Sono una prostituta

Scritto da , il 2018-10-08, genere pulp

Si ebbene si, sono una prostituta, a tutti gli effetti, e ora, seduta nella mia bella camera di un noto albergo di Roma ho voglia di raccontare una parte della mia vita.
Intanto, non voglio ingannare nessuno, sono nata uomo, con tanto di pistolino, semi inutile, fino a circa diciotto anni, e poi si è svegliato, non come immaginavo, ma insomma.
Molto presto, ho conosciuto il sesso femminile, non bellissime fighe, ma decenti, adatte al mio cosino, e poi un bel giorno, ho incontrato mia moglie, amore a prima vista, e subito sposi.
Poi col passare del tempo, lei mi racconta, che ha perso la verginità giovanissima, e che fino al matrimonio, ha cambiato molti uomini, è stata l'amante del suo capo, sposato con figli, e di cazzi, belli grossi e resistenti ne ha avuti, anche in coppia nello stesso momento, e così ho capito, che non valevo proprio nulla, l'infilare, quello che lei chiamava BASTONE, era una presa in giro, mi diceva, scoopami, violentami, sfondami, e pensare che ero talmente eccitata, che mentre lo avvicinavo alla sua figa, sborravo già, e quando mi andava bene, riuscivo a trattenermi, entravo, e pochi colpi venivo, una sborratina da coniglietto, e poi la leccavo per ore.
Fù chiaro, che ero cornuta da subito, scoprii poi che in viaggio di nozze, fatto in Sicilia, mentre credevo, che fosse in camera a riposare stanca del sole, in verità, era con due ragazzi dell'albergo, uno davanti e uno dietro, e senza preservativo, così, nei trè anni a seguire, sono diventato padre di due bambini.
Poi verso i trent'anni, la mia svolta, una sera, ero via per lavoro, e i miei colleghi, vollero andare a prostitute, e per non fare figure barbine, accettai anch'io, e così, mi infilai in camera di una bella bionda, alta, sexi, e poi mentre stavamo giocando, dal mezzo delle sue gambe, spunta un bel cazzo, duro, stupendo scappellato, una visione, e con tranquillità, mi dice di prenderlo in mano, eseguo, lo tocco, morbido, caldo, e poi mi porta lentamente la testa vicino, non capisco più nulla, lo ingoio, e inizio a succhiarlo, a spompinarlo, lei si sdraia e si gode il mio pompini, e poi mi sborra in bocca, un gusto salato, buono, lo bevo, tutto, e lo ripulisco.
Poi lei si mette a ridere, ti dovrei pagare io mi dice, e mi abbraccia, la bacio, le lingue si fondono, e un attimo dopo le vengo in mano, lei mi abbraccia e mi dice se vado a trovarla l'indomani, eccome rispondo.
La sera mi precipito da lei, verso la mezzanotte, entro, e mi accompagna in camera, dove mi ha preparato intimo calze e tacchi, mi aiuta a indossarli, e così, per la prima volta indosso intimo femminile, poi inizia a baciarmi, e io mi perdo, dopo molti baci, mi mette a schiena stesa, mi alza le gambe e inizia a leccarmi il culetto, e insaliva entra con la lingua, è il paradiso, e poi si solleva, appoggia il suo cazzo, e mi afferra le gambe, ora mio dolce amore diventerai femmina e godrai, e così, mi infila con un colpo secco il suo cazzo nel culo.
mi sento rompere, un forte dolore, molto caldo, e poi nulla, mi riprendo dopo pochi secondi, è entrata tutta, e ora inizia a godere, è stato pazzesco, il dolore spariva il piacere arrivava, mi ha pompata per una mezzora, mi colava il sangue e il piacere, e poi mi ha riempita di sborra, era pazzesco, calda, i getti sbattevano sulle pareti del mio intestino, non volevo smettesse più.
Poi esanimi, rimanemmo tutta la notte abbracciati, e così, per tutto il periodo della mia permanenza, rimasi di notte da lei, e divenni la sua donna, mi insegnò a truccarmi, a vestirmi, come prendere cazzi grossi e piccoli, come far godere il maschio,e poi l'ultima sera, invitò un suo cliente, affezzionato, e mi insegnò come fare con i clienti, lasciandomi, mi diede molti consigli su come non finire nei guai con la giustizia e con i clienti.
Una volta a casa, non feci incontri ne nulla, continuai la mia vita di sempre, e poi un bel giorno, mia moglie mi lasciò, mi mise la mia roba in garage e fece entrare il suo uomo, e io ero sola.
