Italia Estonia - 5 a 0

di
genere
tradimenti

Ero appena tornato dal mare e avendo ancora ferie fino a metà settembre, visto che a Bergamo dovevi vivevo, c’era un caldo insopportabile mi ero trasferito nella villa in montagna dai miei genitori. Loro essendo anziani preferivano la montagna al mare, anche perché mio papà si dilettava a coltivare l’orto. La villa e molto grande e molto bella e di solito viene anche mia sorella con i bambini e loro occupano l’appartamento ricavato in mansarda. Ai bambini piace molto, anche perché oltre al grande parco negli anni scorsi mio papà approfittando del bonus 110 l’ha ristrutturata tutta, i lavori erano da fare ugualmente, ma con tutti i soldi risparmiati ha fatto costruire una bella piscina. Io sono Alberto ho 28 anni ed attualmente sono solo, ho avuto una relazione di 4 anni con Patrizia una mia collega, ma lei spingeva troppo per il matrimonio e per questo motivo ci eravamo lasciati, anche se adesso mi mancavano le scopate che facevamo. Sessualmente ci trovavamo a meraviglia, anche perché lei adorava il mio cazzio, lungo (sui 20cm) ma non eccessivamente grosso. Adorava prenderlo nel culo da dove riusciva anche a raggiungere orgasmo.
Ero intento a potare il roseto quando mi era arrivata la telefonata di Paolo che era il cugino di patrizia a cui avevo fatto da padrino al figlioletto Alvin che adesso dovrebbe avere quasi 3 anni, anche dopo la separazione con patrizia eravamo rimasti molto amici Con la moglie Olga vivevano a Torino, lui grande patito di calcio mi diceva che visto che il venerdì dopo a Bergamo ci sarebbe stata la partita dell’Italia per le qualificazioni mondiali ed avendo lui il biglietto sarebbe venuto ad assistere. A quel punto gli avevo lanciato la proposta, visto che lo invitavo da anni, potevano venire tutti, venerdì avremmo assistito alla partita e poi avremmo passato il week end in montagna. In effetti questa era la sua idea, ma educatamente non lo aveva chiesto ed aveva aspettato che l’invito partisse da me.
Paolo ed Olga erano arrivati il venerdì mattina, purtroppo io non avevo trovato biglietto perché era tutto esaurito. Dopo essere passati da casa che era a non più di 700 metri dallo stadio, Li avevo portati in Città Alta, loro non erano mai stati a Bergamo e ne erano rimasti affascinati. Per pranzo li avevo portati in un ristorante caratteristico per fargli assaggiare le specialità, ma anche perché c’era il giardino e si mangiava all’aperto. Dopo il pranzo, visto che il piccolo Alvin aveva mangiato poco ed iniziava a fare capricci Olga per farlo stare buono lo aveva preso in braccio per allattarlo. Incurante della mia presenza aveva tirato fuori una tetta ficcandola in bocca ad Alvin che si era calmato di colpo. Io non riuscito a staccare gli occhi dalla tetta di Olga ed ero molto impacciato. Olga mi aveva guardato facendo un sorriso poi ad un certo punto si era morso un labbro ma sul viso aveva una espressione estasiata e non di dolore. Per togliermi dal disagio mi ero alzato e andato alla cassa a pagare il conto.
Devo dire che Olga ha 32 anni mentre Paolo ne ha 35, lei è una bella donna, alta su 1,70 magra capelli castani una 3 di seno ed un culo favoloso. Me la sarei scopata volentieri ma non avevo mai rischiato di provarci anche perché con Patrizia erano molto amiche e si raccontavano tutto. Una delle cose a cui ero venuto a conoscenza da parte di Patrizia era che sessualmente con Paolo non era totalmente soddisfatta. Al mio ritorno Alvin dormiva nel passeggino, avevamo girato ancora un po' e poi eravamo rientrati a casa. Paolo non voleva far tardi alla partita e quando gli avevo proposto di andare a cena in un ristorante li vicino aveva declinato invito, avevamo optato di farci portare delle pizze. Paolo era preso dalla frenesia, anche se la partita iniziava quasi alle 21 lui alle 19.30 aveva voluto andare allo stadio, noi lo avremmo aspettato mentre guardavamo la partita in televisione prevedendo che sarebbe rientrato verso la mezzanotte.
