L'Impero - 8
di
XXX-Comics
genere
fantascienza
J-Jay si risveglia.
La dottoressa gli massaggia delicatamente le palle con la punta delle dita. “Come ti senti?”
“Non so, ho male dappertutto.”
“È normale, sentirai solo un po' di bruciore per qualche ora. L'intervento è durato più del previsto ma è andato benissimo, una bella lavata ed abbiamo finito.” Il lettino porta J-Jay in posizione verticale. “Se ti gira la testa dimmelo.”
“No, va bene, ma sento male anche dietro.”
La dottoressa sorride. “È normale, passa subito.” È una settantenne nell'elegante corpo di una quarantenne. Una del ceto benestante, Classe E, che investe moltissimo in trattamenti ed interventi estetici con risultati apprezzabili ma non certo paragonabili a quelli che possono raggiungere quelle e quelli dalla Classe F in su.
Osserva affettuosa J-Jay che viene lavato dall'infermiera. Figlio di operaio, Classe B, di colore, è in assoluto il più giovane che ha mai operato: diciannove anni e sette mesi, quando è nato aveva cinquantadue anni e, dannata lei, s'era già rifatta i glutei due volte!
“Mi raccomando, niente attività per tre giorni! Nemmeno masturbazione.”
“Cosa può succedere?” Chiede J-Jay preoccupato.
“Diventi cieco, ahah!”
L'infermiera ha finito. È una bellissima trentenne e J-Jay è ha disagio, gli ha passato la spugna dappertutto e irrorato il retto. Un'altra infermiera guarda senza fare nulla, sembrano identiche, due sorelle gemelle, e due infermieri fingono di reimpostare i macchinari. È una messinscena, l'intervento a prostata e testicoli, seppur se delicato, non dura più di sedici secondi e viene eseguito in automatismo totale, ma la SxToysInc. per venderlo caro, molto caro, impone un'anestesia di un'ora in una vera sala operatoria.
L'intervento di J-Jay s'è protratto due ore perché la dottoressa ha permesso anche alle infermiere ed agli infermieri di fare un giro su quel bel giovane negro addormentato. Zero inconvenienti, non è un paziente che paga e pianta casini, uno che vuole sapere perché gli brucia il culo.
Il personale esce tutto, la dottoressa si sfila i guanti e controlla sul display a parete. “Vediamo... ecco, ti aspetto sabato mattina per una prova sul campo.”
J-Jay s'è rimesso i boxer, si sente piacevolmente strano, i coglioni che tirano e una fitta al culo. “Prova sul campo?”
“Non lo sapevi? Hai vinto il pacchetto completo, hai una fortuna incredibile, ragazzo. La SxToysInc. ti regala anche l'esperienza di una cabina da coito col tuo clone preferito! Scoprirai che noi non vendiamo fumo, eheh! Ti garantisco minimo dieci sb... dieci eiaculazioni, una tazza di latte per volta, non è favoloso?... Ma io sono curiosa, sei così giovane, che clone pensi di richiamare? Ti va di dirmelo?”
“Avete le EightSisters?”
“Certo, la SxToysInc. è una consociata della SexAiP. Lo immaginavo, vuoi che ti prenoto già il clone di Luna?, eheh.”
J-Jay risponde sì col capo.
“Fatto!” Ora gli sta massaggiando le palle poco professionalmente. “Sono veramente pochi i bei ragazzi della tua età che si sono fatti operare. Tienilo sempre presente e tu sei carinissimo, non sprecarti, ora ti si aprono un sacco di opportunità.” Gli trasmette il suo numero di telefono. “Io sono una che parla chiaro. Non fare cazzate: solo regali, mai soldi, finiresti in casini che nemmeno t'immagini, potrebbero anche chipparti. Cosa credi?, che il bollino rosso lo mettono solo alle puttane femmine? Non accettare mai soldi o ti ritrovi con un bollino rosso in fronte! Ma per un regalo non possono dirti nulla... Io ho un sacco di amiche e amici che fanno regali incredibili ai loro amanti e ti assicuro che non hanno mai trovato uno bello e giovane come te! Pensaci. Ti piacciono le moto? Io potrei farti provare la Rxjet52 nel motodromo di Uyuni.”
J-Jay si tira indietro col busto.
