Incontri a Venezia _ Parte due

di
genere
etero

Ciao Paolo !! Mi fai salire ?

Dai, vieni vieni nella tana del lupacchiotto.

Ciaoooo Laura !! Allora cosa dici del nuovo pavimento dell’ascensore ?

La abbraccio con forza quasi alzandola e sento quanto magra e tonica sia e quanto mi piace sentirla sotto alle mie mani.

Incredibile ma come ti è venuta una simile idea ? Sembra di stare sopra al nulla.

Posso far apparire qualsiasi immagine o video registrata o in tempo reale, anche un effetto caduta nel vuoto se voglio o .. . . la tua fighetta vista dal basso come se fosse uno specchio o l’acqua che scorre sotto ai tuoi piedi; figo no ?

MMhhh porcoooo sei un porco.
Mi dice mentre si fa palpeggiare il culetto attraverso la gonna e già sento i laccetti del reggicalze sotto alle mie dita. Mi fa piacere che questa troietta mi abbia ascoltato e chissà se ha anche le palline nella fighetta come aveva promesso.



Vieni Laura dai siediti e dammi la giacchetta e la borsa. Pinot nero o champagne ghiacciato ?

Champagne ovvio. Allora quanto ti fermi a Venezia ? Una settimana te la fai ?

Le verso un bicchiere mentre accavalla molto in alto le gambe e mi godo la visione dell’inizio del bordo delle bellissime calze che ha messo e penso al tassista che ha portato questa figa nella sua barca e a cosa gli avrà fatto vedere questa puttanella.

Ma hai tagliato i capelli ? Stai benissimo Laura, sei tanto gnocca !!
Laura è bionda tendente al rosso ed è altra circa 1,70 ed è abbastanza magra con un piccolo seno che lei dice essere una terza ma forse è più una bella seconda; ogni tanto mi parla di rifarlo ma mi piace saperlo naturale anche se prima o poi cederò alla tentazione di pagarle l’operazione e la vedrò con una bella terza vera o una quarta che di certo non guasterebbe.
Con la gonna che le è risalita verso l’alto mi perdo a guardarle le splendide calze di pizzo nere con dei disegni floreali radi che giocano con il vedo e non vedo della sua pelle chiara e le scarpe da puttanella che indossa in pelle lucida nera con le finiture beige e le borchie tipiche delle rockstud che abbiamo preso un mesetto prima e mi viene già duro, tanto duro.
Le vado più vicino, annusandole il collo e soffiandole delicatamente in un orecchio le sussurro che ha un profumo che mi fa impazzire e le cerco le labbra con le mie per entrarle nella bocca che si apre, le sue labbra sono morbidissime e umide e la sua lingua si muove saettando attorno alla mia e spalanca la bocca invitandomi a baciarla con vigore e la schiaccio sul divano mentre porto una mia mano dietro al suo ginocchio con lentezza calcolata e senza affrettare i tempi, il pizzo mi lascia questa vibrazione sotto i polpastrelli che mi va alla testa, sento anche il calore della sua pelle mentre scendo lento verso la caviglia, le accarezzo i laccetti delle scarpette che le condono la caviglia, sento le bocchette e risalgo verso il ginocchio; ho il cazzo duro, che spinge nei boxer mentre Laura rilassa le sue gambe che muovendosi impercettibilmente si aprono di un soffio, forse quasi involontariamente, in un gesto che rivelava la sua pelle chiara dove il delicato pizzo più scuro della balza si allunga leggermente stirando i laccetti della guepiere.

Sono rimasto a contemplarla per un attimo, come per imprimermi ogni dettaglio nella mente: la gonnellina a palloncino che sfiorava appena il reggicalze, il contrasto tra la pelle chiara e il nero intenso della lingerie. Poi, con una lentezza esasperante, sono sceso nuovamente verso la sua caviglia palpandole con più forza il polpaccio fino ad arrivare alla Rockstud e le ho infilato due dita sotto al piede tra il cuoio e la calza e poi anche sotto alla suola davanti al tacco fino alla punta sentendo le borchiette che le segnano il passaggio tra il suo piede e la magica scarpetta. Continuavo a baciarla a bocca aperta violentandole quasi la bocca e cercandole il culetto tra il divano e il suo corpo con l’altra mano coperto ancora dalla gonnellina.
Le gambe dischiudendosi maggiormente mi invitano a palparla sulla figa, mi tormenta l’idea che sia arrivata qui con le palline e che abbia fatto tutta la strada con questo magnifico strumento di piacere dentro alla figa. Mi fermo, la serata è lunga e vado verso la zona cucina e alzo la fiamma del brodo del risotto che voglio prepararle.
Mi piace cucinare per le ragazze che vengono a casa, qui a Venezia ma di più forse a Milano e a Palermo; ho la fortuna di avere un bel giro di troiette che mi sono creato negli ultimi anni a cui piaccio io, i miei soldi, i miei regali e le belle giornate e serate che passiamo assieme in casa o fuori.
Io sono un vero porco, adoro guardare film porno nei siti a cui mi ispiro per le mie fantasie e altre ne invento divertendomi a portarle nella realtà, spingendole e portandole dove forse neppure loro pensavano di poter arrivare.
Mi piace scopare con Laura qui a Venezia e fare delle porcate che con con lei sgorgano sempre con naturalezza.
scritto il
2025-04-28
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