Avevo giocato una mezzoretta con Alvin, poi era arrivata Olga che intanto si era cambiata. Adesso indossava una specie di sottoveste in lino bianco, con il riverbero della luce, avevo notato che praticamente sotto era completamente nuda. Aveva di nuovo preso Alvin per allattarlo e farlo addormentare nel frattempo avrei fatto il caffè. Avevo messo su la moka e mi ero seduto, avevo di nuovo osservato la tetta di Olga per distogliere subito gli occhi mentre lei aveva fatto un sorrisino. Anche questa volta si era mossa il labbro con la solita espressione, io per togliermi dall’impaccio gli avevo chiesto:
- Fa male perché morde? Mia mamma mi diceva che da piccolo mordevo sempre.
- Non ha morso. Non ti hanno anche detto che spesso le donne ad allattare provano piacere e che a volte riescono anche a raggiungere l’orgasmo?
- Questo davvero non lo sapevo, ma lo ricorderò.
Alvin si era addormentato e mentre io versavo il caffè, Olga era andata a metterlo a letto. Al ritorno il caffè era nelle tazzine, eravamo seduti al tavolo uno di fronte all’altra Olga sorrideva poi aveva chiesto:
- Tu nel caffè non ci metti nulla?
- No no mi piace liscio e forte Tu vuoi qualcosa? Sambuca, Grappa scegli tu.
- Non bevo alcoolici. Te l’ho chiesto perché da come mi guardavi le tette pensavo gradissi un po' del mio latte per macchiare il caffè.
Ero diventato rosso come un peperone ed Olga era scoppiata in una grossa risata. Finito il caffè eravamo andati sul divano la partita era iniziata il soggiorno era in penombra illuminato solo dalla luce della TV. Ad un certo punto ad Olga, che non aveva abbottonato i bottoni della vestaglia, in un movimento un po' scomposto era venuta fuori una tetta. Io avevo fatto l’indifferente facendo finta di essere concentrato sulla partita, mi sembrava poco educato provarci, ma di nascosto sbirciavo quel bel seno.
- Non sarai come Paolo? Che, quando c’è la partita non mi nota nemmeno se gli passo nuda davanti. Mi dice solo di scostarmi. Mi hai guardato le tette tutto il giorno ed adesso fai finta di non vedere?
- Vedere ho visto. Ma cerco di evitare di guardare perché non mi basterebbe solo guardare.
- Ti ho forse detto “guardare e non toccare”? Anzi se tocchi sarebbe molto meglio.
A quel punto avrei fatto la figura dello stupido se non ci avessi provato, avevo allungato la mano afferrando una sua tetta poi piegandomi avevo preso il capezzolo in bocca succhiandolo, lei aveva emesso un gemito di piacere, fra me e me avevo pensato “si sarà morso il labbro”. Non c’era stato tempo di guardare perché lei si era sfilata la vestaglia ed adesso aveva iniziato a sbottonare la mia camicia, io nel frattempo cercavo di sfilarmi i pantaloni, era bastato solo un minuto ed anche io ero nudo davanti a lei.
- Wow che bel cazzo, Patrizia me lo aveva detto che eri ben fornito ma non pensavo così
Mi ero alzato e presa per mano mi ero avviato verso le camere per essere più comodi a letto
- Non andiamo nella camera dei tuoi, c’è Alvin che dorme. Non voglio farlo con lui vicino
- Tranquilla andiamo in camera mia ho un letto 1 piazza e mezza. Staremo comodi.
L’avevo fatta stendere sul letto ed avevo iniziato a leccargli a figa. Era totalmente depilata ed aveva un clitoride molto pronunciato, sembrava quai un piccolo cazzo, lo avevo preso in bocca iniziando a succhiarlo, lei aveva iniziato a gemere e a divincolarsi i primi piccoli orgasmi li aveva avuti subito. Poi aveva voluto mettersi a 69 poter succhiare il mio cazzo, ma non si era limitata solo a quello mi Aveva preso perfino le palle in bocca. Avevo fatto molta fatica a trattenermi poi si era messa a pecorina
- Adesso sbattimi così, tienimi dai capelli mi eccita molto. Sborrami pure dentro è sicuro.
