A te che mi leggi...
di
Valeria29
genere
dominazione
A TE CHE MI LEGGI, ti invito a diventare il cuore pulsante di questa storia, il protagonista di un gioco di desiderio e seduzione. Non importa se il tuo nome è Marco, Luca, Giovanni o un altro ancora. Ciò che conta davvero è il fuoco che arde nei tuoi occhi mentre scorri queste parole, il desiderio che ti spinge verso di me, anche solo con la mente, perché sono una donna che sa come soddisfare le esigenze degli uomini. Leggendomi, è come se varcassi la soglia della mia dimora, un luogo dove ogni inibizione svanisce.
A TE CHE MI LEGGI, ti vedo oltrepassare la soglia della porta. Sei un uomo che non passa inosservato: il tuo portamento sicuro, il fisico scolpito, e quegli occhi magnetici che sembrano leggermi dentro. Il mio corpo freme di anticipazione, il mio petto si solleva verso di te come un richiamo irresistibile. Ti avvicini, i nostri sguardi si incrociano, un’energia elettrica ci avvolge. Le tue labbra cercano le mie, e quando si incontrano, è un’esplosione di calore. La tua lingua danza con la mia, la mia mente si perde in un vortice di passione, il tuo corpo contro il mio accende un fuoco che non riesco a spegnere.
A TE CHE MI LEGGI, ti sussurro con una voce carica di sfida: “Chi sei, sconosciuto, che osi violare il mio spazio, sfiorare la mia intimità con tanta audacia, come se avessi il diritto di dominarmi?”. Eppure, anche mentre parlo, il desiderio mi tradisce. La mia pelle brucia sotto il tuo tocco, il mio corpo si arrende alle tue provocazioni, incapace di resistere a questa attrazione travolgente.
A TE CHE MI LEGGI, ti rimprovero con un tono che nasconde eccitazione: “Come osi stringermi così forte, coprirmi di baci, accarezzarmi nei punti più nascosti?”. Le tue mani esplorano i miei glutei, stringono con decisione, mentre inclino il capo all’indietro, offrendoti il mio collo da baciare. Ogni tuo tocco è un brivido, ogni tuo respiro sulla mia pelle un invito a perdere il controllo.
A TE CHE MI LEGGI, so che già immagini di avermi, di possedermi completamente. Ma nulla è certo. Dovrai conquistarmi, spogliarmi non solo dei miei vestiti, ma anche delle mie difese, della maschera che indosso. Solo allora scoprirai quanto sono desiderosa di abbandonarmi, quanto il mio corpo nudo anela a fondersi con il tuo. Questa è la mia essenza: un’offerta di pura passione, ma solo per chi sa meritarsela.
A TE CHE MI LEGGI, di cui ignoro il nome, sappi che dovrai dimostrarti all’altezza dei miei desideri. Non basta volermi, devi saper soddisfare ogni mia necessità. Ti vedo davanti a me, nudo, il tuo membro turgido pronto a reclamarmi. Ma non è ancora il momento. Non sono pronta a cederti, non senza che tu faccia la tua parte.
A TE CHE MI LEGGI, ti sfido a conquistarmi. La tua mano scivola tra le mie cosce, accarezza la pelle sensibile, risale lenta fino a sfiorare la mia intimità, già umida di desiderio. Le tue dita giocano con le grandi labbra, poi si spostano sul clitoride, e ogni tocco è un lampo di piacere, un’esplosione che mi fa tremare, il punto luce della passione.
A TE CHE MI LEGGI, che stringi il tuo membro con impazienza, lascia che sia io a darti piacere. “Senti il calore della mia mano che ti avvolge? Dimmi, cosa desideri?” Ma non servono parole, già immagino, i tuoi occhi parlano per te. Il tuo odore mi inebria, mordo le labbra mentre mi avvicino al tuo membro. Lo prendo in bocca, dedicandomi a te con una cura che ti fa gemere, succhiando e leccando finché non senti il sangue ribollire nelle vene.
