La Turista Nonna
di
Il Maestro
genere
confessioni
Ho la fortuna di vivere in una città bellissima che posa sul mare, lascio a voi intendere quale ma vi do un indizio, aveva ed ha il nome di una sirena e da qualche anno a questa parte il turismo si è sviluppato tantissimo e con esso anche i B&B sono spuntati come funghi, uno di questi lo tengo proprio sul pianerottolo del mio palazzo e manco lo sapevo visto che esco presto la mattina e torno tardi la sera per lavoro.
Una mattina in cui non lavoravo decisi di rimanere in casa per rilassarmi e, mentre ero sul divano a smanettare con il telefono, sento suonare il campanello vado per aprire e mi ritrovo davanti una donna che ha ormai passato i 50 anni, alta più o meno 170 cm, capelli scuri che, in spagnolo mi chiede quale fosse il B&B, le do l’indicazione che mi chiede e mentre lei si gira per suonare alla porta difronte la mia mi accorgo che la signora ha davvero un bel culo. Essendo quasi estate spesso la sera la incontravo sul balcone a stendere il bucato ci salutiamo e lei mi racconta quanto è bella la mia città in più le consiglio i posti da visitare e quelli in cui mangiare. Una sera mi feci un caffè e come al solito la incrociai fuori al balcone così le chiesi se volesse bere con me il caffè, lei accettò e m’invitó in casa, non me lo lasciai dire una seconda volta, presi la tazzina entrai in casa e notai subito la valigia aperta sul tavolo dal quale si potevano ammirare i suoi vestitini estivi e scosciati oltre che un paio di perizomi neri e bianchi che subito mi eccitarono, lei si accorse che il mio sguardo cadde lì e in un secondo chiuse la valigia ma aveva notato anche che la guardavo con occhi diversi. Oltre al culo menzionato prima, si presentava con una terza di seno, quella sera coperto solo da una stretta canottiera dal quale fuoriusciva sui lati un po di seno, pantaloncini sempre cortissimi, gambe lunghe con qualche segno del tempo che passa che la rendevano davvero sexy. Passarono un paio di sere senza incontrarci poi un venerdì vado per uscire e la ritrovo sull’uscio della porta preparata per andare a bere, era uno schianto, una porcona incredibile, indossava un vestitino nero cortissimo, che richiamava la sua natura spagnola, scarpe rosse che mettevano in risalto lo stacco di gamba e le alzavano il culo capelli buttati all’indietro, un filo di trucco sugli occhi e un rossetto rosso fuoco sulle sue labbra rifatte, resto ad ammirarla per qualche secondo e dalla descrizione si capisce, lei lo nota, e si lascia guardare anzi mi chiede di farle una foto da mandare poi alla figlia in Spagna, chiaramente accetto e nel mentre scatto qualche foto le faccio i complimenti, le dico che è bellissima e le immortalò con lo zoom il seno e le gambe e gliele lascio, ci salutiamo e via. Erano le 3 di notte, rincasando me la ritrovo lì, sul ciglio della porta, palesemente brilla, mi guarda e mi fa: “Stronzo, ho visto le foto che mi hai fatto, ti piacciono le mie gambe?” un po imbarazzato le rispondo che per l’età che ha si tiene molto bene e lei ancora: “Lo sai che sono nonna? Che te ne fai di una vecchia come?” a quale punto provo a sfruttare la situazione, mi avvicino, a 2 cm di distanza le dico che non ho mai scopato con una straniera più grande di me, figuriamoci con una nonna, e nel mentre le parlo mi tocco il cazzo dai pantaloni, lei mi fissa negli occhi e senza fiatare mi ficca la lingua in bocca, mi perdo in quel rossetto, mi accendo di passione, me la limono e con le mani le accarezzo il viso, lei si stacca mi fissa negli occhi e lentamente inizia a scivolare le sue mani sul mio corpo fino ad arrivare al cazzo, me lo tocca per capire le dimensioni