Cena in terrazza
di
Andrea Sinner
genere
esibizionismo
CENA IN TERRAZZA
Le cene estive sul terrazzo dell’appartamento di Monica sono sempre molto piacevoli.
Oltre alla padrona di casa, l’unica single per precisa scelta, siamo quattro coppie di amici di lunga data più o meno coetanei.
Abbiamo mangiato e bevuto in abbondanza e ora ci stiamo godendo il fresco su questo splendido affaccio sui tetti del centro storico. Siamo rilassati, c’è armonia, si chiacchiera in libertà e c’è chi sorseggia l’ennesimo digestivo.
Monica è seduta di fianco a mia moglie Cate, con il braccio intorno al suo collo. La mano le scivola su una tetta di mia moglie e gliela strizza con voluttà esclamando: “Mamma mia che tette che hai Cate. Come si fa a non toccarle? Sono una calamita. E tu Andrea, sei veramente un uomo fortunato. Sai che spagnole ti fa la tua mogliettina con queste bocce”. La risata è generale. Cate prova con poca convinzione a spostarle la mano dell’amica e cerca di ribattere: “Monica dai smettila, lo sai che mi imbarazzo e che ho sempre avuto il complesso del seno grande”. Ma Monica è spietata: “Non provare a fare la santarellina con noi. Tutti a questo tavolo hanno potuto apprezzare i tuoi fantastici topless al mare. E scommetto che questi maschietti arrapati almeno una volta se lo siano menato pensando alle tue tette”. Qualcuno dei ragazzi arrossisce colpevole, sotto lo sguardo indagatore della propria compagna.
Monica è fatta così; è spontanea, totalmente senza filtri, fa e dice quello che le passa per la testa. Può sembrare una ragazza leggera e spregiudicata ma se hai l’opportunità di conoscerla meglio scopri che non è affatto così. È molto intelligente e profonda e ha un cuore d’oro, sempre disponibile, pronta ad aiutare gli amici. Non è la prima volta che “gioca” con Cate, è anche successo che le abbia leccato e succhiato le tette o che l’abbia baciata in bocca. Non credo sia per una tendenza lesbica; per loro è semplicemente un gioco e a me intriga un bel po’.
“Ragazzi provate anche voi a palparle le tette. Sono un antistress fantastico. Guardate qua” continua Monica e contemporaneamente, con un movimento repentino, abbassa la spallina del top di Cate scoprendole completamente il seno destro. Cate questa sera non indossa il reggiseno e istintivamente cerca di coprirsi con il braccio ma Monica glielo sposta, le abbassa anche l’altra spallina e continua “Forza non fate i timidi. Toccate, toccate, siamo tra amici e a Cate non dispiace e non credo dispiaccia nemmeno ad Andrea”. Mi rivolge uno sguardo furbetto, quasi di sfida. Lo dicevo che era una ragazza intelligente; ha intuito subito che a me piace quando Cate è esposta e suscita le voglie di altri uomini. Anche Cate si volta verso di me. Ha un sorriso malizioso e una luce negli occhi che ben conosco. Tra noi non c’è bisogno di parole, ormai ci basta mezzo sguardo per capirci.
Con lo sguardo faccio un veloce giro di tavolo. I maschietti sembrano ipnotizzati dalle tette di Cate, mi aspetto quasi che a qualcuno spunti un rivolo di saliva al lato della bocca; le ragazze alternano lo sguardo ai loro uomini e al seno scoperto dell’amica. È vero che tutti al mare hanno potuto ammirarla in topless ma qui il contesto è ben diverso e molto più intrigante. A un certo punto mi sento gli occhi dei miei amici addosso, come se mi volessero chiedere “Ma tu non dici niente? E ora che facciamo?”. Con mia sorpresa è Angela la prima a parlare “Cate, per favore, potresti fartele toccare da Paolo. So bene quanto gli piacerebbe che io avessi due tette come le tue ma purtroppo ho solo queste due pesche. So che lui mi ama anche così ma apprezzerebbe molto avere tra le mani almeno una volta un seno come il tuo. Di te non sono gelosa, ci conosciamo da tanto. Meglio lo faccia con te che sei un’amica che con un’altra.” Paolo guarda esterrefatto la moglie. Di certo non si aspettava una cosa del genere.
