Schiava ma libera parte 1

di
genere
tradimenti

Buonasera a tutti, sono Franco e scrivo qui e spero che i miei testi siano di vostro gradimento.

La mia vita con Marco era diventata prevedibile, ogni giorno uguale al precedente. La routine mi aveva prosciugato: lavoro, casa, figli, doveri… e dentro di me cresceva un desiderio silenzioso, una voglia di trasgressione che non avevo mai osato esplorare. Ogni mattina mi guardavo allo specchio e vedevo una donna che sorrideva per cortesia, che obbediva alle regole, ma che dentro bramava libertà e controllo, piacere e abbandono.
La sera, quando Marco usciva per il calcetto ed avevo momenti di solitudine mi mettevo a cercare online vestitini spinti e scarpe col tacco.
Iniziai con l’intimo in pizzo 3 tacchi a spillo, vedendo queste donne così sensuali, quanto avrei volute essere come loro.
Pian piano le ricerche si fecero più profonde, andando pian pianino verso dei bei vestitini in Latex e scoprendo un sacco di sex toys che mai avrei creduto esistessero!
Senza nemmeno accorgermene comincia ad esplorare questo nuovo mondo anche mentre Marco dormiva, era tutto così nuovo ed eccitante!


Fu in una di quelle notti insonni, quando Marco dormiva già, che decisi di curiosare cliccando su di un link che rimandava ad su un sito di incontri. Non cercavo necessariamente un amante fisico: cercavo un brivido, qualcosa che mi facesse sentire viva. Anche solo per curiosità, avvenne tutto così automaticamente che pensarci ora mi spaventa.. ore che sembravano minuti a cliccare su profili di vari uomini.
Una delle tante sera un profilo mi ha contattato:
Alessandro. Alto, sicuro, con uno sguardo che non chiedeva, ma ordinava. Non era solo fascino: era dominio, era controllo, era tutto ciò che mancava nella mia vita.

Le prime conversazioni furono intense e delicate allo stesso tempo. Mi chiedeva di raccontargli le mie fantasie, di descrivere desideri che non avevo mai osato confessare a nessuno, nemmeno a Marco. Ogni parola che digitavo mi metteva a nudo, eppure provavo un brivido crescente. Sentivo che obbedire a lui, anche solo mentalmente, era già una forma di piacere, figuriamoci immaginarmi legata e bendata al suo cospetto.. al solo pensiero ebbi un orgasmo, senza nemmeno toccarmi.
Le conversazioni diventarono sempre più spinte e frequenti, al punto di inventare scuse per uscire di casa ed attaccarmi al cellulare a scrivere con Alessandro.
Mi recavo nei posteggi dei supermercati oppure nei parcheggi del campetto e mentre scrivevo e mi sfioravo i capezzoli o mi toccavo venendo come una ragazzina.
Sembravo rinata e ringiovanita di 10 anni. Ma contemporaneamente mi distruggeva la cosa, volevo vedere Alessandro e ma Marco era mio marito.
spesso tornavo a casa eccitata e volevo fare sesso con Marco, mio marito ma alla fine non mi soddisfaceva la cosa.

Volevo Alessandro!
Lo volevo a tutti i costi, ovunque! Sognavo le sue mani su di me, ero così presa che mi sarei fatta fare qualsiasi cosa.

Quando finalmente accettammo di incontrarci di persona, il cuore mi batteva forte. Lo vidi entrare nel bar dove ci eravamo dati appuntamento: il suo sguardo era calmo, autoritario, penetrante. Non servivano parole: bastava il modo in cui mi guardava, e io mi sentii immediatamente sottomessa, pronta a cedere, a lasciarmi guidare.
Senza rendermene conto mi ritrovai con le mutandine completamente bagnate, non so se per l’emozione o per la paura di fare qualcosa fuori dalle regole, ma l’eccitazione aveva preso il sopravvento.
Ero sia spaventata che eccitata, una sensazione magnifica, indescrivibile!
Nel mio profondo speravo che quel momento durasse per sempre.

