Incontri a Venezia

di
genere
etero

Ciao Lauretta come stai ?

Bene bene Paolo ma sei già arrivato ma non eri a Milano a pranzo ? Quanto cazzo hai corso oh ?Ma hai trovato strada libera oppure quella puttana di Carla ti ho buttato fuori di casa prima del tempo ?

Ehi non permetterti sai !! Cara la la mia puttanella !! Quando parli con me e quando sei con me non rompere il cazzo e lascala stare!
No no, ne avevo proprio due coglioni di stare a Milano e avevo proprio voglia di venire fino a Venezia e passarmi qualche giorno in tranquillità, uscire un po' in barca ma anche vederti dai.

Nel frattempo mentre tenevo le cuffiette nelle orecchie avevo le mani libere per menarmi il cazzo che mi ero preparato fuori dei boxer e dei pantaloni di velluto con le pence, sperando che qualche discorso con Laura me lo facesse venire bello duro; adoro parlare con le ragazze di porcate o di vestiti o di intimo o di scarpe.
Io sono classico nel mio vestirmi in giacca e cravatta anche se ho 32 anni e altre volte più sportivo ma forse appartengo al ristretto club degli odiatori dei jeans, visto che ne ho un solo paio e non li indosso quasi mai e adoro le ragazze classiche nel loro vestire anzi per meglio dire classiche fuori e troiette sotto.

Ma che cazzo dici; se sei sempre tu a parlare di lei, dai che le sbavi dietro e spereresti di chiedesse di sposarla !! Carla di qua e Carla di la; però appena arrivi a Venezia sei qui a strisciare per infilarti con la testa e con il cazzo sotto alle mie gonnelline; comunque lo so che lei ti piace molto: ha sempre la puzza sotto al naso e ti caga quel minimo che ti fa impazzire.

Non posso non darle ragione ma in realtà mi piace molto come si veste da troietta bon-ton ma sempre pronta a farsi scopare come più mi piace.

Lo sai che l’ho capito da un pezzo e poi non perdi un solo momento per parlarmi di cosa indossa, delle sue scarpe o delle sue calze ma oltre a questo che cazzo ci trovi in lei ma forse lo so: lei ti sfugge e quindi tu la rincorri e non oso pensare a quanti cazzo di regali le fai.

Ma hai finito di rompere i coglioni ? Ma se faccio sempre dei regali anche a te e ti pago tutto quel cazzo che vuoi anzi come stanno quelli stivali neri di Hermes che abbiamo preso insieme ? Spero siano ancora puliti o li ha già cominciati a usare per metterteli per uscire con qualche sfigato ?Avrei proprio voglia di vederti e scoparti con quelli addosso, visto che l’ultima volta avevi le chanel blu quelle non troppo alte e gli stivali erano ancora nella scatola arancione belli infiocchettati.


Hai voglia, vero? Dillo. Dillo che ti eccita l’idea di vedermeli addosso.
Sì, sono ancora puliti, lucidi come il primo giorno. La suola è intatta, nemmeno un graffio, li ho solo provati in casa, per quelle foto che ti ho mandato. Ti ricordi? Quelle in cui mi muovevo piano, solo per farti venire voglia di affondare la testa tra le mie gambe per leccarmi mentre me ne sto in poltrona.
E lo so che ti piacerebbe anche leccarli, quei miei stivali da cavallerizza, passare la lingua sul cuoio teso e sul fermaglio mentre io ti guardo dall’alto, ferma, composta, algida e ho proprio voglia di farteli leccare ma solo se poi mi trombi per bene da dietro come una cavalla mentre li indosso sulle lenzuola come se fossero delle decolte. Mi scoperai così, con le mani strette sui miei fianchi, e il rumore della tua pelle e dei tuoi fianchi che mi sbatte ad ogni affondo.
Ti piace, vero, l’idea?
Ti eccita l’immagine di me piegata, ancora vestita solo di stivali neri in pelle lucida da cavallerizza ?
E con che calze vuoi che li metta? Nere velate, da reggicalze? O preferisci quelle di seta, lisce, color avorio, che scivolano sotto le dita come la mia pelle quando sono tutta tua?


Sentirla parlare così mi ha fatto diventare il cazzo bello duro istantaneamente nella mano e faccio veramente fatica a non farmi una sega pensando ai suoi stivali e al suo culo affacciato davanti a me contornato da delle belle calze velate o di pizzo. Adoro Laura e come accetta i miei consigli e i miei regali, che sono dettati unicamente da quello che mi attrae e che mi eccita: mi piace vederla indossare completini intimi in pizzo, le scarpe che scegliamo assieme, le calze che deve sempre indossare se ci vediamo o i giochi da troia che siamo andati a prendere nei sexy shop a Mestre e a Vicenza che teniamo un pò da lei e qualcuno da me qui a Venezia, a volte penso che per avere 24 anni sta facendo anche troppa esperienza ma credo o mi illudo che con me anche se non ci vediamo molto, stia vivendo momenti che non avrebbe mai immaginato. Anche con Carla a Milano andiamo a far spesso shopping ma sono meno sfacciato con lei, non le ho mai detto per esempio in maniera diretta mettiti le chanel perchè mi fanno venire il cazzo duro, lei le mette perchè le piace anche se ogni tanto sbaglia le scelte e questo proprio non lo sopporto. Non posso sopportare le scarpe con la suola in gomma, le zeppe per esempio o gli stivaletti bassi alla caviglia anche se sono tutte cosette super alla moda.

Che fai stasera ? Vieni a cena qui allora dai che ho voglia di vederti. Hai preso qualche gonna nuova ? Le chiedo continuando a toccarmi.

Ho una gonna a palloncino nera nuova che mi dovrebbe stare benissimo con gli stivali; ma non mi hai detto che calze vuoi che metta, dai dimmelo tu altrimenti scelgo delle calze color carne così ti incazzi pure.

