Il messaggio inaspettato
di
F.I
genere
bisex
Dopo quella domenica ricca di novità
Lunedì mattina vado a lavoro indosso un bel perizoma nero semi trasparente metto le autoreggenti nere metto dei calzini per evitare che dalle caviglie di vedesse qualcosa
Indosso pure una canottiera nera modello femminile un maglione e vai come
Sempre treno ufficio la giornata scorre serena
Alle 16 mi arriva un whatsapp quando vieni da lavoro puoi passare da casa era mia suocera risposi dopo un bel po si si certo. Immaginavo che avrei trovato mio suocero che mi avrebbe rotto le palle mia suocera racconta tutto al marito
Comunque non m’interessava alle 18 salì la porta era aperta entro c’è solo lei in cucina sola? Sì tuo suocero è uscito, tra e me dissi a ok forse vuole riprovare
Ma invece inizio facendomi mille rimproveri ma ti rendi conto ma come ti viene in mente non me lo sarei mai aspettato se si scopre è un dannno
Dissi senti hai finito ? Io sono passato ancora volevi rifare quello fatto ieri ma se non vuoi me ne vado e aggiunsi vedi come puttanella stasera mi tolsi il maglione per far vedere la canottiera e mi abbassi i pantaloni e feci vedere il perizoma e le autoreggenti
Madrina copriti copriti che vergogna a casa mia
Mi avvicinai e lei indietreggiò e tu come sei messa le sbottonai i primi bottoni del grembiule provo a reagire ma gli dissi fai la brava gli apri il grembiule ed era messa proprio bene gli dissi non sapevo che avevi questo bel intimo nero quando ho frugato altre volte nella cesta c’erano solo mutande bianche brutte
Sorrise ma non mi rispose
La bacia e poi mi attaccai alle tette che le ciuccia con cura le piaceva chissà da quando qualcuno me le leccava in quel modo c’erano delle carote sul tavolo le misi nella sua bocca e poi me le misi nel culo gli misi in mano il mio cazzetto lo lavoro un po poi lo porto nella sua bocca
La sua lingua lo avvolgeva con l’altra mano spingeva le carote io spingevo la sua testa sul cazzetto gli venni in bocca senza avvisarla
Quando ci calmammo un attimo ci accorgemmo che era un lago la sedia era tutta bagnata tra umori e pipì che si era fatta addosso con due dita assaggia il liquidò la bacia e gli dissi la prossima volta voglio la fica e le carote dovrai provarle pure tu
Mi disse sei una lurida puttanella vedi dove mi hai portato
Gli sorrisi mi vesti e gli dissi sono la puttanella tentatrice
Lunedì mattina vado a lavoro indosso un bel perizoma nero semi trasparente metto le autoreggenti nere metto dei calzini per evitare che dalle caviglie di vedesse qualcosa
Indosso pure una canottiera nera modello femminile un maglione e vai come
Sempre treno ufficio la giornata scorre serena
Alle 16 mi arriva un whatsapp quando vieni da lavoro puoi passare da casa era mia suocera risposi dopo un bel po si si certo. Immaginavo che avrei trovato mio suocero che mi avrebbe rotto le palle mia suocera racconta tutto al marito
Comunque non m’interessava alle 18 salì la porta era aperta entro c’è solo lei in cucina sola? Sì tuo suocero è uscito, tra e me dissi a ok forse vuole riprovare
Ma invece inizio facendomi mille rimproveri ma ti rendi conto ma come ti viene in mente non me lo sarei mai aspettato se si scopre è un dannno
Dissi senti hai finito ? Io sono passato ancora volevi rifare quello fatto ieri ma se non vuoi me ne vado e aggiunsi vedi come puttanella stasera mi tolsi il maglione per far vedere la canottiera e mi abbassi i pantaloni e feci vedere il perizoma e le autoreggenti
Madrina copriti copriti che vergogna a casa mia
Mi avvicinai e lei indietreggiò e tu come sei messa le sbottonai i primi bottoni del grembiule provo a reagire ma gli dissi fai la brava gli apri il grembiule ed era messa proprio bene gli dissi non sapevo che avevi questo bel intimo nero quando ho frugato altre volte nella cesta c’erano solo mutande bianche brutte
Sorrise ma non mi rispose
La bacia e poi mi attaccai alle tette che le ciuccia con cura le piaceva chissà da quando qualcuno me le leccava in quel modo c’erano delle carote sul tavolo le misi nella sua bocca e poi me le misi nel culo gli misi in mano il mio cazzetto lo lavoro un po poi lo porto nella sua bocca
La sua lingua lo avvolgeva con l’altra mano spingeva le carote io spingevo la sua testa sul cazzetto gli venni in bocca senza avvisarla
Quando ci calmammo un attimo ci accorgemmo che era un lago la sedia era tutta bagnata tra umori e pipì che si era fatta addosso con due dita assaggia il liquidò la bacia e gli dissi la prossima volta voglio la fica e le carote dovrai provarle pure tu
Mi disse sei una lurida puttanella vedi dove mi hai portato
Gli sorrisi mi vesti e gli dissi sono la puttanella tentatrice
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