Sinfonia del proibito

di
genere
prime esperienze

Il cuore di Aurora batteva all'impazzata, un ritmo frenetico che risuonava in sincronia con il suono dell'acqua che scorreva dal rubinetto del lavandino. Il bagno dell'autogrill, con le sue piastrelle bianche e l'odore di detersivo, era diventato il teatro di una passione proibita, un luogo dove il rischio di essere scoperti amplificava ogni sensazione. Lei si appoggiava al lavandino, il corpo ancora caldo e pulsante dopo l'ultimo incontro, la figa bagnata e vogliosa che sembrava chiamare il suo compagno. Angelo si avvicinò, i suoi occhi scuri fissi su di lei, carichi di desiderio e di una promessa silenziosa. Le sussurrò all'orecchio, la voce roca e seducente: "Sei sempre più puttana, e mi piace."

Quelle parole, come una scintilla, accesero un fuoco già ardente in Aurora. Sentì un brivido percorrerle la schiena, un misto di eccitazione e vergogna che la rendeva ancora più vogliosa. Con un gesto rapido e sicuro, Angelo le alzò la gonna, rivelando la sua figa pronta, umida e invitante. Lei si girò, offrendogli il culo, ancora caldo e pieno della sua sborra dall'ultima volta. Il solo pensiero la fece tremare di desiderio.

Angelo non resistette. Afferrò il suo fianco con una mano ferma, le dita che affondavano nella carne morbida, e con l'altra si sistemò il cazzo, già duro e pulsante. Senza dire una parola, la penetrò con forza, il suo membro che scivolò dentro di lei come se fosse stato fatto per quel posto. Aurora gemette, il suono soffocato dal rumore dell'acqua che continuava a scorrere. Il suo corpo si adattò immediatamente al suo, come se fosse stato programmato per accoglierlo, per desiderarlo.

Il ritmo dei loro corpi che si scontravano era ipnotico, una sinfonia proibita che si mescolava al suono dell'acqua. Aurora si sentiva piena, completa, ogni spinta di Angelo che la portava più vicino al limite. Si voltò verso di lui, il viso arrossato e gli occhi brillanti di desiderio. "Non fermarti..." sussurrò, la voce rotta dal piacere. "Voglio sentire la tua sborra dentro di me di nuovo."

Angelo sorrise, un sorriso predatorio che le fece sentire le farfalle nello stomaco. Afferrò i suoi capelli, tirandola verso di sé per un bacio profondo e appassionato. I loro corpi sudati si fusero in un'unica entità, il sudore che mescolava i loro odori, rendendoli indistinguibili. Aurora si aggrappò a lui, le unghie che affondavano nella sua schiena, mentre lui continuava a pomparla con forza, ogni spinta che la portava più vicino all'orgasmo.

Ma proprio quando il piacere stava per raggiungere il culmine, un suono interruppe la loro sinfonia. Il rumore di un'auto che si fermava fuori dal bagno, seguito da voci lontane. Il cuore di Aurora si fermò per un attimo, il corpo teso tra il piacere e la paura. Si guardarono, gli occhi che parlavano più di mille parole. La domanda aleggiava nell'aria: sarebbero stati scoperti, o avrebbero continuato a spingere i limiti del proibito?

Angelo non si fermò. Con un sorriso malizioso, le sussurrò all'orecchio: "Non importa chi è là fuori. Qui dentro, sei solo mia." E con quelle parole, aumentò il ritmo, le spinte più profonde e veloci. Aurora gemette, il corpo che si arcuava all'indietro, il culo che si offriva a lui con una voglia che non poteva essere ignorata.

Decise di spingere ancora di più i limiti, di esplorare un territorio ancora più proibito. Con un gesto rapido, la girò, mettendola di fronte al lavandino. "Appoggati," le ordinò, la voce ferma ma carica di desiderio. Aurora obbedì, le mani che si appoggiavano al freddo marmo, il culo offerto a lui in una posizione di completa sottomissione.

Angelo non perse tempo. Le alzò la gonna, rivelando il suo culo ancora caldo e pronto. Con un dito, traccia un cerchio intorno al suo buco, facendola tremare di anticipazione. "Sei pronta per questo?" le chiese, la voce bassa e seducente.

Aurora annuì, il respiro affannoso. "Sì," sussurrò, la voce rotta dal desiderio. "Voglio tutto."

Con un sorriso, Angelo la penetrò, il suo cazzo che scivolò nel suo culo stretto e voglioso. Aurora gemette, il suono alto e chiaro, mentre lui iniziava a pomparla con forza. Il piacere era intenso, quasi doloroso, ma era esattamente ciò che desiderava. Si sentiva completa, posseduta, il suo corpo che apparteneva completamente a lui.

Il rumore dei loro corpi che si scontravano era ora accompagnato dal suono delle voci fuori, sempre più vicine. Ma Aurora non ci pensò. Il suo mondo si era ridotto a quel momento, a quel piacere, a quel rischio. Si lasciò andare, il corpo che si muoveva in sincronia con il suo, ogni spinta che la portava più vicino all'orgasmo.

"Voglio sborrarti dentro," le sussurrò Angelo all'orecchio, la voce roca di desiderio. "Voglio riempirti il culo di sborra, farti sentire mia."

Aurora gemette, il corpo che tremava di piacere. "Falllo," sussurrò, la voce un filo di voce. "Riempimi, ti prego."

Con un ultimo sforzo, Angelo aumentò il ritmo, le spinte più profonde e veloci. Aurora sentì il suo corpo contrarsi, l'orgasmo che la travolse come un'onda. Gemette, il suono alto e chiaro, mentre il suo corpo si scuoteva di piacere. E poi, con un grido soffocato, Angelo raggiunse il culmine, la sua sborra calda e abbondante che riempiva il suo culo.

Per un momento, il mondo si fermò. I loro corpi erano immobili, il respiro affannoso, mentre il suono delle voci fuori continuava. Ma poi, lentamente, la realtà tornò a farsi sentire. Aurora si voltò, il viso arrossato e gli occhi brillanti, mentre Angelo la guardava con un sorriso soddisfatto.

"Sei incredibile," le sussurrò, la voce carica di ammirazione.

Aurora sorrise, il corpo ancora tremante di piacere. "E tu sei un pericolo," rispose, la voce giocosa. "Ma mi piace."

Si guardarono, i loro occhi che parlavano di un legame che andava oltre il fisico, di una complicità che li portava a spingere i limiti, a esplorare il proibito. E mentre il suono delle voci fuori si allontanava, lasciando il bagno in un silenzio relativo, si chiesero cosa avrebbe riservato il futuro. Ma per ora, in quel momento, erano al sicuro, i loro corpi ancora uniti, il cuore che batteva all'unisono.

Il finale era lasciato in sospeso, come sempre, con la promessa di nuovi rischi, nuove trasgressioni, e un amore che continuava a crescere, alimentato dal proibito e dal desiderio. E mentre si sistemavano i vestiti, pronti a uscire dal bagno come se nulla fosse successo, sapevano che questo era solo l'inizio di un viaggio che li avrebbe portati ancora più lontano, in un mondo di passione e rischio che era solo loro.
scritto il
2025-11-30
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