Quanto vorrei.
di
G.I.B
genere
confessioni
La guardo mentre fuma in balcone, Dio quanto vorrei farmi Viola, mi eccita da impazzire,
se potessi me la scoperei anche con le sue cose.
Quanto vorrei palpare il suo seno e leccare i suoi capezzoli.
Me li immagino grossi e turgidi, con una areola scura e pronunciata.
Quanto vorrei leccare i suoi bellissimi piedi, anche sudati e maleodoranti, infilando la lingua fra le sue stupende dita sexy, succhiandole una ad una.
Quanto vorrei mettere la faccia fra le sue cosce e leccarle la figa.
La immagino non totalmente depilata, ma con un triangolino di peli sul pube. Le grandi labbra scure e le piccole labbra sporgenti, aperte come i petali di una rosa.
Quanto vorrei poi sentirne l'odore ed il sapore, infilando la lingua tutta dentro al suo buco e
gustare i suoi umori densi e caldi.
Quanto vorrei assaggiare il suo sedere, infilare la lingua nel suo ano. Lo immagino leggermente aperto, di color caffelatte e dall'odore e sapore pungenti.
Secondo me è una potenziale porca, una di quelle donne che si farebbero fare e farebbero qualsiasi cosa, se solo venissero eccitate nel modo giusto.
Si, la immagino ninfomane e puttana, amante del sesso anale, vogliosa di succhiarlo dopo averlo preso con forza nel culo.
Quanto vorrei incularla, sporcandomi con le sue deiezioni, per poi sbatterglielo tutto in bocca fino alla gola, vederla sbavare mentre me lo succhio con frenesia.
Quanto vorrei tornare a casa e trovarla seduta sul divano a gambe aperte mentre si tocca la figa gemendo di piacere.
Quanto vorrei leccare le sue parti intime, dopo un'intera giornata di lavoro, bella sporca e maleodorante.
Non mi farei alcun problema.
Quanto vorrei che fosse la mia perversa amante disinibita.
Desiderosa di fare sempre sesso spinto, anche nel cesso dell'autogrill se le prende la voglia.
Quanto vorrei possedere Viola, la mia vicina di casa.
se potessi me la scoperei anche con le sue cose.
Quanto vorrei palpare il suo seno e leccare i suoi capezzoli.
Me li immagino grossi e turgidi, con una areola scura e pronunciata.
Quanto vorrei leccare i suoi bellissimi piedi, anche sudati e maleodoranti, infilando la lingua fra le sue stupende dita sexy, succhiandole una ad una.
Quanto vorrei mettere la faccia fra le sue cosce e leccarle la figa.
La immagino non totalmente depilata, ma con un triangolino di peli sul pube. Le grandi labbra scure e le piccole labbra sporgenti, aperte come i petali di una rosa.
Quanto vorrei poi sentirne l'odore ed il sapore, infilando la lingua tutta dentro al suo buco e
gustare i suoi umori densi e caldi.
Quanto vorrei assaggiare il suo sedere, infilare la lingua nel suo ano. Lo immagino leggermente aperto, di color caffelatte e dall'odore e sapore pungenti.
Secondo me è una potenziale porca, una di quelle donne che si farebbero fare e farebbero qualsiasi cosa, se solo venissero eccitate nel modo giusto.
Si, la immagino ninfomane e puttana, amante del sesso anale, vogliosa di succhiarlo dopo averlo preso con forza nel culo.
Quanto vorrei incularla, sporcandomi con le sue deiezioni, per poi sbatterglielo tutto in bocca fino alla gola, vederla sbavare mentre me lo succhio con frenesia.
Quanto vorrei tornare a casa e trovarla seduta sul divano a gambe aperte mentre si tocca la figa gemendo di piacere.
Quanto vorrei leccare le sue parti intime, dopo un'intera giornata di lavoro, bella sporca e maleodorante.
Non mi farei alcun problema.
Quanto vorrei che fosse la mia perversa amante disinibita.
Desiderosa di fare sempre sesso spinto, anche nel cesso dell'autogrill se le prende la voglia.
Quanto vorrei possedere Viola, la mia vicina di casa.
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