Trovai un appartamento a Milano, lontano dal mio lavoro, ma facile da raggiungere in metro, e così, una volta sistemata, iniziai a vivere en femme, e col tempo mi trasformai in una donna, e poi, una sera, non resistetti, uscii, e mi incamminai, subito al parcheggio, mi avvicinò un tizio e mi chiese quanto volessi, ero terrorizzata, dissi ventimila, bocca e culo, ok mi disse, e così lo portai a casa, una volta in camera mi ricordai i consigli della mia amica, e così, lo lavai, lo profumai, mi feci dare i soldi, e mi preparai, era il mio primo cliente, circa cinquant'anni, peloso, bel cazzo duro, sposato e arrapato, volle toccarmi, mi palpeggiò il cazzetto, e poi mi disse di spompinarlo, e iniziai, e così, lo feci venire, cosa che non avrei dovuto fare, consigli della mia amica, ma ormai era fatta, e lui non era soddisfatto, così, mi impegnai, e appena divenne duro, mi misi a pecora, e lui mi infilò come un pollo, e iniziò a pomparmi, avevo messo la cremina, altrimenti avrei visto le stelle, e così, una decina di minuti dopo mi sborrava dentro.
Allora non era ancora pericoloso, ma da lì, a pochi anni, non si potè più fare, la malattia falciava tante di noi, e così, lo si poteva fare solo con partner sicuri, e nel nostro mestiere sono pochini.
Così iniziai la mia doppia vita, impiegata di giorno, irreprensibile maschio, e prostituta di notte, un po' il passaparola, un po', che battevo in strada, non c'era internet, mi ero fatta un bel giro di clienti, i pappa non mi rompevano e tutto andava bene, poi una sera, in una retata, fui arrestata, scandalo, anche perché finii sui giornali , non testate importanti ma giornali letti, e così tutti scoprirono chi ero e cosa facevo.
Mi licenziai, e per alcuni mesi stetti tranquilla, e mi cercai un lavoro nuovo, ma non era facile, chissà perché, venivano a sapere tutto, e quindi, un bel giorno, decisi, mi preparai per bene, reggicalze calze reggiseno slip neri, vestitino a fiori rosso e scarpe tacco 10 rosse, i mieicapelli erano già lunghi, li cotonai, mi truccai, presi la borsetta e lo spolverino, e mi recai in un bar, lì vicino, dove sapevo, vivacchiare Antonio, un calabrese, che gestiva una decina di ragazze di strada, il solito bulletto, ma mi serviva, non potevo lavorare ancora sola, rischiavo che una sera mi pestassero e mi rovinassero, così decisi per i male minore.
Una volta dentro, mi siedo al suo tavolo, lui mi guarda e dice ai suoi amici, ei il frocio è venuto finalmente, mi guarda e mi chiede cosa voglio, e così, discutiamo per un'oretta, e ci accordiamo, io entro a far parte della sua scuderia, in cambio del 50 percento della mia marchetta, e mi viene data la zona del monumentale, accetto, e così, la sera stessa inizio.
Non sono sola, ho altre colleghe, come mè, il giro è ottimo, molti clienti, e poi di giorno mi arrangio con clienti fissi, passo circa 5 anni in strada, mi arrestano parecchie volte, ma ormai sono schedata, incontro molti uomini,gentili, meno gentili, strani, con richieste assurde, con cazzi piccoli e grandi, ormai sono una professionista, tanto che Antonio, mi porta in clinica, e inizia con il farmi fare un bel seno,, qualche ritocchino, e poi, un bel giorno, mi fa castrare, secondo lui tanto non mi servono più, e sono più bella senza.
Aveva ragione, in pochi mesi si radoppiarono i clienti, avevo il culetto distrutto, tanto, da dovermi operari un paio di volte, e così, passarono gli anni, Antonio sparì, sparì tutta la Milano della prostituzione come la conoscevo, iniziarono le ragazze di colore, i trans, ecc e io invecchiavo, così mi sono ritirata con i miei clienti di fiducia, poi è arrivato internet, peccato essere vecchia ormai, ma intanto i clienti non mi mancano.
Anche se ora, mi presto a giochi molto diversi, e particolari, ho scoperto col tempo che mi piace essere sottomessa, e quindi i miei clienti, si divertono molto, a legarmi, a infilarmi con oggetti più strani, con la loro mano, fino al gomito, a strattonare il mio cosino, ho una serie di atrezzi speciali, che si divertono a infilarmi nell'urete, con molti, non uso preservativo, mi montano, mi riempiono, e mi urinano dentro, un paio di loro, fidatissimi, amano infilarmi i capezzoli con aghi, godo come una pazza, non ho più i testicoli, ma mi esce un sacco di liquido prostatico, e loro godono nel vedermi sborrare.
Ora, da un anno a questa parte, ho conosciuto una compagnia di ragazzi senegalesi, e una volta al mese, li ospito, e per tutta la notte ricevo i loro cazzi neri enormi, e sborrosi, e poi per una settimana digiuno, il mio medico, femmina, le ultime volte mi ha detto che se continuo così, il mio prolasso peggiorerà, e dovrò rioperarmi, ormai esce per venti centimetri, non vedo l'ora di operarmi, cos', potro ritornare a prendere cazzi.



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