La sorella e lo zio
di
sesso&samba
genere
incesti
Quel giorno dovevo tornare a casa prima dal lavoro per un imprevisto, intorno a metà mattina. Non era una cosa che succedeva spesso, eppure, quando varcai la soglia di casa, qualcosa mi colpì subito. Un’atmosfera strana, come se l’aria fosse più pesante del solito. Ogni angolo sembrava essere più ordinato del necessario, come se qualcuno avesse fatto un lavoro in fretta per sistemare qualcosa. Ma c’era anche un rumore in sottofondo, appena percepibile, che non riuscivo a localizzare.
Camminai lentamente verso la mia stanza, ma il mio passo si fermò quando, passando davanti alla porta di mia sorella, sentii dei rumori provenire dall’interno. Non c’era dubbio: erano suoni inequivocabili, troppo chiari per essere fraintesi. Qualcosa mi fece fermare in quel preciso istante. Probabilmente non si aspettavano che fossi tornato a casa così presto.
Il cuore cominciò a battere più forte mentre il mio corpo si paralizzava. Decisi di non fare nemmeno un passo in avanti. Rimasi immobile, quasi come se il tempo si fosse fermato per un attimo. Senza fare il minimo rumore, mi appostai fuori dalla porta della sua camera, cercando di non fare scricchiolare il pavimento.
Ogni secondo che passava sembrava interminabile. Sentivo chiaramente mia sorella mugolare e non trattenere i gemiti di piacere, certamente non si aspettava ci fosse qualcun'altro a casa. Era chiaro quello che stava succedendo là dentro... Mi massaggio istintivamente il cazzo da sopra i pantaloni. Sentire la sua voce quasi infantile dire: "Si bravo leccamela così... sono bagnatissima... ho la fighetta in fiamme" mi faceva impazzire. Eppure, nonostante quei rumori, riuscivo a sentire chiaramente il battito del mio cuore e il rumore della mia respirazione, che ora sembrava troppo forte in confronto ai suoi gemiti. Per un attimo, il mondo fuori sembrava svanire, lasciando solo quel piccolo spazio fuori dalla porta, dove tutto quello che accadeva dentro la stanza di mia sorella era facilmente immaginabile.
Un momento di silenzio in cui non capivo quello che stesse succedendo dentro e poi una voce maschile, che non conoscevo, con un tono marcato: "Sei così giovane, calda... ti piace sentire il mio cazzo che ti bacia la fighetta?"
Con voce quasi ingenua: "E' molto bello! Vorresti scoparmi?"
"Sei una troietta! Voglio mettertelo dentro e godere di te! Sei ancora vergine vero?"
A quelle sue parole, mi eccito e metto la mano nei pantaloni e comincio a segarmi lentamente. E poi attendo fremente la sua risposta
"Sì sono ancora vergin... ahahah"
"Lo eri vergine troia! Ora sei mia!" li sentivo entrambi gemere ed ansimare.
E mia sorella tra un gemito ed un urletto: "Sei veramente grosso ZIO..." ora quella voce maschile, che mi sembrava familiare ha un volto: lo zio. L'idea che fosse così zoccola da farsi scopare dallo zio mi fa eccitare tantissimo così intensifico la sega.
"Ti piace il mio cazzo?"
"Sii molto e tu la mia fighetta?"
"Sei stretta come poche! E' bellissimo fotterti!"
Ricominciano ad ansimare e a gemere.
Poi una piccola pausa e mia sorella gli chiede: "So che ti piacerebbe tanto... vuoi farmi alla pecorina?"
"Ti avviso che poi mi scateno"
"Ahahah ancora di più di così?"
"Ti mostro... godi!! Non pensavo di avere una nipotina così troia!" e li risento gemere, ma ora con più intensità, forse stava aumentando il ritmo.
E poi ad un certo punto: "Sto per venire... prendi ancora la pillola?"
"Sì, vai pure!"
"Ti riempio!!"
In quel momento torno alla realtà e cercando di non fare rumore, mi allontano dalla sua cameretta ed esco di casa.
Mi apposto fuori casa in modo che non mi si possa vedere, ma allo stesso tempo avere la visuale sulla porta di casa. Dopo circa 15 min esce lo zio e questo conferma quello che ho sentito. Si dirige verso di me. In quel momento mi faccio coraggio e gli chiedo: "Bello sfondare l'imene di quella puttanella?"
Il suo volto pian pianino sbianca: "Vi siete messi d'accordo per incastrarmi?" quasi balbetta.
Gli racconto di quello che è successo, poi lo rassicuro, dicendogli che nemmeno nei miei sogni più porchi si faceva sverginare da te zio... gli faccio i complimenti e gli dico che se vuole gli farò sapere quando è a casa da sola così magari gli fa qualche sorpresa; lui man mano prendeva colorito e coraggio. "Ma sai zio pensavo la facessi urlare di più"
"Devi ancora imparare: le prime volte devi scoparla tranquillamente e con affetto così, siccome è alle prime esperienze, lei si innamora del sesso e di te: poi quando è tua, cominci a scoparla come una puttana!"
