Adesso voglio la mia parte!
di
pennabianca.
genere
incesti
Mi chiamo Alice, ho 24 anni, sono di media statura, mora con i capelli corti a caschetto, occhi scuri, seno grosso, una quarta misura piena, e forme leggermente arrotondate, per una gravidanza avuta cinque anni fa. Il culo però è bello alto e prominente e le cosce sono snelle e ben tornite. Sono sposata da sei anni con Fausto, mio coetaneo. L'ho conosciuto che avevo 17 anni e mi son innamorata perdutamente di lui; fin da subito la nostra è sembrata una storia di quelle da fiaba! Anche lui, innamorato pazzo di me, mi ha subito fatto sentire come la persona più importante della sua vita. Quando l'ho conosciuto ero vergine, poco esperta e, fin da subito, insieme abbiamo iniziato a scoprire i piaceri del sesso. Lui sembrava un po' più bravo di me, ma, in ogni caso, la prima volta è stata abbastanza soddisfacente, anche se, a seguire, le nostre scopate sono diventate sempre una più bella dell'altra. Ricordo però che il primo pompino è stato un vero disastro! Non sapevo come farlo, e lui cercava di insegnarmelo, ma era talmente eccitato che mi è venuto in bocca all'improvviso, così ho avuto un colpo di tosse e gli ho schizzato addosso la sborra che avevo in bocca. La seconda volta è stata ancora più bella. Ora sapevo cosa aspettarmi e, quando ho ingoiato, lui è rimasto piacevolmente sorpreso. Ben diverso è stato quando mi ha aperto il culetto. È stato un vero e proprio capolavoro! Mi ha preparato così bene che, quando mi ha infilato dentro il suo splendido membro, ho provato solo piacere. Stranamente non ho mai riflettuto su questo dettaglio e, dopo due anni di fidanzamento, ci siamo sposati. Tre mesi dopo, sono rimasta incinta e, come consuetudine nella mia famiglia, ho messo al mondo due gemelli. Il maschio lo abbiamo chiamato Claudio e la femmina Stefania. Mi è sembrato di aver toccato il cielo con un dito dalla felicità che ho provato in quel momento. Avevo un marito che mi adorava ed aveva un lavoro che avrebbe potuto benissimo mantenere la famiglia, senza neanche farmi lavorare, due splendide creature e, sinceramente, pensavo che la nostra vita non avrebbe mai avuto scossoni. Dopo la nascita dei nostri figli, per esigenze puramente logistiche, abbiamo lasciato il nostro piccolo appartamento e ci siamo trasferiti nella casa dei miei genitori, che consiste in una bella casa colonica, opportunamente ristrutturata in modo da poter ospitare due famiglie, senza, per questo, dover stare per forza tutti assieme, perché noi ci siamo sistemati nella parte inferiore e loro in quella superiore, che è leggermente più piccola. Con l'aiuto di Marcella, mia madre, gestire i miei gemelli è stato ancora più facile. Ho ripreso il mio lavoro da impiegata in banca e la nostra vita ha assunto un aspetto invidiabile. Dopo qualche mese di questa tranquilla convivenza, ho notato che Fausto aveva avuto un cambiamento. All'inizio non vi avevo fatto molto caso, ma, col passare del tempo, ho notato che spesso e volentieri era piuttosto nervoso. Ho cominciato ad esser un po' più attenta a certi suoi comportamenti e mi son resa conto che, probabilmente, mi stava nascondendo qualcosa che lo impensieriva; ogni volta che cercavo di capire qualcosa in più, lui mi rassicurava e, per qualche giorno, tutto sembrava tornare come prima, salvo poi notare che, dopo questa apparente normalità, le cose erano di nuovo tornate come prima, se non peggio. In maniera alquanto discreta ne ho parlato con mia madre, la quale mi ha semplicemente detto che probabilmente erano momenti difficili sul lavoro a renderlo così stanco e a volte anche nervoso.
«Di recente, capita anche a Carlo, tuo padre, di esser nervoso e stanco. Credo che si tratti semplicemente di un momento più impegnativo, inoltre, anche l'arrivo dei figli ha costituito per lui un aumento di responsabilità, quindi è certo che sia questo il motivo del suo stato.»
