La mia prima fidanzata – Settima parte (L’inizio della fine)

Scritto da , il 2019-09-21, genere trio

Durante quel periodo passato con Antonella me la godetti alla grande. Ogni tanto aiutavo in albergo, andavamo a un sacco di feste e incontravamo un sacco di persone interessanti. Poi arrivò ferragosto, uno dei momenti più drammatici e importanti della mia adolescenza.
Premetto che quello che è successo quel giorno è stato tutto consenziente, ma come mi sentii dopo fu terribile. Dato che non mi piace raccontare degli avvenimenti di quella sera, il racconto sarà più corto del solito.
Da qualche giorno era arrivato ad Alghero il marito di Antonella, e io mi dovetti trasferire in una stanza del hotel, e il che non era affatto male. Potevo pure incontrare quella famosa segretaria, con la quale avevo instaurato una bella relazione di amicizia, che scoprii, confermatomi dalla interessata, fosse l’ex della mia fidanzata.
Quella fatitica sera Antonella mi invitò alla festa di compleanno di suo marito con la raccomandazione di indossare un vestito acquistatomi da lei qualche giorno prima: era un mini abito scollato rosso, dietro c’era un’apertura che lasciava il cuore della schiena scoperto e la gonna corta aveva delle pieghe. Per completare il tutto, ovviamente, non dovevo portare il reggiseno, indossare delle mutandine semitrasperenti con una apertura vaginale e come scarpe delle decoltè, anche esse rosse. Sembravo un pacco regalo.
Arrivai puntuale alle 21, ad aprirmi fu Sebastiano, il festeggiato. Non lo vedevo da molto tempo, praticamente da quando avevo smesso di lavorare per lui. E’ sempre stato un bel uomo, del resto stava con Antonella, ma l’avevo sempre trovato meschino e viscido.
La mia fidanzata era già seduta al tavolo imbastito con ogni meraviglia, mi stupii, non c’era nessun altro oltre a noi tre. Un altro fatto che trovai al quanto strano, era il suo vestito. Indossavo un lungo vestito bianco, che teneva nascoste le sue forme. Non era mai stata cosi pudica.
Fui invitata a sedermi proprio davanti a lei, mentre il padrone di casa sedeva a capotavola. Come spesso mi capitava in quelle occasioni, ero imbarazzata. Mi maledii di aver accettato quell’invito e ancora non sapevo cosa mi sarebbe capitato e cosa avrei dovuto fare.
Rimasi per lo più in silenzio e ascoltavo i loro discorsi. Mi permisi di chiedere come mai non c’erano invitati e mi fu risposto che non avevano amici in quella zona.
Ogni tanto Antonella mia accarezzava le gambe con il suo piede destro e mi sorrideva, probabilmente notava che ero agitata. Improvvisamente, senza motivo, Sebastiano mi mise una mano sulla mia gambe, la cosa mi agitò non poco. Lo fissai e lui la tolse subito.
Una volta finita la cena deliziosa, andammo nel salotto. Li capii subito, grazie ai discorsi, che il marito non era del tutto all’oscuro della nostra relazione, e questo mi stupì e deluse molto.
Antonella era seduta accanto a me e sorrideva spesso. Non so perché mi sentivo tesa, come se dovesse succedere qualcosa da lì a momenti.
Lei mi baciò all’improvviso senza motivo. Istintivamente la allontanai, la presenza di suo marito mi disturbava. Lei insistò ancora, come ho detto più volte lei era molto più forte di me. Mi sollevò il vestito e si insinuò dentro alla mai figa con le sue dita.
Io continuavo a fissare suo marito, che se la rideva. Provai a farla smettere in ogni modo, ma lei mi intimò di stare zitta e mi disse che ero il regalo per suo marito, volevo scappare, ma non vedevo via d’uscita.
Decisi di lasciarmi andare e infilai la lingua in gola alla mia “aguzzina”.
Poi successe, Sebastiano si tirò fuori il suo, ammetto, bel cazzo e si masturbò. Antonella afferrò il mio seno e lo fece uscire dalla scollatura, la sua lingua lo lambiva tutto. Non posso mentire, mi stavo eccitando.
“Vieni tesoro” – Era la prima volta, in quella serata, che la mia fidanzata si esprimeva dolcemente.
Mi portò nella camera da letto, mi sfilò il vestito, mi abbracciò e afferrandomi il culo, mi rimise la lingua in gola. Mentre eravamo li in piedi, suo marito le palpava il sedere.
