Vacanza in Calabria
di
apparenza
genere
scambio di coppia
L’aereo proveniente da Milano era atterrato in perfetto orario quel sabato pomeriggio. Alberto ed Irene ritirati e bagagli e l’auto a noleggio presso l’agenzia erano partiti in direzione di Scilla, ci sarebbero voluti un 20 minuti per arrivare a destinazione. Erano i primi giorni di settembre, in Calabria era ancora piena estate. Alberto mentre guidava, lungo l’autostrada guardava il panorama, a sinistra c’era il mare e poi Messina dove quasi si vedevano le auto transitare, il profumo dei gelsomini era molto intenso gli facevano venire in ente la sua gioventù. Lui era nato in quella terra, anche se negli ultimi 20 anni non era mai tornato per una vacanza lunga ma solo brevi soggiorni per vedere i genitori, dopo la loro morte avvenuta 10 anni prima non era più tornato: Irene gli aveva chiesto più volte di portarla ma fino ad allora avevano sempre rimandato, finalmente era capitata occasione per poter fare quasi 2 settimane di vacanza.
L’appartamento che avevano affittato nel quartiere Chianalea godeva di una vista fantastica. Era al primo piano con sotto il mare che si infrangeva sugli scogli, sicuramente in inverno con le mareggiate l’acqua del mare, se non era chiuso bene e con accorgimenti, entrava in casa. Stava scendendo il tramonto, Irene era sul balcone a godere una vista meravigliosa. Il sole al tramonto lasciava una scia rossa sul mare a distanza si vedeva la Sicilia con l’Etna sullo sfondo ed in lontananza si intravedevano le isole Eolie. Irene era appoggiata al balcone a godersi quel panorama stupendo che per Alberto era stato normale per tanti anni, Indossava dei leggings che facevano risalvare il suo meraviglioso sedere. Albertosi era avvicinato alle sue spalle, l’aveva baciata sul collo ed era rimasto abbracciato a lei. Aveva portato e sue mani dentro la maglietta che Irene indossava ed aveva afferrato il suo seno, Irene al contatto delle mani, al sentir il cazzo di Aberto strusciare sul suo culo e godendosi i baci che Alberto gli dava sul collo aveva emesso un gemito di piacere. Spesso Albert gli aveva detto che in una situazione del genere l’avrebbe scopata sul terrazzo mentre lei poteva godersi il panorama, lo avrebbe gradito ma adesso era ancora giorno.
Alberto l’aveva preso per mano, una volta in camera aveva iniziato a baciarla mentre si spogliavano, l’aveva fatta stendere sul letto poi aveva iniziato a baciargli tutto il corpo, quando era arrivato alla figa, Irene aveva iniziato a gemere e contorcersi, lo aveva attirato sopra di lei e quando lui l’aveva penetrata i primi sintomi dell’orgasmo si erano palesati. Alberto sapeva bene quali erano i desideri di Irene, l’aveva scopata dolcemente e delicatamente, l’orgasmo gli aveva raggiuti insieme facendoli gemere. Sarebbe stato bello restare ancora a letto a far l’amore ma avevano un invito a cena a cui non potevano mancare.
Eravamo stati contattati mesi prima da una coppia di Reggio Calabria tramite un annuncio che avevamo su un sito di incontri. Loro erano alla loro prima esperienza e dato che lui era un professionista molto conosciuto avevano cercato una coppia con cui fare amicizia che fosse molto distante. Gli scambi di informazioni erano stati di alcuni mesi poi infine avevamo organizzato visto che anche noi volevamo fare questa vacanza in Calabria. Umberto era un medico chirurgo presso l’ospedale, Patrizia era casalinga. Avevano più o meno la nostra età che si avvicinava ai 50, dalle foto sembravano proprio una bella coppia. Vista la professione di Umberto lui era libero solo la domenica, a meno di imprevisti, per questo motivo ci avevano invitato a cena sabato sera e per la domenica tutta la giornata intera saremmo andati in barca alle isole eolie. Il week end successivo lo avremmo organizzato insieme.
Irene aveva fatto per prima la doccia, quando Alberto era uscito dal bagno Irene era già vestita, era bellissima e molto sex. Indossava un vestito in seta di colore turchese era allacciato con un colletto alla coreana gli lasciava tutte le spalle ed i fianchi scoperti, dal lato fianchi ad ogni movimento si intravedeva una buona porzione di seno, era quel vedo non vedo che diventava eccitante. L’abito non era lungo, ma molto sopra al ginocchio, l’abbronzatura integrale era messa in risalto dal colore del vestito, infine indossava un paio di sandali estivi con tacco 8. Alberto era Andato sul classico, Pantalone blu e camicia bianca di lino e poi mocassini comodi. Nonostante avessero fatto sesso poco prima Alberto non aveva resistito a fare una carezza al sedere di Irene che veniva messo in risalto dal vestito in seta.
Umberto e Patrizia abitavano in una bella villa con giardino alla periferia della città. Quando gli avevano citofonato, dopo aver varcato il cancello avevo percorso una ventina di metri in macchina per arrivare alla villa, circondata da un giardino ben curato. All’ingresso, oltre a quelli che dovevano Essere Umberto e Patrizia ‘era due ragazzi sui 20 anni, Irene ed Alberto si erano guardati con una strana espressione, era convinti di trovarli soli e che dopo cena ci sarebbe stato il dopocena molto erotico. Da questo nasceva la loro meraviglia a non trovarli soli. I ragazzi gli erano stati presentati come i figli e, a quanto sembra, sarebbero rimasti a cena con loro. Era stata una cena tutta a base di specialità locali, trascorra in allegria senza mai accennare al vero motivo dell’incontro visto la presenza dei figli.
Umberto era davvero un bell’uomo, Irene no se lo aspettava così bello. Era alto magro, brizzolato, abbronzato. Aveva un aspetto moto curato e dele mani che più che quelle di un chirurgo sembravano quelle di un pianista. Aberto aveva capito fin dalle prime battute che a Irene era piaciuto e moltissimo. Anche patrizia era una bella donna, non come certe donne del sud che dopo i 40 si lasciano andare ed ingrassano, lei aveva qualche chilo in più ma tale che la rendeva più sex. Durante la serata aveva parlato poco e si notava che era timida. Vista la serata, Alberto ma soprattutto Irene avevano capito con moto dispiacere che quella sera non ci sarebbe stato un prosieguo. Umberto li aveva avvertiti che il mattino dopo, sarebbero passati a prenderli al porticciolo di Scilla, abbastanza presto e visto che il viaggio li aveva stancati parecchio forse era il caso di andare a letto presto, avrebbero avuto tutto il giorno dopo a disposizione. Umberto e Patrizia li avevano accompagnati alla loro auto, al momento dei saluti la mano di Umberto che si era appoggiata al fianco nudo si Irene gli aveva fatto provare un brivido di piacere, aveva subito pensato che, se fossero stati in un luogo diverso gli sarebbe saltata subito addosso, li invece nel salutarlo si era limitata a sfiorargli le labbra con un leggero e furtivo bacio.