Ho anche pensato ad una questione di lavoro, ma non riuscivo a capire cosa potesse esservi di così importante da impensierire mio marito; intanto mi ero accorta che anche il sesso, che fino a quel momento era stato qualcosa di straordinario, aveva perso molto della sua irruenza, facendolo ridurre a qualcosa di monotono e ripetitivo. Non c'era più quella spumeggiante voglia di godere, ma sembrava semplicemente qualcosa da farsi più per dovere che per piacere. Dopo circa un anno, in prossimità del primo compleanno dei nostri figli, ero in giro a cercare un regalo adeguato a loro, quando, casualmente, mi sono trovata in prossimità dello studio legale dove mio padre svolge il suo lavoro di avvocato e, come avevo fatto tante altre volte, ho deciso di passare da lui per un breve saluto. Volevo parlare con lui proprio della situazione che stavo attraversando con mio marito, tanto per avere un consiglio da una persona più esperta. Con mio padre ho sempre parlato liberamente di tutto e, tra di noi, non ci sono mai stati segreti, anche perché ho considerato mio padre sempre una persona fantastica e, per certi versi, l’ho anche ammirato come uomo. Ammetto di aver fatto qualche pensiero alquanto peccaminoso verso di lui. Soprattutto una notte in cui mi è capitato di vederlo scopare mia madre e, per la prima volta in vita mia, avevo visto il membro di un uomo, ed il suo era assolutamente fuori norma, sia in lunghezza che in circonferenza. Anche Fausto ha un bel cazzo, ma nulla a che vedere con quello di mio padre. In ogni caso, erano stati solo momenti dovuti all'esplosione ormonale di una ragazza che stava crescendo e poi, con l'arrivo di Fausto, tutto questo è sparito, caduto nel dimenticatoio. Giunta davanti al palazzo dov'è ubicato il suo studio, sono entrata velocemente. Di solito c'è un portiere che, all'ingresso, chiede a tutte le persone dove si stanno recando, in quanto la palazzina è costituita per la maggior parte da uffici e, abitualmente, prima di far salire chiunque, informa di chi sta arrivando; essendo io una persona già conosciuta, lui mi ha semplicemente salutato con un gesto della mano ed io ho preso l'ascensore e sono salita al quinto piano. Erano già le 18:00 passate e la sua segretaria se ne era già andata, così mi son avvicinata alla porta e, mentre stavo per entrare nel suo ufficio, ho sentito la voce di Fausto provenire dall'interno. Mi chiedo cosa stia facendo mio marito nello studio di mio padre! Mi avvicino e guardo attraverso lo spiraglio della porta e lo vedo che è in piedi, davanti a lui. I due si guardano in faccia e poi, d'un tratto, si baciano. Resto sbalordita per quello che vedo. Limonano come due fidanzati e poi, quando si staccano, Fausto lo guarda e pronuncia alcune parole che mi lasciano basita.
«E va bene, hai vinto tu! È vero sono innamorato di te! Ho voglia di esser scopato da te! Non posso fare a meno del tuo cazzo!»
Sento il respiro morire nella mia gola e il cuore fermarsi e, dopo avergli aperto la patta dei pantaloni, tira fuori quella splendida verga che avevo già ammirato in passato e comincia a fargli un portentoso pompino. Sono pervasa da sensazioni contrastanti: avverto la rabbia per quello che vedo e per il fatto che lui mi stia tradendo con mio padre; ma, nello stesso tempo, una strana sensazione mi provoca un brivido lungo la schiena, scende in basso e, improvvisamente, sento le mie mutandine bagnarsi all'inverosimile. Mi rendo conto che sto guardando il membro dell'uomo che mi ha dato la vita, che ora viene succhiato in maniera superlativa da mio marito?! Provo un senso di invidia, mentre, senza neanche rendermene conto, ho infilato la mano sotto la gonna e le mie dita son passate oltre l'elastico delle mutandine e mi sto accarezzando la fica, mentre guardo mio marito che si sta godendo quella meraviglia della natura. Dentro di me devo riconoscere che mio marito sa fare i pompini! Non deve esser la prima volta che prende un cazzo in bocca, perché vedo che fa scorrere bene la lingua lungo tutta quell'asta, gli accarezza le palle e, dopo averlo coperto di saliva, se lo infila giù per la gola, senza subire alcun conato di vomito! Le mie dita stanno titillando il mio bottoncino e mi mordo le labbra, continuando a leccarle, immaginando di averle appoggiate sopra quella verga superba. Mio padre gode come un porco nel farsi succhiare il cazzo da Fausto.
«Lo sapevo che eri una puttanella! Lo sapevo che saresti venuto di nuovo a cercare il mio cazzo! Sei una troia! Una bocchinara come non ce n'è un'altra sulla faccia della terra!»
