Mi sono rassegnato

di
genere
gay

MI SONO RASSEGNATO
È venuto il mio turno di presentargli il mio unico amico, passivo quanto me più giovane e belloccio. Non l'avessi mai fatto: ne è rimasto incantato. Ha cominciato a corteggiarlo e mi ha chiesto di fare a tre. Per un po' è andata bene dentro e fuori da ognuno di noi a suo capriccio, poi l'altro ha preso il sopravvento e mi sono sentito messo in un angolo. A quel porco che non pensavo gli ho restituito l'anello e me ne sono fuggito via. Non vi dico quanto mi sono sentito tradito e solo. Pianti e lacrime fino a quando non ho pensato di vendicarmi. Ho chiamato il suo amico manolesta e ci siamo incontrati. Mi sono dato a lui e adesso facciamo coppia. La vita è un mazzo di carte che escono a sorpresa. Ha un cazzo che in confidenza mi fa quasi paura e quando mi sventra mi sembra che sia un orco. Che maschione! Doppia dose di tutto rispetto al mio ex. È rozzo e mi fa sentire una sottospecie di puttanella ma ci sa fare e con lui guaisco come una cagna. Mi ha anche abituato ad essere tollerante. Se invita qualche amico che mi vuole allargare gli faccio fare bella figura e se ha tra i piedi un frocetto di suo gusto ci passo sopra. Ho imparato la lezione e gli ubbidisco altrimenti magari mi mena e mi mette in castigo. Meglio ingoiare qualche rospo piuttosto che avere le ragnatele sull'ano in disuso. In fondo gli voglio bene e lo desidero così com'è: uomo vero, brusco, genuino ma anche affettuoso la sua parte e in quanto a mazza un campione per come ce l'ha e per come la usa. Mi viene da dire: tutto è bene quel che finisce in pene.
scritto il
2025-11-02
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