Durante il viaggio di ritorno Alberto con tono dubbioso rivolto ad Irene gli aveva chiesto
- Ho trovato molto strano che a cena ci fossero anche i figli. Tu che ne dici?
- Visto che per loro è la prima esperienza, è normale che abbiano voluto u incontro informale.
- Comunque, sono davvero una bella coppia.
- Azz. Lui è un figo che non ti dico. Solo a guardarlo mi sono bagnata.
Arrivati a casa e messi a letto, la palese eccitazione di Irene l’aveva fatta subito avvicinare ad Alberto che conoscendola bene dopo pochi attimi era dentro di lei. Mentre si baciavano ed Irene era sempre molto più eccitata, lei ad un certo punto facendo riferimento alle loro regole, con vocina flebile gli aveva chiesto
- Ma se domani loro si decidono a farlo, posso baciarlo in bocca?
- Certo amore, so che avresti avuto voglia di farlo anche stasera. Puoi fare tutto quello che vuoi, se ti va anche senza protezione, lui è un dottore sicuramente non avrà malattie
Irene non aveva obiettato, era una bella cosa poter fare tutto con Umberto senza limitazioni. Non voleva offendere Alberto ma in quel momento lo aveva abbracciato stretto dandogli un lugo bacio, ma nella sua mente quello che la stava penetrando era Umberto, al solo pensiero aveva avuto un orgasmo liberatorio che l’aveva lasciato senza fiato. Alberto aveva capito cosa avesse pensato durante l’orgasmo, ma non si era offeso aveva goduto con lei ed aveva goduto per il suo godimento.
La mattina dopo, Irene aveva indossato un costume rosso con sopra in copricostume molto corto, bianco, arabescato e fatto a uncinetto, praticamente non copriva nulla. Umberto e patrizia erano arrivati, all’orario concordato, a bordo di un cabinato molto bello. Prima di salire a bordo, Irene aveva tolto il reggiseno, adesso era come essere in topless, i capezzoli spesso fuoriuscivano dai buchi del copricostume. Umberto l’aveva osservata con uno sguardo voglioso. La traversata fino a Panarea era stata molto veloce, il cabinato aveva dei motori molto potenti. Umberto aveva trovato una caletta dove avevano fatto il bagno.
Dopo il bagno si erano sdraiati sul ponte, Umberto e Patrizia erano un po' impacciati, da parte loro non c’era nessuna iniziativa. Solitamente se Irene ed Alberto fossero stati vicini per scaldare l’ambiente avrebbero iniziato loro a scambiarsi, effusioni. Stavolta Irene era sempre vicino a Umberto, era stata lei a prendere iniziativa chiedendo a Umberto se gli avesse fatto vedere la barca, lui si sarebbe stato alzato avviandosi sottocoperta seguito da Irene. Patrizia prendeva il sole a occhi chiusi, Alberto dopo un paio di minuti aveva iniziato ad accarezzarla, lei lo aveva lasciato fare, ma quando dopo avergli tolto il reggiseno gli aveva infilato la mano dentro le mutandine trovandola bagnata, Patrizia gli aveva detto.
- Non aspettiamo che tornino anche loro?
- Tu pensi che tornano? Io non credo, vieni he ti faccio vedere.
Una volta sottocoperta, in una delle cabine avevano visto Irene ed Umberto, nudi, stesi sul letto che continuavano a baciarsi. Patrizia li aveva osservati un attimo, ma quando Alberto l’aveva presa per mano portandola nell’altra cabina lo aveva seguito senza dire nulla. Si era spogliata e si era sdraiata sul letto pronta a riceverlo. Alberto l’aveva leccata un po' poi l’aveva subito penetrata iniziando a scoparla. Patrizia aveva una notevole carica di libidine, adesso la sua timidezza era scomparsa. Aveva cambiato posizione prendendo il cazzo di Alberto in bocca poi lo aveva incitato a penetrarla in diverse posizioni.
Nel frattempo, Irene si godeva i baci di Umberto, lui era molto dolce, aveva baciato tutto il suo corpo, figa compresa, era stata lei ad attirarlo sopra di sé volendo essere penetrata, con altre coppie avrebbe controllato se avesse indossato il preservativo, ma stavolta voleva sentirlo a pelle, anche perché Alberto non avrebbe fatto obiezioni. Sentite le urla di godimento di Patrizia ed anche loro avevano goduto.
Erano tornati tutti in coperta, le loro espressioni erano tutte di soddisfazione. Irene sbaciucchiava Umberto accarezzandogli il cazzo, ed anche patrizia la imitava. Avevano parlato delle sensazioni provate ed Umberto e Patrizia erano molto contente dell’esperienza fatta. Poi Umberto aveva messo in moto il cabinato poiché aveva prenotato il pranzo in un bel ristorantino. Mentre guidava, Irene si era avvicinata ad Alberto, era leggermente a disagio e gli aveva chiesto
- Ti sei offeso che sono andata da sola a farlo con Umberto?
- Amore, so che ti intriga molto e ti avevo detto che potevi fare tutto senza crearti problemi.
- L’ho fatto senza preservativo con lui. E’ un dottore non dovrebbero esserci problemi.
- Anche io l’ho fatto senza con lei. Patrizia invece vorrebbe farlo tutti insieme.
Durante il pranzo Alberto aveva continuato a riempire agli altri i bicchieri con un buon vino bianco ghiacciato, voleva portarli su di giri e ci era riuscito. Umberto era partito alla ricerca di una caletta dove avrebbero potuto divertirsi in tranquillità. Subito dopo partiti mentre erano sdraiati in coperta, Irne aveva baciato Alberto, Patrizia ne aveva approfittato e senza nessuna inibizione aveva preso il cazzo in bocca ad Alberto erano ancora a scambiarsi effusioni quando Umberto era arrivato a unirsi a loro. Avevano fatto l’amore tutti insieme, Irne aveva tenuto stretta a lungo la mano di Alberto come facevano di solito, ma aveva goduto a lungo con Umberto che la possedeva. Era rimasti a lungo a chiacchierare, cogliendo l’occasione per invitare Umberto e Patrizia a farsi un week end a Milano loro ospiti, raccontandogli dei posti trasgressivi che gli avrebbero fatto visitare loro avevano accettato l’invito ad andare a trovarli.