e quando se ne rende conto mi accenna un sorriso e mi rimette di nuovo la lingua in bocca slacciandomi la cintura dei pantaloni, mi abbasso la zip e le faccio tutto il cazzo fuori, glielo appoggio in mano e inizia a segarmelo, scende giù fin dove la pelle si ferma e poi di nuovo su, aumenta il ritmo della sega, io continuo a baciarla e con le mani le abbasso con violenza il vestitino sul seno, forse glielo strappo, posso finalmente ammirare quel seno che avevo immaginato e poi intravisto, ha dei capezzoloni enormi e gonfi che si adagiano sulle aureole enormi, gliele tocco entrambe gli stacco la lingua dalla sua e gliela passo sui seni, li assaporo, li mangio, glieli lecco con movimenti circolari, alla porca piace da impazzire, inizia ad ansimare, la presa sul cazzo si fa ancora più forte aumenta il ritmo della sega, all’improvviso sentiamo il rumore di una porta che si apre e di corsa entriamo in casa sua, il tempo di chiudermi la porta alle spalle che me la ritrovo abbassata con la testa sul cazzo, inizia a leccarmi la capocchia, me la bacia con passione e avidità a quel punto le afferro la testa e le spingo tutto il cazzo in bocca, sono un normo dotato, 18 cm di minchia ma sempre bella dura e anche doppia, lei a quel punto s’inginocchia, me lo succhia per bene, me lo riempie di saliva ed inizia a farselo arrivare alla gola, su e giù e vedere dall’alto quel seno anche balla mentre mi sbocchina mi fa indurire ancora di più la mazza, dopo qualche minuto ormai nudo, mentre lei ha ancora il vestito addosso strappato però sul seno, mi siedo sul divano in salone e lei s’inginocchia, fa cadere la sua saliva sul suo petto, afferra il mio cazzo e inizia una segna spagnola bellissima, il cazzo le scivola in mezzo che è una bellezza con la capocchia che le finisce in bocca, godo che sento che sto per arrivare, mi alzo in piedi e le vengo in bocca e la troia dopo aver ingoiato tutto lo sperma chiude la bocca e le sbatto il cazzo sulle labbra, così decido di ricambiarla la afferro con forza e la sbatto sul divano le alzo le gambe le sposto il perizoma ed inizio a leccarle la fessa, hai una striscia sottile di peli neri molto ben curati, le lecco il clitoride, poi scendo sui labbroni, la troia ne ha visti e presi cazzi, Lei si lascia andare completamente, si porta un dito in bocca che morde per non urlare ma sta ansimando, il suo corpo inizia a vibrare e a contorcersi, stringe le spalle per avvicinare i seni, si porta due dita sul clitoride ed inizia a masturbarsi mentre ormai la mia lingua ha raggiunto il suo buco del culo sul quale mi soffermo ed inizio a fare pressione, prima con la lingua, poi un dito, poi un altro, a quel punto la troia gode ed inizia ad ansimare più forte, mi mette una mano dietro la testa e mi spinge dentro quel buco del culo e dopo 2 minuti mi ritrovo bagnato dai suoi umori, è venuta, sta vibrando, e dopo qualche bacio con la lingua mi riprende il cazzo in bocca me lo riporta duro, ci sputa sopra, poi si sputa sulla mano che si porta sulla foca, se la bagna, si stende sul divano, si apre le gambe con le braccia ed io inizio a scoparla, l’è entro in corpo senza problemi, parto con botte secche, lente e rumorose, le palle le sbattono sul clitoride, Lei ansima e sussurra gemiti di piacere, piano piano aumento il ritmo fino a scoparla per qualche minuto a forsennato, me la scopo in tutte le posizioni, quando me la metto a pecora dopo poco mi arriva sul cazzo si gira mi guarda e mi chiede di continuare, la accontento ma stavolta la metto a pecora sul tavolo con una gamba alzata me la chiavo con ritmo, poi si gira si stende sul tavolo e me la fotto in piedi in quella posizione durò pochissimo