Le hai in pizzo nere da mettere col reggicalze ? Ho voglia di vederti con le calze di pizzo e gli stivali. - Continuavo a toccarmi mentre le parlavo pensandola vestita come una vera troietta e ripensavo anche a come era vestita Carla due sere prima con le Chanel beige a punta nera e le calze autoreggenti bianche velatissime e di come le abbiamo ridotte dopo che le ho scopato il culo sia con il cazzo che con l’intera mano e di come godeva e urlava di brutto di scoparla più forte, le ho anche chiesto di bestemmiare ma non lo ha fatto, dovrò chiederlo a Laura più tardi perchè mi fanno impazzire le ragazze che bestemmiano. Chissà chi avrà lavato le lenzuola e le coperte a Milano dalle tracce rosse e marroni.

Sei tanto porco oggi vero ? Calze di pizzo e stivali e poi altre richieste ? Vuoi che mi infili già per venire anche le palline che abbiamo preso ? Lo sai che non ho voglia di venire a piedi e prenderò il taxi e qualsiasi porco di comandante facendomi salire a bordo potrebbe vedere che ho le calze e il filetto delle palline che mi esce dalla figa ? Mmmmh lo sai che mi ecciti anche tu Paolo ?

Quanta voglia hai Lauretta ? Il tassista si farà una bella sega a casa, sempre che tu non sia così troia da fargli un bocchino durante il tragitto per pagarlo ma cerca di fare la troia, capisci cosa voglio dire ? Fagli vedere le calze, accavalla bene le gambe quando sarai seduta a bordo, non dico proprio a gambe aperte però tienile accavallate che si veda il bordo delle calze, chissà se dalle rive ti vedranno anche i turisti. Per che ora arrivi ? Portati anche qualche giocattolo bello grosso e il gel che non ne ho troppo che voglio farti divertire.

Tu vuoi squarciarmi altro che farmi divertire, ti piacerebbe se ti spaccassi io il culetto ? E se poi il tassista prova a toccarmi il culo che faccio ? E se anche si appoggia col suo cazzo indurito con la scusa di aiutarmi ? Dimmelo dai? Devo starci, accucciarmi e fargli veramente un bel soffocone ?

Lo so che ti piacerebbe ma sei talmente sazia di cazzo mio e di tutti i fighetti che ti scopi che l’unica cosa che ti fa impazzire è farlo eccitare senza lasciargli la possibilità di scoparti la figa bagnata che ti ritrovi.

Senti Paolo vuoi che mi metta delle decolte, magari quelle di Valentino con le borchiette e venga con gli stivali ancora in scatola ? Così ti diverti a farmeli indossare tu inginocchiandoti ai miei piedi ? Dai pensaci scrivimi che vado in doccia e poi ti leggo.

Continuo a toccarmi e penso un po’ al culo di Laura e un po’ a come ho scopato Carla l’altro giorno. Mi piace come accetta sempre che la leghi al letto e che la bendi. Avrei voglia di spaccare il culetto anche a Laura nella stessa maniera ma una mano intera non glielo ancora messa ma ho molta pazienza e magari con la promessa di qualche nuovo regalo potrebbe anche accettarlo come ha accettato il mio cazzo in culo oramai da tempo. Le mando un messaggio per ricordarle le decolté Rockstud di Valentino nere e beige. Mi piace l’idea di giocare a commesso che slaccia le scarpette dai piedi di una bella figa come Laura per farle provare gli stivali nuovi come se fosse una cliente troietta seduta in poltrona, avrei anche tanta voglia di sentirmi schiacciato dalla suola che si appoggia al mio cazzo ancora nei pantaloni per provare a buttarmi per terra mentre mi fa vedere la pelle nuda dove finiscono le sue calze da troia sotto alla gonna.

Ho le finestre aperte, un calice di pinot nero appena versato e dopo la doccia mi sono cambiato per la serata con Laura. Ho messo in ghiaccio anche due bottiglie di champagne e ho già tirato fuori alcune coppette che ho riempito con delle olive, noccioline, patatine e del baccalà, niente di che ma è sempre piacevole sgranocchiare qualcosa bevendo un bicchiere; le farò poi un risottino con del pesce che ho preso qui nella calle in una pescheria fantastica arrivando a casa. Adoro il tempo che passo nel mantecare il risotto quando sono in sua compagnia perchè cercando di creare quella cremetta che tanto mi piace con una mano, con l’altra risalgo lungo la coscia alzando la gonna fino a trovare il leggerissimo pizzo di un perizoma sotto a cui sento una fighetta umida e il buchetto vicino.
Accendo lo stereo e metto un disco dei Cigarette after sex, a girare sul giradischi e mi rilasso di brutto buttandomi sul divano e toccandomi da sopra al velluto dei pantaloni per una buona oretta.
Sento dei passi, siamo lontani dai flussi di turisti che ammorbano Venezia e la calle sotto risuona dell’armonia del suono di tacchi, mi affaccio e vedo Laura che ha appena passato il piccolo ponte con una bag arancione assai grande dentro alla quale immagino esserci gli stivali Jumping e un piccolo zainetto di LV alle spalle e noto che ha tagliato i capelli che adesso sono con la riga in mezzo fino alle spalle e sta benissimo; quel che vedo del suo abbigliamento poi già mi piace perché la giacchetta beige con la gonna a palloncino scurissima e le scarpe nere e beige mi colpisce istantaneamente, il suono delle Rockstud sul selciato è meraviglioso e sebbene lontana, le piccole borchie luccicano e contrastano con il nero delle calze di pizzo; vieni vieni bella fighetta che stasera ci divertiamo.
scritto il
2025-04-24
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