Il tempo era volato ma Irene voleva farlo ancora una volta con Umberto. Aveva iniziato succhiandogli il cazzo, mentre Umberto era sdraiato gli era andata sopra. Anche patrizia succhiava il cazzo ad Alberto, ma quando aveva raggiunto l’eccitazione massima Irene lo aveva osservato e gli aveva chiesto
- Amore facciamo la doppia? Ho tanta voglia.
Alberto si era staccato da patrizia ed era andato dietro Irene che intanto si era piegata a baciare Umberto, non era la prima volta che lo facevano e quando Alberto aveva puntato il suo cazzo nel culetto di Irene era penetrato dentro con facilità. Adesso anche Umberto poteva sentire il cazzo di Umberto che possedeva Irene in un rapporto anale. Patrizia guardava sbalordita mentre Irene continuava a godere urlando, lei amava la doppia penetrazione poiché gli procurava fortissimi orgasmi. Quando Umberto aveva goduto Irene si era accasciata sopra di lui, Alberto aveva sfilato il cazzo e si era rivolto a Patrizia, che, mentre li osservava aveva continuato a toccarsi lo aveva voluto subito dentro ed insieme avevano goduto.
Al rientro si erano salutati, purtroppo Umberto durante la settimana non poteva liberarsi quindi si erano dati appuntamento per il sabato sera e la domenica. Irene ed Alberto si sarebbero goduti il mare. I 2 giorni che seguirono li avevano passati a crogiolarsi al sole fare escursioni nei posti interessanti e facendo l’amore. Il mercoledì mattia Irene aveva ricordato che Alberto gli aveva raccontato quando da giovane andava in cima all’Aspromonte da dove di riusciva a vedere sia il mar Tirreno che ionio, aveva insistito parecchio. Alberto gli aveva continuato a dire che era pericoloso e che si potevano fare brutti incontri. Irene aveva insistito anche quando Alberto gli aveva detto che, se facevano brutti incontri il pericolo non sarebbe stato quella di essere derubati ma quello di essere abusata., Irene pensando esagerasse aveva continuato a insistere alla fine Alberto aveva ceduto ed avevano deciso di andarci il giorno dopo.
Il giovedì dopo essersi procurati scarpe adatte erano partiti. Si erano fermati a pranzo a Gambarie dove Alberto si era procurato le cartine dei vari sentieri del parco d’Aspromonte. Sarebbero riusciti ad arrivare in macchina fino alla ex base di osservazione U.S.A. in località Nardello, poi da lì dovevano proseguire a piedi. Subito dopo pranzo erano partiti, la strada per arrivare alla vecchia base era asfaltata e ben percorribile ed in mezzoretta erano arrivati. Irene oltre alle scarpe da trekking indossava un giubbotto ed un paio di leggings, così stretti che lasciano poco alla immaginazione, Alberto era molto preoccupato se avessero incontrato qualche latitante per come era vestita Irene difficilmente li avrebbero lasciati andare.
Avevano camminato per una oretta, poi a malincuore Alberto aveva dovuto ammettere di essersi perso. Stavano ancora discutendo sul fatto di essersi persi quando all’improvviso era comparso un ragazzo sui 30 anni, aveva un fucile a tracolla ed in vita si notava il calcio di una pistola, gli aveva chiesto cosa facessero lì e quando gli avevano spiegato loro intenzioni si era offerto di accompagnarli. Erano arrivati in cima in 20 minuti. La vista era davvero spettacolare, Irene ne era entusiasta Alberto molto meno. Quando gli aveva detto a Irene del pericolo che temeva lei ci aveva scherzato su dicendo che invece il ragazzo era stato gentilissimo e se avesse avuto strane intenzioni non li avrebbe accompagnati nel posto che volevano vedere. Le preoccupazioni di Alberto erano aumentate quando al ritorno il ragazzo aveva deviato.
Ad un certo punto erano arrivati in una piccola radura dove nelle rocce di vedeva l’apertura di una grotta. All’esterno c’era un tavolo delle panche e un focolare, era chiaro che qualcuno ci abitava. Al nostro arrivo dalla grotta erano usciti altri due uomini. Si erano parlati in dialetto pensando che non capissero, le loro intenzioni erano stati subito palesi e se lo erano detto chiaramente, volevano farsi Irene. Li avevano invitati a sedere poi gli avevano dato un bicchiere di vino da bere. Lo avevamo bevuto anche perché avevano sete, lo avevano riempito di nuovo invitandoli a bere di nuovo. Alberto era riuscito a mettere al corrente Irene di quello che si erano detti in dialetto ed era stato a quel punto che lei si era preoccupata, purtroppo era tardi. Per un po' avevano chiacchierato in modo amichevole, il vino che avevano bevuto aveva avuto uno strano effetto su Irene, che adesso continuava a ridere, da come scherzava Alberto aveva pensato che la situazione ormai non la preoccupasse più di tanto e che avesse come perso i freni inibitori.
Ad un certo punto l’uomo che sembrava il più anziano, aveva sui 50 anni, rivolgendosi a Irene gli aveva iniziato un discorso sulla solitudine a cui erano costretti, sul fatto che erano mesi che non vedevano una donna e che sarebbe stato molto gradito da parte sua se li avesse fatti divertire un po'. Irene ormai era conscia del casino in cui si erano cacciati, aveva guardato la faccia preoccupata ed impaurita di Alberto che gli aveva fatto capire che quegli uomini con le buone o con le cattive avrebbero ottenuto quello che volevano. Si era rivolta all’uomo e con grande serietà gli aveva detto
- Capisco bene cosa state chiedendo. Vi accontenterò alle mie condizioni. Non dovete farci del male, dovete esserci delicati, dovete mettere il preservativo ed il mio compagno deve stare accanto a me
Gli uomini avevano accettato con grande gioia ma non avevano preservativi, a quello avremmo provveduto poiché nel marsupio ne avevano una confezione intera. Li avevano portati dentro alla grotta dove c’erano 2 grandi letti, con loro era entrato l’uomo più anziano che aveva invitato Irene a spogliarsi, lei volutamente si era spogliata lentamente mentre l’uomo la osservava con la bava alla bocca. Irene aveva attirato Alberto iniziando a baciarlo mentre l’uomo senza nemmeno spogliarsi era andato sopra Irene iniziando a scoparla. Era stata una cosa molto veloce, l’uomo era subito venuto, si era staccato da lei ed uscito dalla grotta. Subito era entrato un altro che si era comportato come il primo, stavolta Irene aveva iniziato a gemere di piacere, stringeva forte la mano di Alberto e continuava a baciarlo per evitare i baci degli uomini. Anche il secondo uomo era venuto, per ultimo era stato il ragazzo che li aveva portato in quel posto. Lui era durato di più e questa volta Irene era riuscita a godere. Quando il terzo uomo era uscito Irene aveva fatto slacciare i pantaloni ad Alberto e gli aveva chiesto di prenderla come avevano fatto quegli uomini. Avevano goduto insieme poi si erano rivestiti ed erano usciti dalla grotta.