Cate allarga le braccia e dice: “Figurati Angela, non c’è problema. Paolo, se ti va… fatti pure un giro”. Paolo sembra un bimbo a cui hanno finalmente regalato il giocattolo che aspettava da tempo. Si alza e va verso Cate. Angela prova a mettere i palettI: “Mi raccomando, solo una toccatina. Se esageri e fai il porco scordati che te lo prendo in bocca come piace a te fino a Natale”. Altra risata generale. Paolo è diventato paonazzo, con gli occhi fissi al petto di mia moglie si avvicina e posa le mani a coppa sui suoi seni cominciando a palparli. Applauso e urla di incoraggiamento da tutta la tavolata. Non posso fare a meno di notare il rigonfiamento nei pantaloni del mio amico. Mi viene il terrore che da un momento all’altro si possa vedere una macchia scura di bagnato sulla stoffa chiara e leggera. Fortunatamente non accade anche perché interviene Angela: “OK basta così, credo possa bastare. Grazie Cate e scusami per la mia richiesta. Sei una vera amica”. Paolo torna al suo posto, sempre rosso in viso ma con espressione soddisfatta. Non ha il coraggio di guardare gli altri in viso e men che meno di rivolgere lo sguardo verso di me.
Devo ammettere che anch’io sto provando una sensazione che è un misto di disagio ed eccitazione. Sono abituato all’esibizionismo di quella porcella di mia moglie, e mi piace, ma qui ci sono i nostri amici e io mi sento un po’ sotto esame. Mi accorgo che sia le ragazze che i ragazzi mi scrutano per vedere le mie reazioni. Ho il cazzo così duro che, costretto nei pantaloni, mi fa quasi male. Vorrei cacciarlo fuori e farmi una sega ma ovviamente non posso.
Si avverte elettricità attorno al tavolo. Tutti sono su di giri. Cate sembra quella più tranquilla, si sta godendo la serata e la piega che ha preso. Ha ancora il top abbassato, con le tette in mostra e chiacchiera fitto con Monica. È al centro dell’attenzione e le piace.
Impacciato, direi quasi intimorito, Luca con lo sguardo in terra chiede: “Scusa Cate, le faresti toccare anche a me?” Di fianco Chiara, la sua ragazza, ha un sobbalzo e lo fulmina con lo sguardo senza però riuscire a dire nulla. “Vieni Luca, non aver paura” lo rassicura mia moglie con un sorrisetto compiaciuto verso Chiara, con la quale non è che ci sia proprio un gran feeling. Luca si alza, fa il giro del tavolo, e poggia prima una mano e poi l’altra sulle tette di Cate. Chiude gli occhi, sembra in estasi. Chiara lo riporta sulla terra: “Bene, vedo che i tuoi ormoni si sono risvegliati. Poi stasera a casa vediamo se ti decidi a scoparmi come si deve. È un mese che non ti si rizzava così, porco!”
Ennesima risata generale e il povero Luca che torna scornato al suo posto.
All’improvviso si alza Mario, guarda sua moglie Serena, si avvicina a Cate e senza dire nulla le tocca il seno. Immediato parte un ceffone violentissimo che per poco non gli stacca la testa dal collo. C’è un attimo di silenzio generale, di imbarazzo, poi un brusio. Mario, con la guancia rossa e la mano sulla faccia, chiede stupito: “Ma perché? Dagli altri ti sei fatta toccare senza problemi e a me mi prendi a schiaffi?” “Certo! Gli altri mi hanno prima chiesto il permesso con gentilezza e hanno atteso il mio OK. Tu invece ti sei sentito in diritto di toccarmi e questo non va bene. Non ti permettere più!” ribatte dura Cate. “Scusami, hai ragione. Mi sono fatto prendere. Scusami anche tu Andrea. Non volevo mancarvi di rispetto” e torna scornato affianco alla moglie che lo accoglie con due violenti scappellotti sulla nuca e un eloquente: “Sei sempre il solito coglione”.
Come a voler riportare la serenità Monica invita tutti a un altro giro di amari. Dice qualcosa all’orecchio di Cate che annuisce con un sorriso, si alza e viene verso di me. Ha la sua tipica espressione da monella, si siede sulle mie ginocchia, nota subito la mia erezione e mi sussurra: “Porco!”. Poi ad alta voce: “Credo che stasera tutti voi farete del gran bel sesso. Vi invidio. Io dovrò accontentami dei miei giocattoli di gomma. A meno che non vogliate ricambiare l’ospitalità e fermarvi qui da me per la notte a farmi compagnia”.
Sta scherzando o fa sul serio? Non ho il tempo di rifletterci perché mi mette la lingua in bocca e una mano sul pacco. Con la punta dell’occhio provo a interrogare Cate che mi risponde con uno sguardo di approvazione, si passa la lingua sulle labbra e si sfiora un seno. Ha i capezzoli turgidi ed è illuminata dalla luce della luna ormai alta in cielo. Quanto è bella mia moglie!!!