e quando sto per venire cerco di tirare fuori il cazzo ma lei mi avvinghia le gambe intorno al bacino bloccandomi e non posso fare altro che sborrarle nella fessa, le esplodo dentro lei si lascia andare ad un urlo strozzato, é venuta di nuovo, si alza e delle gocce di sperma le escono dalla fessa lei le raccoglie con le dita che poi si lecca ho pensato di averla saziata ma mi sbagliavo, la troia mi stende sul divano ed inizia a segarmi per indurirmi di nuovo il cazzo mentre è lì a limonarmi di nuovo, per fortuna mi viene di nuovo duro mi arrapava tantissimo me lo sega ancora prima di stendersi difronte a me cominciando a masturbarsi, occhi negli occhi posso ammirare quella donna completamente persa nel sesso più spinto possibile, lei gode così tanto che dopo poco raggiunge di nuovo l’orgasmo, si ferma, trema, le vengono i brividi addosso e dopo poco le prendo i piedi, tra l’altro molto curati, li stringo intorno al membro ancora duro e mi faccio segare fino a sborrarle sui piedi, sfiniti ormai accendiamo la sigaretta, la dividiamo e dopo averla spenta ci mettemmo abbracciati sul divano, lei avanti, io dietro, con il cazzo ancora gocciolante di sperma appoggiato sul suo culo e le mie braccia avvolte intorno al suo corpo con le mani che le stringono il seno, le bacio e le lecco il collo, sento il suo profumo di donna e da lì a poco ci addormentammo e ci risvegliammo la mattina seguente con la stessa intenzione della sera prima, prima di andarmi a fare una doccia per poi andare a lavoro me la feci ancora a pecora e stavolta le sborrai sul buco del culo, la salutai, raccolsi le mie cose e tornai in casa mia per andare poi a lavoro, la sera mi presentai con dei fiori ma quando bussai alla sua porta nessuno venne ad aprire, era andata via, non mi aveva detto che quella sarebbe stata la sua ultima sera, mi lascio un bigliettino con un bacio con rossetto e un messaggio scritto mezzo in spagnolo e mezzo in italiano, c’era scritto “mi ricorderò di questa nottata, mi ricorderò di te e del tuo cazzo, baci dove vuoi …”
Una mattina in cui non lavoravo decisi di rimanere in casa per rilassarmi e, mentre ero sul divano a smanettare con il telefono, sento suonare il campanello vado per aprire e mi ritrovo davanti una donna che ha ormai passato i 50 anni, alta più o meno 170 cm, capelli scuri che, in spagnolo mi chiede quale fosse il B&B, le do l’indicazione che mi chiede e mentre lei si gira per suonare alla porta difronte la mia mi accorgo che la signora ha davvero un bel culo. Essendo quasi estate spesso la sera la incontravo sul balcone a stendere il bucato ci salutiamo e lei mi racconta quanto è bella la mia città in più le consiglio i posti da visitare e quelli in cui mangiare. Una sera mi feci un caffè e come al solito la incrociai fuori al balcone così le chiesi se volesse bere con me il caffè, lei accettò e m’invitó in casa, non me lo lasciai dire una seconda volta, presi la tazzina entrai in casa e notai subito la valigia aperta sul tavolo dal quale si potevano ammirare i suoi vestitini estivi e scosciati oltre che un paio di perizomi neri e bianchi che subito mi eccitarono, lei si accorse che il mio sguardo cadde lì e in un secondo chiuse la valigia ma aveva notato anche che la guardavo con occhi diversi. Oltre al culo menzionato prima, si presentava con una terza di seno, quella sera coperto solo da una stretta canottiera dal quale fuoriusciva sui lati un po di seno, pantaloncini sempre cortissimi, gambe lunghe con qualche segno del tempo che passa che la rendevano davvero sexy. Passarono un paio di sere senza incontrarci poi un venerdì vado per uscire e la ritrovo sull’uscio della porta preparata per