Aveva un culo favoloso, prima di metterglielo nella figa gli avevo strusciato la cappella sul buco del culo ma poi gli avevo affondato il cazzo tutto nella figa. Avevo iniziato a pomparla con più vigore sempre tenendola per i capelli la sua figa continuava ad avere contrazioni che mi davano un piacere enorme
- Si si continua così…cazzo sto per sborrare… vieni dentro voglio sentire i tuoi schizzi
Avevo sborrato anche io poi gli ero stato dentro fino ad ammosciarmi. Lei era andata in bagno a farsi un bidet poi era tornata si era stesa accanto e mi aveva dato un lungo bacio in bocca.
- Prima quando mi hai strusciato il cazzo sul culo pensavo volessi incularmi.
- Avrei potuto farlo? Lo hai già provato?
- Beh, si certo ho provato tutto ma non certo con Paolo.
- Se domani avremo possibilità di scopare ancora allora lo faremo con calma.
Avevo acciso la televisione anche in camera mia, L’Italia aveva segnato, ed il secondo tempo era iniziato da poco. Olga si era piegata ed aveva preso il mio cazzo in bocca. Era bravissima ed in pochi minuti era diventato duro. Gli ero andato sopra, stavolta volevo guardarla in faccia. Lei mi aveva attorcigliato le spalle dietro la schiena, ci eravamo dati una infinita di baci poi avevamo goduto insieme di nuovo. Lei andata di nuovo in bagno ed io indossato una tuta per sicurezza era meglio tornare in soggiorno.
Eravamo seduti sul divano, l’Italia era sul 3 a 0, Paolo sarebbe stato molto contento: Olga non mi lasciava in pace, aveva infilato una mano dentro la tuta afferrando il mio cazzo, mentre con l’altra non faceva altro che masturbarsi. A Guardarla mentre si masturbava mi aveva fatto venire di nuovo il cazzo duro. Lei mi aveva chiesto quanto ci avrebbe impiegato Paolo dallo stadio ad arrivare a casa.
- Mancano 10 minuti alla fine della partita, fra uscire e arrivare qui ce ne vorranno altri 10.
- Sono 20, facciamo mezz’ora. Che dici riusciamo a farci una sveltina?
- Ma a te non basta mai?
- Scopate come queste di stasera con Paolo me le sogno meglio approfittare.
Avevo abbassato la tuta, lei mi era venuta cavalcioni impalandosi sul mio cazzo, continuava a baciarmi su tutto il viso si dondolava sopra di me con un movimento oscillatorio, aveva goduto ancora, ma non si staccava il mio cazzo gli era rimasto dentro, dopo 2 sborrate mi era più facile trattenermi. Visto che io non sborravo lei si sollazzava con il mio cazzo in figa. Non aveva voluto staccarsi nemmeno quando era finita la partita, quando era finita la partita aveva avuto un altro orgasmo. Solo quando paolo aveva suonato al citofono si era staccata. Io mi ero rimesso in ordine e gli avevo aperto doveva fare vialetto.
- A Paolo digli che ero andato a letto presto e che tu hai guardato partita corro a letto.
Paolo era euforico un 5 a 0 non succedeva da tempo immemorabile era felicissimo di essere stato presente, avevamo visto tutte le interviste poi ad un certo punto quando andava a letto mi fa
- Per concludere una serata del genere bisogna festeggiare. Vado da Olga per una scopatina, tu non hai idea di cosa ti sei perso stasera.
- Lo immagino, che vuoi farci io vista in TV. Gli volevo aggiungere trombando Olga.
Il mattino dopo eravamo partiti per raggiungere i miei genitori, Paolo ed Olga gli avevano fatto i complimenti per la villa, paolo guardando la piscina e visto che era una bellissima giornata aveva detto.
- Io oggi mi sdraio in piscina tutto il giorno e non mi muovo per nessun motivo.