A TE CHE MI LEGGI, so che stai immaginando ad ogni istante, che sia tutto reale. I nostri corpi ardono di un bisogno che non può più essere ignorato. Mi stendo sul letto, aprendo le gambe per te. “Guarda,” sussurro, “il centro del tuo desiderio è proprio lì, pronto per essere violata.” Sei dentro di me, mi sento piena, i tuoi affondi sicuri e decisi mi accendono i sensi. Ogni tuo affondo è un’onda che mi travolge, le mie mani sui tuoi glutei spingono per sentirti ancora più dentro.
A TE CHE MI LEGGI, e che non riesco ad immaginare il tuo volto, sappi che ciò che provo ora è tutto ciò che desidero: il piacere puro della passione, l’oblio della realtà. I nostri corpi che si muovono in sincronia, riempiono la stanza di gemiti inconfondibili. “Ora fermati,” dico con un sorriso malizioso, “ora comando io.” Ti faccio sdraiare, salgo sopra di te, accogliendo il tuo membro vigoroso dentro di me, con un movimento lento e profondo. “Ti piacciono i miei seni? Guardali mentre si muovono. Toccali, stringili,” ti invito, mentre oscillo il bacino, sentendo il clitoride strofinarsi contro di te, portandomi sempre più vicino al limite.
A TE CHE MI LEGGI, e sei pronto a venire e che vuoi fare a modo tuo, mi prendi con forza, mi giri e mi metti a pecorina, afferrandomi per i fianchi. Sei di nuovo dentro di me, la mia intimità arrossata ma ancora calda e vogliosa accoglie ogni tuo colpo. Il suono dei nostri corpi che si scontrano mi manda in estasi. Sento l'eccitazione avanzare vertiginosamente, le contrazioni farsi sempre più intense, ti chiedo se sei pronto.
A TE CHE MI LEGGI, mentre stai per raggiungere l’orgasmo, mi guardi con occhi pieni di desiderio e mi chiedi se sono disposta a ricevere la tua essenza. “Sì,” ansimo, “vienimi dentro, e inondami col calore del tuo seme". E tu non puoi più farne a meno, lasciandoti andare mentre io sono travolta dalle contrazioni dell’orgasmo.
A TE CHE MI LEGGI, dimmi, sei soddisfatto di questo viaggio insieme?
A TE CHE MI LEGGI, ti vedo oltrepassare la soglia della porta. Sei un uomo che non passa inosservato: il tuo portamento sicuro, il fisico scolpito, e quegli occhi magnetici che sembrano leggermi dentro. Il mio corpo freme di anticipazione, il mio petto si solleva verso di te come un richiamo irresistibile. Ti avvicini, i nostri sguardi si incrociano, un’energia elettrica ci avvolge. Le tue labbra cercano le mie, e quando si incontrano, è un’esplosione di calore. La tua lingua danza con la mia, la mia mente si perde in un vortice di passione, il tuo corpo contro il mio accende un fuoco che non riesco a spegnere.
A TE CHE MI LEGGI, ti sussurro con una voce carica di sfida: “Chi sei, sconosciuto, che osi violare il mio spazio, sfiorare la mia intimità con tanta audacia, come se avessi il diritto di dominarmi?”. Eppure, anche mentre parlo, il desiderio mi tradisce. La mia pelle brucia sotto il tuo tocco, il mio corpo si arrende alle tue provocazioni, incapace di resistere a questa attrazione travolgente.
A TE CHE MI LEGGI, ti rimprovero con un tono che nasconde eccitazione: “Come osi stringermi così forte, coprirmi di baci, accarezzarmi nei punti più nascosti?”. Le tue mani esplorano i miei glutei, stringono con decisione, mentre inclino il capo all’indietro, offrendoti il mio collo da baciare. Ogni tuo tocco è un brivido, ogni tuo respiro sulla mia pelle un invito a perdere il controllo.
