E' un amore sbagliato?
di
femminaporcella
genere
incesti
Il sole era un'arancia matura che si scioglieva lentamente nell'Adriatico. Mamma si strinse nel mio maglione, inspirando l'odore salmastro e familiare del figlio. Erano seduti sul bagnasciuga, le onde arrivavano come sussurri e bagnavano le punte dei loro piedi.
«Ti ricordi la prima volta che abbiamo fatto l'amore?» le chiesi, tracciando un disegno astratto sulla sabbia umida con un dito.
Mamma sorrise, un luccichio negli occhi. «Come potrei dimenticarlo? eravamo a casa e io entrai in camera tua mentre ti masturbavi con il tuo cazzo enorme.»
«E tu ti sei eccitata vero, papà era morto da anni e tu non avevi avuto altri uomini nonostante fossi una donna splendida, io mi sono fermato, poi mi sono alzato, ti sono venuto vicino e ti ho baciata e ho infilato le mani sotto la tua gonna, sotto le tue mutande e era bagnatissima poi ti ho spinta sul letto e tu hai aperto le gambe, ho spostato le mutande e ti ho penetrata, eri bollente e io sono venuto quasi subito.»
Si guardarono. Non c'era bisogno di molte parole. Il loro amore era nato così, una grande sborrata in una figa bollente, ma il cazzo non si era ammosciato e avevano continuato a scopare, godendo dei loro sensi così giorno dopo giorno il loro amore era maturato come il vino invecchiato.
Lui smise di disegnare e prese la sua mano. La sabbia, fresca e liscia, scivolò via tra le dita. «Questa spiaggia è il nostro punto fermo, mamma. Non importa dove andiamo o cosa facciamo. Qui, siamo seapre noi.»
Lei appoggiò la testa sulla sua spalla, il suono delle onde come una melodia infinita. «Allora non andiamo da nessuna parte, amore guardiamo il tramonto e poi andiamo in albergo ma ora restiamo qui. Con il nostro mare.»
Il sole era ormai quasi scomparso, lasciando solo una striscia di fuoco all'orizzonte. Si baciarono, un bacio che sapeva di sale e promesse silenziose.
Poi si alzarono e mano nella mano si recarono in camera, erano mamma e figlio ma in quel momento erano due persone che si amavano, erano passati dieci anni, lui era più maturo con la barba e lei era dimagrita dimostrava meno dei suoi cinquant'anni e il figlio più dei suo ventotto, ma a loro non importava nulla se non il loro amore e in camera la passione li avvolse, lei con il figlio era porca come mai, con la bocca, il culo, la figa sapeva soddisfare il figlio alla grande e capiva che era sbagliato amarlo così possessivamente, ma non poteva farne a meno.
«Ti ricordi la prima volta che abbiamo fatto l'amore?» le chiesi, tracciando un disegno astratto sulla sabbia umida con un dito.
Mamma sorrise, un luccichio negli occhi. «Come potrei dimenticarlo? eravamo a casa e io entrai in camera tua mentre ti masturbavi con il tuo cazzo enorme.»
«E tu ti sei eccitata vero, papà era morto da anni e tu non avevi avuto altri uomini nonostante fossi una donna splendida, io mi sono fermato, poi mi sono alzato, ti sono venuto vicino e ti ho baciata e ho infilato le mani sotto la tua gonna, sotto le tue mutande e era bagnatissima poi ti ho spinta sul letto e tu hai aperto le gambe, ho spostato le mutande e ti ho penetrata, eri bollente e io sono venuto quasi subito.»
Si guardarono. Non c'era bisogno di molte parole. Il loro amore era nato così, una grande sborrata in una figa bollente, ma il cazzo non si era ammosciato e avevano continuato a scopare, godendo dei loro sensi così giorno dopo giorno il loro amore era maturato come il vino invecchiato.
Lui smise di disegnare e prese la sua mano. La sabbia, fresca e liscia, scivolò via tra le dita. «Questa spiaggia è il nostro punto fermo, mamma. Non importa dove andiamo o cosa facciamo. Qui, siamo seapre noi.»
Lei appoggiò la testa sulla sua spalla, il suono delle onde come una melodia infinita. «Allora non andiamo da nessuna parte, amore guardiamo il tramonto e poi andiamo in albergo ma ora restiamo qui. Con il nostro mare.»
Il sole era ormai quasi scomparso, lasciando solo una striscia di fuoco all'orizzonte. Si baciarono, un bacio che sapeva di sale e promesse silenziose.
Poi si alzarono e mano nella mano si recarono in camera, erano mamma e figlio ma in quel momento erano due persone che si amavano, erano passati dieci anni, lui era più maturo con la barba e lei era dimagrita dimostrava meno dei suoi cinquant'anni e il figlio più dei suo ventotto, ma a loro non importava nulla se non il loro amore e in camera la passione li avvolse, lei con il figlio era porca come mai, con la bocca, il culo, la figa sapeva soddisfare il figlio alla grande e capiva che era sbagliato amarlo così possessivamente, ma non poteva farne a meno.
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