Uccelli in volo

di
genere
masturbazione

UCCELLI IN VOLO
Ho un amico di sega che quando mi chiama per sua voglia e bisogno lo vado a trovare. Suono il campanello mi apre e mi sorride. Senza perdere tempo due mani sono già sui pacchi a strofinare erezioni ancora sepolte in mutanda e braga. Sdravaccati sul divano lui abbassa la cerniera lo tira fuori lo prende in mano. Io faccio uguale e iniziamo lenti. Ci guardiamo e il ritmo aumenta con il glande furiosamente a sguscio e palle rotanti. A respiro profondo e sul paonazzo sincronizzati stiamo per arrivare. Facciamo pluf. Che sollievo. Si ripulisce e anch'io. Sfiniti li rimettiamo a posto. Gli bacio la patta. Lui bacia la mia. Non è stato sesso, abbiamo solo fatto pigliar aria alla belva e ci siamo sfogati da miseri segaioli. Poche volte uno prende in mano il coso dell'altro. Quasi mai glielo governo a pompa e alla fine mi busco uno scappellotto che ancora ingoio e mi dice bravo. Ha un uccellone fantastico che mi fa proprio voglia di sentire in gola. Caso più unico che raro mi gira in piega per infilzarmi dietro, a spinta fino al colon. Ma per solito non va così.
scritto il
2025-11-03
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