Anche Fausto godeva nel pompare quel cazzo.
«Sì, è vero! Sono diventata la tua puttana! Tu lo sapevi benissimo che non avrei più fatto a meno del tuo cazzo! Da quella volta che ti ho fatto quel pompino, ho sognato sempre di avere il tuo cazzo in bocca! Dai, scopami che ti voglio dentro!»
Mentre stava succhiando il cazzo a mio padre, ho visto che si era già slacciato i pantaloni; teneva il suo in mano e se lo segava lentamente. Si è sollevato, ha abbassato completamente i pantaloni fino alle caviglie e poi si è appoggiato alla scrivania; ho visto mio padre che si è inginocchiato dietro di lui ed ha preso a leccare il suo bocciolo, facendolo gemere come una puttana.
«mhmm… così mi fai morire! Mi hai sempre fatto impazzire quando mi leccavi il culo! Tu sei un vero maestro a sfondare culi! Scopami forte che non resisto! Mettimelo dentro!»
Ero stregata da quello che vedevo e sentivo. Mio padre si è sollevato e, dopo essersi bagnato l'uccello con un po' di saliva, lo ha appoggiato tra le chiappe di Fausto; con due spinte vigorose, gli è arrivato tutto in fondo, facendolo sobbalzare e gemere di piacere.
«Porco, fa piano! Mi spacchi il culo come la prima volta! Mi sembra sempre la prima volta con te! Adesso scopami forte e fa di me la tua puttana!»
Ha preso a pomparlo con un ritmo ben sostenuto. Lo sbatteva con forza, i loro corpi producevano il classico rumore onomatopeico "sciaf, sciaf". Anche mio padre godeva, mentre scopava il culo di mio marito.
«Tieni, troia, prendilo tutto! Senti come ti sfondo il culo, puttana? Ti voglio veramente spaccare tutta! Ti voglio sfondare e riempire fino in fondo!»
Era qualcosa di sconvolgente! Ho avuto un orgasmo e ho dovuto mordermi le labbra per non urlare, mentre vedevo Fausto che si stava masturbando, quasi con furore, e, d'un tratto, ha preso a sborrare.
«Continua, che mi fai venire! Sto sborrando! Carlo sto sborrando! Non ti fermare! Non ti fermare che vengo!»
Carlo non si è fermato. Ha continuato a pomparlo con forza; vedevo Fausto che muoveva il culo in maniera da far affondare il suo membro sempre più in profondità. Dopo che è venuto, mio padre si è sfilato da lui, lo ha fatto girare e metter disteso sulla scrivania, con le gambe in alto. Ha appoggiato i talloni sulle sue spalle e poi ha infilato di nuovo quel grosso cazzo dentro il culo di Fausto, che ha spalancato la bocca ed ha preso a godere ancor più.
«Così mi piace! Mi piace quando mi scopi così forte! Fammi godere ancora!»
Resistendo all'impulso di continuare a masturbarmi, ho preso il cellulare e, dopo averlo silenziato, ho fatto un video mentre loro due continuavano a scopare. Mio padre ha pompato ancora forte il culo di mio marito e lui ha continuato a segarsi, fin quando ha sborrato di nuovo sul suo petto; a quel punto mio padre ha cominciato a sborrare dentro di lui.
«Tieni, puttana! Prendila tutta, puttana! Sei la mia troia da riempire! Tutta da sborrare!»
Gli ha dato dei colpi fortissimi e, evidentemente, era quello in momento in cui schizzava dentro di lui, perché Fausto ha spalancato la bocca ed ha continuato a gemere di piacere.
«Sì, riempimi! Mi fa impazzire sentir come mi stai inondando il culo! Quanto ho desiderato sentire ancora questo piacere!»
Mio padre è rimasto qualche istante immobile dentro di lui, poi si è sfilato e subito Fausto si è inginocchiato davanti a lui, gli ha preso il cazzo in bocca. Mentre lo stava leccando, io ho aperto la porta e son entrata dentro; quando si son resi conto che li stavo ancora filmando, sono sbiancati tutti e due. Sono rimasti immobili, con Fausto che era inginocchiato davanti a mio padre e gli teneva il cazzo in bocca e mio padre che mi ha guardato con espressione sconvolta.
«Alice! Alice che ci fai qui! Fermati, non fare sciocchezze! Alice ti possiamo spiegare…»
Io ho solo interrotto la ripresa, poi mi sono avvicinata e mi son inginocchiata accanto a Fausto. Lui mi ha guardato con lo sguardo veramente terrorizzato. Io, senza dir nulla, ho afferrato il membro di mio padre e l'ho affondato nella mia bocca, poi ho alzato lo sguardo.