andare a bere, era uno schianto, una porcona incredibile, indossava un vestitino nero cortissimo, che richiamava la sua natura spagnola, scarpe rosse che mettevano in risalto lo stacco di gamba e le alzavano il culo capelli buttati all’indietro, un filo di trucco sugli occhi e un rossetto rosso fuoco sulle sue labbra rifatte, resto ad ammirarla per qualche secondo e dalla descrizione si capisce, lei lo nota, e si lascia guardare anzi mi chiede di farle una foto da mandare poi alla figlia in Spagna, chiaramente accetto e nel mentre scatto qualche foto le faccio i complimenti, le dico che è bellissima e le immortalò con lo zoom il seno e le gambe e gliele lascio, ci salutiamo e via. Erano le 3 di notte, rincasando me la ritrovo lì, sul ciglio della porta, palesemente brilla, mi guarda e mi fa: “Stronzo, ho visto le foto che mi hai fatto, ti piacciono le mie gambe?” un po imbarazzato le rispondo che per l’età che ha si tiene molto bene e lei ancora: “Lo sai che sono nonna? Che te ne fai di una vecchia come?” a quale punto provo a sfruttare la situazione, mi avvicino, a 2 cm di distanza le dico che non ho mai scopato con una straniera più grande di me, figuriamoci con una nonna, e nel mentre le parlo mi tocco il cazzo dai pantaloni, lei mi fissa negli occhi e senza fiatare mi ficca la lingua in bocca, mi perdo in quel rossetto, mi accendo di passione, me la limono e con le mani le accarezzo il viso, lei si stacca mi fissa negli occhi e lentamente inizia a scivolare le sue mani sul mio corpo fino ad arrivare al cazzo, me lo tocca per capire le dimensioni e quando se ne rende conto mi accenna un sorriso e mi rimette di nuovo la lingua in bocca slacciandomi la cintura dei pantaloni, mi abbasso la zip e le faccio tutto il cazzo fuori, glielo appoggio in mano e inizia a segarmelo, scende giù fin dove la pelle si ferma e poi di nuovo su, aumenta il ritmo della sega, io continuo a baciarla e con le mani le abbasso con violenza il vestitino sul seno, forse glielo strappo, posso finalmente ammirare quel seno che avevo immaginato e poi intravisto, ha dei capezzoloni enormi e gonfi che si adagiano sulle aureole enormi, gliele tocco entrambe gli stacco la lingua dalla sua e gliela passo sui seni, li assaporo, li mangio, glieli lecco con movimenti circolari, alla porca piace da impazzire, inizia ad ansimare, la presa sul cazzo si fa ancora più forte aumenta il ritmo della sega, all’improvviso sentiamo il rumore di una porta che si apre e di corsa entriamo in casa sua, il tempo di chiudermi la porta alle spalle che me la ritrovo abbassata con la testa sul cazzo, inizia a leccarmi la capocchia, me la bacia con passione e avidità a quel punto le afferro la testa e le spingo tutto il cazzo in bocca, sono un normo dotato, 18 cm di minchia ma sempre bella dura e anche doppia, lei a quel punto s’inginocchia, me lo succhia per bene, me lo riempie di saliva ed inizia a farselo arrivare alla gola, su e giù e vedere dall’alto quel seno anche balla mentre mi sbocchina mi fa indurire ancora di più la mazza, dopo qualche minuto ormai nudo, mentre lei ha ancora il vestito addosso strappato però sul seno, mi siedo sul divano in salone e lei s’inginocchia, fa cadere la sua saliva sul suo petto, afferra il mio cazzo e inizia una segna spagnola bellissima, il cazzo le scivola in mezzo che è una bellezza con la capocchia che le finisce in bocca, godo che sento che sto per arrivare, mi alzo in piedi e le vengo in bocca e la troia dopo aver ingoiato tutto lo sperma chiude la bocca e le sbatto il cazzo sulle labbra, così decido di ricambiarla la afferro con forza e la sbatto sul divano le alzo le gambe le sposto il perizoma ed inizio a leccarle