In castigo

di
genere
incesti

“Non esci nemmeno nemmeno stasera? Come farai a trombare?”
“Cazzi miei e voi non fate i pirla. Rimettetelo dentro che torna zia.”

Io qui sto sclerando, sono passati solo tre giorni e mi pare un mese! Non ce la faccio. Cazzo, non è giusto.
Mamma e papà m'hanno spedita in castigo dagli zii; hanno saputo della festa per lo scudetto. .. e forse hanno anche visto il video, minchia che figura di merda!!! Se scopro chi l'ha fatto girare non so!, gli spappolo le palle a calci! O peggio.
Okay, ho fatto una cazzata bella grossa, ma merda, qui è peggio che in galera! Roba da suicidio! Non c'è nulla di nulla: il paese è a sei chilometri ed è un buco senza nemmeno un locale passabile (non dico discoteche). Ed io sono pure senza auto.
Per fortuna gli zii hanno una bella piscina, perché non mi lasciano manco andare in spiaggia. Non sarebbe lontana, ci si può arrivare in bici, ma zia dice che è troppo deserta per andarci da sola: non ci sono stabilimenti, né bar. La zia m'ha promesso che andremo però tutti insieme nei week end, quando loro non lavorano. “No non da sola, tu sei troppo giovane e bella, devi stare attenta, non voglio che ti succeda nulla!” È una presa per il culo! Okay, sono in punizione, non posso andare in vacanza con Chiara, non devo vedere nessuno e mi lasciate qui con tre maniaci sempre coi cazzi in mano?
Chiara, la mia migliore amica, ha un bel dire che che siamo maggiorenni e che potevano sbattercene di tutti ed andarcene insieme a Gallipoli! Ma senza soldi dove cazzo vai?
E poi a me non è andata così male, c'è un risvolto comico della mia punizione che non posso raccontarlo nemmeno a lei che si passa tutto luglio chiusa in casa da sola, poverina.
Già, perché mamma e papà hanno pensato bene di farmi fare tre settimane in mezzo al nulla con Mirko e Luca!
Okay, Mirko è mio fratello e non possono certo immaginare che me lo trovo sempre in camera che me la vuole vedere e non se ne va se non gli faccio un pompino. Ma mio cugino? Dai, non possono non non saperlo! Io quei due li ho sempre visti misurarselo e tirarsi seghe insieme!!! E ora sono loro che devono controllare me? Non so se ridere o piangere.
Beh, a dir la verità, Mirko e Luca sono cresciuti anche loro e non sono più dei ragazzini e sembrano anche okay, ma se ci parli ti fanno cadere le palle!!! Hanno in testa solo il calcio e la play station... e la figa. Vabbeh!
Comunque mamma non sapeva che avrei trovato anche Denis, il compagno di liceo di mio cugino, anche lui in vacanza dagli zii.
Denis è davvero un figo, è di colore, ha quel fisico perfetto con pelle liscia e muscoli affusolati che dura una o due stagioni prima di trasformarsi in maschio adulto. Io però preferisco quelli più grandi, sopra i venticinque anni... ma non so, mi sa che zia non me la racconta troppo giusta! Ho notato un po' troppe sbirciate di zia al compagno di colore di suo figlio e ieri sera, al bagno in piscina prima di cena, l'ho beccata fissargli incantata il bel culetto da atleta mentre saliva i tre scalini del trampolino; era in estasi, nemmeno s'accorgeva che la stavo chiamando.
Posso scommetterci quello che volete, per me Denis si scopa la mamma del suo migliore amico. Ma credetemi!, Denis te lo vuoi tra le gambe appena lo vedi, ci vuoi fare sesso.

