Piccoli passi -4-

di
genere
orge

Monica entrò nel negozio e trovò Elisa impegnata con un paio di clienti.
- Ciao Elisa, sono arrivata.
- Ciao Monica, ne avrò per un po’, mi aspetti?
- Certamente, né approfitto per una commissione. Torno tra poco.

Così dicendo uscì dal negozio per fare un giro nel centro commerciale, stare ferma ad aspettare che Elisa si liberasse non le andava molto a genio.
Prese a girare senza meta ed entrando ed uscendo da vari negozi, facendo passare più di mezz’ora. Poi tornò al negozio di Elisa. Entrò e non vedendola si diresse verso i camerini che erano lontani dall’ingresso. Si avvicinò incuriosita sentendo delle voci e vide Elisa intenta ad “aiutare” le clienti di prima.
- vieni Monica, vieni a dare il tuo parere.
Monica si avvicinò e scostando la tenda vide le due clienti a seno nudo mentre si cambiavano d’abito.
Una indossava un abito molto stretto che faticava a contenere la ragazza, l’altra invece un vestito lungo con una scollatura profonda sulla schiena che lasciava intravvedere il solco di un culo perfetto. Inutile sottolineare che non indossava intimo, non sarebbe proprio stato il caso.
Monica restò ammaliata senza nemmeno far caso al lungo spacco laterale che arrivava a mezza coscia e che si poteva ben vedere solo quando la ragazza cominciò a camminare.
- Monica, cosa dici? Vuoi provarne uno uguale?
Così dicendo Elisa si diresse verso il vicino stand invitando Monica a spogliarsi.
La ragazza con il vestito stretto comincio a sua volta a liberarsi dalla tortura di quello scomodo abito e prima che Elisa tornasse entrambe le ragazze erano nude.
- Scusate ma non ho un’altra taglia uguale, Laura ti spiace far provare il tuo vestito a Monica?
Senza alcun problema la ragazza si spogliò a sua volta passando il vestito a Monica.
In quel momento, tutte e tre le ragazze erano completamente nude davanti a Elisa, l’unica che vestita guardava estasiata i tre corpi.
In un attimo Monica si infilò il vestito e le mani di Laura ed Elisa presero a sistemare le pieghe, soffermandosi ora sui seni, ora sui fianchi. L’altra ragazza, Noemi, restava nuda quasi in disparte, con due magnifiche tette dai duri ed evidenti capezzoli.
- ragazze, sarà il vestito, saranno le vostre mani, ma io sono eccitatissima. Questo vestito lo voglio.
Girandosi non poté che notare Noemi, con una mano sul seno destro mentre con l’altra era evidente che si stesse masturbando.
Laura raccolse i suoi lunghi capelli biondi e senza perdere tempo si inginocchiò andando diritta tra le gambe dell’amica prendendo la leccare con foga la sua figa depilata.
- ragazze! Così non va bene! Ho il negozio aperto e non posso partecipare.
Mentre pronunciava queste parole, Elisa prese Monica da dietro stringendole forte le tette da sotto il vestito.
Monica era rimasta immobile, presa da questa strana sensazione che mai, nella sua vita aveva provato. Non solo stava assistendo ad una performance lesbo, stava anche sentendo colare la sua figa garanzie alle mani di Elisa che non mollavano la presa. Sì girò e senza capire cosa o come, prese a baciare Elisa in bocca, quasi a volerle mangiare la lingua.
A questo punto anche il vestito di Monica cadde a terra e Elisa quasi spinse le tre “clienti” oltre la vicina porta richiudendola velocemente alle loro spalle e tornando in negozio, proprio nel momento in cui entrò una coppia di clienti.
Le tre, perse nella loro eccitazione si trovarono nel magazzino. Laura si distese sopra dei cartoni, allargando volgarmente le gambe iniziando a toccarsi e in pochi secondi si trovò con tre dita in figa incitando le due a leccarla.
Noemi si fermò, guardando Monica negli occhi, prima gli infila la lingua in bocca, poi mettendole una mano tra le gambe la accompagnò a chinarsi tra le gambe della bionda.
- leccala, senti come è buona, leccala.
Monica non capiva più niente, stava leccando in profondità la figa di una sconosciuta mentre un’altra le stava leccando il buco del culo infilandole prima un dito e poi un secondo.
Era completamente partita, non aveva altri pensieri se non quello di godere come mai aveva provato.
La scena era forte, le tre donne stavano godendo una dell’altra e in pochi minuti, pur mantenendo il silenzio, stavano godendo ognuna nella bocca dell’altra.
Si apri la porta e Elisa, quasi incazzata e a voce alta:
- brutte troie, adesso fate godere anche me!
Si sollevò la gonna e abbassò le spalline della maglia facendo fuoriuscire le sue tette.
Laura per prima affondò la lingua tra le gambe di Elisa e con mezzo stupore prese anche a giocare con il plug che spuntava dal culo della commessa….
- e saremmo noi le troie? Vacca sfondata!
- Monica sempre più in trance, vedendo quella scena e sentendo quelle parole si buttò anche lei tra le gambe, estrasse il plug e cominciò a leccare il largo buco del culo di Elisa.
Le lingue si intrecciavano tra le cosce mentre Noemi, schiacciava la faccia di Elisa tra le sue tette giocando con i suoi capezzoli.
Non durò molto, esplose in un orgasmo potente riversando il suo potente getto nelle bocche di Laura e Monica che presero a baciarsi mentre Noemi allargandosi oscenamente la figa saliva sulla faccia di Elisa.
Passarono ancora pochi minuti poi le quattro ragazze si guardarono e dirigendosi verso il camerino recuperarono i vestiti ricomponendosi.
- Grazie, è stato bello, ma vorrei rifarlo con più calma partecipando dall’inizio.
Elisa non perse tempo e come sua abitudine dirigeva il gioco.
Le altre tre si guardarono e ridacchiando risposero quasi insieme
- perché no.
Seguì lo scambio dei numeri telefonici e la promessa di sentirsi presto per organizzare una serata.

A questo punto si era fatto tardi, Monica prese iil suo nuovo vestito e si diresse alla macchina dove si fermò un attimo a riflettere e penso a come era cambiata negli ultimi giorni.
Doveva mandare un messaggio a chi, probabilmente, era l’artefice di questa trasformazione.

scritto il
2023-10-19
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