«Per il mio silenzio, voglio la mia parte! Non so come mai ti stai scopando mio marito, ma, in passato, ho desiderato sentire questo bel cazzo dentro di me; quindi, adesso ti faccio io una proposta: o scopi anche me e mi fai godere, oppure racconto tutto a mamma, mandando tutto a puttane!»
Fausto è rimasto senza parole, sbalordito e mio padre, dopo un attimo di silenzio, si è abbassato e, dopo avermi afferrato per le ascelle, mi ha fatto alzare davanti a lui.
«Non voglio scopare te, come scopo lui! Lui me lo inculo, perché ho scoperto che andava in giro a farsi i cazzi suoi con chi capitava, senza un minimo di riguardo per te. Una sera l’ho sorpreso a succhiare il cazzo ad uno sconosciuto, così gli ho infilato il mio in bocca e gli ho detto che, se lo avessi trovavo ancora a fare di queste cazzate, avrei raccontato tutto a te! È per questo che in questi ultimi tempi era nervoso! Circa un mese fa, è venuto da me e mi ha detto che voleva di nuovo succhiare il mio cazzo, ma io ho preteso di metterglielo nel culo! Non ci crederai, ma il tuo caro maritino aveva le chiappe già aperte! Così mi ha confessato che da ragazzo si divertiva a prenderlo nel culo da un amico di suo padre! È lui che lo aveva iniziato a far pompini e a farsi sfondare il culetto. L'unico dettaglio è che il tizio aveva un membro molto sottile, mentre il mio, modestamente, è molto più grosso! Quella volta me lo son inculato, e lui non ha goduto molto, ma gli ho detto che il prezzo del silenzio era ancora il suo culo! Questa sera è venuto da me e, come vedi, abbiamo raggiunto un accordo! Non so per quale motivo il portiere non mi ha avvertito, ma, in ogni caso, ormai quel che è fatto è fatto! Se vuoi scopare con me io sono d'accordo, ma non qui. Con te voglio fare qualcosa di piacevole e soprattutto di estremamente soddisfacente per entrambi! Ora sei accecata dalla rabbia e quello che mi piacerebbe fare con te, sarebbe condizionato da un momento per niente favorevole. Perciò, adesso andatevene tutti e due e, quando tra una settimana andremo in vacanza tutti e quattro assieme, sarà quello il momento di darci alle passioni più sfrenate. Sta pure tranquilla che avrai la tua parte e, detto tra noi, non vedo l'ora di pagare il mio debito!»
Fausto si è rivestito velocemente e ce ne siamo andati in silenzio. La sera, distesi nel letto, lui mi ha chiesto scusa per tutto ed allora mi son ricordata che quando mi aveva aperto il culetto, era stato estremamente bravo, e lì ho capito da dove veniva la sua bravura. Una decina di giorni dopo, in ferie, mentre mia madre un pomeriggio era con i bambini, che dormivano nella casa presa in affitto per le vacanze, io, mio padre, e Fausto siamo andati a fare un piccolo giro in barca e, una volta ormeggiati a ridosso di una scogliera, mio marito ha assistito alla chiavata che mi son goduta con mio padre. La cosa da non credere è stato il fatto che lui ha succhiato il cazzo di mio padre e poi lo ha appoggiato alla mia figa, osservando ogni minimo dettaglio di come il suocero chiavava sua figlia. È stato emozionante! Ho goduto in una maniera pazzesca e, da quel momento, lui ha preso a scopare entrambi. Ho avuto quello che volevo. Mi scopo regolarmente mio padre ed ora sono anche certa che mia madre se ne sia accorta; ho notato che lei aveva messo gli occhi su Fausto e così, insieme a mio padre, abbiamo finto di non notare come lei si divertiva a provocarlo e, quando entrambi son finiti a letto, siamo entrati nella stanza e ci siamo messi a scopare tutti e quattro, dopo esserci fatti una grassa risata. Ho anche avuto il piacere di sentire la lingua di mia madre, che è venuta a leccare la mia patatina e, devo dire che, tutto sommato, mi è piaciuto anche questo. L'unica cosa che ho rimproverato a mio marito è di avermi tenuto all'oscuro di tutto ciò.
Chissà...: per punirlo, quasi quasi mi faccio mettere incinta da mio padre!
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