“Scusa, è troppo presto, non puoi ancora capire, dopo per te sarà tutto diverso... Come spiegartelo?... Insomma, con te sarò onesta! Rischi di diventare un animale, un toro da monta, quando l'integratore ti caricherà le palle penserai solo a svuotarti. Ragionerai con i coglioni. Non ne hai la più pallida idea, lo capirai sabato. È per questo che devi affidarti alle persone giuste, per imparare a gestirti.”
La dottoressa lo guarda fisso negli occhi. Povero ragazzo, crede davvero d'aver vinto la lotteria. Lo vede già col chip rosso in mezzo alla fronte. Peccato, ma farà felici migliaia di donne e uomini. Ha voglia di abbassargli i boxer e riciucciargli il cazzo, ma non può, non sono palle i tre giorni di riposo.
“Vedi tu, chiamami se hai bisogno... io non ti chiedo mica di fare l'amore come innamoratini, eheh! Tu ora hai una bestia tra le gambe!... Bene, ho parlato troppo!”
Lo manda via.
Le arriva una comunicazione dal Sistema: 'Ottimo lavoro – Procedere in questa direzione.'
J-Jay sa d'essere finito in una trappola. A quelli poveri come loro capita. Anche Kyle, che è diventato pilota, è in trappola. Suo padre lo racconta sempre, s'è fatto cinque anni nell'inferno del Mar Giallo. Sua madre non s'è mai fatta una vacanza.
Sa che c'è dietro il Ministro Glenda, ma a lui non importa più un cazzo di nulla. Odia come è messo, vuole solo andarsene da casa: lo soffocano, per tutti è solo il fratellino di Kyle, deve studiare matematica per essere ammesso all'università, per diventare qualcuno anche lui.
Invece ha un bel cazzo, l'ha sempre avuto e fra tre giorni può far godere anche una cagna come Luna. E, sogna, si farà fare un cazzo peggio di Kyle! La impalerà con la sua bestia da settanta centimetri... Si spaventa dei propri pensieri, li ricaccia, la dottoressa gli ha detto zero assoluto per tre giorni.
E aveva ragione, gli fanno male palle e culo a camminare. È stato stupido, ha preso l'infinito viadotto pedonale fra i grattacieli del Quartiere Commerciale. Ma voleva vedere bella gente.
C'è una bella ragazza col suo fidanzato, appoggiata al parapetto. Guarda in giù, il parco cento piani sotto, e la gonnellina si alza. È sicuramente una della Classe D, con papà e mamma nell'apparato, vacanze tre volte l'anno e università privata. Una come lei neppure lo cagherebbe uno straccione come lui. Vuoi il mio?, le direbbe, ti sborra mezzo litro in pancia.
No! J-Jay in vita sua non avrebbe più studiato matematica.
- - -
Luna si sente tradita. Sono passati solo due giorni e a lei le manca già da morire. Due giorni senza nemmeno una parola.
Kyle le ha giurato e spergiurato che non conosceva la nuova disposizione del Ministero della Pace, il divieto assoluto di videochiamate o semplici telefonate per tutti i militari in servizio al fronte o in basi strategicamente rilevanti. Il corso d'aggiornamento dura solo quattro giorni, passerà velocissimo, le ha detto.
“E poi???” S'è messa piangere.
Non è stupida, Kyle, consciamente o inconsciamente sta cercando di sfuggirle. E, se lo fa senza rendersene conto è anche peggio, le sarebbe impossibile affrontare il problema, Luna si sentirebbe dire, come è già successo, che sono solo sue paranoie, che non è vero nulla, che ha paura di tutto.
Ed è inutile sperare che la lontananza li riavvicini. Per due anni vivranno insieme solo pochi giorni al mese dopo tre settimane di separazione assoluta, nemmeno una telefonata. Nei secoli passati per soldati e marinai era cento volte peggio, ma loro due nei tre giorni concessi saranno sempre assediati da fans e giornalisti e dovranno presenziare decine di eventi, spettacoli, interviste... Kyle non vedrà l'ora di ritornarsene dai suoi amici.
E dalle sue puttane. Perché l'Impero pensa ai propri soldati.
È stranamente eccitata. Non sa che il pannello sta diffondendo feromoni. Fanculo, sono stanca, al diavolo tutti. Entra nella cabina da coito, si spoglia e si stende sul letto polimorfico. “Programma masturbazione.”
