Lo stupro di gruppo della nuova star di Baywatch 30 - Cuocere al sole

Scritto da , il 2019-01-27, genere dominazione

LO STUPRO DI GRUPPO DELLA NUOVA STAR DI BAYWATCH 30

CUOCERE AL SOLE

A volte Claudia, quando sentiva qualcuno avvicinarsi, sperava che la liberassero o le dessero da bere, ma i fratelli volevano solo darle un pò di carne e tutti si servirono della sua figa e del suo culo riempendoli di sperma. Tutti loro, mentre lavoravano alle macchine sporche che stavano smantellando, fecero una breve pausa per accarezzarla, dilatarle la figa od il culo e servirsi dei suoi orifizi esposti e, di conseguenza, le sue natiche ottennero un colore progressivamente più scuro ed il suo culo alla fine, era tutto imbrattato di sporco oleoso. Ed erano solo le 6 del pomeriggio ed il suo corpo era non solo ripieno ma anche ricoperto di sperma, Mike si avvicinò a lei con un sorriso astuto e guardò la bella bionda. Cominciò a deriderla "Claudia come siamo sporchi ora, vero?" E camminava dietro di lei, guardando con interesse il suo culo e la sua figa dilatati e grondanti il seme di tutti i fratelli; come lei si aspettava, passò diligentemente la mano sporca tra le sue cosce, che fu costretta a tenere aperta dalla sbarra di metallo a cui le sue caviglie erano state ammanettate, poi Mike le infilò il pollice della mano destra nel culo, mentre con l’indice ed il medio trovò l'apertura della sua vagina ed iniziò a esplorarle la figa, la esplorò spietatamente in profondità per un pò.
Era un vero coglione, Claudia si inarcò un paio di volte per il dolore quando la sua esplorazione arrivò all’utero, ma il trattamento del Dottore fece presto sentire i suoi effetti ed il Punto G si gonfiò sotto le rudi carezze di Mike ed il suo clitoride si fece eretto ed uscì dalla sua guaina protettiva, Mike rideva e continuò a palpare le sue parti più intime stringendo tra il pollice, infilato nel culo sino alla radice, e l’indice ed il medio, affondati nella figa, il sottile diaframma di carne che separava i due canali. Mike continuò a lungo con un massaggio circolare tirando ogni tanto verso l’esterno il diaframma tra vagina e retto che era stretto nella morsa delle sue dita, ben presto sentì entrambi i canali infradiciarsi degli umori della eccitazione sessuale, dopo poco Claudia fu scossa da un forte brivido, uno spasmo violento e venne urlando e squirtando a fontana. Claudia sentendo approssimarsi l'orgasmo cercò di compiacere Mike il meglio che poteva e lasciò libero sfogo alle sensazioni che le provenivano dalla figa e dal culo : "GODOOOO!!! VENGOOO!!! VENGOOOO!!! SONO VENUTA! MIKE!!! CONTINUA!!! STO VENENDO ANCHE COL CULO!!! SIII!!! GODO COL CULO…GODOOO ANCORAAAA!!!! MI HAI FATTO VENIRE ANCHE CON IL CULO TESORO…".
Mike estrasse la mano dalle sue parti intime e disse a Claudia “hai sete piccola?” Claudia fece cenno di sì e lui le ficcò in bocca le dita grondanti delle sue secrezioni dicendo “brava assaggia il tuo sapore e puliscile bene che per ora è tutto quello che avrai da bere”, poi borbottò qualcosa e se ne andò.
Claudia Hamilton stordita dall'improvviso duplice orgasmo sia in figa che in culo si sentì sollevata, anche se sapeva che qualcuno altro sarebbe arrivato presto e niente di buono sarebbe successo.
Mike era tornò dopo pochi minuti con un paio di chiavi inglesi e la ragazza, che si aspettava che la violentasse di nuovo, si sentì meglio nel vederlo mentre si dirigeva verso un enorme camion cisterna rovesciato dietro una Buick distrutta e cominciava a svitare una ruota.
Stancamente Claudia abbassò di nuovo la testa cercando di rilassarsi un po’, uno dei fratelli stava lavorando su un relitto, staccando parti da sotto l'enorme telaio di una grande Dodge, fischiettando, senza nemmeno guardarla. Claudia non era a conoscenza delle telecamere che la riprendevano da tre angoli, una era puntata sulla sua faccia dalla parte anteriore destra, un'altra sul suo culo dalla metà superiore delle cosce alla sua schiena, una terza mostrava la sua figura intera in una vista laterale completa.
La ragazza si sentì quasi felice pensando che i cani non c'erano; l'orribile stupro animale era forse finito, preferiva concedersi alle più turpi voglie dei fratelli che non soggiacere nuovamente ad un accoppiamento con quegli animali. Chiudendo gli occhi, cercò di rilassarsi, forse era possibile dormire un pò, anche se ora il sole era abbastanza caldo.
Sentendo alcuni passi pesanti dietro di lei, si irrigidì all'istante; ma l'uomo, Wayne, le passò accanto e sorrise ai suoi occhi allarmati, che mostrarono la paura di un altro stupro. Andò invece al camion con Mike, e cominciò ad aiutarlo. Parlavano e ridevano insieme; non era a suo agio, temeva qualcosa di nuovo dai due neri. Dalla sua posizione umiliante, poteva vedere molto bene l'ampio dorso dei due delinquenti, massicci mucchi muscolosi di pelle nera rigonfia che ora era luccicante di sudore. Entrambi indossavano solo un paio di Levis untuosi e tagliati al ginocchio e scarpe da ginnastica, con il petto nudo e il sudore gocciolante. Erano dei bei ragazzi possenti e ben costruiti si trovò a pensare Claudia, in altre circostanze e se non fossero stati neri sarebbe anche andata con uno di loro di sua volontà e non costretta come era stata…certo che nelle loro mani aveva avuto gli orgasmi più travolgenti di tutta la sua vita…quei poderosi negri la avevano cavalcata molto meglio dei raffinati ragazzi bianchi ai quali si era concessa in passato…e nel mentre che pensava questo sentì che quella puttana della sua fica si stava di nuovo bagnando al solo pensiero dei grossi cazzi che la avevano sfondata e che presto sarebbero tornati a farne uso.
I fratelli puzzavano di uomo, pensò disperata, un afrore misto di sudore, testosterone, sperma, alcol e delle secrezioni della sua figa...si sentì dispiaciuta per se stessa pensando a come sarebbero stati dopo un lavoro così sporco e caldo. Perché era sicura che avrebbe dovuto prenderli tutti di nuovo, quella notte; era diventata la puttana del gruppo ora, e pensando a cosa sarebbe successo dopo, a un'altra notte di stupri e di orgasmi devastanti, si sentì dispiaciuta di aver cercato di scappare, se non l’avesse fatto forse non sarebbe stata così brutta ed avrebbe evitato di subire l’umiliazione della monta da parte dei tre cani.
I due uomini erano andati a lavorare dall'altra parte del camion. Dopo alcuni colpi pesanti con un martello pneumatico, altre parti furono strappate dai passaruota della autocisterna distrutta; oggetti di metallo nero coperti dal fango incrostato di olio furono gettati in tutto il cortile, sulla terra.
Alla fine, i due uomini sembravano abbastanza soddisfatti. Esaminarono attentamente le parti, le presero e tornarono al garage, Claudia sperò non avrebbero voluto scoparla di nuovo prima di sera. Lei piegò di nuovo la testa e rabbrividì quando sentì i passi pesanti avanzare e poi fermarsi. Le quattro sporche scarpe da ginnastica erano proprio di fronte a lei.

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