la fessa, hai una striscia sottile di peli neri molto ben curati, le lecco il clitoride, poi scendo sui labbroni, la troia ne ha visti e presi cazzi, Lei si lascia andare completamente, si porta un dito in bocca che morde per non urlare ma sta ansimando, il suo corpo inizia a vibrare e a contorcersi, stringe le spalle per avvicinare i seni, si porta due dita sul clitoride ed inizia a masturbarsi mentre ormai la mia lingua ha raggiunto il suo buco del culo sul quale mi soffermo ed inizio a fare pressione, prima con la lingua, poi un dito, poi un altro, a quel punto la troia gode ed inizia ad ansimare più forte, mi mette una mano dietro la testa e mi spinge dentro quel buco del culo e dopo 2 minuti mi ritrovo bagnato dai suoi umori, è venuta, sta vibrando, e dopo qualche bacio con la lingua mi riprende il cazzo in bocca me lo riporta duro, ci sputa sopra, poi si sputa sulla mano che si porta sulla foca, se la bagna, si stende sul divano, si apre le gambe con le braccia ed io inizio a scoparla, l’è entro in corpo senza problemi, parto con botte secche, lente e rumorose, le palle le sbattono sul clitoride, Lei ansima e sussurra gemiti di piacere, piano piano aumento il ritmo fino a scoparla per qualche minuto a forsennato, me la scopo in tutte le posizioni, quando me la metto a pecora dopo poco mi arriva sul cazzo si gira mi guarda e mi chiede di continuare, la accontento ma stavolta la metto a pecora sul tavolo con una gamba alzata me la chiavo con ritmo, poi si gira si stende sul tavolo e me la fotto in piedi in quella posizione durò pochissimo e quando sto per venire cerco di tirare fuori il cazzo ma lei mi avvinghia le gambe intorno al bacino bloccandomi e non posso fare altro che sborrarle nella fessa, le esplodo dentro lei si lascia andare ad un urlo strozzato, é venuta di nuovo, si alza e delle gocce di sperma le escono dalla fessa lei le raccoglie con le dita che poi si lecca ho pensato di averla saziata ma mi sbagliavo, la troia mi stende sul divano ed inizia a segarmi per indurirmi di nuovo il cazzo mentre è lì a limonarmi di nuovo, per fortuna mi viene di nuovo duro mi arrapava tantissimo me lo sega ancora prima di stendersi difronte a me cominciando a masturbarsi, occhi negli occhi posso ammirare quella donna completamente persa nel sesso più spinto possibile, lei gode così tanto che dopo poco raggiunge di nuovo l’orgasmo, si ferma, trema, le vengono i brividi addosso e dopo poco le prendo i piedi, tra l’altro molto curati, li stringo intorno al membro ancora duro e mi faccio segare fino a sborrarle sui piedi, sfiniti ormai accendiamo la sigaretta, la dividiamo e dopo averla spenta ci mettemmo abbracciati sul divano, lei avanti, io dietro, con il cazzo ancora gocciolante di sperma appoggiato sul suo culo e le mie braccia avvolte intorno al suo corpo con le mani che le stringono il seno, le bacio e le lecco il collo, sento il suo profumo di donna e da lì a poco ci addormentammo e ci risvegliammo la mattina seguente con la stessa intenzione della sera prima, prima di andarmi a fare una doccia per poi andare a lavoro me la feci ancora a pecora e stavolta le sborrai sul buco del culo, la salutai, raccolsi le mie cose e tornai in casa mia per andare poi a lavoro, la sera mi presentai con dei fiori ma quando bussai alla sua porta nessuno venne ad aprire, era andata via, non mi aveva detto che quella sarebbe stata la sua ultima sera, mi lascio un bigliettino con un bacio con rossetto e un messaggio scritto mezzo in spagnolo e mezzo in italiano, c’era scritto “mi ricorderò di questa nottata, mi ricorderò di te e del tuo cazzo, baci dove vuoi …”
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