Mai farla incazzare

di
genere
esibizionismo

Finalmente è domenica ed è una splendida giornata d’estate, ideale da trascorrere al mare.
Siamo appena arrivati in spiaggia, stiamo ancora cercando un posticino dove stendere i nostri asciugamani quando ci sentiamo chiamare: “Cate, Andrea, anche voi qui!”. È l’inconfondibile voce nasale di Paolo, un suo ex compagno di liceo di Cate. Lei non lo sopporta ed effettivamente non si può definire uno che susciti particolare simpatia; parla di continuo, spesso si avventura in discorsi assurdi e qualunquisti e sa sempre tutto lui.
Io e Cate ci guardiamo come se c’avessero appena dato una bastonata sui denti. E pensare che lei voleva andare in un’altra spiaggia ma io ho insistito per venire qui.
Paolo è con Angela, la sua ragazza, una biondina carina e per nulla insulsa che mi son sempre chiesto come diavolo possa stare con un tipo così squallido.
“Dai, accomodativi qui di fianco a noi. Abbiamo anche l’ombrellone grande. Così scambiamo due chiacchiere che è tanto che non ci vediamo” continua Paolo. “Ma no dai, grazie. Non disturbatevi. Tu e Angela vorrete stare tranquilli per i fatti vostri” provo una disperata difesa già sapendo che Paolo non cederà. Credo abbia sempre avuto un debole per Cate e figuriamoci se perde l’occasione di poterla vedere in costume e parlare con lei.
Come previsto lui insiste e pochi minuti dopo ha pure già aiutato Cate a stendere l’asciugamano accanto alla sua. La mia ragazza ha una faccia da funerale. Ha solo salutato Angela, che sta simpatica anche a lei, e non ha detto più una parola. Paolo, invece, ha già cominciato a parlare a macchinetta ma io non lo sto nemmeno a sentire. Penso solo che il mio proposito di trascorrere una tranquilla giornata in spiaggia a godermi il sole, il mare e Cate si è sgretolato in un attimo. Già mi immaginavo di vederla sfoggiare il suo topless da urlo e invece ora, con questo coglione di fianco, sicuramente terrà su il reggiseno. Ed è pure incazzata.
Paolo non smette di parlare con Cate. Mi sembra di intuire che, come fa ogni volta che ci incontriamo, le stia ricordandole per la milionesima volta uno stupido episodio accaduto ai tempi della scuola. Lei guarda fisso il mare e scommetto non stia ascoltando. All’improvviso si desta e chiede: “Angela ti scoccia accompagnarmi al bagno del lido?”. È di certo una scusa per togliersi da quella situazione per lei non più sostenibile. Le due ragazze si allontanano chiacchierando tra loro. Le guardo allontanarsi e istintivamente mi soffermo sulle loro gambe lunghe e snelle e la rotondità dei loro culi esaltata dai costumi che lasciano scoperte gran parte delle natiche. In realtà il costume di Angela è più castigato di quello della mia ragazza ma alzandosi dal telo non deve essersi accorta che la mutandina è rimasta nel solco del culo e le lascia il gluteo destro quasi totalmente scoperto. Devo ammettere che sono entrambe molto belle ed è piacevole ammirarle.
Dopo una quindicina di minuti le ragazze tornano sotto l’ombrellone e a Cate scappa un sorrisetto beffardo nel vedermi intento a sorbirmi da solo la loquacità di Paolo. Da quando le nostre donne si sono allontanate ha preso di mire me e per tutto il tempo non ha fatto che commentare con linguaggio da caserma tutte le donne della spiaggia che entravano nel suo raggio visivo, giovani, vecchie, in topless, vestite da suora… a una farebbe questo a un’altra quest’altro… guarda il culo di quella…. e quella mora con quelle tette sai che spagnole che farà… e via cianciando.
Continua imperterrito anche in presenza delle nostre ragazze ma io sinceramente non lo ascolto nemmeno e mi perdo a rincorrere i miei pensieri. All’improvviso sento però la voce alterata di Cate che incalza Paolo: “Cioè? Fammi capire bene sta’ cosa! Per te se una donna si mette in topless in spiaggia è una poco di buono? E il suo uomo è un cornuto o un impotente perché glielo permette e non le da’ un paio di sberle per rimetterla a posto? Ma tu sei messo davvero male Paolo! Hai problemi seri! Ma come cazzo ragioni? Nemmeno mio nonno sarebbe capace di dire stronzate simili”
Già prevedo come andrà a finire. Quando Cate si inalbera così con qualcuno il suo povero competitore è destinato a fare una brutta fine. Di sicuro non vorrei essere nei panni di Paolo.
