la suocera aveva indossato una camicetta ed una gonna della nuora.

Mentre tornati a sedere in salotto si rinfrescavano con una limonata, la suocera aveva voluto ricordare il giorno del loro primo incontro quando il figlio l'aveva presentata ai genitori ed il successivo sviluppo dei loro rapporti.

Per lei (Mafalda) era stato un vero colpo di fulmine e forse, inconsciamente, l'aveva accolta con il segreto desiderio di poterla condividere col figlio.

Avevano dunque, trascorso tutto il periodo di fidanzamento in perfetta armonia rotta poi, a causa dell'inattesa gravidanza della nuora.

Quella notizia, anche se inconfessata a se stessa era stata accolta come il tradimento di un amante.

Infatti lei nei confronti della fidanzata del figlio, si comportava come un'amante, riempiendola di attenzioni, di regali senza farle mai mancare un mazzolino di fiori colorati da tenere sul suo comodino.

E poi, ogni volta che si incontravano erano abbracci, carezze e delicati baci sulle gote e sulle labbra preludio forse, dell'inconfessato desiderio dello sviluppo di un rapporto più intimo.

Il tempo era scorso assai veloce e quando la suocera (dopo aver auspicato un allargamento di quei rapporti così trasgressivi e piacevoli, ripromettendosi che si sarebbero riviste più spesso per parlarne e dimenticare gli spiacevoli ricordi del passato, si era alzata per andare via), Lulù l'aveva fermata per dirle: "Nonna, non vai a salutare il tuo nipotino?"

"Chi Luca?"

Aveva chiesto sorpresa la suocera. "Ma dov'è? Mi avevi detto che non era in casa!"

"E' vero, ti avevo detto così. Ti ho mentito perché non sapevo come si sarebbe svolto il nostro incontro.. sai, avremmo potuto litigare ed invece.."

"Dio mio che bella notizia, dov'è adesso?"

"In camera sua, vallo a salutare."

Il ragazzo era nella sua camera avvolta nella penombra ed illuminata dalla sola lampada del tavolo dove stava studiando.

Quando la porta si era aperta, con la donna illuminata da dietro, il ragazzo non l'aveva riconosciuta e l'aveva scambiata per la mamma, per via del vestito che indossava.

"Ciao Lulù.. la nonna se ne è già andata?"

Le aveva chiesto.

"No, la nona non se n'é andata ed io non sono Lulù, sono io la tua nonna!"

A quelle parole il ragazzo era sobbalzato sulla sedia e mettendosi in piedi, aveva cercato di capire se davvero fosse la nonna e cosa stesse succedendo.. perché aveva addosso i vestiti della mamma?!

Negli stessi istanti, la nonna gli si era avvicinata ed abbracciandolo, lo aveva baciato sulla fronte ed avendo capito lo stupore del ragazzo, aveva subito chiarito: "Non c'è niente di strano Luca, io e Lulù ci siamo rappacificate e siccome, eravamo entrambe sudate, abbiamo fatto la doccia insieme e poi, mi ha prestato alcuni suoi indumenti."

Poi, prendendolo per mano, l'aveva trascinato accanto al letto sedendosi poi sul bordo, l'uno accanto all'altra. "Da quanto tempo Luca non ci vediamo! Sei cresciuto e sei diventato un bel giovanotto proprio come tuo cugino Arturo. Chissà quante belle ragazze che ti corteggiano.. la fidanzata ce l'hai già?"

"No, no nonna! Non ho nessuna fidanzata e non mi interessano le ragazze."

"Credo di capire.. Lulù mi ha accennato di alcune cose e credo che tu faccia bene a dedicarti solo a tua madre specialmente adesso che è in dolce attesa."

Mentre gli parlava, gli aveva appoggiato una mano sulla coscia: "Che gambe ne hai, sode e muscolose, chissà cos'altro hai di duro?"

Il ragazzo completamente confuso dalla situazione al punto che ascoltava le parole della nonna senza rispondere e senza curarsi della sua mano che era salita a tastarlo in mezzo alle gambe: "Avevo ragione Luca, hai altro di duro qui sotto.. voglio proprio vedere."

Al termine della frase, gli si era inginocchiata davanti e sfilandogli le bermuda che indossava, aveva abbassato la testa ed aveva preso a leccargli la verga già dura e svettante tra le sua dita e davanti al suo viso.

segue





scritto il
2024-04-24
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