“Dai, Erica, fammi un pompino.”
“Levati dal sole, mi fai ombra.”
“Cazzo ti costa? O vuoi che mi sego e ti sborro addosso. La usi come crema.” Mio fratello è un maniaco.
“Per me puoi diventare cieco, Mirko, levati solo dalle palle.” Sono stesa sul lettino, intontita dal sole. Quando riapro gli occhi mi ritrovo il cazzo di mio fratello a due centimetri dalle labbra. È in piedi in cima al mio lettino, a gambe ben larghe e cazzo pendente sul mio viso. Ci do un bacetto in punta.
“Visto che ti piace, dai succhia!” Lo accontento con due poppate. “Sei una troia, adesso ti bendo e ce lo succhi a tutti ad occhi chiusi, vediamo se...”
“Ancora 'sto gioco!?, indovino sempre!”
Mirko ride: “Hai ragione, siamo in pochi... non come alle tue feste, ahaha!”
Qualcuno infila la testa tra le mie cosce. Niente male questo nuovo gioco! Mio cugino Luca mi scosta gli slip con la lingua. Ecchecazzo!, senza staccarmi dal cazzo di Mirko m'inarco sul lettino e me li abbasso. Luca m'aiuta a sfilarmeli del tutto carezzandomi le gambe fino ai piedi. Mirko mi sgancia il reggiseno ed agguanta i seni.
Whoww, i miei ragazzi ci sanno fare. Mi rimetto ben comoda sul lettino, con la testa sotto Mirko e le ginocchia alzate, e la festa comincia.
Denis mi guarda da bordo piscina. Lui è diverso da questi due minchioni.
Luca si tuffa di testa rovistandomela con bocca naso dita e lingua e facendomi uggiolare come una cagna mentre succhio, lecco e palpo cazzo e coglioni a Mirko che s'aggrappa ai miei seni e si lamenta che glielo sto massacrando. Alla fine geme che sono peggio di un aspirapolvere e schizza muggendo come un torello.
E mio fratello è davvero un torello: ha sborrato l'anima ed ora vuole vedere. Tengo la bocca ben aperta mi lecco le labbra impastate e poi faccio finta di far fatica a deglutire tutto. Mirko è soddisfatto, si ripulìsce il cazzo sul mio viso, mentre Luca mi sgrilletta con la lingua.
Sono sudata come una lumaca e temo di svenire per il caldo. Mi prende l'ansia, che cazzo sto facendo? Mi rialzo scrollandomeli di dosso e mi getto in acqua, non prima d'essermi stirata di fronte a loro ed offerto una bella visuale prima del tuffo.
L'acqua fredda è uno shock salutare, mi sgombra subito la testa. Poche bracciate ed sono dall'altro lato della piscina, qui mi fermo e resto a galla con l'acqua che gioca con la figa nuda. Mi stanno chiamando e urlando qualche cazzata, ma ho le orecchie tappate e non capisco.
C'è Denis, seduto sul bordo. Faccio un po' di inspirazioni e mi tuffo sotto. Con movimenti calmi e fluidi scivolo nell'acqua verde trasparente, sempre a pochi centimetri dal fondo, e riemergo solo all'ultimo con la testa già fra le sue gambe. M'asciugo gli occhi strofinandoglieli contro i suoi boxer e glieli strappo via lasciandoli cadere in piscina: è mio, do due leccate per sentirne il sapore prima di incollarmi al suo cazzone nero. Mi isso fuori con la bocca chiusa sul suo cazzo.
