Incontri a Venezia _ Parte otto

di
genere
bondage

Dopo cena la faccio sedere sul divano mentre preparo un bel caffè e poi ci spostiamo nella terrazza sul retro dove ho un piccolo salottino all’aperto per sorseggiarlo. Ci sediamo vicini e
allunga le gambe sul divano sdraiandosi su di me. Cazzo quanto mi piacciono questi stivali da cavallerizza di Hermes con questa gonna a palloncino leggermente risalita; Laura è proprio una bella fighetta che sa come eccitarmi. Le infilo una mano nella camicetta e sotto la guepiere per prenderle una tetta in mano e palparla sentendo il capezzolo indurito sotto alle dita. Laura piega una gamba verso l’alto così il movimento le fa salire la gonna svelando nuovamente il bordo della calza e il laccetto che la sorregge.

Grazie Paolo proprio un’altra bella serata mi stai facendo passare, non pensi che dovresti passare più tempo in questa bellissima casa a Venezia ? Cosa potrei fare per farti venire più voglia di stare qui ? Facciamo pure qualche follia, tu ne inventi sempre una.
Veramente potresti essere a mia piena disposizione ? Se a te non basta proprio mai il cazzo ti confesso che mi piace tanto giocare con la tua figa e con il tuo culo quando sei vestita da troietta come oggi, le Rockstud con cui sei arrivata prima, le sussurro all’orecchio, sono proprio delle scarpette per far venire il cazzo duro a chiunque ti guardi se le metti con le calze giuste come queste di nere in pizzo. Chissà che seghe si starà ancora facendo il tassista che ti ha portato prima. Adesso ti faccio urlare lo sai vero ? Ecco un buon motivo per tornare più spesso a Venezia, vederti il culo sanguinare mentre urli !!!

Mi alzo per recuperare il megacazzone da 35 cm e le dico con rudezza di appoggiarsi con la pancia coperta dal bustino allo schienale del divano guardando fuori mentre comincia ad accarezzarsi il buchetto del culo alzandosi la gonna sulla schiena e rimane con la sola guepiere a coprirle il busto. Mentre lo maneggio per spostarlo lo metto al confronto un attimo con uno degli stivali che sta calzando e praticamente hanno la stessa lunghezza. Il culo è incorniciato dai lacci delle guepiere che trattiene le calze e pregustandomi i momenti in cui da li a poco poco le squarterò il buco come mai le ho fatto prima le dico di togliere le sue dita e comincio a prepararlo con il gel per alleviare un po’ il dolore che sicuramente sentirà con questa bestia quando comincerò a farglielo entrare nel culo. A differenza di Carla, la mia troia milanese del momento non ho mai messo una mia mano nel culo di Laura e sono sicuro che farà fatica a prendere questo cazzo ma oramai è ora di andare oltre le normali scopate e di sfruttare anche questo esemplare di ragazza meravigliosamente eccitante e troia visto che anche lei vuole venire incontro ai miei desideri per farmi venire più spesso a Venezia.

Vuoi che ti leghi stretta di la in camera al letto ? Dillo pure subito o te ne stai buona ? Dai fatti mettere questa palla nella bocca e lascia che te la blocchi sulla nuca perchè adesso ti scopo con questa bestia che ti aprirà il culo, lo sai troia ? Le sussurro con voce molto calma e bassa mentre glielo mostro davanti al viso agitandolo come si muove una bandiera. Controllo che la cinghia che le trattiene la palla in bocca sia ben posizionata mentre i suoi occhi si spalancano perchè realizza che non sto scherzando e che non mi fermerò dinanzi a nessun diniego se non legato alla sua vera volontà.

E avvicinandomi di nuovo all’orecchio le sussurro confermandole i suoi timori: Lo sai che non mi fermerò e che andrò fino in fondo ? E comincio a metterle tre dita dentro al culo piene di gel cercando di spingerle più in fondo che posso e prendo in mano l’obice e lo appoggio sulla sua schiena coperta dalla guepiere di pizzo e praticamente le copre l’estensione dalle scapole fino alle reni e mi eccito ancor di più al pensiero di cosa sentirà con questo siluro infilato nelle viscere e lisciandolo con le mani per ungerlo più che posso, comincio a spingerlo con forza schiacciando anche Laura contro lo schienale che mugola contro la palla di gomma che ha in bocca ma senza far cenno ad una interruzione.