Fuori gli uomini avevano apparecchiato il tavolo in legno, cera del salame formaggio pane pomodori mentre sullo spiedo stavano cuocendo 2 polli interi. Li avevano invitati a sedersi dicendo che dopo li avrebbero accompagnati alla macchina. Avevano iniziato a mangiare, gli uomini continuavano ad offrire vino ed a insistere che lo bevessero ne avevano bevuti altri 2 bicchieri, adesso Irene se non ubriaca ci mancava poco che lo fosse. In realtà erano tutti alticci, Alberto compreso. Gli uomini avevano iniziato a dare palpate sul culo e sulle tette a Irene, lei continuava a ridere ed a sua volta allungava le mani a toccargli il pacco. Quando gli avevano chiesto se era d’accordo di fare l’amore gli aveva detto subito di sì. Fra gli uomini era subito nata la diatriba a chi doveva essere il primo stavolta, ma a far tornare la calma ci aveva pensato Irene, ormai aveva perso tutti freni inibitori e mettendo la pace fra tutti gli aveva detto
- Facciamo così, lo faccio con 2 per volta prima due di voi, poi l’altro insieme ad Alberto
Era stata una cosa che loro non avevano mai fatto ma non ci avrebbero rinunciato. Stavolta Irene era eccitata e fin da subito aveva iniziato a godere. Quando era toccato ad Alberto e l’altro aveva fatto stendere Alberto sotto andandogli sopra poi aveva invitato l’altro a metterglielo dietro. Aveva avuto un orgasmo pazzesco. Gli uomini adesso erano gentilissimi. Dopo che ci eravamo vestiti uno di loro ci aveva accompagnato alla nostra auto che non distava nemmeno 20 minuti dalla loro grotta.
Ormai stava per fare buio, durante il viaggio Irene aveva dormito, Arrivati a casa aveva fatto una lunga doccia e poi si era addormentata subito. Il giorno dopo avevano passato la giornata in spiaggia. La sera quando erano a letto si era avvicinata ad Alberto cercando di parlare del giorno prima ma lui aveva detto:
- Amore quello che è successo e successo inutile rivangare e poi alla fine abbiamo goduto tutti.
Il giorno dopo era sabato, la sera avevano invito a casa si Umberto e Patrizia. Irene nel vestirsi aveva chiesto ad Alberto se fosse il caso dimettersi sex visto che forse ci sarebbero stati i figli. Alberto gli aveva risposto di fregarsene e vestirsi come gradiva, probabilmente sarebbe stata l’ultima volta che li vedevano.
Irene già alla partenza da casa era bagnatissima, lo aveva detto anche ad Alberto che aveva sorriso. Umberto gli piaceva davvero. Quando erano arrivati era stata patrizia a fargli capire che ci sarebbe stato qualcosa di diverso. Li aveva accolti vestita in modo molto sex e aveva baciato in bocca Alberto sull’uscio della porta. I figli non c’erano sarebbero ritornati la domenica sera quindi volendo potevano restare a dormire da loro. Alberto aveva preso la parola e guardando Irene aveva proposto che la notte Irene avrebbe Dormito con Umberto e patrizia con lui. Tutti avevano accettato, Irene sapere che lo aveva fatto per lei e si era avvicinato a lui dandogli un bacio in bocca.
La cena era trascorsa fra frasi a doppio senso, baci, palpate ed allusioni. Dopo cena ogni coppia era andata nelle loro stanze. Patrizia appena arrivati in camera aveva fatto vedere ad Alberto un vasetto di vaselina dicendo che anche lei voleva provare a prenderlo dietro. Alberto l’aveva accontentata, ma non solo quello, avevano scopato a lungo. Era verso le 3 di notte, ad Alberto era venuta sete, era sceso in cucina a prendere da bere ed era rimasto sorpreso di trovare Irne a bere ma con una espressione non delle migliori. Gli aveva subito chiesto come mai non era contenta visto che l’aveva lasciata per tutta notte con Umberto. Irene lo aveva ringraziato per quello poi gli aveva detto
- Pensavo a una notte di scopate dolci e romantiche. Invece lui dopo che domenica scorsa ha visto che me lo mettevi dietro ed io godevo tantissimo ha voluto dietro. 3 volte ma sempre dietro.
- Anche Patrizia portato vaselina, ha voluto provarlo dietro. Loro credevano che farlo da dietro non si godesse e vedendo tuoi orgasmi hanno voluto provare. Ma se non ti va diglielo.
Il giorno dopo si erano svegliati tutti tardissimo, non eravamo usciti in barca erano rimasti a casa. Dopo pranzo visto che il tempo a disposizione non era tanto, eravamo andati tutti in una camera a fare sesso. Irene all’ennesimo tentativo di Umberto di metterglielo dietro si era rifiutata, così lo avevano fatto come piaceva a lei. Patrizia aveva espresso il desiderio di provare la doppia come aveva fatto Irene. L’avevano accontentata, Alberto era rimasto sotto e dietro glielo aveva messo Umberto, anche lei aveva goduto ma non era stato un orgasmo sconvolgente come quelli che aveva Irene. Non avevamo voluto rimanere a cena per non vedere i figli si erano salutati con la promessa di rivedersi.
Avevano ancora quasi una settimana di ferie, si godevano il mare ed il buon cibo. Stranamente dal solito Irene sembrava avesse più voglia di sesso. Era il giovedì pomeriggio, erano a letto a coccolarsi quando Alberto gli era andato dentro e gli aveva sussurrato all’orecchio
- Amore ricordi giovedì scorso? Era più o meno questa ora.
Era stato come scatenare l’inferno, Irene si era scatenata, avevano scopato in modo quasi animalesco godendo tantissimo. Poi si erano preparati a uscire a cena, era una delle ultime sere, il sabato pomeriggio sarebbero ripartiti. Erano rientrati tardi e vista la performance del pomeriggio Alberto pensava che Irene volesse dormire. Era tardi Alberto dormiva ma era stato svegliato da Irene che gli stava succhiando il cazzo, quando si era svegliato lo aveva attirato sopra di sé facendosi penetrare poi aveva iniziato a baciarlo e gemere era eccitatissima ma ad un certo punto gli aveva sussurrato all’orecchio
- Amore ho tanta voglia di tornare sull’Aspromonte domani è l’ultimo giorno mi porti?