Inginocchiata davanti a lui grondo come una cagna; i capelli bagnati gli si avvolgono attorno al cazzo duro che mi pulsa in bocca. Gli gattono contro, spingendolo indietro fino al lettino. Denis ci si lascia cadere seduto, tenendomi la testa ben centrata sul suo cazzo. Glielo inghiotto fino alle palle, deve capire quanto lo voglio.
M'arrampico su di lui costringendolo a stendersi. Basta pompini! Gli struscio addosso le tette e lo mordicchio al collo, mentre con la mano sotto me lo guida dentro. “Piano, fa' piano ti prego, lascia fare a me... ecco, così.”
Lo bacio felicissima e, visto che qui mi considerano tutti una troia, penso bene di mormorargli all'orecchio le stronzate che vogliono sentirsi dire i maschietti: “Uhhh!, è grosso!, ce l'hai da paura Denis! Ma fa' piano, fa male, è enorme, lo sento tutto... Ma io ti piaccio?, con te scoperei per ore.” Non mento troppo.
Denis è rigido dentro me, ma poggia le mani morbide sulle mie chiappette. “Fai impazzire, Erica, io ti scoperei per giorni!... Vieni da me stanotte, non ci sente nessuno e posso incularti a sangue tutta notte.” Dice mordendosi subito la lingua: forse ha esagerato, non è da furbi promettere inculate a sangue.
Tranquillizzo il mio maschietto abbandonandomi su di lui. In effetti la camera di Denis è separata dalla casa, è al pianterreno vicino ai garage in quella che una volta era la stalla. Non male l'idea! Gli sussurro pianissimo: “Lascia aperto, vengo dopo le due... ma non è che ci trovo zia?”
Lo sento incazzarsi sotto di me. Mi dà un colpo che è una picconata da sotto. Urlo un 'fa' piano porcaputtana'! Ma non potevo avere una risposta più chiara: Denis si tromba zia.
“Ehi, fate attenzione voi due o ci nasce un negretto! Ahaha.”
Mirko e Luca sono rimasti a bordo piscina. Sono scornati, ho scelto il cazzone nero, porelli!
“Tranquillo Denis, Erica prende la pillola.”
“Altrimenti avremmo già una squadra di calcio, ahaha!”
"Se la son fatta in sei, la porcona!"
“Cazzo, mi rivedo quel video dieci volte al giorno! Sei cazzi in figa uno dietro l'altro!”
“Non potevo avere una cugina più porca.”
S'avvicinano.
Afferro il cazzo di Luca e me lo tiro in bocca e comincio a cavalcare Denis ruotando bene il culo sotto gli occhi di Mirko. Mio fratellino fa il delicato: prima m'infila due dita unte d'olio solare poi mi chiede il permesso.
Interrompo un secondo la poppata: “Non fare il coglione, dai, che tra poco arriva zia!”
Inclino il culo più in su possibile senza sfilarmi da Denis. Mirko mi apre il culo e mi risale dentro lungo il cazzo nero di Denis facendomi esplodere come un tappo di champagne proiettato nel paradiso delle troie.