Per fortuna sono dotato di una discreta forza perchè il suo pertugio merdoso non cedeva al cazzone e dovevo tenerle la schiena schiacciata con forza verso il basso con la mano aperta mentre con la destra, ruotandolo spingo con vigore per farlo entrare mentre Laura si lamenta agitando la testa in tutte le direzioni. E’ bellissima totalmente vestita e con i suoi stivali di Hermes neri lucidi da cavallerizza dalle suole intonse e le calze di pizzo con i fiori stilizzati. Chinandomi verso di lei le sussurro: Senti male vero troia, lo so che ti brucia e che ti senti squartare il buco che si sta dilatando bruciando come mai avevi sentito in vita tua ma non vorrai deludermi vero ? Lo sai che ti metterò dentro anche la mia mano nel culo tra non molto come già te l’ho messa nella figa; ricordi anche li quanta fatica le prime volte mentre adesso ti entra facendoti godere e questo cazzone è mmmmolto più stretto e non vorrai essere da meno di Carla vero ? Non vorrai che mi cerchi una altra puttana a cui fare i miei regali qui a Venezia, dai brutta troia allargati bene questo cazzo di buco della merda e fattelo entrare per bene dai che poi stasera mi puoi chiedere quello che vuoi. Lasciandole la schiena le tiro 7 8 schiaffi in sequenza sulle chiappe nude lasciandole le impronte rosse del palmo. Eccolo sììì dai troia dai che sta cedendo, lo sento che sta entrando mmmhhh dai troia puttana dai porca che solo l’idea di ricevere dai regali da troia ti fa aprire il culo per questo animale di gomma dai dai che poi ti faccio una proposta, forza puttana dai fallo entrare per bene.
Laura tra lamenti e mugolii si butta quasi fuori con tutto il corpo dal divano mentre le spingo il cazzone nel culo e penso a quanto sia stato più facile con Carla arrivare anche a fistarla profondamente nel culo e a come riesca a sopportare anche le lacerazioni che le provoco ogni volta che la scopo anche con le sue scarpe e pensando a questo il cazzo praticamente mi scoppia da quanto pulsa vedendo questa fighetta che si fa scopare da questo cazzo che a poco a poco la sta aprendo come una gallina col ripieno. Dai Laura dai che ci siamo quasi, quando comincerò a fare su e giù vedrai che comincerai a godere anche tu; dillo che ti piace dai porca di una troia e scivolando sul cazzone con la mia mano con il gel vedo quanto lo sta sporcando sia con la merda che con piccole tracce di sangue facendomi impazzire.
Ti metterei dentro uno dei tuoi stivali lo sai troia ? Qualche scarpa in figa te l’ho messa mmmhhh ma ti metterei nel culo questi stivali da troietta mmmmh lo senti come ti scivola dentro e fuori ? Dai fai di sì con la testa se stai godendo, dai troia le dico mentre lo tiro fuori e metto le quattro dita a becco d’anitra subito nel culo che entrano scivolando tra il gel e le tracce di sangue miste al marrone della cacca e subito giro le dita come si può scavare nella sabbia facendola mugolare, cazzo se non avesse la palla in bocca chissà come urlerebbe a gola aperta ma invece se ne sta qui perchè è una troia e conosce bene la mia generosità in questi casi e tirando fuori le dita dal buco del culo le metto dentro la figa dove scivolano come nella manica di una giacca e aumento il ritmo vorticosamente mentre aggiungo anche il pollice per arrivare ad entrare con l’intera mano per fistarla senza tregua fregandomene di avere la mano lurida e che potrei infettarle le mucose irritate; dentro alla figa chiudo le dita a pugno e continuo a stantuffarla come una locomotiva a vapore mentre con l’altra mano gioco con il suo buco spingendo dentro e fori le quattro dita.
Decido di farla girare all’insù tenendole una gamba alta stringendo lo stivale all’altezza della caviglia leccandole il cuoio nero e appoggiandomi poi entrambe le sue gambe sulle spalle le entro nella figa col mio cazzo che scivola dentro come mai mi era successo con lei, segno che è eccitata ed allargata oltre ogni limite oltre alla grandi dose di gel che ha dentro. la sento calda ansimante e scuote la testa e dopo qualche minuto le abbasso gli stivali e le tolgo il laccio dalla nuca e le libero la bocca. Mi dice che sono uno stronzo, un figlio di troia che le ho fatto male ma non me ne frega un cazzo. Tenendo i suoi bellissimi stivali da cavallerizza uniti le inizio a scopare lo spazio tra i due gambali e mi eccita un casino vedermi il cazzo duro che si struscia sul cuoio nero stretto ma non ho voglia di venirle sugli stivali e riprendo il cazzo finto con la mano libera alzandole le gambe e glielo spingo nuovamente nel buco del culo arrossato di brutto e con molta fatica glielo faccio rientrare mentre si dimena come una pazza da manicomio per il bruciore ma mi godo il dentro e fuori fino a che decido di spingere il mio cazzo dentro al suo buco della merda che mi accoglie con calore stringendomi il cazzo in maniera uniforme nonostante il recente allargamento, segno che ancora non ha il culo sfondato definitivamente.
Dillo dai Laura, le urlo, dai dimmelo che ti piace prenderlo nel culo da me.
Sìììì porco sìììì mi piace farmi scopare da te mi fai impazzire mi piace farmi aprire il culo qui a casa tua in guepiere e calze di pizzo mentre indosso anche questi stivali da puttanella piglacazzi. Mi hai spaccato il culo porco dio e me la pagherai maniaco di merda fammi vedere quanto cazzo di sangue esce mmmmh ti piace vero scoparmi in queste condizioni ?
Sentirla inveire e bestemmiare mi fa impazzire e aumento il ritmo della scopata nel culo di questa troietta fino a sentire che sto venendo.
MMMHHH sììì Lauraaa sto sborrando !!!! Ti sto sborrando dentro al culooooo. Ti sparo un clistere di sborra nel culooo.
scritto il
2025-07-29
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