Presi fiato: uhhhhh

Si sedette al mio tavolo

Rilasciai il respiro senza farmene accorgere:
Uuffff

Mi parlò, e non sentii le sue parole, sentì un onda di emozioni travolgermi.
La conversazione fu uno scambio di sensazioni e sensualità, le parole erano solo contorno.

Al termine Alessandro mi invitò a seguirlo, e io obbedii senza esitazione. La mia mente era in subbuglio: eccitazione, paura e desiderio si mescolavano.
Vuoi venire a casa mia? Chiese

Una volta a casa sua, mi trovai davanti a oggetti che non avevo mai visto prima: corde, cinghie, piccoli strumenti di controllo. Il cuore mi saltava nel petto. Tutto era un invito silenzioso alla sottomissione, e io ero indecisa sé scappare i cedere completamente.
La era troppo, troppo tempo che volevo essere sua, volevo fare qualsiasi cosa per lui e lasciarmi per una volta nella mia vita completamente libera, senza essere giudicata.
Libera!
Libera!
Da tutti, da me stessa, Libera!


«Seduta qui,» mi disse. Io obbedii, tremante di eccitazione. «Non muoverti finché non te lo dico.» La voce ferma, autoritaria, penetrante. Ogni comando mi faceva fremere. Ogni gesto era studiato per farmi sentire sotto il suo controllo totale. E io amavo quella sensazione, l’ansia del piacere, la resa completa.

Alessandro prese un nastro di seta nero, e mi disse:
Ti fidi di me?
- dissi un “si” tremante ma forte, quasi lo urlai
Mi mise la benda sui occhi e cominciò a spogliarmi, lentamente baciandomi il collo, un misto tra eccitazione estrema e tortura.
Mi spoglio tra baci e carezze ed usò il mio reggiseno per legarmi i polsi dietro la schiena.

Le mutandine erano completamente bagnate, ma ormai non me ne importava più, anzi, ero libera.
Mi accompagnò con forza e decisione sul letto, le sue mani sul mio corpo mi provocavano come delle scosse di eccitazione, secondi che duravano un eternità.
Una volta sdraiata comincio a toccarmi nell intimo, baci, carezze dolci miste a rudi, un mix che mi fece andare fuori di testa, urlai:
- ti prego scopami!
Lui rise.
- tranquillità prima devo farti ancora tante cose
Infatti comincio il mio viaggio verso il paradiso, ad cosa che faceva me la descriveva a voce.
Inizio col giocare col mio sedere, dicendomi che mi avrebbe infilato a intervalli 3 grandezze di Plug anali.
Io ero sempre bendata ma lui che descriveva e la sensazione dei Plug inseriti a ritmo prima uno, con calma avanti e indietro, avanti e indietro fino a quando il mio culetto non era bello addomesticato.
- ora comincio con quello medio, sei pronta?
- Dio si! Ti prego, si!
Ed iniziò, avanti e indietro, fu lì che venni per la prima volta.
Un orgasmo fantastico, mai provato prima, urlai senza pudore e ne vergogna, e ciò mi fece godere il doppio!Ero ormai al suo completo cospetto.

Senza accorgermene avevo già il Plug più grande inserito, un esperienza sensoriale indimenticabile.

Io nel mio intimo non vedevo l’ora di avere il suo membro in bocca, non so perché ma volevo farlo godere, volevo essere la sua schiava.