- Lo vuoi davvero? Se è questo che desideri domani ti porterò di nuovo. Anche che non conosciamo la strada sono sicuro che ci troveranno lo. Partiremo presto così avremo più tempo
A Irene erano bastate quelle parole per avere un orgasmo sconvolgente. Il giorno dopo ne avrebbe avuti molti di orgasmi, voleva che quella vacanza in Calabria diventasse indimenticabile.
L’appartamento che avevano affittato nel quartiere Chianalea godeva di una vista fantastica. Era al primo piano con sotto il mare che si infrangeva sugli scogli, sicuramente in inverno con le mareggiate l’acqua del mare, se non era chiuso bene e con accorgimenti, entrava in casa. Stava scendendo il tramonto, Irene era sul balcone a godere una vista meravigliosa. Il sole al tramonto lasciava una scia rossa sul mare a distanza si vedeva la Sicilia con l’Etna sullo sfondo ed in lontananza si intravedevano le isole Eolie. Irene era appoggiata al balcone a godersi quel panorama stupendo che per Alberto era stato normale per tanti anni, Indossava dei leggings che facevano risalvare il suo meraviglioso sedere. Albertosi era avvicinato alle sue spalle, l’aveva baciata sul collo ed era rimasto abbracciato a lei. Aveva portato e sue mani dentro la maglietta che Irene indossava ed aveva afferrato il suo seno, Irene al contatto delle mani, al sentir il cazzo di Aberto strusciare sul suo culo e godendosi i baci che Alberto gli dava sul collo aveva emesso un gemito di piacere. Spesso Albert gli aveva detto che in una situazione del genere l’avrebbe scopata sul terrazzo mentre lei poteva godersi il panorama, lo avrebbe gradito ma adesso era ancora giorno.
Alberto l’aveva preso per mano, una volta in camera aveva iniziato a baciarla mentre si spogliavano, l’aveva fatta stendere sul letto poi aveva iniziato a baciargli tutto il corpo, quando era arrivato alla figa, Irene aveva iniziato a gemere e contorcersi, lo aveva attirato sopra di lei e quando lui l’aveva penetrata i primi sintomi dell’orgasmo si erano palesati. Alberto sapeva bene quali erano i desideri di Irene, l’aveva scopata dolcemente e delicatamente, l’orgasmo gli aveva raggiuti insieme facendoli gemere. Sarebbe stato bello restare ancora a letto a far l’amore ma avevano un invito a cena a cui non potevano mancare.
Eravamo stati contattati mesi prima da una coppia di Reggio Calabria tramite un annuncio che avevamo su un sito di incontri. Loro erano alla loro prima esperienza e dato che lui era un professionista molto conosciuto avevano cercato una coppia con cui fare amicizia che fosse molto distante. Gli scambi di informazioni erano stati di alcuni mesi poi infine avevamo organizzato visto che anche noi volevamo fare questa vacanza in Calabria. Umberto era un medico chirurgo presso l’ospedale, Patrizia era casalinga. Avevano più o meno la nostra età che si avvicinava ai 50, dalle foto sembravano proprio una bella coppia. Vista la professione di Umberto lui era libero solo la domenica, a meno di imprevisti, per questo motivo ci avevano invitato a cena sabato sera e per la domenica tutta la giornata intera saremmo andati in barca alle isole eolie. Il week end successivo lo avremmo organizzato insieme.
Irene aveva fatto per prima la doccia, quando Alberto era uscito dal bagno Irene era già vestita, era bellissima e molto sex. Indossava un vestito in seta di colore turchese era allacciato con un colletto alla coreana gli lasciava tutte le spalle ed i fianchi scoperti, dal lato fianchi ad ogni movimento si intravedeva una buona porzione di seno, era quel vedo non vedo che diventava eccitante. L’abito non era lungo, ma molto sopra al ginocchio, l’abbronzatura integrale era messa in risalto dal colore del vestito, infine indossava un paio di sandali estivi con tacco 8. Alberto era Andato sul classico, Pantalone blu e camicia bianca di lino e poi mocassini comodi. Nonostante avessero fatto sesso poco prima Alberto non aveva resistito a fare una carezza al sedere di Irene che veniva messo in risalto dal vestito in seta.
Umberto e Patrizia abitavano in una bella villa con giardino alla periferia della città. Quando gli avevano citofonato, dopo aver varcato il cancello avevo percorso una ventina di metri in macchina per arrivare alla villa, circondata da un giardino ben curato. All’ingresso, oltre a quelli che dovevano Essere Umberto e Patrizia ‘era due ragazzi sui 20 anni, Irene ed Alberto si erano guardati con una strana espressione, era convinti di trovarli soli e che dopo cena ci sarebbe stato il dopocena molto erotico. Da questo nasceva la loro meraviglia a non trovarli soli. I ragazzi gli erano stati presentati come i figli e, a quanto sembra, sarebbero rimasti a cena con loro. Era stata una cena tutta a base di specialità locali, trascorra in allegria senza mai accennare al vero motivo dell’incontro visto la presenza dei figli.
Umberto era davvero un bell’uomo, Irene no se lo aspettava così bello. Era alto magro, brizzolato, abbronzato. Aveva un aspetto moto curato e dele mani che più che quelle di un chirurgo sembravano quelle di un pianista. Aberto aveva capito fin dalle prime battute che a Irene era piaciuto e moltissimo. Anche patrizia era una bella donna, non come certe donne del sud che dopo i 40 si lasciano andare ed ingrassano, lei aveva qualche chilo in più ma tale che la rendeva più sex. Durante la serata aveva parlato poco e si notava che era timida. Vista la serata, Alberto ma soprattutto Irene avevano capito con moto dispiacere che quella sera non ci sarebbe stato un prosieguo. Umberto li aveva avvertiti che il mattino dopo, sarebbero passati a prenderli al porticciolo di Scilla, abbastanza presto e visto che il viaggio li aveva stancati parecchio forse era il caso di andare a letto presto, avrebbero avuto tutto il giorno dopo a disposizione. Umberto e Patrizia li avevano accompagnati alla loro auto, al momento dei saluti la mano di Umberto che si era appoggiata al fianco nudo si Irene gli aveva fatto provare un brivido di piacere, aveva subito pensato che, se fossero stati in un luogo diverso gli sarebbe saltata subito addosso, li invece nel salutarlo si era limitata a sfiorargli le labbra con un leggero e furtivo bacio.
Durante il viaggio di ritorno Alberto con tono dubbioso rivolto ad Irene gli aveva chiesto
- Ho trovato molto strano che a cena ci fossero anche i figli. Tu che ne dici?