Le cene estive sul terrazzo dell’appartamento di Monica sono sempre molto piacevoli.
Oltre alla padrona di casa, l’unica single per precisa scelta, siamo quattro coppie di amici di lunga data più o meno coetanei.
Abbiamo mangiato e bevuto in abbondanza e ora ci stiamo godendo il fresco su questo splendido affaccio sui tetti del centro storico. Siamo rilassati, c’è armonia, si chiacchiera in libertà e c’è chi sorseggia l’ennesimo digestivo.
Monica è seduta di fianco a mia moglie Cate, con il braccio intorno al suo collo. La mano le scivola su una tetta di mia moglie e gliela strizza con voluttà esclamando: “Mamma mia che tette che hai Cate. Come si fa a non toccarle? Sono una calamita. E tu Andrea, sei veramente un uomo fortunato. Sai che spagnole ti fa la tua mogliettina con queste bocce”. La risata è generale. Cate prova con poca convinzione a spostarle la mano dell’amica e cerca di ribattere: “Monica dai smettila, lo sai che mi imbarazzo e che ho sempre avuto il complesso del seno grande”. Ma Monica è spietata: “Non provare a fare la santarellina con noi. Tutti a questo tavolo hanno potuto apprezzare i tuoi fantastici topless al mare. E scommetto che questi maschietti arrapati almeno una volta se lo siano menato pensando alle tue tette”. Qualcuno dei ragazzi arrossisce colpevole, sotto lo sguardo indagatore della propria compagna.
Monica è fatta così; è spontanea, totalmente senza filtri, fa e dice quello che le passa per la testa. Può sembrare una ragazza leggera e spregiudicata ma se hai l’opportunità di conoscerla meglio scopri che non è affatto così. È molto intelligente e profonda e ha un cuore d’oro, sempre disponibile, pronta ad aiutare gli amici. Non è la prima volta che “gioca” con Cate, è anche successo che le abbia leccato e succhiato le tette o che l’abbia baciata in bocca. Non credo sia per una tendenza lesbica; per loro è semplicemente un gioco e a me intriga un bel po’.
“Ragazzi provate anche voi a palparle le tette. Sono un antistress fantastico. Guardate qua” continua Monica e contemporaneamente, con un movimento repentino, abbassa la spallina del top di Cate scoprendole completamente il seno destro. Cate questa sera non indossa il reggiseno e istintivamente cerca di coprirsi con il braccio ma Monica glielo sposta, le abbassa anche l’altra spallina e continua “Forza non fate i timidi. Toccate, toccate, siamo tra amici e a Cate non dispiace e non credo dispiaccia nemmeno ad Andrea”. Mi rivolge uno sguardo furbetto, quasi di sfida. Lo dicevo che era una ragazza intelligente; ha intuito subito che a me piace quando Cate è esposta e suscita le voglie di altri uomini. Anche Cate si volta verso di me. Ha un sorriso malizioso e una luce negli occhi che ben conosco. Tra noi non c’è bisogno di parole, ormai ci basta mezzo sguardo per capirci.
Con lo sguardo faccio un veloce giro di tavolo. I maschietti sembrano ipnotizzati dalle tette di Cate, mi aspetto quasi che a qualcuno spunti un rivolo di saliva al lato della bocca; le ragazze alternano lo sguardo ai loro uomini e al seno scoperto dell’amica. È vero che tutti al mare hanno potuto ammirarla in topless ma qui il contesto è ben diverso e molto più intrigante. A un certo punto mi sento gli occhi dei miei amici addosso, come se mi volessero chiedere “Ma tu non dici niente? E ora che facciamo?”. Con mia sorpresa è Angela la prima a parlare “Cate, per favore, potresti fartele toccare da Paolo. So bene quanto gli piacerebbe che io avessi due tette come le tue ma purtroppo ho solo queste due pesche. So che lui mi ama anche così ma apprezzerebbe molto avere tra le mani almeno una volta un seno come il tuo. Di te non sono gelosa, ci conosciamo da tanto. Meglio lo faccia con te che sei un’amica che con un’altra.” Paolo guarda esterrefatto la moglie. Di certo non si aspettava una cosa del genere.
