Il nostro primo figlio 3

Scritto da , il 2020-05-17, genere incesti

E così, una volta trasferiteci tutte e due dal dottore, iniziarono a mettere in cantiere il nostro terzo figlio, che sarebbe poi stata una femmina.
Mia moglie smise di assumere anticoncezionali, la sera stessa che entrammo a casa del dottore, prese il contenitore delle pillole, e filmando l'evento, lo gettò nella spazzatura, era in diretta con molti dei nostri amici, che poi postarono sul web.
Annunciò a tutti, che da quel giorno, sarebbe stata alla ricerca della sua nuova gravidanza, e completamente nuda, si mise a pecora appoggiata al tavolo, mi passò la videocamera, e filmai la loro prima scopata, il dottore le sborrò in figa una decina di minuti dopo, e poi riprese la videocamera e rivolgendosi a mè disse, e ora, vedrete il risultato della castrazione del cornuto frocio, e sollevandomi la gonna mostrò il mio cazzetto privo di palle, dovete sapere che è stato castrato, perché, mi ha chiesto di scopare una sera, e di dargli un figlio, cosa orrenda, mi fa schifo l'idea che mi metta il suo cazzetto in figa, e inseminarmi poi, giammai.
e così, i giorni seguenti e le notti furono un susseguirsi di scopate orge, dove tutti venivano in tutti, tranne in mia moglie, la inculavano e la scopavano in molti, ma senza sborrarle dentro, era il mio lavoro, appena il maschio dava cenni di godimento, aveva a disposizione la mia bocca o il mio culo.
divenni lo sborratoio comune, ricevevo quantità pazzesche di sperma, talmente tanto, che spesso lo conservavo in vasetti, che poi riutilizzavo come marmellata per colazione.
Ormai, ero completamente femminilizzata, i miei abiti da maschio, furono donati in beneficenza, scarpe comprese, e un bel giorno, mia moglie, mi portò in comune, ufficio anagrafe, il segretario, amico di famiglia, ci ricevette nel suo ufficio, io indossavo un vestitino scollato, intimo, e un paio di sandali tacco 10, mi sedetti, e lei lo raggiunse dall'altra parte della scrivania, si fece scivolare il vestito a terra, e mostrandosi nuda disse, Antonio, siamo qui, per cambiare il nome anagrafico del cornuto, deve diventare donna a tutti gli effetti, e devi aiutarci, lui disse che era possibile ma he era una prassi lunga e complicata, lei aprì le gambe, la vedi?, non appena sarò gravida, in cambio, se velocizzi il tutto, sarà tua per una settimana si girò, e aperto il culo disse, e pure qui, ti va? lui deglutì e disse di sì.
Poi si avvicinò a mè, certo che sei veramente un frocio e pensare che andavamo a scuola insieme, poi si sbottonò, estrasse il cazzo e mi disse, succhia mi è sempre piaciuta l'idea di farmi fare un pompino da tè, e io mi impegnai, bevendo il suo sperma pochi minuti dopo.
Un mese dopo, all'anagrafe ero Paola.
Mia moglie, rimase gravida dopo circa cinque mesi, e così, riprese la solita vita sessuale, e come suo desiderio, prostituirsi col pancione, era il suo pallino, e dal venerdì alla domenica sera era una prostituta.
Partorì una bellissima bambina, e al parto ovviamente partecipò il padre naturale e io per riconoscerla.
E in quell'occasione, conobbi Paolo, un medico Ginecologo, che una volta conosciutami, dopo una visita fatta a mia moglie in mia presenza, mi prese da parte e mi disse, che era ora di fare una visita ginecologica, così, mi ritrovai sul suo lettino, intenta a gustarmi il suo cazzo duro nel culo.
E pochi mesi dopo, divenni la sua donna, e mi trasferii da lui, passando sempre le giornate come colf per mia moglie e i miei figli.

Questo racconto di è stato letto 7 2 2 5 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.