Sprofonda nel letto che è diventato una gelatina luminescente, piccoli piaceri le scorrono già sulla pelle. La cabina seleziona automaticamente 'Coiti Recenti'.
Chiude gli occhi, il cazzo le sbatte contro i denti, se lo lascia spingere in gola e lo lucida con le labbra succhiandolo avanti indietro, arrotola la lingua sulla cappella... ma non è Kyle! Apre gli occhi. Sugli schermi a parete c'è J-Jay che la scopa in gola.
“Ferma. Errore.”
“Non capisco – Vuoi rivivere un altro coito?”
“No, errore, il fratello di Kyle non è mai stato qui.”
“J-Jay ha utilizzato la cabina il 12-07-33 alle ore 21.37.”
Luna rimane a bocca aperta, è la data del concerto, non può essere! Ma poi capisce tutto e scoppia a ridere. “Continua, ferma sul mio viso.” È come pensava, si vede benissimo il chip azzurro sulla sua fronte. Quel furbetto di J-Jay durante il concerto è entrato di nascosto in cabina e ha richiamato il suo clone!
“Okay, procedi.”
Non chiude più gli occhi, J-Jay è più bello di Kyle, se lo gode tutto. La chiava con passione, con l'inesperienza divertente di un diciannovenne col cazzo affamato. La chiava e se l'incula come un coniglio, ma il cazzo che le stantuffa il culo è di un uomo fatto. Il secondo uomo della sua vita.
Luna indossa la maschera 3D e s'immerge totalmente nella gelatina del letto che la stringe, strapazza e penetra al posto di J-Jay. Si diverte. Essere libera di giocare col fratellino di Kyle è bellissimo.
La cabina però non le mostra mai Kyle nudo sotto la luce rossa, interrogato dal Ministro Glenda.
Poi è tutto strano, sente l'affare tra le gambe, si sente tirare anche i coglioni che non ha, J-Jay le sta succhiando un cazzo grosso e scuro. Ride e scopa in gola J-Jay, una sensazione che Kyle non le ha mai fatto provare. J-Jay è un porcello meraviglioso.
Non sa che tra le gambe le è spuntato l'uccello di Roberta, la trans amata da Kyle.
Il sogno si fa folle, ora c'è anche Kyle che le ciuccia l'uccello col fratello. Non è possibile, Kyle le bacia i coglioni.
Una sensazione stranissima e falsa che la manda in palla. Sente in mano il suo cazzo e lo spinge in culo a Kyle, e lo scopa con J-Jay dietro, sempre come un coniglio.
I due fratelli le saltano sopra, due cazzi le aprono il culo e scorrono insieme devastandola di piacere. Kyle le cerca le palle, le strizza, le tira il cazzo assurdo. Dice che è fantastica, che lo uccide.
Schizza da cavallo, “Ti amo, ti adoro, ti voglio Roberta!” Le sussurra mentre sborra.
Interrompe. È scioccata.
“Era vero?”
'Sei nel programma masturbazione.'
“Ti ho chiesto se è successo davvero!”
'Non posso risponderti – La memoria del coito si resetta automaticamente una volta richiamata.'
“Quindi è successo questo mentre ero al concerto?”
'Possibile – L'esperienza però è stata influenzata da te stessa.'
“Stai dicendo che posso essermela sognata io?”
“In parte – Vuoi rivivere un altro coito?'
“No, fanculo! Spegni.”
- - -
Kyle si sente rinato. Lui è fatto per la caserma!
Qui è tutto stabilito, ordinato, logico. Fa il suo dovere, punto. Non deve tormentarsi e chiedersi continuamente se è giusto quello che fa o non fa.
Il corso d'aggiornamento l'ha preso totalmente, un'esperienza elettrizzante anche se hanno usato solo i simulatori. Presto tornerà a volare, pensa solo a questo. E si è fatto amici nuovi, quattro piloti con molta più esperienza di lui. Li ammira, sono in gamba e non lo trattano da pivello. Passa le ore ad ascoltarli, hanno un mare di cose da insegnarli anche se finiscono sempre col parlare di Rollerball e fighe. È tornato in caserma!
Ovviamente sanno che è il fidanzato di Luna e che presto li sposerà il Padre Fondatore, ma a loro quattro pare fregargliene un cazzo. È un loro collega, questo è per loro, un pilota che presto tornerà a rischiare la vita nelle missioni. E sono stronzi come veri amici, lo tormentano finché Kyle non racconta come si scopa Luna.