Mi spinse e caddi all’indietro sul letto. Rimasi li sola per diverso tempo ad osservarli. I due coniugi si stavano divertendo. Anto aveva il vestito completamento sollevato e suo marito gli spinse il cazzo in figa da dietro e le accarezzò il seno.
Non avevo mai visto Antonella così, per la prima volta qualcuno le teneva testa.
L’istinto prevalse sulla ragione, e mi accarezzai la passera con la mano. Lei si godeva davvero il suo cazzone e per un attimo pensai che si erano dimenticati di me.
Sebastiano spinse sua moglie verso di me, la quale mi spalancò le gambe e mi slappò la passera.
Ogni volta che il marito la sbatteva, la sua lingua si introduceva nella mia passera. Per aiutarmi chiudevo gli occhi, non volevo vedere il volto di quello che pensavo fosse l’intruso. Per un attimo pensai e sperai, che lui non mi avrebbe mai toccata.
In un attimo, lei si sdraio sopra di me. Ripeto era stranamente dolce, come se si volesse scusare delle situazione. Suo marito non smetteva mai di scoparla. Antonella mi baciata dappertutto, mi accarezzata i capelli, poi mi disse – “Ora scoprirai perché ti ho spinta a uscire con il tuo amico”
Non so perché fui terrorrizzata dalla sue parole.
Antonella mi tenne ferma con le sue braccia, Sebastiano smise di scoparla e se lo accarezzò un attimo, lei mi ribaciò, sentii la cappella sfiorarmi le grandi labbra e poi lo sentii entrare dentro di me pian piano. Cosa stava succedendo?
Non avevo mai avuto un pene così grosso dentro di me e la differenza la sentivo, anzi all’inizio sentii pure un po’ di dolore. Le mie braccia erano bloccate dalla mani di Antonella.
Ancora una volta l’istinto la ebbe vinta, spalancai le gambe, lo volevo sentire meglio.
Antonella si spostò ancora e la sua passera sfiorò il mio seno siliconato, e si soffermò un attimo strusciandosi sopra. Sua marito le infilò due dita nel culo.
Il suo pene non si fermava mai, per la prima volta capivo quanto fosse bello il sesso con un uomo.
Sua moglie, con un gesto rapido, mi sbatte la figa in faccia e mi afferrò i capelli, stavo soffocando, dopo qualche istante, cambiò ancora posizione sbattendomi anche il sedere in faccia, in un classico 69. Mentre io gli leccavo i due buchi, lei aiutava suo marito a farmi godere leccandomi il clito. Come al solito ero confusa, da un lato volevo scappare, dall’altro volevo godere sempre di più. Forse ero e son portata a subire le attenzioni degli altri.
I suoi umori mi riempivano il viso.
Antonella si alzò ancora, sembrava indiavolata. Si mise in piedi sul letto, appoggiò la schiena al muro e si infilo due dita nella figa sopra di me. Lui mi penetrò con maggior forza.
La mia fidanzata, mi tirò i capelli. Voleva che gli la leccassi. Per la prima volta il pene del marito uscì dalla passera. MI misi a quattro zampe sul letto, per infilare meglio la lingua dentro di lei.
Sapevo che quella posizione avrebbe invogliato Sebastiano, infatti non si fece aspettare.
Lui puntò dritto verso il mio sedere, ma per fortuna sua moglie lo avvisò che ero ancora vergine, quindi tornò dentro alla mia figa, stavolta i suo colpi erano più lenti. Le sue mani spinsero la mia testa verso la passera di sua moglie. Non capivo più nulla.
Antonella mi strinse la testa tra le sue gambe e mi chiese se prendevo la pillola, come mi aveva suggerito. Io annoi. E la sentii dire – “Dai amore vienigli dentro”
Dopo pochi colpi decisi, sentii, per la prima volta in vita mia, la sborra invadermi il canale vaginale.
Lei parlò ancora - “Voglio assaggiare quella crema” – Si precipitò sopra di me, mi stese, e mise la sua bocca a ventosa sulla mia passera, mentre suo marito me la fece leccare dal suo cazzo ormai moscio.
Venni da li a poco. Dopo un breve attimo vidi i due coniugi a coccolarsi. Ne approffitai per correre nella camere accanto e chiudermi dentro. Da dove non me ne uscii fino al giorno dopo.
Quella notte pensai a tante cose. Chiamai la segretaria di Antonella, mi feci prenotare l’aereo e me ne tornai a Milano il week end dopo. In quel momento, mi sentivo violata e non volevo più vederla. Anche se, come dirò in seguito, non si allontanò mai del tutto dal mio mondo.
Quella serata cambiò tutto, la nostra relazione, il mio atteggiamento e soprattutto il mio carattere.

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