Mia madre per pranzo aveva preparato un sacco di cose da mangiare. Durante il pranzo mio papà decantava le bellezze della vale invitandomi nel pomeriggio a portarli a fare una camminata fino ad un rifugio non molto lontano. Olga mi aveva guardato facendo occhiolino, poi si era detta entusiasta di fare a camminata. Paolo non voleva muoversi e come se gli facessi un favore mi aveva detto di accompagnarla io, lui avrebbe badato ad Alvin. Anche perché di solito il pomeriggio dormiva parecchio. Essendo il rifugio non abbastanza vicino gli avevamo detto che saremmo tornati per cena. Ci eravamo cambiati, Olga aveva messo dei pantaloncini ed eravamo partiti subito dopo pranzo. Dopo 5 minuti rivolta a me aveva chiesto:
- Ma tu davvero vorresti camminare per ore? A me basta che trovi posto isolato per scopare.
- Cazzo non ti basta mai. Paolo ieri sera mi ha detto che per festeggiare veniva a scoparti
- Le sue scopate sono come un aperitivo. Per fortuna ero ancora eccitata.
- Ok conosco un bel posticino ma c’è ugualmente mezz’ora di cammino.
Sapevo in anticipo le intenzioni di Olga per questo avevo preso un telo da mare doppio dove poterci stendere. Il posto dove l’avevo portata era un posto che ci andavo da ragazzo a fare il bagno, ‘era un piccolo ruscelletto che scorreva lungo la montagna ma ad un certo punto formava come un laghetto, in effetti era uno stagno di una decina di metri di larghezza con l’acqua profonda una cinquantina di centimetri, al limitare del bosco prima dello stagno c’era un prato lungo una decina di metri. Era un posto sicuro e lontano dal sentiero e da occhi indiscreti, pochi lo conoscevano. Appena arrivati avevo steso il telo, Olga senza pensarci un attimo si era subito spogliata nuda ed aveva commentato
- Mi eccita da morire scopare all’aperto poi qui è bellissimo.
Quando si era sdraiata accanto a me dopo avermi baciato, come se fossimo stati in mezzo alla gente, mi aveva sussurrato all’orecchio. Se vuoi mettermelo nel culo, questa è l’occasione ideale. Lei era stesa sul mi petto, ero sceso con la mia mano lungo la sua schiena, gli avevo accarezzato le chiappe e poi gli avevo infilato un dito nel culo, lei aveva messo un gemito di piacere mente afferrava il mio cazzo iniziando ad accarezzarlo, poi si era spostata e lo aveva preso in bocca. Ci aveva impiegato poco a farlo venire duro, poi si era messa a 4 zampe mi aveva guardato sorridendo e mi aveva detto:
- Dai sono pronta è il momento che aspettavi adesso puoi incularmi.
Mi era inginocchiato dietro di lei, con le mani gli avevo aperto le chiappe ed avevo iniziato a leccargli il buco del culo, lei continua a gemere e quando avevo tentato di infilargli la lingua dentro
- Madonna come sei bravo mi stai facendo sbrodolare. Ma inculami sono pronta.
In effetti lo era, il cazzo era scivolato tutto dentro senza resistenza le palle gli sbattevano sulle chiappe.
- cazzo, ma quanto lo hai lungo sembra quasi di averlo in gola. Pompami piano me lo voglio godere. Se riesci toccami la figa così godo anche io…. Mamma che bello mi fai impazzire.
L’avevo pompata a lungo cercando di stimolargli in clitoride, lei era così eccitata che aveva goduto prima di me, poi mi aveva incitato a sbatterla ed a sborrargli nel culo. Infine, gli avevo sborrato nel culo, emettendo anche io dei gemiti gutturali, più che gemiti sembravano rantoli. Quando avevo tirato il cazzo fuori dal suo culo, la cappella era sporca della mia sborra e delle sue feci, ero corso subito la ruscello a darmi una sciacquata, la stessa cosa aveva fatto lei. Poi eravamo rimasti stesi al sole a coccolarci. Avevamo chiacchierato, lei mi aveva raccontato che ogni volta che sua cugina Patrizia gli raccontava delle scopate che ci facevamo la invidiava molto, e ogni volta il desiderio di scopare con me aumentava. Poi mi aveva raccontato che lei aveva una volta al mese una giornata libera di cui Paolo non era a conoscenza e che volendo poteva dividere in 2 mezze giornate e per questo mi proponeva di vederci ogni 15 giorni per un pomeriggio intero. Visto che da Torino Bergamo era troppo distante ci eravamo messi d’accordo che ci saremmo visti a Milano che era comodo per tutte e due.
