La sorella del mio collega - 8

di
genere
etero

Capitolo 8

Francesca si sentiva disorientata. Più raccontava ad Alessandro, più il suo corpo sembrava cedere a una sensazione di eccitazione mista a confusione. La sua mente si sforzava di mantenere la lucidità, di non farsi sopraffare da quella connessione, ma non riusciva a negare l'effetto che aveva su di lei. La voce di Alessandro era calda, il suo sguardo penetrante. Non era mai stato così vicino, così intenso. “Alessandro in quel momento non stavo pensando a nulla, non pensi abbia fatto la facile?”
Alessandro, che conosceva bene le sue emozioni e le sue debolezze, sapeva come portarla dove voleva. Parlava lentamente, con parole che sembravano sfiorarla, cercando di mantenere un equilibrio tra l'amicizia e il provarci spudorato. "Lo sai, Francesca, come la penso io... a volte è bello lasciarsi andare, vivere il momento senza preoccupazioni, per il piacere di scopare." La sua mano si posò accidentalmente sulla gamba di lei, con una leggerezza che sembrava tutt'altro che casuale.
Francesca avvertì un brivido lungo la schiena. Non si trattava di un tocco invadente, ma di una vicinanza che, pur essendo familiare, stava cambiando qualcosa tra loro. Non voleva pensare a ciò che stava accadendo, ma il cuore le batteva forte. Comincia a raccontarle come si sono ritrovati nudi, di come giocavano con i corpi dell’altro.

Alessandro come se nulla fosse la fa sedere sulle sue gambe, lei caduta nella sua spirale ed eccitata dal racconto lo asseconda. La fa sedere di profilo rispetto a lui così da potersi vedere e avere più controllo su di lei. Lei appoggia il suo succoso culetto sul suo inguine e subito sente la sua erezione. Lui beffardo sorride, mentre lei arrossisce un po’ senza sottrarsi. Francesca avvertì un altro brivido lungo la schiena che la fece scaldare anche tra le gambe. Il pensiero di Marco, dell'appuntamento che aveva programmato con lui, cominciava a svanire, come se fosse lontano, un ricordo sfocato.

"Alessandro..." sussurrò, cercando di riprendere il controllo. "Non dovrei... Dovrei andare… fra un’ora dovrei vedermi con Marco" Le parole suonavano vuote, quasi come se le stesse dicendo per abitudine, senza crederci davvero. Il pensiero di rinviare quell'incontro, di non andare più a vedere Marco, le sembrava improvvisamente una via di fuga più facile, meno complessa.
Alessandro la guardò, i suoi occhi pieni di una calma seducente. "Capisco, Francesca. Abbiamo ancora un po’ di tempo, finisci di racontarmi che sono curioso e poi decidi cosa vuoi fare” e nel mentre le appoggia una mano sulla gamba e lei istintivamente allargò leggermente le gambe. Le parole di Alessandro dette con la sua voce rassicurante, la fecero annuire. “Fra chiudi gli occhi e rivivi la scena mentre mi racconti”

Francesca cominciò con il racconto e subito le pareva quasi di riviverlo. Il sentire il cazzo duro di Alessandro sotto di lei la faceva fantasticare che fosse Marco e così si strusciava su di lui. “Brava, Fra, ti eccita ripensare a quel momento. Non trattenerti, non mi scandalizzo”
Lei si morde il labbro mentre continua il racconto, di come stavano scopando, e una mano istintivamente va sulle sue tette toccandosele. Alessandro, furbamente fa scivolare la sua mano dalla gamba fino a salire in cima. Fra, non se ne accorge subito presa dal racconto… “Alessandro, che fai?” con un tono misto tra lo stupito e il felice.
“Fra, continua, come è finita? Dove ti è venuto?” e dicendolo fa entrare la mano nelle sue mutandine sentendo quanto bagnata fosse. Lei allargò in maniera oscena le gambe continuando il racconto e non opponendosi.
“Non dovremmo, fra poco mi aspetta Marco”
Ora le mette un dito dentro e intensifica il gioco “Lo senti il mio cazzo duro? - lei annuisce - non aspetta altro che ti tolga i vestiti per entrarti dentro… la tua fighetta così umida mi suggerisce che lo vuoi anche tu. Inventati una scusa e lascia che finalmente possa godere con il tuo fantastico corpo! Scommetto che lo vuoi anche tu il mio cazzo”


Francesca si ritrovò a riflettere un istante su quelle parole, combattuta tra il desiderio di non deludere Marco e la sensazione di un'inquietante lussuria che cominciava a farsi strada dentro di lei. La sua mente stava cercando di mettere ordine, ma il corpo sembrava rispondere a un altro ritmo, a un'altra verità. In quel momento viene violentemente e Ale prende la palla al balzo. Inizia a spogliarla e le passa il cellulare: “Tiragli pacco! La vita è troppo breve per non ascoltare i propri desideri.”

Lei lo prende e si fa un video, è in intimo, e gli dice: “Scusami ho avuto un imprevisto, ci possiamo vedere domani? Ti prometto che ci divertiremo e starò con tutto il tempo che vorrai” lo invia e poi parlando con Alessandro: “Prima che cambi idea, facciamolo!”

Come al solito un bel 6 per continuare!
scritto il
2025-03-06
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