La cavia

di
genere
sadomaso

Capitolo decimo. All'inizio del nono mese, i clisteri furono trasportati nelle ore notturne e aumentati a 7 litri da somministrare in 2 ore e mezza e da trattenere 3 ore e mezza. Per me si faceva sempre più difficile. Non immaginate che di giorno venivo risparmiata. Venivo infatti riempita con 10 litri di acqua non saponata da trattenere per 8 ore. Era un mega clistere non tanto doloroso ma estremamente fastidioso. Dovevo restare per 8 ore con lo stomaco che mi scoppiava, la qual cosa mi creava un senso di malessere generale che praticamente non finiva mai. Inoltre ero bloccata a letto perché al braccio destro mi era stata applicata una flebo, un bottiglione di 10 litri che restava appeso sopra il mio letto per tutta la giornata. Io lo guardavo in continuazione vedendo il livello sempre allo stesso posto. Il primario confermò tutte le iniezioni. Quando passarono le prime 8 ore ebbi la prima delusione. Il primario rivolgendosi agli infermieri dispose che fossi svuotata e fossi riempita con altri 10 litri per altre 8 ore."No, la prego, dottore, basta, sto male" . Come al solito, inutile protestare. Fui riempita nuovamente come un uovo e restai a letto col ventre che mi scoppiava. Intanto da qualche tempo faceva parte dell'equipe medica un dottorino apparentemente alle prime armi. Non sentii quello che disse al primario, ma sentii la sua risposta. "Per lei non devi avere alcun riguardo, non è qui in vacanza ma sta partecipando a un esperimento scientifico e la sua famiglia è stata pagata profumatamente. Lei deve soltanto tacere, subire e sopportare. Certo quello che le facciamo è spesso insopportabile, ma lei è pagata anche per sopportare l'insopportabile. Le puoi fare quello che vuoi. Ed era proprio vero. La mia famiglia aveva risolto i suoi problemi e io ne facevo le spese, subendo e gridando, gridando e sudando, sudando e piangendo, piangendo e chiedendo aiuto, chiedendo aiuto senza mai ottenerlo. E il dottorino non si fece attendere molto. Già l'indomani si presentò col termometro che infilò nel mio culo. Dopo 20 minuti :" adesso misuriamo la temperatura da un'altra parte, mettilo in bocca. Eeeeh? Hai capito bene, mettilo in bocca. Ma esce dal buco del culo. E con questo? Mettilo in bocca. Lo disinfetti almeno. Che schifo. Non ci fu niente da fare. Il termometro che un attimo prima avevo in culo era dentro la mia bocca. Da allora lo ha fatto ogni mattina. Ma non era finita. Dopo qualche giorno ne studiò un'altra. Si presentò con una damigiana da 5 litri piena d'acqua. La dovevo bere tutta e resistere 5 ore senza pisciare. Non ci fu verso di fargli cambiare idea. Dopo mezz'ora avevo 5 litri d'acqua nella vescica. Cominciai a chiedere il bagno senza ottenerlo. Dopo un'ora mi feci addosso. Ricominciò da capo facendomi bere altri 5 litri d'acqua. Ci ha provato per 10 giorni consecutivi ma mi sono sempre pisciata addosso. Un'altra l'ha studiata nel decimo mese, quando l'acqua che mi riempiva lo stomaco era stata portata a 12 litri da trattenere tutta la giornata e una flebo mi era stata applicata anche al braccio sinistro. Mi faceva mangiare una poltiglia fatta con latte acido, pasta scotta, semolino, un litro d'olio,un litro d'aceto e mezzo chilo di sale. Malgrado fosse immangiabile finiva nel mio stomaco e subito la vomitavo. Luì la faceva raccogliere dal pavimento e dopo una settimana si è presentato chiedendomi di mangiare il mio vomito. Al mio rifiuto me l'ha fatta mangiare a forza. Alla fine ho vomitato tutto. L'ultima l'ha inventata nell'undicesimo mese. Come sapete il mio intestino veniva ogni giorno con 10 litri d'acqua. Non dovevano fermarsi per vedere fino a quando potevano riempirmi. Si arrivò quindi a 12, 13, 14 litri e io a gridare, basta, basta, basta,
sto scoppiando, mi scoppia lo stomaco, basta, ho l'acqua in gola. A 22 litri l'acqua mi arrivò veramente in gola e cominciò a uscire dalla bocca. E loro a gridare e applaudire. Lo rifaremo, arriveremo a 30 litri. A questo punto intervenne il primario "mi dispiace ma dobbiamo fermarci qua o la prossima volta le scoppia veramente lo stomaco. Finì così anche l'undicesimo mese.






scritto il
2025-07-28
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