A TE CHE MI LEGGI, so che già immagini di avermi, di possedermi completamente. Ma nulla è certo. Dovrai conquistarmi, spogliarmi non solo dei miei vestiti, ma anche delle mie difese, della maschera che indosso. Solo allora scoprirai quanto sono desiderosa di abbandonarmi, quanto il mio corpo nudo anela a fondersi con il tuo. Questa è la mia essenza: un’offerta di pura passione, ma solo per chi sa meritarsela.
A TE CHE MI LEGGI, di cui ignoro il nome, sappi che dovrai dimostrarti all’altezza dei miei desideri. Non basta volermi, devi saper soddisfare ogni mia necessità. Ti vedo davanti a me, nudo, il tuo membro turgido pronto a reclamarmi. Ma non è ancora il momento. Non sono pronta a cederti, non senza che tu faccia la tua parte.
A TE CHE MI LEGGI, ti sfido a conquistarmi. La tua mano scivola tra le mie cosce, accarezza la pelle sensibile, risale lenta fino a sfiorare la mia intimità, già umida di desiderio. Le tue dita giocano con le grandi labbra, poi si spostano sul clitoride, e ogni tocco è un lampo di piacere, un’esplosione che mi fa tremare, il punto luce della passione.
A TE CHE MI LEGGI, che stringi il tuo membro con impazienza, lascia che sia io a darti piacere. “Senti il calore della mia mano che ti avvolge? Dimmi, cosa desideri?” Ma non servono parole, già immagino, i tuoi occhi parlano per te. Il tuo odore mi inebria, mordo le labbra mentre mi avvicino al tuo membro. Lo prendo in bocca, dedicandomi a te con una cura che ti fa gemere, succhiando e leccando finché non senti il sangue ribollire nelle vene.
A TE CHE MI LEGGI, so che stai immaginando ad ogni istante, che sia tutto reale. I nostri corpi ardono di un bisogno che non può più essere ignorato. Mi stendo sul letto, aprendo le gambe per te. “Guarda,” sussurro, “il centro del tuo desiderio è proprio lì, pronto per essere violata.” Sei dentro di me, mi sento piena, i tuoi affondi sicuri e decisi mi accendono i sensi. Ogni tuo affondo è un’onda che mi travolge, le mie mani sui tuoi glutei spingono per sentirti ancora più dentro.
A TE CHE MI LEGGI, e che non riesco ad immaginare il tuo volto, sappi che ciò che provo ora è tutto ciò che desidero: il piacere puro della passione, l’oblio della realtà. I nostri corpi che si muovono in sincronia, riempiono la stanza di gemiti inconfondibili. “Ora fermati,” dico con un sorriso malizioso, “ora comando io.” Ti faccio sdraiare, salgo sopra di te, accogliendo il tuo membro vigoroso dentro di me, con un movimento lento e profondo. “Ti piacciono i miei seni? Guardali mentre si muovono. Toccali, stringili,” ti invito, mentre oscillo il bacino, sentendo il clitoride strofinarsi contro di te, portandomi sempre più vicino al limite.
A TE CHE MI LEGGI, e sei pronto a venire e che vuoi fare a modo tuo, mi prendi con forza, mi giri e mi metti a pecorina, afferrandomi per i fianchi. Sei di nuovo dentro di me, la mia intimità arrossata ma ancora calda e vogliosa accoglie ogni tuo colpo. Il suono dei nostri corpi che si scontrano mi manda in estasi. Sento l'eccitazione avanzare vertiginosamente, le contrazioni farsi sempre più intense, ti chiedo se sei pronto.
A TE CHE MI LEGGI, mentre stai per raggiungere l’orgasmo, mi guardi con occhi pieni di desiderio e mi chiedi se sono disposta a ricevere la tua essenza. “Sì,” ansimo, “vienimi dentro, e inondami col calore del tuo seme". E tu non puoi più farne a meno, lasciandoti andare mentre io sono travolta dalle contrazioni dell’orgasmo.
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