- ti prego, voglio succhiartelo!
- Calma, c’è tempo per fare tutto, fidati di me
E inizio ad accarezzarmi la fica, inizialmente con calma, poi sempre più energicamente.
Infilò 2 dita all interno e con un movimento deciso di “avanti e indietro” sempre più veloce mi stava per provocare un orgasmo, ma allo stesso tempo mi scappava la pipì
- fermo fermo mi viene da fare la pipì!
Lui sorrise
Fidati di me, lasciati andare, fai la pipì, è normale.
Così feci, fu un escalation di sensazioni fantastiche come se una diga di orgasmi mai avuti esplose.
Fu enormemente eccitante e allo stesso tempo stancante.
Le sue mani non smisero un attimo di toccarmi, strizzarmi e infilarsi in ogni orefizio il che provocò in me un nuovo inizio di eccitazione, i seni erano in fiamme i capezzoli come chiodi, sentivo il suo fiato su di me e finalmente il suo membro cominciò a sfiorarmi, inizialmente sulle gambe mentre mi palpava con sempre più insistenza poi sul petto ed infine attorno al viso, mi stuzzicava non facendo mai in modo che riuscissi a leccarglielo o succhiarlo, non vedevo l’ora di averlo fino in gola.
Dopo pochi minuti riuscii a fatica a prenderlo, ero eccitatissima, le sue mani ancora fra le
Mie gambe e in un isto di bruciore ed eccitazione, ne volevo di più ne volevo tanto.
Cominciai a succhiare, come una pazza, come se non ne avessi mai avuto uno nella mia bocca. Era bello grosso e duro, io suo odore da maschio era inebriante, pian piano sentii che comincio a togliermi il Plug, con dei leggeri avanti e indietro… mamma mia stavo per esplodere! La sua mano sulla mia figa, il suo pene in bocca e il Plug che pulsava.. non sapevo più che sentire e dove, era un estasi.
Mi tolse il Plug proprio mentre stavo per avere un orgasmo con grande maestria e tempismo, ebbi una scossa in tutto il corpo, un specie di brivido che partì dai piedi fin nei capelli, mai e poi mai avevo provato una cosa simile.

Ero sempre più esausta, mi sentivo leggera ed avevo ancora il suo pene in bocca.
fu in quel momento che mi prese e mi girò sul letto, in un posizione a me alquanto scomoda e nuova, sdraiata sulla schiena, finalmente con le mani slegate ma sempre bendata e con la testa a penzoloni fuori da letto.
Non ci feci caso sul momento, pensai che la foga del momento lo avesse sorpreso e mi avesse messo così per fretta.
Invece no, invece scoprì che era voluto ed io non sapevo cosa mi stesse per succedere.

Mi diede in mano un sex toy e mi disse:
- giocaci un po’ con mentre ora mi diverto un po’ io

Non ebbi il tempo di rispondere che mi trovai il suo pene in bocca, cosa che mi piacque molto, ed inizio pian pianino ad infilarlo sempre più in fondo, verso la gola, la
Cosa conicio a provocarmi dei leggeri conati, ma questo mito di dominazioni e sesso mi eccitava parecchio
- stai tranquilla, rilassati, prova estraendo la lingua e vedrai che pian piano entra.
Io obbedì, mi sentivo in suo controllo e la cosa mi piaceva, ero la sua schiava ma ero libera, una cosa indescrivibile.
Mi infilò il suo pene sempre più in profondità, cominciarono ad uscire le lacrime, arrivarono anche i colpi di tosse ma lui non smise di spingere, spinse sempre di più con un leggero avanti indietro mentre io continuavo col toys.
Mi piaceva, mi piaceva molto. Ero usata completamente, mi sentivo finalmente donna, in ogni cm di pelle e ogni orefizio, il mio orgasmo si avvicinava di nuovo, sssendo io bendata immaginavo la scena da fuori, io bendata sdraiata nuda su di un letto, immersa nei miei umori con un toys nella mia vagina e uno stallone che mi infilava in gola il suo pene mentre io lacrimavo.
Alla scena nella mia testa venni con un colpo di tosse misto a ad uno strattone di vomito, ma ne vale va pena.
Lui ancora niente.
Dopo questo si tolse, si sdraiò vicino e cominciò ad accarezzarmi la testa, baciandomi ed accarezzandomi.
Questo mix di sesso sfrenato come sua schiava e dolcezza mi faceva impazzire.
Infatti dopo qualche minuto comincio fra una carezza e l’altra rincomincio….