Venerdì, il terzo giorno.
Sei del mattino. Lo sveglia un attendente.
Tra dieci minuti dal Tenente Theodor!
Ubbidisce automaticamente. Tre minuti, doccia e vestizione, ed è nel bossolo dell'hyperloop sparato a cinquecento chilometri all'ora. La base dell'aeronautica è immensa con dodici piste, anche per gli imponenti incrociatori volanti. Qui ha tempo di pensare chi è ed è stato il Tenente Theodor. Sapeva che non avrebbe potuto evitarlo.
Lo aspetta davanti all'ingresso delle Cabina da Coito con il logo rosso della SexAiP.
“Eccoti.” Lo fissa inespressivo. “A te ragazzo raccontano un sacco di palle! In tutte le basi abbiamo energia inesauribile e facciamo lavorare i cloni ventiquattro ore al giorno. Solo qui a Tolemaide la tua Luna l'ha preso in culo da migliaia di soldati. Ho dato ordine di lasciarla fissa, non torna nella cabina amniotica da almeno quattro mesi. Io personalmente mi sveglio tutte le mattine rompendo il culo alla tua fidanzatina filippina, o coreana, o quel cazzo di puttana che è. Ma entra a vedere.”
Luna è nuda coi capelli bagnati, ansima sudata come quando ha fatto l'amore. Ha il chip azzurro in fronte. Gli salta addosso, lo bacia al collo e gli stringe il cazzo.
“Ti manca, ragazzo? Scopatela pure, ma sono cinque dollari come per tutti. Vanno al Fondo Vedove.” Mente.
Kyle paga col chip elettronico innestato nel polso mentre il clone gli succhia il cazzo.
Luna si volta contro il cristallo della cella, scorre le mani bagnate, lecca il vetro. Ha il viso sconvolto dal piacere. “Sì, in culo, violentami in culo.”
Kyle non la riconosce più, se la fotte spaventato. Non sa che è la Luna sull'ascensore panoramico dell'Empire's Globe. Il clone le sta proponendo la Luna che sìè fatta sbattere da J-Jay.
“Ahah, ti mancava davvero questa puttanella!... Tu ragazzo hai un culo dannato, ma avere una figa simile manda fuori di testa. Ci penso io a farti tornare a terra.”
Il letto si trasforma in una scrivania di mogano lucido col ripiano di cristallo. È la stessa scrivania vintage dell'ufficio del colonnello.
No, non sente abbastanza male, gode quando vorrebbe soffrire. La guancia scivola sul cristallo freddo ai cozzi del colonnello. Kyle non chiude gli occhi. Se li chiude vede davanti il viso di Luna col chip in fronte: rosso, non azzurro. Quello delle puttane.
- - -
La Referente della SxAiP è irremovibile. Cammina decisa su tacco dodici lungo uno dei lunghissimi corridoi della sede centrale. Indossa un camicie bianco accecante che fa sentire sporca Luna.
“No, Luna, che ci sia o non ci sia Kyle è irrilevante. Per contratto sei tenuta a testare tutti gli aggiornamenti delle Cabine.”
Luna è leggermente stordita, è appena uscita dalla doccia coatta, si sente rivoltata come un guanto.
La Referente appoggia una mano e compare una porta. “E non possiamo rimandare, tu ti sposi tra poco e partirai per il viaggio di nozze, noi dobbiamo assolutamente far uscire questo modello entro l'anno, quindi poche storie! Tabella forzata, oggi la proverai finché non otteniamo i risultati sperati. Ti ricordo che immagini, riprese e dati non sono pubblicabili e che ne avrà accesso solo il personale autorizzato della SexAiP che ne farà uso secondo le normative vigenti in tema di privacy e... Eccetera, eccetera, eccetera! Ma cazzo, devo leggerti tutto?!”
Luna sigla sull'ologramma.
“Okay, ti spiego quello che devi sapere. In questo prototipo abbiamo collegato la cella amniotica direttamente all'ipotalamo, non serve alcun comando. Tu ti addormenterai e la cabina farà tutto da sola, materializzerà i tuoi sogni... Tu devi solo divertirti.”
La fa spogliare e stendere. Una vaporizzata e Luna s'addormenta.