Mentre parlavamo lei aveva continuato a giocare con il mio cazzo che era diventato duro, avevo incrociato le mie gambe con le sue nella posizione “a forbice” così lei si trovava il mio cazzo in figa, potevo accarezzargli le tette e ci abbronzavamo al sole. Eravamo immobili, ma io ogni tanto sia per tenerla eccitata sia per non far ammosciare il cazzo la pompava per un paio di secondi. Fra l’altro io gli avevo chiesto di stare attenti per non destare in Paolo nessuno sospetto, anche per quel giorno.
- Tranquillo non sospetta di nulla, poi so io come fare. Stanotte gli salto addosso facendo finta che ho tanta voglia di scopare. Se mi scopa bene tanto e veloce. Altrimenti non avrà sospetti.
- Madonna mia, ma sei davvero una bella troia.
- Ancora non hai idea di quanto sono troia e mi piace esserlo. Ti farò impazzire.
Mentre parlavamo, avevo avuto una strana sensazione come un sesto senso, e non mi ero sbagliato, guardando bene a una decina di metri da noi, dietro un cespuglio un signore sulla cinquantina ci stava spiando facendosi una sega, avevo avvertito Olga e stavo per alzarmi a scacciare il guardone, lei mi blocca.
- lascialo guardare pure. Anzi mettiamoci in modo che possa vedere il cazzo che entra nella figa. Mi eccita un sacco scopare mentre qualcuno mi guarda. Scopami e fagli vedere.
Era davvero una gran troia, aveva allargato un po' le gambe, adesso lo sconosciuto poteva vedere il cazzo che entrava in figa mentre lei con le mani si toccava le tette e la figa. In quella posizione io dovevo stare steso per poterla scopare e non riuscivo pi a vedere lo sconosciuto, al contrario le aveva una buona visuale. L’essere osservata la faceva eccitare davvero di più, aveva avuto una serie di orgasmi ed il mio cazzo ormai colava dei suoi umori, ad un tratto aveva aumentato le sue stimolazioni alla figa dicendo
- Il guardone sta per sborrare quando lo fa sborrami anche tu dentro sborriamo tutti insieme…… adesso sta sborrando. sborra anche tu… si bello ti sento madonna santa che sborrata tutti insieme.
Quando mi ero alzato del guardone non c’era più traccia, era scappato. Ci eravamo rivestiti e tornati a casa, molto prima del previsto, adducendo la scusa che Olga non abituata si era stancata presto. Avevamo passato la serata in allegria facendo una bella grigliata ma senza fare tardi. Chiacchierando mio papà aveva consigliato a Paolo il giorno dopo di partire dopo cena altrimenti avrebbe trovato colonna calcolando il tempo per arrivare a Torino avevano deciso che cenando prima partivano per le 20.
Quella sera Olga appena andati a letto, aveva iniziato a strusciarsi su Paolo iniziando a toccargli il cazzo
- Amore abbiamo scopato ieri sera cosa è L’aria di montagna ti eccita.
- Non so se è l’aria di montagna ma è tutto il giorno che ho voglia
- Eri con Alberto oggi, potevi farti scopare da lui. Da come ti guarda il culo sembra arrapato.
- Ma sei scemo adire queste cose. Penso he non lo farebbe mai sia per rispetto a te ma anche per la storia che ha avuto con patrizia. E poi ricorda che è il Padrino di nostro figlio.
- Dicevo così per dire. Che poi se lo dovessi fare con qualcuno preferirei lui a qualche altro stronzo. Anche per il fatto di ricambiare, hai visto cosa ha fatto? Ci ha ospitati ci ha portato in giro ha pagato al ristorante. Sarebbe stato come ricambiare l’ospitalità che ci ha dato.
- Tu sei tutto scemo, se non la smetti guarda che me lo scopo davvero.