Prima parte
Spero che per ora vi piaccia
Per info o consigli non esitate a scrivermi

f6027811@gmail.comBuonasera a tutti, sono Franco e scrivo qui e spero che i miei testi siano di vostro gradimento.

La mia vita con Marco era diventata prevedibile, ogni giorno uguale al precedente. La routine mi aveva prosciugato: lavoro, casa, figli, doveri… e dentro di me cresceva un desiderio silenzioso, una voglia di trasgressione che non avevo mai osato esplorare. Ogni mattina mi guardavo allo specchio e vedevo una donna che sorrideva per cortesia, che obbediva alle regole, ma che dentro bramava libertà e controllo, piacere e abbandono.
La sera, quando Marco usciva per il calcetto ed avevo momenti di solitudine mi mettevo a cercare online vestitini spinti e scarpe col tacco.
Iniziai con l’intimo in pizzo 3 tacchi a spillo, vedendo queste donne così sensuali, quanto avrei volute essere come loro.
Pian piano le ricerche si fecero più profonde, andando pian pianino verso dei bei vestitini in Latex e scoprendo un sacco di sex toys che mai avrei creduto esistessero!
Senza nemmeno accorgermene comincia ad esplorare questo nuovo mondo anche mentre Marco dormiva, era tutto così nuovo ed eccitante!


Fu in una di quelle notti insonni, quando Marco dormiva già, che decisi di curiosare cliccando su di un link che rimandava ad su un sito di incontri. Non cercavo necessariamente un amante fisico: cercavo un brivido, qualcosa che mi facesse sentire viva. Anche solo per curiosità, avvenne tutto così automaticamente che pensarci ora mi spaventa.. ore che sembravano minuti a cliccare su profili di vari uomini.
Una delle tante sera un profilo mi ha contattato:
Alessandro. Alto, sicuro, con uno sguardo che non chiedeva, ma ordinava. Non era solo fascino: era dominio, era controllo, era tutto ciò che mancava nella mia vita.

Le prime conversazioni furono intense e delicate allo stesso tempo. Mi chiedeva di raccontargli le mie fantasie, di descrivere desideri che non avevo mai osato confessare a nessuno, nemmeno a Marco. Ogni parola che digitavo mi metteva a nudo, eppure provavo un brivido crescente. Sentivo che obbedire a lui, anche solo mentalmente, era già una forma di piacere, figuriamoci immaginarmi legata e bendata al suo cospetto.. al solo pensiero ebbi un orgasmo, senza nemmeno toccarmi.
Le conversazioni diventarono sempre più spinte e frequenti, al punto di inventare scuse per uscire di casa ed attaccarmi al cellulare a scrivere con Alessandro.
Mi recavo nei posteggi dei supermercati oppure nei parcheggi del campetto e mentre scrivevo e mi sfioravo i capezzoli o mi toccavo venendo come una ragazzina.
Sembravo rinata e ringiovanita di 10 anni. Ma contemporaneamente mi distruggeva la cosa, volevo vedere Alessandro e ma Marco era mio marito.
spesso tornavo a casa eccitata e volevo fare sesso con Marco, mio marito ma alla fine non mi soddisfaceva la cosa.

Volevo Alessandro!
Lo volevo a tutti i costi, ovunque! Sognavo le sue mani su di me, ero così presa che mi sarei fatta fare qualsiasi cosa.

Quando finalmente accettammo di incontrarci di persona, il cuore mi batteva forte. Lo vidi entrare nel bar dove ci eravamo dati appuntamento: il suo sguardo era calmo, autoritario, penetrante. Non servivano parole: bastava il modo in cui mi guardava, e io mi sentii immediatamente sottomessa, pronta a cedere, a lasciarmi guidare.
Senza rendermene conto mi ritrovai con le mutandine completamente bagnate, non so se per l’emozione o per la paura di fare qualcosa fuori dalle regole, ma l’eccitazione aveva preso il sopravvento.
Ero sia spaventata che eccitata, una sensazione magnifica, indescrivibile!
Nel mio profondo speravo che quel momento durasse per sempre.