"Grande zio!!" ed entrambi ridiamo e ci salutiamo.
Se vi è piaciuto il racconto commentate e date un voto positivo!! (con maggiore di 6 continuo!)
Camminai lentamente verso la mia stanza, ma il mio passo si fermò quando, passando davanti alla porta di mia sorella, sentii dei rumori provenire dall’interno. Non c’era dubbio: erano suoni inequivocabili, troppo chiari per essere fraintesi. Qualcosa mi fece fermare in quel preciso istante. Probabilmente non si aspettavano che fossi tornato a casa così presto.
Il cuore cominciò a battere più forte mentre il mio corpo si paralizzava. Decisi di non fare nemmeno un passo in avanti. Rimasi immobile, quasi come se il tempo si fosse fermato per un attimo. Senza fare il minimo rumore, mi appostai fuori dalla porta della sua camera, cercando di non fare scricchiolare il pavimento.
Ogni secondo che passava sembrava interminabile. Sentivo chiaramente mia sorella mugolare e non trattenere i gemiti di piacere, certamente non si aspettava ci fosse qualcun'altro a casa. Era chiaro quello che stava succedendo là dentro... Mi massaggio istintivamente il cazzo da sopra i pantaloni. Sentire la sua voce quasi infantile dire: "Si bravo leccamela così... sono bagnatissima... ho la fighetta in fiamme" mi faceva impazzire. Eppure, nonostante quei rumori, riuscivo a sentire chiaramente il battito del mio cuore e il rumore della mia respirazione, che ora sembrava troppo forte in confronto ai suoi gemiti. Per un attimo, il mondo fuori sembrava svanire, lasciando solo quel piccolo spazio fuori dalla porta, dove tutto quello che accadeva dentro la stanza di mia sorella era facilmente immaginabile.
Un momento di silenzio in cui non capivo quello che stesse succedendo dentro e poi una voce maschile, che non conoscevo, con un tono marcato: "Sei così giovane, calda... ti piace sentire il mio cazzo che ti bacia la fighetta?"
Con voce quasi ingenua: "E' molto bello! Vorresti scoparmi?"
"Sei una troietta! Voglio mettertelo dentro e godere di te! Sei ancora vergine vero?"
A quelle sue parole, mi eccito e metto la mano nei pantaloni e comincio a segarmi lentamente. E poi attendo fremente la sua risposta
"Sì sono ancora vergin... ahahah"
"Lo eri vergine troia! Ora sei mia!" li sentivo entrambi gemere ed ansimare.
E mia sorella tra un gemito ed un urletto: "Sei veramente grosso ZIO..." ora quella voce maschile, che mi sembrava familiare ha un volto: lo zio. L'idea che fosse così zoccola da farsi scopare dallo zio mi fa eccitare tantissimo così intensifico la sega.
"Ti piace il mio cazzo?"
"Sii molto e tu la mia fighetta?"
"Sei stretta come poche! E' bellissimo fotterti!"
Ricominciano ad ansimare e a gemere.
Poi una piccola pausa e mia sorella gli chiede: "So che ti piacerebbe tanto... vuoi farmi alla pecorina?"
"Ti avviso che poi mi scateno"
"Ahahah ancora di più di così?"
"Ti mostro... godi!! Non pensavo di avere una nipotina così troia!" e li risento gemere, ma ora con più intensità, forse stava aumentando il ritmo.
E poi ad un certo punto: "Sto per venire... prendi ancora la pillola?"
"Sì, vai pure!"
"Ti riempio!!"
In quel momento torno alla realtà e cercando di non fare rumore, mi allontano dalla sua cameretta ed esco di casa.
Mi apposto fuori casa in modo che non mi si possa vedere, ma allo stesso tempo avere la visuale sulla porta di casa. Dopo circa 15 min esce lo zio e questo conferma quello che ho sentito. Si dirige verso di me. In quel momento mi faccio coraggio e gli chiedo: "Bello sfondare l'imene di quella puttanella?"
Il suo volto pian pianino sbianca: "Vi siete messi d'accordo per incastrarmi?" quasi balbetta.
Gli racconto di quello che è successo, poi lo rassicuro, dicendogli che nemmeno nei miei sogni più porchi si faceva sverginare da te zio... gli faccio i complimenti e gli dico che se vuole gli farò sapere quando è a casa da sola così magari gli fa qualche sorpresa; lui man mano prendeva colorito e coraggio. "Ma sai zio pensavo la facessi urlare di più"
"Devi ancora imparare: le prime volte devi scoparla tranquillamente e con affetto così, siccome è alle prime esperienze, lei si innamora del sesso e di te: poi quando è tua, cominci a scoparla come una puttana!"
"Grande zio!!" ed entrambi ridiamo e ci salutiamo.
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