La mia prima esperienza - La scommessa 3
di
Siria
genere
etero
Arriva il lunedì ed elettrizzata mi preparo. Decido di uscire come una scolaretta, gonna a quadretti, camicetta bianca e calze fino al ginocchio, sneakers. Senza intimo. Arrivo e Mario mi strizza il culetto: “Quindi troia, mia figlia ci ascolterà?”
“Molto probabile! Mi ha detto che era sotto casa… 5 min e ci ascolta”
“mmm”
“Spogliamoci e lasciamo qui i vestiti”
“Così li vede, sei tremenda!”
Una volta nudi mi prende in braccio e mi porta in camera, chiude la porta ed ero carne da monta! Mi prende per il collo, mi lancia sul letto e mi metto a pecora, me la lecca e ci sputa mentre ansimo, uno schiaffo che mi fa urlare e poi dentro. Mi raccoglie i cappelli, li tiene tutti con una mano, altro schiaffo, la sua mano mi prende il collo tirandomi verso di lui, mi sputa in bocca e ricomincia a scoparmi forte. Gli metto una mano sull’inguine per farlo rallentare, ma mi dice: “Non toccarmi troia!” e altro schiaffo. Mi teneva sempre per i cappelli. Poi mi tirava verso di lui, strizzatina alle tette, schiaffo al culetto e via forte. “Mia figlia sai come ci sentirà” dice ridendo.
Mi prende mi gira e lancia sul letto a gambe aperte e strizzandomi una tetta mi scopa. Urlavo il piacere, lui ansimava come un porco. Un colpo forte, il secondo cerco di attutirlo con la mano, ma mi arriva uno schiaffetto sulla tetta e un no, il terzo e quarto sono forti e li sento tutti. Esce, due dita dentro di me, non resisto, squirto: “Sei un porco!” esclamo liberando il mio piacere.
Ora mi mette testa in giù, figa in su e gambe alla testa, mi si mette sopra, si tiene su una mia gambe e ricomincia a martellarmi. Poi per farmi rilassare mi fa sedermi su di lui, vuole che tanga un ritmo buono e se non lo faccio mi schiaffeggia il culetto. Non riesco a tenere il ritmo, mi sdraio su di lui, mi abbraccia per tenermi ferma, come un maniaco mi scopa forte.
Mi mette ancora a pecora, ma ora nel culo, urliamo per far sentire che mi prende nel culo, mi tiene per le spalle e affonda un ritmo sostenuto.
Di nuovo sopra, ma visto le mie scarse performance, mi mette giù e via di cucchiaio. Colpi lenti ma profondi.
Vengo e finchè vengo mi mette a pancia in giù e ricomincia a incularmi, non mi dava tregua…
Di nuovo a pecora, ora in figa, mi sbatte forte, era allo stremo. Viene, urliamo e mi riempie la fighetta. Il culetto era bordeaux, mentre la tetta sinistra rossa.
Esco, e Chiara non c’era, mi aveva scritto che era in cantina ora. DIco a Mario di andare via, così mi lavoro lei.
Quando rimango sola con lei, ho i cappelli arruffati, culetto e tetta rossa e fighetta colante.
Preoccupata mi chiede: “Ti ha fatto male?”
“Per i segni rossi o per le urla?”
“Entrambe”
“Effetti collaterali di scoparsi un maturo, ma tuo padre è un toro!”
“Ma ti è venuto dentro!”
“Eh” poi la prendo e le metto la mia fighetta in faccia “Leccala!”
All’inizio è riluttante, ma appena la assaggia mi pulisce bene! “Ti piace la crema di papà?”
“Mi avete fatto eccitare prima!”
“Ho chiesto a tuo papà se desidera anche te”
Lei si ridesta e mi chiede curiosa: “Cosa ha detto?”
“L’ho registrato”
< Cazzo sì che me la scoperei! Sarebbe un sogno! Probabilmente zoccola lo è se è anche lesbica, la soddisferei come ho fatto con te >
“Che stronzo” dice ridendo.
Gli ho detto: “Secondo me un po’ di voglia ce l’ha anche lei, forse non ha il coraggio, gli ho detto, sbaglio?”
“Forse hai ragione”
“Infatti! Per questo gli ho detto che stasera venga a darti la buona notte solo in slip con il cazzo duro e ti dia un bacio sulla guancia, se tu ti giri e lo trasformi in un limone ti fa quello che ha fatto a me, altrimenti torna in camera”
“Ma sei scema?”
