Pensieri da Bar: Un marito

Scritto da , il 2021-10-02, genere pulp

Ma si dai, mi faccio un goccio prima di tornare a casa.

Che palle però. Di nuovo i soliti discorsi, la Tivù che nessuno ascolta. I bambini che vogliono giocare, lei che prepara la cena. Vestita con una tuta. Capelli scomposti. Che fine ha fatto la fica che ho sposato? Questa da dove è venuta fuori? Ho solo 37 anni e già mi sento in trappola. Scopiamo si. Ma sempre uguale. Mi succhia un po’, io la lecco. Poi dentro, qualche cambio di posizione e alla fine veniamo. Io vengo. Lei dice che gode ma vai a sapere le donne. Due volte a settimana. Bis pochi. Dice che è stanca. Il lavoro, i bambini. Certo. Anche io lavoro. Mica solo lei. In vacanza uguale. Poi si lamenta se guardo le altre. E che dovrei fare? Ci sono delle gnocche che sarebbe un peccato mortale non guardare. Certe tette, certi culi. Cristo santo, a che servono gli occhi sennò? Che poi lei il culo non me lo da. Ci ho provato ma niente. Questa cosa mi fa andare il sangue alla testa. E per venirle in bocca poi! La domanda in carta bollata ci vuole. Ma che sono sbagliato che ne ho sempre voglia? Io me la ricordo quando si vestiva da donna. Si giravano tutti. Io ero geloso ed orgoglioso insieme. Ma guai a chi si avvicinava. Lei era mia, solo mia. La volevo allora e la voglio adesso. Allora, un allora che poi sono 5 anni fa. Sembra così lontano quel tempo. Dio sono così arrapato che mi farei quella biondina se solo mi desse un segno di essere disponibile. Anche minimo. Saprei io come farla godere. Guarda che tette che ha. Quarta? Si direi che almeno una quarta. Glielo metterei in mezzo. Devono essere morbide e calde. Sode lo sono di certo. Gliele laverei con la mia sborra. Dio sa quanta ne ho.

Se mi sporgo un po’ le vedo la curva del culo nei jeans. Quella secondo me è una gran porca. Chissà che scopata ci faremmo. Magari lei il culo me lo darebbe. Lo avrà stretto o se lo fa fare da tempo? Cosa darei per provarlo.

Cazzo devo smetterla. Non penso ad altro. Solo a scopare. Me lo sento così stretto nei pantaloni. Vorrei tirarlo fuori e farmi fare un pompino da lei. Con labbra così mi porterebbe in paradiso. E magari non si farebbe pregare a farmi venire in quella bocca di velluto.

Non dovrei. Dico avere queste fantasie su una sconosciuta. Sono padre. Marito. Ma cazzo se scopassimo di più, magari mi passerebbe. Ho paura. Paura di non trattenermi. E se la tradissi? No, non voglio pensarci. Basta devo andare. Magari a casa mi farò una doccia. E una sega. Si, devo farmi una sega. Pensando a questa bella biondina. Le dedicherò una sborrata con i fiocchi.

E se fossimo soli? A volte i bambini sono dalla vicina. Con la voglia che ho me la scoperei subito.Le farei tutti i buchi. Dio come la farei godere! Ecco, ora pago e vado. Solo un momento che mi si ammosci l’uccello e poi vado.

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