- Guarda di lui non sarei geloso. Ti autorizzo a farlo ma ad una condizione. Poi mi racconti tutto.
- Tu hai una mente perversa. Poi magari vorresti anche assistere.
- Sarebbe eccitantissimo vedere Alberto che ti scopa.
- Meglio dormire mi sa che la vittoria dell’Italia ti ha dato alla testa.
Il mattino dopo alla prima occasione Olga mi aveva raccontato tutto. E mi aveva detto se mi andava l’idea. Quando gli avevo ricordato che avevamo scopato senza che lui sapesse e che pomeriggio avrei trovato modo per scoparla, lei era stata d’accordo con me e che avrebbe detto che avevo tentato approccio ma io non avevo voluto. Poi ricordando il giorno prima gli avevo chiesto se fosse la prima volta che avesse scopato mentre qualcuno la guardava, lei aveva fatto un sorrisino ironico e poi mi aveva detto:
- Iniziamo a frequentarci e poi ti dirà tutto. Sappi solo che ho avuto tante esperienze.
Ero rimasto abbastanza scosso del discorso d Paolo ma per adesso non volevo che lui sapesse o vedesse mentre scopavo Olga. Sembrava che quel giorno non avremmo trovato occasione per scopare, ma nel pomeriggio ci eravamo riusciti. Avevamo fatto grigliata ed eravamo a bordo piscina in costume. Olga era salita in mansarda a far addormentare Alvin. Quando dei vicini erano venuti a trovare i miei genitori. Loro erano saliti ad accoglierli ed io e Paolo eravamo rimasti sulle sdraio a prendere il sole, il quel momento mi era venuta grande idea, scusandomi con Paolo gli avevo detto che salivo a salutare i vicini. Li avevo salutati davvero ma in modo velocissimo, poi avevo iniziato a salire la scala per andare in mansarda, proprio in quel momento Olga stava per scendere, gli avevo detto di tornare subito su.
Si era affacciata alla finestra per vedere se Paolo era ancora sdraiato in piscina io messo dietro
- Resta così, in questo modo puoi controllare i movimenti di paolo ed io posso scoparti.
Si era appoggiata al davanzale spingendo il culo indietro ed allargando le gambe. Gli avevo tolto gli slip poi mi ero inginocchiato ed avevo iniziato a leccargli la figa. L’avevo raccomandata di restare impassibile anche perché Paolo l’aveva vista affacciata. Lei probabilmente aveva tenuto l’espressine del viso il più normale possibile ma continuava a gemer. Si era dovuta spostare un po' perché io non fossi nella visuale di Paolo quando glielo avevo infilato dentro. Poi mentre avevo iniziato a pomparla Paolo aveva iniziato a parlargli e per lei era diventato difficile tenere il tono di voce normale poi mi aveva chiesto
- Per favore mettimelo nel culo ho già goduto adesso lo voglio nl culo.
L’avevo accontentata ed avevo iniziato a pomparla nel culo, ma temendo che qualcuno potesse notare mi assenza non mi ero trattenuto e gli avevo sborrato nel culo. Lei aveva detto a Paolo che andava in bagno e poi lo avrebbe raggiuto. Io ero andato in bagno al piano di sotto e poi raggiunto Paolo. Quando Olga ci aveva raggiunto aveva dato un bacio a Paolo e poi gli aveva detto
- Dalla finestra della mansarda si gode uno spettacolo affascinante. Ti va venire i brividi ti dà sensazioni stupende quasi da farti provare un orgasmo.
Aveva detto quelle parole guardando me con un sorrisetto facendomi occhiolino; Paolo rivolto a me
- Devi venire a trovarci, anche noi abbiamo bei posti. I miei hanno un monolocale a Bardonecchia, come altitudine è molto di più. Il monolocale è piccolino ma in qualche modo ci sistemiamo.
Olga mi aveva sorriso, lei aveva capito le intenzioni di Paolo, ma non potevo dire no all’invito e quando gli avevo dato l’ok lui subito aveva detto che avrebbe organizzato e mi avrebbe saputo sapere la data.
Quando la sera erano partiti mi aveva ricordato la promessa e che quanto prima avrebbe organizzato.
scritto il
2025-09-13
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