“Hai le mutandine che sono un lago… non mentire a te stessa, ora devo andare… pensaci!”
Lei protesta mentre mi saluta.
Aspetto un vostro commento
“Molto probabile! Mi ha detto che era sotto casa… 5 min e ci ascolta”
“mmm”
“Spogliamoci e lasciamo qui i vestiti”
“Così li vede, sei tremenda!”
Una volta nudi mi prende in braccio e mi porta in camera, chiude la porta ed ero carne da monta! Mi prende per il collo, mi lancia sul letto e mi metto a pecora, me la lecca e ci sputa mentre ansimo, uno schiaffo che mi fa urlare e poi dentro. Mi raccoglie i cappelli, li tiene tutti con una mano, altro schiaffo, la sua mano mi prende il collo tirandomi verso di lui, mi sputa in bocca e ricomincia a scoparmi forte. Gli metto una mano sull’inguine per farlo rallentare, ma mi dice: “Non toccarmi troia!” e altro schiaffo. Mi teneva sempre per i cappelli. Poi mi tirava verso di lui, strizzatina alle tette, schiaffo al culetto e via forte. “Mia figlia sai come ci sentirà” dice ridendo.
Mi prende mi gira e lancia sul letto a gambe aperte e strizzandomi una tetta mi scopa. Urlavo il piacere, lui ansimava come un porco. Un colpo forte, il secondo cerco di attutirlo con la mano, ma mi arriva uno schiaffetto sulla tetta e un no, il terzo e quarto sono forti e li sento tutti. Esce, due dita dentro di me, non resisto, squirto: “Sei un porco!” esclamo liberando il mio piacere.
Ora mi mette testa in giù, figa in su e gambe alla testa, mi si mette sopra, si tiene su una mia gambe e ricomincia a martellarmi. Poi per farmi rilassare mi fa sedermi su di lui, vuole che tanga un ritmo buono e se non lo faccio mi schiaffeggia il culetto. Non riesco a tenere il ritmo, mi sdraio su di lui, mi abbraccia per tenermi ferma, come un maniaco mi scopa forte.
Mi mette ancora a pecora, ma ora nel culo, urliamo per far sentire che mi prende nel culo, mi tiene per le spalle e affonda un ritmo sostenuto.
Di nuovo sopra, ma visto le mie scarse performance, mi mette giù e via di cucchiaio. Colpi lenti ma profondi.
Vengo e finchè vengo mi mette a pancia in giù e ricomincia a incularmi, non mi dava tregua…
Di nuovo a pecora, ora in figa, mi sbatte forte, era allo stremo. Viene, urliamo e mi riempie la fighetta. Il culetto era bordeaux, mentre la tetta sinistra rossa.
Esco, e Chiara non c’era, mi aveva scritto che era in cantina ora. DIco a Mario di andare via, così mi lavoro lei.
Quando rimango sola con lei, ho i cappelli arruffati, culetto e tetta rossa e fighetta colante.
Preoccupata mi chiede: “Ti ha fatto male?”
“Per i segni rossi o per le urla?”
“Entrambe”
“Effetti collaterali di scoparsi un maturo, ma tuo padre è un toro!”
“Ma ti è venuto dentro!”
“Eh” poi la prendo e le metto la mia fighetta in faccia “Leccala!”
All’inizio è riluttante, ma appena la assaggia mi pulisce bene! “Ti piace la crema di papà?”
“Mi avete fatto eccitare prima!”
“Ho chiesto a tuo papà se desidera anche te”
Lei si ridesta e mi chiede curiosa: “Cosa ha detto?”
“L’ho registrato”
< Cazzo sì che me la scoperei! Sarebbe un sogno! Probabilmente zoccola lo è se è anche lesbica, la soddisferei come ho fatto con te >
“Che stronzo” dice ridendo.
Gli ho detto: “Secondo me un po’ di voglia ce l’ha anche lei, forse non ha il coraggio, gli ho detto, sbaglio?”
“Forse hai ragione”
“Infatti! Per questo gli ho detto che stasera venga a darti la buona notte solo in slip con il cazzo duro e ti dia un bacio sulla guancia, se tu ti giri e lo trasformi in un limone ti fa quello che ha fatto a me, altrimenti torna in camera”
“Ma sei scema?”
“Hai le mutandine che sono un lago… non mentire a te stessa, ora devo andare… pensaci!”
Lei protesta mentre mi saluta.
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