La cavia

di
genere
sadomaso

Capitolo terzo. Anche il terzo giorno passò in relativa tranquillità, se si eccettuano le 2 docce gelate, L'insopportabile termometro in culo e un altro braccio squassato per il prelievo. Il quarto giorno mi fu fatta una visita di controllo. Stavolta erano tre dottori che mi palparono in lungo e in largo facendomi un'imbarazzante e dolorosa ispezione vaginale e rettale. Alla fine decisero di farmi fare una settimana di digiuno. Il cibo sarebbe stato sostituito da delle iniezioni. "No, vi prego,no le iniezioni no. Fecero finta di non sentirmi. Affidandomi agli infermieri disposero di pulirmi l'intestino. Di nuovo il clistere, no, vi prego,no. Portata nella mia stanza fui messa di traverso sulle ginocchia di un infermiere e dopo pochi secondi ebbi l'acqua saponata in pancia. Cominciai a dimenarmi, a sudare freddo, a lamentarmi. A un certo punto fui bendata. No, la benda no, vi prego, vado in confusione. Non avevo più punti di riferimento e potevo concentrarmi solo su quello che stavo subendo. Cominciai a chiedere quanto mancava. La risposta era sempre la stessa. Non siamo nemmeno a metà. Quando i due litri e mezzo di acqua furono nel mio intestino cominciò la mezz'ora di ritenzione. Di li a poco cominciarono le coliche che mi fecero gridare di dolore e sudare freddo come una fontana. Cominciai a chiedere il bagno e ad invocare un aiuto che nessuno mi diede. Mi liberai dopo mezz'ora di fortissimi dolori di stomaco. Scombussolata com'ero fui messa sotto una doccia gelata e ancora una volta strigliata come un cavallo. Mi fu perfino infilato un lavabottiglie nel culo e così lavato il canale rettale. L'indomani mattina dopo la solita doccia gelata, cominciò il trattamento con le iniezioni. Entrarono con una vaschetta che conteneva 4 grosse siringhe, piene fino all'orlo che avevano aghi grossissimi e lunghissimi. Aaah, il primo ago entrò nella natica destra, aaah il secondo in quella sinistra, aaah il terzo ancora nella natica destra, aaah il quarto ancora nella sinistra. Col culo dolorante fui rimessa a letto.Ma non era finita. Altre quattro iniezioni mi furono fatte verso le 14, quindi alle 17, alle 20 e alle 23. La giornata finì con la solita doccia gelata. Alla fine ero morta dal freddo e col culo in fiamme. Il trattamento fu ripetuto l'indomani e l'indomani ancora. Intanto ero digiuna da tre giorni e i morsi della fame si facevano sentire. Implorai che mi dessero qualcosa da mangiare. Inutile dire che digiuna ero e digiuna restai. Per tutta risposta la notte fui svegliata e mi fecero un altro clistere. 3 litri di acqua saponata da trattenere per un'ora. Inutile dire che fu un'ora di tremende coliche che come al solito dovetti sopportare tra grida di dolore e vane richieste di aiuto. Dopo essermi liberata fui messa sotto la doccia gelata che fu replicata dopo appena un'ora. Finita la settimana mi fu annunciato che i dottori avevano prolungato il digiuno di un'altra settimana e le iniezioni sarebbero state aumentate di 4 unità. A nulla servirono le mie proteste. Fu un'altra settimana di continue iniezioni, stomaco vuoto e grida di dolore. DAL quindicesimo giorno ricomincia a mangiare, le iniezioni furono ridotte a 12 giornaliere più 4 che, così almeno mi dissero, facevano parte dell'esperimento. Mi fecero altri 4 clisteri.Alla fine del primo mese di trattamento mi avevano fatto 588 iniezioni, 7 clisteri, 67 docce gelate. Nel mio corpo erano entrati quasi 59 litri di medicinale, nel mio intestino erano entrati 25 litri di acqua saponata e avevo sopportato 7 ore di tremende coliche.
scritto il
2025-07-24
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