La Referente le incolla un bollino azzurro sulla fronte.
- - -
“T'ho scelto l'integratore aromatizzato all'ananas.” La dottoressa gli porge una borraccia presa da un frigorifero di cristallo, una parete intera colorata di contenitori allineati. “È il migliore, te l'assicuro. Sono 500 cc, bevi con calma. L'effetto è praticamente immediato e, giusto per farti un'idea, calcola che il 94% del contenuto si trasformerà nel corso di un paio d'ore in liquido seminale.”
J-Jay soppesa la borraccia stupito.
“Eheh, te lo stai già pregustando vero? Ora lo senti freddo, ma diventerà vera sborra calda.”
J-Jay beve. È sudato.
“Un'altra cosa, ma sentiti libero di decidere. La SxToysInc. vorrebbe approfittare dell'occasione per testare il dosaggio, tu sei giovanissimo ed hai il metabolismo giusto, non corri alcun rischio a raddoppiare la dose. Se, e ripeto se, tra un paio d'ore ti sentirai bene e desideri continuare potrai berne un altro. Noi intanto testeremo le reazioni del tuo organismo. Ma sentiti libero.”
“Ma nella pubblicità si parla di 500 cc al giorno.”
“È per i maschietti normali, eheh. Siamo sicuri che tu 'esaurirai' la scorta in un paio d'ore. Ma se vuoi un aiutino c'è questa.” Una siringa elettronica si libra verso il suo braccio.
“Cos'è?”
“Una cosina innocua per scatenare libido e aggressività.”
“Aggressività?
“È un clone, non ti farai problemi, vero?”
“No, non mi serve, non la vogl...”
Ma la siringa gli ha già iniettato quella porcheria.
“Cazzo, ho detto che non volevo!”
“Non ti fidi proprio di noi! Vieni, sta già facendo effetto.”
- - -
Luna si sveglia per un rumore. È accaldata.
Sorride.
È stesa nell'erba gialla di una savana, il cielo azzurro è immenso, il sole rovente la scalda. In piedi, in controluce c'è J-Jay. Luna quasi non ci crede, in sogno ha richiamato J-Jay! È bellissimo, scurissimo contro il sole, i denti bianchi e il led azzurro che gli brilla in fronte.
Strofina la schiena sull'erba secca ed allarga le gambe.
J-Jay ci si tuffa di testa, la bacia con morsi, figa e cosce, fianchi e ventre, seni e collo e finalmente in bocca. Si strofina sul suo corpo, il cazzo le preme lo stomaco, struscia tra le tette e gli cala in gola. La scopa in gola, si rigira senza smettere d'inchiodarla, le afferra le cosce e le succhia la figa. Luna gli chiude la testa fra le cosce e lo abbraccia stretta al bacino.
È lei a sognarlo così violento.
È il perfetto clone di un ragazzo troppo eccitato. J-Jay si paralizza, addirittura sta già per venire, non poteva essere più vero.
Luna lo spinge da parte, sdraiato nell'erba col suo cazzone dritto e s'allunga tra le sue gambe. L'uccello le vibra in bocca, lo ingolla, schiaccia la lingua piatta sotto l'asta e lo sente venire, sente la sborra scorrergli dentro. Una schizzata di sborra densa che le esplode in bocca, pare una pisciata che non finisce più, le riempie la gola e le esce dal naso. A Luna le si tagliano le gambe, è meraviglioso. Inghiotte due sborrate, s'ingozza, le altre le colano sugli occhi. Il clone non poteva essere più perfetto, è operato come Kyle, non può essere più felice, ha gli occhi lucidi e bacia ed abbraccia il suo J-Jay.
J-Jay è stordito, quella sborrata l'ha devastato, s'abbandona sulla schiena spossato. Luna le sta succhiando riconoscente i coglioni. Alla cagna non è bastato. Il desiderio è forte come prima, più di prima, e s'arrampica su di lei e la arpiona col suo cazzone. Fanno l'amore selvaggio, J-Jay come un guerriero, Luna come una preda catturata dal giovane guerriero. All'orizzonte, lontane, ci sono le zebre, ma sul soffitto le riprese dei loro corpi nudi.