Cate allarga le braccia e dice: “Figurati Angela, non c’è problema. Paolo, se ti va… fatti pure un giro”. Paolo sembra un bimbo a cui hanno finalmente regalato il giocattolo che aspettava da tempo. Si alza e va verso Cate. Angela prova a mettere i palettI: “Mi raccomando, solo una toccatina. Se esageri e fai il porco scordati che te lo prendo in bocca come piace a te fino a Natale”. Altra risata generale. Paolo è diventato paonazzo, con gli occhi fissi al petto di mia moglie si avvicina e posa le mani a coppa sui suoi seni cominciando a palparli. Applauso e urla di incoraggiamento da tutta la tavolata. Non posso fare a meno di notare il rigonfiamento nei pantaloni del mio amico. Mi viene il terrore che da un momento all’altro si possa vedere una macchia scura di bagnato sulla stoffa chiara e leggera. Fortunatamente non accade anche perché interviene Angela: “OK basta così, credo possa bastare. Grazie Cate e scusami per la mia richiesta. Sei una vera amica”. Paolo torna al suo posto, sempre rosso in viso ma con espressione soddisfatta. Non ha il coraggio di guardare gli altri in viso e men che meno di rivolgere lo sguardo verso di me.
Devo ammettere che anch’io sto provando una sensazione che è un misto di disagio ed eccitazione. Sono abituato all’esibizionismo di quella porcella di mia moglie, e mi piace, ma qui ci sono i nostri amici e io mi sento un po’ sotto esame. Mi accorgo che sia le ragazze che i ragazzi mi scrutano per vedere le mie reazioni. Ho il cazzo così duro che, costretto nei pantaloni, mi fa quasi male. Vorrei cacciarlo fuori e farmi una sega ma ovviamente non posso.
Si avverte elettricità attorno al tavolo. Tutti sono su di giri. Cate sembra quella più tranquilla, si sta godendo la serata e la piega che ha preso. Ha ancora il top abbassato, con le tette in mostra e chiacchiera fitto con Monica. È al centro dell’attenzione e le piace.
Impacciato, direi quasi intimorito, Luca con lo sguardo in terra chiede: “Scusa Cate, le faresti toccare anche a me?” Di fianco Chiara, la sua ragazza, ha un sobbalzo e lo fulmina con lo sguardo senza però riuscire a dire nulla. “Vieni Luca, non aver paura” lo rassicura mia moglie con un sorrisetto compiaciuto verso Chiara, con la quale non è che ci sia proprio un gran feeling. Luca si alza, fa il giro del tavolo, e poggia prima una mano e poi l’altra sulle tette di Cate. Chiude gli occhi, sembra in estasi. Chiara lo riporta sulla terra: “Bene, vedo che i tuoi ormoni si sono risvegliati. Poi stasera a casa vediamo se ti decidi a scoparmi come si deve. È un mese che non ti si rizzava così, porco!”
Ennesima risata generale e il povero Luca che torna scornato al suo posto.
All’improvviso si alza Mario, guarda sua moglie Serena, si avvicina a Cate e senza dire nulla le tocca il seno. Immediato parte un ceffone violentissimo che per poco non gli stacca la testa dal collo. C’è un attimo di silenzio generale, di imbarazzo, poi un brusio. Mario, con la guancia rossa e la mano sulla faccia, chiede stupito: “Ma perché? Dagli altri ti sei fatta toccare senza problemi e a me mi prendi a schiaffi?” “Certo! Gli altri mi hanno prima chiesto il permesso con gentilezza e hanno atteso il mio OK. Tu invece ti sei sentito in diritto di toccarmi e questo non va bene. Non ti permettere più!” ribatte dura Cate. “Scusami, hai ragione. Mi sono fatto prendere. Scusami anche tu Andrea. Non volevo mancarvi di rispetto” e torna scornato affianco alla moglie che lo accoglie con due violenti scappellotti sulla nuca e un eloquente: “Sei sempre il solito coglione”.
Come a voler riportare la serenità Monica invita tutti a un altro giro di amari. Dice qualcosa all’orecchio di Cate che annuisce con un sorriso, si alza e viene verso di me. Ha la sua tipica espressione da monella, si siede sulle mie ginocchia, nota subito la mia erezione e mi sussurra: “Porco!”. Poi ad alta voce: “Credo che stasera tutti voi farete del gran bel sesso. Vi invidio. Io dovrò accontentami dei miei giocattoli di gomma. A meno che non vogliate ricambiare l’ospitalità e fermarvi qui da me per la notte a farmi compagnia”.
Sta scherzando o fa sul serio? Non ho il tempo di rifletterci perché mi mette la lingua in bocca e una mano sul pacco. Con la punta dell’occhio provo a interrogare Cate che mi risponde con uno sguardo di approvazione, si passa la lingua sulle labbra e si sfiora un seno. Ha i capezzoli turgidi ed è illuminata dalla luce della luna ormai alta in cielo. Quanto è bella mia moglie!!!
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