- Visto che per loro è la prima esperienza, è normale che abbiano voluto u incontro informale.
- Comunque, sono davvero una bella coppia.
- Azz. Lui è un figo che non ti dico. Solo a guardarlo mi sono bagnata.
Arrivati a casa e messi a letto, la palese eccitazione di Irene l’aveva fatta subito avvicinare ad Alberto che conoscendola bene dopo pochi attimi era dentro di lei. Mentre si baciavano ed Irene era sempre molto più eccitata, lei ad un certo punto facendo riferimento alle loro regole, con vocina flebile gli aveva chiesto
- Ma se domani loro si decidono a farlo, posso baciarlo in bocca?
- Certo amore, so che avresti avuto voglia di farlo anche stasera. Puoi fare tutto quello che vuoi, se ti va anche senza protezione, lui è un dottore sicuramente non avrà malattie
Irene non aveva obiettato, era una bella cosa poter fare tutto con Umberto senza limitazioni. Non voleva offendere Alberto ma in quel momento lo aveva abbracciato stretto dandogli un lugo bacio, ma nella sua mente quello che la stava penetrando era Umberto, al solo pensiero aveva avuto un orgasmo liberatorio che l’aveva lasciato senza fiato. Alberto aveva capito cosa avesse pensato durante l’orgasmo, ma non si era offeso aveva goduto con lei ed aveva goduto per il suo godimento.
La mattina dopo, Irene aveva indossato un costume rosso con sopra in copricostume molto corto, bianco, arabescato e fatto a uncinetto, praticamente non copriva nulla. Umberto e patrizia erano arrivati, all’orario concordato, a bordo di un cabinato molto bello. Prima di salire a bordo, Irene aveva tolto il reggiseno, adesso era come essere in topless, i capezzoli spesso fuoriuscivano dai buchi del copricostume. Umberto l’aveva osservata con uno sguardo voglioso. La traversata fino a Panarea era stata molto veloce, il cabinato aveva dei motori molto potenti. Umberto aveva trovato una caletta dove avevano fatto il bagno.
Dopo il bagno si erano sdraiati sul ponte, Umberto e Patrizia erano un po' impacciati, da parte loro non c’era nessuna iniziativa. Solitamente se Irene ed Alberto fossero stati vicini per scaldare l’ambiente avrebbero iniziato loro a scambiarsi, effusioni. Stavolta Irene era sempre vicino a Umberto, era stata lei a prendere iniziativa chiedendo a Umberto se gli avesse fatto vedere la barca, lui si sarebbe stato alzato avviandosi sottocoperta seguito da Irene. Patrizia prendeva il sole a occhi chiusi, Alberto dopo un paio di minuti aveva iniziato ad accarezzarla, lei lo aveva lasciato fare, ma quando dopo avergli tolto il reggiseno gli aveva infilato la mano dentro le mutandine trovandola bagnata, Patrizia gli aveva detto.
- Non aspettiamo che tornino anche loro?
- Tu pensi che tornano? Io non credo, vieni he ti faccio vedere.
Una volta sottocoperta, in una delle cabine avevano visto Irene ed Umberto, nudi, stesi sul letto che continuavano a baciarsi. Patrizia li aveva osservati un attimo, ma quando Alberto l’aveva presa per mano portandola nell’altra cabina lo aveva seguito senza dire nulla. Si era spogliata e si era sdraiata sul letto pronta a riceverlo. Alberto l’aveva leccata un po' poi l’aveva subito penetrata iniziando a scoparla. Patrizia aveva una notevole carica di libidine, adesso la sua timidezza era scomparsa. Aveva cambiato posizione prendendo il cazzo di Alberto in bocca poi lo aveva incitato a penetrarla in diverse posizioni.
Nel frattempo, Irene si godeva i baci di Umberto, lui era molto dolce, aveva baciato tutto il suo corpo, figa compresa, era stata lei ad attirarlo sopra di sé volendo essere penetrata, con altre coppie avrebbe controllato se avesse indossato il preservativo, ma stavolta voleva sentirlo a pelle, anche perché Alberto non avrebbe fatto obiezioni. Sentite le urla di godimento di Patrizia ed anche loro avevano goduto.
Erano tornati tutti in coperta, le loro espressioni erano tutte di soddisfazione. Irene sbaciucchiava Umberto accarezzandogli il cazzo, ed anche patrizia la imitava. Avevano parlato delle sensazioni provate ed Umberto e Patrizia erano molto contente dell’esperienza fatta. Poi Umberto aveva messo in moto il cabinato poiché aveva prenotato il pranzo in un bel ristorantino. Mentre guidava, Irene si era avvicinata ad Alberto, era leggermente a disagio e gli aveva chiesto
- Ti sei offeso che sono andata da sola a farlo con Umberto?
- Amore, so che ti intriga molto e ti avevo detto che potevi fare tutto senza crearti problemi.
- L’ho fatto senza preservativo con lui. E’ un dottore non dovrebbero esserci problemi.
- Anche io l’ho fatto senza con lei. Patrizia invece vorrebbe farlo tutti insieme.
Durante il pranzo Alberto aveva continuato a riempire agli altri i bicchieri con un buon vino bianco ghiacciato, voleva portarli su di giri e ci era riuscito. Umberto era partito alla ricerca di una caletta dove avrebbero potuto divertirsi in tranquillità. Subito dopo partiti mentre erano sdraiati in coperta, Irne aveva baciato Alberto, Patrizia ne aveva approfittato e senza nessuna inibizione aveva preso il cazzo in bocca ad Alberto erano ancora a scambiarsi effusioni quando Umberto era arrivato a unirsi a loro. Avevano fatto l’amore tutti insieme, Irne aveva tenuto stretta a lungo la mano di Alberto come facevano di solito, ma aveva goduto a lungo con Umberto che la possedeva. Era rimasti a lungo a chiacchierare, cogliendo l’occasione per invitare Umberto e Patrizia a farsi un week end a Milano loro ospiti, raccontandogli dei posti trasgressivi che gli avrebbero fatto visitare loro avevano accettato l’invito ad andare a trovarli.
Il tempo era volato ma Irene voleva farlo ancora una volta con Umberto. Aveva iniziato succhiandogli il cazzo, mentre Umberto era sdraiato gli era andata sopra. Anche patrizia succhiava il cazzo ad Alberto, ma quando aveva raggiunto l’eccitazione massima Irene lo aveva osservato e gli aveva chiesto
- Amore facciamo la doppia? Ho tanta voglia.