Presi fiato: uhhhhh

Si sedette al mio tavolo

Rilasciai il respiro senza farmene accorgere:
Uuffff

Mi parlò, e non sentii le sue parole, sentì un onda di emozioni travolgermi.
La conversazione fu uno scambio di sensazioni e sensualità, le parole erano solo contorno.

Al termine Alessandro mi invitò a seguirlo, e io obbedii senza esitazione. La mia mente era in subbuglio: eccitazione, paura e desiderio si mescolavano.
Vuoi venire a casa mia? Chiese

Una volta a casa sua, mi trovai davanti a oggetti che non avevo mai visto prima: corde, cinghie, piccoli strumenti di controllo. Il cuore mi saltava nel petto. Tutto era un invito silenzioso alla sottomissione, e io ero indecisa sé scappare i cedere completamente.
La era troppo, troppo tempo che volevo essere sua, volevo fare qualsiasi cosa per lui e lasciarmi per una volta nella mia vita completamente libera, senza essere giudicata.
Libera!
Libera!
Da tutti, da me stessa, Libera!


«Seduta qui,» mi disse. Io obbedii, tremante di eccitazione. «Non muoverti finché non te lo dico.» La voce ferma, autoritaria, penetrante. Ogni comando mi faceva fremere. Ogni gesto era studiato per farmi sentire sotto il suo controllo totale. E io amavo quella sensazione, l’ansia del piacere, la resa completa.

Alessandro prese un nastro di seta nero, e mi disse:
Ti fidi di me?
- dissi un “si” tremante ma forte, quasi lo urlai
Mi mise la benda sui occhi e cominciò a spogliarmi, lentamente baciandomi il collo, un misto tra eccitazione estrema e tortura.
Mi spoglio tra baci e carezze ed usò il mio reggiseno per legarmi i polsi dietro la schiena.

Le mutandine erano completamente bagnate, ma ormai non me ne importava più, anzi, ero libera.
Mi accompagnò con forza e decisione sul letto, le sue mani sul mio corpo mi provocavano come delle scosse di eccitazione, secondi che duravano un eternità.
Una volta sdraiata comincio a toccarmi nell intimo, baci, carezze dolci miste a rudi, un mix che mi fece andare fuori di testa, urlai:
- ti prego scopami!
Lui rise.
- tranquillità prima devo farti ancora tante cose
Infatti comincio il mio viaggio verso il paradiso, ad cosa che faceva me la descriveva a voce.
Inizio col giocare col mio sedere, dicendomi che mi avrebbe infilato a intervalli 3 grandezze di Plug anali.
Io ero sempre bendata ma lui che descriveva e la sensazione dei Plug inseriti a ritmo prima uno, con calma avanti e indietro, avanti e indietro fino a quando il mio culetto non era bello addomesticato.
- ora comincio con quello medio, sei pronta?
- Dio si! Ti prego, si!
Ed iniziò, avanti e indietro, fu lì che venni per la prima volta.
Un orgasmo fantastico, mai provato prima, urlai senza pudore e ne vergogna, e ciò mi fece godere il doppio!Ero ormai al suo completo cospetto.

Senza accorgermene avevo già il Plug più grande inserito, un esperienza sensoriale indimenticabile.

Io nel mio intimo non vedevo l’ora di avere il suo membro in bocca, non so perché ma volevo farlo godere, volevo essere la sua schiava.