Lui non si rende conto del guaio in cui si è ficcato e prova a mantenere il punto: “Perché secondo te non è una puttana una come questa qua sotto l’ombrellone azzurro che se ne sta’ con le tette di fuori su una spiaggia piena di gente? E se le tocca pure, la zoccola, con la scusa di spalmarsi la crema protettiva! È chiaro che è in cerca di cazzi! Ed è pure una mamma! Che sconcezza! E come definiresti il marito? Sta’ lì a badare ai figli mentre la mogliettina esibisce le sue grazie davanti a tutti! Povero cornuto! Ma come fai a consentire a tua moglie di mettersi così? Mi fa solo pena uno che non è in grado di farsi obbedire dalla moglie”.
“Per favore dimmi che stai scherzando! Quindi per te una donna non può fare ciò che vuole ma deve chiedere il permesso e deve obbedire al suo compagno?” ringhia Cate sempre più infervorata.
Paolo continua a scavarsi la fossa: “Ma non capisci? Che figura ci fa il marito con una donna così! Se ha la sfrontatezza di far vedere a tutti gli altri quello che solo il suo uomo dovrebbe vedere, quello che appartiene al suo uomo, cos’altro sarà capace di fare?”
“Dio santo! Quindi, secondo te, io appartengo ad Andrea e lui deve dirmi cosa posso e non posso fare? Angela ti appartiene, il suo corpo è di tua proprietà?” continua Cate.
Anche Angela sente di dover intervenire: “Paolo ti stai incartando in un discorso assurdo e senza senso. Smettila.”
Lui non desiste: “Siete solo ipocrite e non volete ammetterlo. Lo sapete anche voi che io ho ragione. Voi fate le moderne ed emancipate ma in realtà sapete che è sempre stato così e lo sarà sempre. La donna deve seguire le indicazioni del suo uomo e chi va in giro con le tette di fuori è una puttana esibizionista, punto.”
“Quindi se io ora mi metto in topless sono un’
esibizionista, una troia in cerca di cazzi e Andrea è un cornuto perché non mi rimette a posto? Se ora Angela decide di fare topless tu cosa fai la prendi a sberle e la riporti a casa?” Cate non molla la sua preda.
“Non lo fareste mai, non avete il coraggio di spogliarvi in pubblico” ribatte Paolo beffardo.
La situazione si fa calda. Intravedo sviluppi interessanti. Mai sfidare la mia dolce fidanzatina.
Cate in un attimo mette le mani dietro la schiena, si slaccia il reggiseno e con aria di sfida lo lancia in faccia a Paolo. Lui resta basito si volta verso di me come ad aspettare una mia reazione. Cate non paga si volta verso Angela guardandola come per dire: “Allora? Tu cosa vuoi fare?” Angela capisce al volo, si alza in piedi e anche lei mette le mani dietro la schiena, si slaccia il reggiseno e lo lascia cadere sull’asciugamano.
Lo spettacolo è meraviglioso. Entrambe le ragazze hanno delle tette molto belle, di forma diversa ma entrambe sode, con le aureole ben delineate e i capezzoli turgidi. Quelle di Cate sembrano un po’ più piene, quelle di Angela hanno una forma più allungata. È palese che Angela non ha mai esposto al sole il suo seno che è di colore bianco latte e risalta sul resto del corpo già abbronzato. È altrettanto esplicito – credo che ora lo abbia capito anche Paolo - che Cate faccia spesso topless perché il suo seno è solo leggermente più chiaro del resto del corpo.
In più c’è lo sguardo attonito di Paolo! Non sa cosa fare ma non stacca gli occhi dai seni delle due ragazze. Prova a dire qualcosa ma, forse per la prima volta in vita sua, le parole non gli escono di bocca e gli si seccano in gola. Poi si accascia sull’asciugamano.
Angela gli dice: “Sei proprio uno stronzo Paolo. Te la sei cercata.” Poi si rivolge alla mia fidanzata: “Cate, ti va di giocare a racchettoni sul bagnasciuga?”
Paolo ha un sussulto: “Ma ci volete andare così?”
È Angela a rispondergli: “Certo, perché c’è qualcosa che non va? Hai qualcosa da ridire, coglione!”
Che spettacolo vederle sfilare tra i bagnanti con le tette al vento e sfidare gli sguardi libidinosi dei maschi presenti sulla spiaggia. Che bello vederle giocare felici come bambine, con le mammelle ballonzolanti. Ma lo spettacolo più incredibile è Paolo; è accasciato sull’asciugamani come una marionetta non più sorretta dai fili, ha la bocca aperta e lo sguardo fisso sulle nostre ragazze in riva al mare. Mi fa quasi pena ma non si può dire che non se la sia cercata.
scritto il
2025-05-21
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