Alberto si era staccato da patrizia ed era andato dietro Irene che intanto si era piegata a baciare Umberto, non era la prima volta che lo facevano e quando Alberto aveva puntato il suo cazzo nel culetto di Irene era penetrato dentro con facilità. Adesso anche Umberto poteva sentire il cazzo di Umberto che possedeva Irene in un rapporto anale. Patrizia guardava sbalordita mentre Irene continuava a godere urlando, lei amava la doppia penetrazione poiché gli procurava fortissimi orgasmi. Quando Umberto aveva goduto Irene si era accasciata sopra di lui, Alberto aveva sfilato il cazzo e si era rivolto a Patrizia, che, mentre li osservava aveva continuato a toccarsi lo aveva voluto subito dentro ed insieme avevano goduto.
Al rientro si erano salutati, purtroppo Umberto durante la settimana non poteva liberarsi quindi si erano dati appuntamento per il sabato sera e la domenica. Irene ed Alberto si sarebbero goduti il mare. I 2 giorni che seguirono li avevano passati a crogiolarsi al sole fare escursioni nei posti interessanti e facendo l’amore. Il mercoledì mattia Irene aveva ricordato che Alberto gli aveva raccontato quando da giovane andava in cima all’Aspromonte da dove di riusciva a vedere sia il mar Tirreno che ionio, aveva insistito parecchio. Alberto gli aveva continuato a dire che era pericoloso e che si potevano fare brutti incontri. Irene aveva insistito anche quando Alberto gli aveva detto che, se facevano brutti incontri il pericolo non sarebbe stato quella di essere derubati ma quello di essere abusata., Irene pensando esagerasse aveva continuato a insistere alla fine Alberto aveva ceduto ed avevano deciso di andarci il giorno dopo.
Il giovedì dopo essersi procurati scarpe adatte erano partiti. Si erano fermati a pranzo a Gambarie dove Alberto si era procurato le cartine dei vari sentieri del parco d’Aspromonte. Sarebbero riusciti ad arrivare in macchina fino alla ex base di osservazione U.S.A. in località Nardello, poi da lì dovevano proseguire a piedi. Subito dopo pranzo erano partiti, la strada per arrivare alla vecchia base era asfaltata e ben percorribile ed in mezzoretta erano arrivati. Irene oltre alle scarpe da trekking indossava un giubbotto ed un paio di leggings, così stretti che lasciano poco alla immaginazione, Alberto era molto preoccupato se avessero incontrato qualche latitante per come era vestita Irene difficilmente li avrebbero lasciati andare.
Avevano camminato per una oretta, poi a malincuore Alberto aveva dovuto ammettere di essersi perso. Stavano ancora discutendo sul fatto di essersi persi quando all’improvviso era comparso un ragazzo sui 30 anni, aveva un fucile a tracolla ed in vita si notava il calcio di una pistola, gli aveva chiesto cosa facessero lì e quando gli avevano spiegato loro intenzioni si era offerto di accompagnarli. Erano arrivati in cima in 20 minuti. La vista era davvero spettacolare, Irene ne era entusiasta Alberto molto meno. Quando gli aveva detto a Irene del pericolo che temeva lei ci aveva scherzato su dicendo che invece il ragazzo era stato gentilissimo e se avesse avuto strane intenzioni non li avrebbe accompagnati nel posto che volevano vedere. Le preoccupazioni di Alberto erano aumentate quando al ritorno il ragazzo aveva deviato.
Ad un certo punto erano arrivati in una piccola radura dove nelle rocce di vedeva l’apertura di una grotta. All’esterno c’era un tavolo delle panche e un focolare, era chiaro che qualcuno ci abitava. Al nostro arrivo dalla grotta erano usciti altri due uomini. Si erano parlati in dialetto pensando che non capissero, le loro intenzioni erano stati subito palesi e se lo erano detto chiaramente, volevano farsi Irene. Li avevano invitati a sedere poi gli avevano dato un bicchiere di vino da bere. Lo avevamo bevuto anche perché avevano sete, lo avevano riempito di nuovo invitandoli a bere di nuovo. Alberto era riuscito a mettere al corrente Irene di quello che si erano detti in dialetto ed era stato a quel punto che lei si era preoccupata, purtroppo era tardi. Per un po' avevano chiacchierato in modo amichevole, il vino che avevano bevuto aveva avuto uno strano effetto su Irene, che adesso continuava a ridere, da come scherzava Alberto aveva pensato che la situazione ormai non la preoccupasse più di tanto e che avesse come perso i freni inibitori.
Ad un certo punto l’uomo che sembrava il più anziano, aveva sui 50 anni, rivolgendosi a Irene gli aveva iniziato un discorso sulla solitudine a cui erano costretti, sul fatto che erano mesi che non vedevano una donna e che sarebbe stato molto gradito da parte sua se li avesse fatti divertire un po'. Irene ormai era conscia del casino in cui si erano cacciati, aveva guardato la faccia preoccupata ed impaurita di Alberto che gli aveva fatto capire che quegli uomini con le buone o con le cattive avrebbero ottenuto quello che volevano. Si era rivolta all’uomo e con grande serietà gli aveva detto
- Capisco bene cosa state chiedendo. Vi accontenterò alle mie condizioni. Non dovete farci del male, dovete esserci delicati, dovete mettere il preservativo ed il mio compagno deve stare accanto a me
Gli uomini avevano accettato con grande gioia ma non avevano preservativi, a quello avremmo provveduto poiché nel marsupio ne avevano una confezione intera. Li avevano portati dentro alla grotta dove c’erano 2 grandi letti, con loro era entrato l’uomo più anziano che aveva invitato Irene a spogliarsi, lei volutamente si era spogliata lentamente mentre l’uomo la osservava con la bava alla bocca. Irene aveva attirato Alberto iniziando a baciarlo mentre l’uomo senza nemmeno spogliarsi era andato sopra Irene iniziando a scoparla. Era stata una cosa molto veloce, l’uomo era subito venuto, si era staccato da lei ed uscito dalla grotta. Subito era entrato un altro che si era comportato come il primo, stavolta Irene aveva iniziato a gemere di piacere, stringeva forte la mano di Alberto e continuava a baciarlo per evitare i baci degli uomini. Anche il secondo uomo era venuto, per ultimo era stato il ragazzo che li aveva portato in quel posto. Lui era durato di più e questa volta Irene era riuscita a godere. Quando il terzo uomo era uscito Irene aveva fatto slacciare i pantaloni ad Alberto e gli aveva chiesto di prenderla come avevano fatto quegli uomini. Avevano goduto insieme poi si erano rivestiti ed erano usciti dalla grotta.
