L'Arruolamento III
di
suo schiavo
genere
sadomaso
“Padron Pedro” se lo coltivò per bene prima di portarlo davanti alla solita giuria composta da tre padroni autorizzati ad esaminarlo come candidato a schiavitù “Di Passaggio”. Senza ricorrere ad alcun sotterfugio fu presentato come recente ex etero che dopo poche casuali esperienze da attivo si era avviato alla sottomissione dimostrandosi adatto sia in chiave di abuso sessuale sia come vittima di svariati trattamenti sadomaso.
Era necessario autenticare quanto la sua vocazione fosse genuina ed escludere che vi fosse il rischio da parte sua di mostrare esitazioni o pericolose nostalgie per i suoi trascorsi.
Dovette affrontare tre prove, la Prima delle quali fu impostata sotto forma di “Bacio Nero”. Subito si attivò e si spese in un saggio di completa adorazione del culo in pressa sul suo muso dei tre giudici che rimasero stupiti dal suo ottimo comportamento.
Come Seconda Prova fu capovolto sul cavalletto per essere straziato a colpi di frusta. Superò molto bene anche questo esame dal quale uscì dolorante ma apparentemente più che sereno.
La Terza fu un abbondante battesimo di “Pioggia Dorata” a tre minchie e a “Vescica Piena” con momenti di “Bevuta” a cui non si sottrasse. Fu giudicato abile e collarato assumendo il nome di “PISTOLA” e il nomignolo di “PISS”. Firmò il contratto siglato da un pompino comunitario in serie e subito riconsegnato al padrone proponente come schiavo “Di Primo Anno” da rivedere e confermare una volta decorsi dodici mesi a completamento del suo “Curriculum”.
“Padron Pedro” lo affiancò al “TRIPPA” più spesso chiamato “ROMPI” insieme al quale formò la più efficiente e ben congegnata coppia di “Servi” ufficialmente investiti di svariate mansioni, alcune abbastanza neutre altre più luride, tutte puntigliosamente resocontate in un “Diario di Bordo” che allo scadere del periodo “Di Conferma” fu letto ad alta voce, analizzato ed approvato all'unanimità nel corso dell'assemblea annuale dei “Padroni” di quella città in seduta plenaria con facoltà di ratifica di ultima istanza.
Era necessario autenticare quanto la sua vocazione fosse genuina ed escludere che vi fosse il rischio da parte sua di mostrare esitazioni o pericolose nostalgie per i suoi trascorsi.
Dovette affrontare tre prove, la Prima delle quali fu impostata sotto forma di “Bacio Nero”. Subito si attivò e si spese in un saggio di completa adorazione del culo in pressa sul suo muso dei tre giudici che rimasero stupiti dal suo ottimo comportamento.
Come Seconda Prova fu capovolto sul cavalletto per essere straziato a colpi di frusta. Superò molto bene anche questo esame dal quale uscì dolorante ma apparentemente più che sereno.
La Terza fu un abbondante battesimo di “Pioggia Dorata” a tre minchie e a “Vescica Piena” con momenti di “Bevuta” a cui non si sottrasse. Fu giudicato abile e collarato assumendo il nome di “PISTOLA” e il nomignolo di “PISS”. Firmò il contratto siglato da un pompino comunitario in serie e subito riconsegnato al padrone proponente come schiavo “Di Primo Anno” da rivedere e confermare una volta decorsi dodici mesi a completamento del suo “Curriculum”.
“Padron Pedro” lo affiancò al “TRIPPA” più spesso chiamato “ROMPI” insieme al quale formò la più efficiente e ben congegnata coppia di “Servi” ufficialmente investiti di svariate mansioni, alcune abbastanza neutre altre più luride, tutte puntigliosamente resocontate in un “Diario di Bordo” che allo scadere del periodo “Di Conferma” fu letto ad alta voce, analizzato ed approvato all'unanimità nel corso dell'assemblea annuale dei “Padroni” di quella città in seduta plenaria con facoltà di ratifica di ultima istanza.
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