Chiara mi chiama ogni ora. Paranoia pura! “No, non ce la faccio qui a Milano, io sclero, non vedo nessuno e fa un caldo da schiantare!... Ma lì da te, non posso venirci anch'io? I miei mi lascerebbero... almeno stiamo insieme.”
“No, stanno facendo dei lavori alla villa e non c'è posto. Figurati che io dormo in camera con zia.” Mento per tagliare corto, quella s'è sempre voluta scopare Mirko.

Sabato, mentre metto su il caffè, becco lo zio di ritorno dalla sua corsa mattutina: “Ma dormono ancora tutti?!!! La zia è andata in paese a far spese, appena torna partiamo subito per la spiaggia... ma prima una doccia, mi sono fatto otto chilometri!... Fai anche tu jogging?, se ti piace potresti venire con me.” Dice indicando i calzoncini. Mi sono messa in tenuta sportiva, top e shorts di lycra. Sta guardandomi i calzoncini o la figa?
“Non credo di farcela, bisogna alzarsi troppo presto, qui fa caldo!” Gli passo il mio caffè.
“Grazie... Sì ti capisco, è dura svegliarsi presto se non si dorme la notte.” Sorride da amicone. “Senti, a me non interessa assolutamente nulla, tu sei liberissima di fare quel che vuoi, l'importante è che tu sappia quello che fai!” Spara 'sta cazzata magistrale! “... e tranquilla rimane tra noi! Stanotte ho visto che non eri in camera e che c'era la luce accesa vicino al garage... la camera di Denis. No problem, giuro! Ma tu sei già nei pasticci, fa' attenzione, qui fanno sempre tragedie infinite per ogni cazzata! Io non conosco bene i tuoi, avranno le loro ragioni, ma per me stanno esagerando, sono solo cazzate che da ragazzi si fanno... Okay, volevo dirti solo questo, che da me non avrai mai problemi!... E poi Denis è un bravissimo ragazzo, sono contento che vi siate messi insieme.”
Ci sono tre cose che non mi tornano nel suo discorso.
Primo: come reagirebbe se gli dicessi che il bravissimo ragazzo è in realtà un inculatore seriale che mi devastata di notte peggio che in un porno di gangbang? Rimane un bravo ragazzo anche se si tromba la sua delicata mogliettina?
Secondo: che cazzo era venuto a fare stanotte in camera mia? È normale che uno zio vada a controllare se la sua nipotina diciannovenne sta dormendo?
Terzo: perché sono così eccitata?, per il gusto del proibito?
Domande troppo complicate, inutile scervellarsi troppo, ma non mi sono mai piaciute le situazioni ambigue.
Gli vado incontro. “Ma tu zio sai perché sono in castigo?”
“... Per la festa della scudetto.” Sta sudando.
“Ma sai proprio tutto tutto?”
“Qualcosa, ma sono cose da ragazzi.”
Sorrido porca. “Meno male avevo paura che avessi visto il video anche tu.”
Tre secondi d'esitazione e mi tocca la figa con la mano bassa.
Mi volto di spalle. “Non sto con Denis, mi scopa e basta.”
Mi piego in avanti, sul tavolo.
Tre minuti di follia orgasmica col terrore che rientri zia, o che scenda Luca o che si schianti il tavolo sotto di me. Ma è andato tutto bene, anche troppo.
“Mandami il video." Mi ordina.

Sono in castigo. Lo zio mi punisce tutte le mattine. Mi faccio trovare nel bagnetto in fondo al corridoio, quello con le lavatrici, alle sette meno dieci mentre la zia prepara la colazione al marito che deve andare al lavoro.
Da dietro, lo zio mi punisce senza provare nemmeno l'imbarazzo di vedere sua nipote in faccia. S'è calato nella parte, sottovoce mi chiama cagna mentre mi tappa la bocca con due mani e il culo con un cazzo non paragonabile a quello di Denis. Mi punisce sempre con urgenza incazzato di avere solo tre minuti.
Ma io a novanta godo da paura!
Sborra si ripulisce e se ne va. Io non mi volto, resto in castigo guardando le piastrelle. Aspetto quattro o cinque minuti e torno a dormire.
Questa punizione di mamma si sta trasformando in un mio superlavoro da puttana. Mancano solo i giardinieri che passano il mercoledì.

Chiama sempre alle diciannove ed è sempre tremendamente dura con me: “... Non abbiamo ancora deciso se potrai andare a studiare a Londra, intanto scordati di agosto, tu verrai con noi in Sardegna. Papà ha affittato una casa enorme, abbiamo invitato gli zii per sdebitarci con loro... Portano anche un amico di Luca, dev'essere un bravo ragazzo, la zia dice che è molto educato ed intelligente e che vuole fare ingegneria, è vero che è di colore?... alla fine la zia mi parla solo di 'sto Denis, ma chi la capisce mia sorella!... Dimmi, c'è del tenero tra te e questo Denis?”
Cazzo dirle? “Non so mamma, è davvero carino e dolce, ma siamo solo amici, niente di più!... Non stressarmi, ti prego.”
“Tu sei confusa, devi rimetterti in riga. Hai bisogno di me che ti apra bene gli occhi.”
Okay okay, riparleremo in Sardegna del bravo ragazzo.
Indovina chi viene in vacanza.
Oh cazzo, ci sarà ancora lo zio!
scritto il
2025-08-26
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