Fuori gli uomini avevano apparecchiato il tavolo in legno, cera del salame formaggio pane pomodori mentre sullo spiedo stavano cuocendo 2 polli interi. Li avevano invitati a sedersi dicendo che dopo li avrebbero accompagnati alla macchina. Avevano iniziato a mangiare, gli uomini continuavano ad offrire vino ed a insistere che lo bevessero ne avevano bevuti altri 2 bicchieri, adesso Irene se non ubriaca ci mancava poco che lo fosse. In realtà erano tutti alticci, Alberto compreso. Gli uomini avevano iniziato a dare palpate sul culo e sulle tette a Irene, lei continuava a ridere ed a sua volta allungava le mani a toccargli il pacco. Quando gli avevano chiesto se era d’accordo di fare l’amore gli aveva detto subito di sì. Fra gli uomini era subito nata la diatriba a chi doveva essere il primo stavolta, ma a far tornare la calma ci aveva pensato Irene, ormai aveva perso tutti freni inibitori e mettendo la pace fra tutti gli aveva detto
- Facciamo così, lo faccio con 2 per volta prima due di voi, poi l’altro insieme ad Alberto
Era stata una cosa che loro non avevano mai fatto ma non ci avrebbero rinunciato. Stavolta Irene era eccitata e fin da subito aveva iniziato a godere. Quando era toccato ad Alberto e l’altro aveva fatto stendere Alberto sotto andandogli sopra poi aveva invitato l’altro a metterglielo dietro. Aveva avuto un orgasmo pazzesco. Gli uomini adesso erano gentilissimi. Dopo che ci eravamo vestiti uno di loro ci aveva accompagnato alla nostra auto che non distava nemmeno 20 minuti dalla loro grotta.
Ormai stava per fare buio, durante il viaggio Irene aveva dormito, Arrivati a casa aveva fatto una lunga doccia e poi si era addormentata subito. Il giorno dopo avevano passato la giornata in spiaggia. La sera quando erano a letto si era avvicinata ad Alberto cercando di parlare del giorno prima ma lui aveva detto:
- Amore quello che è successo e successo inutile rivangare e poi alla fine abbiamo goduto tutti.
Il giorno dopo era sabato, la sera avevano invito a casa si Umberto e Patrizia. Irene nel vestirsi aveva chiesto ad Alberto se fosse il caso dimettersi sex visto che forse ci sarebbero stati i figli. Alberto gli aveva risposto di fregarsene e vestirsi come gradiva, probabilmente sarebbe stata l’ultima volta che li vedevano.
Irene già alla partenza da casa era bagnatissima, lo aveva detto anche ad Alberto che aveva sorriso. Umberto gli piaceva davvero. Quando erano arrivati era stata patrizia a fargli capire che ci sarebbe stato qualcosa di diverso. Li aveva accolti vestita in modo molto sex e aveva baciato in bocca Alberto sull’uscio della porta. I figli non c’erano sarebbero ritornati la domenica sera quindi volendo potevano restare a dormire da loro. Alberto aveva preso la parola e guardando Irene aveva proposto che la notte Irene avrebbe Dormito con Umberto e patrizia con lui. Tutti avevano accettato, Irene sapere che lo aveva fatto per lei e si era avvicinato a lui dandogli un bacio in bocca.
La cena era trascorsa fra frasi a doppio senso, baci, palpate ed allusioni. Dopo cena ogni coppia era andata nelle loro stanze. Patrizia appena arrivati in camera aveva fatto vedere ad Alberto un vasetto di vaselina dicendo che anche lei voleva provare a prenderlo dietro. Alberto l’aveva accontentata, ma non solo quello, avevano scopato a lungo. Era verso le 3 di notte, ad Alberto era venuta sete, era sceso in cucina a prendere da bere ed era rimasto sorpreso di trovare Irne a bere ma con una espressione non delle migliori. Gli aveva subito chiesto come mai non era contenta visto che l’aveva lasciata per tutta notte con Umberto. Irene lo aveva ringraziato per quello poi gli aveva detto
- Pensavo a una notte di scopate dolci e romantiche. Invece lui dopo che domenica scorsa ha visto che me lo mettevi dietro ed io godevo tantissimo ha voluto dietro. 3 volte ma sempre dietro.
- Anche Patrizia portato vaselina, ha voluto provarlo dietro. Loro credevano che farlo da dietro non si godesse e vedendo tuoi orgasmi hanno voluto provare. Ma se non ti va diglielo.
Il giorno dopo si erano svegliati tutti tardissimo, non eravamo usciti in barca erano rimasti a casa. Dopo pranzo visto che il tempo a disposizione non era tanto, eravamo andati tutti in una camera a fare sesso. Irene all’ennesimo tentativo di Umberto di metterglielo dietro si era rifiutata, così lo avevano fatto come piaceva a lei. Patrizia aveva espresso il desiderio di provare la doppia come aveva fatto Irene. L’avevano accontentata, Alberto era rimasto sotto e dietro glielo aveva messo Umberto, anche lei aveva goduto ma non era stato un orgasmo sconvolgente come quelli che aveva Irene. Non avevamo voluto rimanere a cena per non vedere i figli si erano salutati con la promessa di rivedersi.
Avevano ancora quasi una settimana di ferie, si godevano il mare ed il buon cibo. Stranamente dal solito Irene sembrava avesse più voglia di sesso. Era il giovedì pomeriggio, erano a letto a coccolarsi quando Alberto gli era andato dentro e gli aveva sussurrato all’orecchio
- Amore ricordi giovedì scorso? Era più o meno questa ora.
Era stato come scatenare l’inferno, Irene si era scatenata, avevano scopato in modo quasi animalesco godendo tantissimo. Poi si erano preparati a uscire a cena, era una delle ultime sere, il sabato pomeriggio sarebbero ripartiti. Erano rientrati tardi e vista la performance del pomeriggio Alberto pensava che Irene volesse dormire. Era tardi Alberto dormiva ma era stato svegliato da Irene che gli stava succhiando il cazzo, quando si era svegliato lo aveva attirato sopra di sé facendosi penetrare poi aveva iniziato a baciarlo e gemere era eccitatissima ma ad un certo punto gli aveva sussurrato all’orecchio
- Amore ho tanta voglia di tornare sull’Aspromonte domani è l’ultimo giorno mi porti?
- Lo vuoi davvero? Se è questo che desideri domani ti porterò di nuovo. Anche che non conosciamo la strada sono sicuro che ci troveranno lo. Partiremo presto così avremo più tempo
A Irene erano bastate quelle parole per avere un orgasmo sconvolgente. Il giorno dopo ne avrebbe avuti molti di orgasmi, voleva che quella vacanza in Calabria diventasse indimenticabile.
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