Ma la cabina cancella il chip azzurro sulla fronte di Luna negli schermi rivolti verso lei e lo stesso fa per il guerriero che non si vede mai il bollino che gli ha incollato in frontela dottoressa. Non lo sanno. J-Jay sbatte furioso quello che crede essere il clone di Luna, Luna si gode il magnifico clone di J-Jay operato.
Sborra con la potenza di un toro, la riempie. “Sììì, ti darò dieci gemelli! Ti amo, scopami!”
E continuano, contro un albero, in un capanno di paglia, fuori in uno stagno, e contro il cofano rovente di una jeep. Luna si spaventa, il clone esagera, ha il cazzo indemoniato. J-Jay si esalta, fa piangere un clone.
Alla sesta sborrata sono KO.
J-Jay senza più una goccia da sudare.
Luna disarticolata come una bambola rotta, ad ogni movimento le cola sborra dal culo. Kyle non è mai stato così selvaggio con lei, non s'è mai sentita sbranata come col suo fratellino,
La Cabina li ricarica, offre loro del nettare dalle cannette sospese e tonifica i corpi con vaporizzazioni freschissime. Ma sono persi, nessuno di loro due si domanda perché anche il clone ha bisogno di riprendersi.
E per Luna è un eccitazione che le chiude lo stomaco vedere J-Jay che beve un altro mezzo litro d'integratore.
Gli batte il cuore nelle orecchie, è sfinito, peggio che dopo il percorso sui tronchi. Anche in quella gara J-Jay era arrivato primo. Ha ormai smaltito quasi del tutto l'eccitante iniettato dalla dottoressa ed ha un moto di pietà per il clone di Luna che boccheggia esanime. Ha pietà per una cazzo di macchina! Si solleva piano, il cazzo è ancora così duro che se lo urta si rompe.
Ha il cervello in pappa. È galvanizzato e depresso al tempo stesso. Ha un cazzo che esplode sborra ma non scoperà mai la vera Luna. Non sarà più possibile, se la sposa suo fratello, giovedì, e se la sbatterà solo lui.
“Complimenti! Ci sai proprio fare.”
Si volta spaventato.
È il Ministro Glenda! Che ci fa qui? È favolosa, non può non fissarla, la divisa nera fascia un corpo mozzafiato. J-Jay si copre con le mani, si sente più nudo di Kyle durante l'interrogatorio. Si lascia cadere seduto sul letto, gli è crollato il mondo addosso.
Ha svegliato il clone di Luna, ma il letto inspiegabilmente la trattiene imbavagliandola.
“Un attimo solo, J-Jay.” Glenda gli poggia la mano sulla spalla sudata, lo massaggia al collo e gli si a stacca qualcosa dalla fronte.
Lo volta verso il clone.
Luna, imbavagliata, spalanca gli occhi, ma subito uno sbuffo di vapore la fa riaddormentare all'istante.
Il ragazzo è in panico. “Non ho fatto nul... perché, cosa c'entro io?”
“Non fare l'ingrato con me! Non volevi forse scopartela di nuovo?”
Ha le unghie lunghissime, rosso fuoco, J-Jay gliele fissa mentre scolla il led turchese dalla fronte del clone addormentato.
“Noooo!” Sta male.
“Non dire che non vi siete divertiti! E non lo saprà mai nessuno, Luna stessa crederà d'averlo sognato.”
Glenda gli mostra alle pareti il programma della cabina. “Siamo stati un po' disonesti con Luna, le abbiamo fatto credere che è qui per testare una nuova funzionalità del prototipo, una cella direttamente comandata dal suo ipotalamo. Questa cretina crede d'aver richiamato in sogno il tuo clone... Luna ti pensa davvero, te l'assicuro, gli piaci J-Jay, nell'ascensore del Globe l'hai fatta innamorare di te... Ma non temere, Luna non ha alcun dubbio, è stato un clone, il suo J-Jay non sborra mica come un cavallo, ahaha!... Le abbiamo regalato insieme un bel sogno.”
J-Jay è allarmato, Glenda sa tutto! Anche cosa è successo sull'ascensore. Ma tutto questo non ha senso!
“Non è vero niente. E allora perché mi hai tolto il chip davanti a lei?”
“Per fare un po' di casino, i sogni sono sempre confusi... Allora me lo fai o no questo favore?”
“Che favore?!”
“Io t'ho fatto un favore bello grosso, scopare nella savana la fidanzata del fratello non è da tutti, no?... Adesso tocca a te.”
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