- ti prego, voglio succhiartelo!
- Calma, c’è tempo per fare tutto, fidati di me
E inizio ad accarezzarmi la fica, inizialmente con calma, poi sempre più energicamente.
Infilò 2 dita all interno e con un movimento deciso di “avanti e indietro” sempre più veloce mi stava per provocare un orgasmo, ma allo stesso tempo mi scappava la pipì
- fermo fermo mi viene da fare la pipì!
Lui sorrise
Fidati di me, lasciati andare, fai la pipì, è normale.
Così feci, fu un escalation di sensazioni fantastiche come se una diga di orgasmi mai avuti esplose.
Fu enormemente eccitante e allo stesso tempo stancante.
Le sue mani non smisero un attimo di toccarmi, strizzarmi e infilarsi in ogni orefizio il che provocò in me un nuovo inizio di eccitazione, i seni erano in fiamme i capezzoli come chiodi, sentivo il suo fiato su di me e finalmente il suo membro cominciò a sfiorarmi, inizialmente sulle gambe mentre mi palpava con sempre più insistenza poi sul petto ed infine attorno al viso, mi stuzzicava non facendo mai in modo che riuscissi a leccarglielo o succhiarlo, non vedevo l’ora di averlo fino in gola.
Dopo pochi minuti riuscii a fatica a prenderlo, ero eccitatissima, le sue mani ancora fra le
Mie gambe e in un isto di bruciore ed eccitazione, ne volevo di più ne volevo tanto.
Cominciai a succhiare, come una pazza, come se non ne avessi mai avuto uno nella mia bocca. Era bello grosso e duro, io suo odore da maschio era inebriante, pian piano sentii che comincio a togliermi il Plug, con dei leggeri avanti e indietro… mamma mia stavo per esplodere! La sua mano sulla mia figa, il suo pene in bocca e il Plug che pulsava.. non sapevo più che sentire e dove, era un estasi.
Mi tolse il Plug proprio mentre stavo per avere un orgasmo con grande maestria e tempismo, ebbi una scossa in tutto il corpo, un specie di brivido che partì dai piedi fin nei capelli, mai e poi mai avevo provato una cosa simile.

Ero sempre più esausta, mi sentivo leggera ed avevo ancora il suo pene in bocca.
fu in quel momento che mi prese e mi girò sul letto, in un posizione a me alquanto scomoda e nuova, sdraiata sulla schiena, finalmente con le mani slegate ma sempre bendata e con la testa a penzoloni fuori da letto.
Non ci feci caso sul momento, pensai che la foga del momento lo avesse sorpreso e mi avesse messo così per fretta.
Invece no, invece scoprì che era voluto ed io non sapevo cosa mi stesse per succedere.

Mi diede in mano un sex toy e mi disse:
- giocaci un po’ con mentre ora mi diverto un po’ io

Non ebbi il tempo di rispondere che mi trovai il suo pene in bocca, cosa che mi piacque molto, ed inizio pian pianino ad infilarlo sempre più in fondo, verso la gola, la
Cosa conicio a provocarmi dei leggeri conati, ma questo mito di dominazioni e sesso mi eccitava parecchio
- stai tranquilla, rilassati, prova estraendo la lingua e vedrai che pian piano entra.
Io obbedì, mi sentivo in suo controllo e la cosa mi piaceva, ero la sua schiava ma ero libera, una cosa indescrivibile.
Mi infilò il suo pene sempre più in profondità, cominciarono ad uscire le lacrime, arrivarono anche i colpi di tosse ma lui non smise di spingere, spinse sempre di più con un leggero avanti indietro mentre io continuavo col toys.
Mi piaceva, mi piaceva molto. Ero usata completamente, mi sentivo finalmente donna, in ogni cm di pelle e ogni orefizio, il mio orgasmo si avvicinava di nuovo, sssendo io bendata immaginavo la scena da fuori, io bendata sdraiata nuda su di un letto, immersa nei miei umori con un toys nella mia vagina e uno stallone che mi infilava in gola il suo pene mentre io lacrimavo.
Alla scena nella mia testa venni con un colpo di tosse misto a ad uno strattone di vomito, ma ne vale va pena.
Lui ancora niente.
Dopo questo si tolse, si sdraiò vicino e cominciò ad accarezzarmi la testa, baciandomi ed accarezzandomi.
Questo mix di sesso sfrenato come sua schiava e dolcezza mi faceva impazzire.
Infatti dopo qualche minuto comincio fra una carezza e l’altra rincomincio….






Prima parte
Spero che per ora vi piaccia
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f6027811@gmail.com
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2025-08-20
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