Una dolce notte d'amore con mia figlia Simona (22 anni): sulle note di Careless whisper, sono verme devoto dei suoi piedi dallo smalto bianco e padre incestuoso

di
genere
dominazione

Non so come sia potuto succedere, ancora una volta con estrema dolcezza, come un miracolo che si ripete, come un destino che non so decifrare eppure amo, eppure devo accettare.
Forse c'entrano anche le dolci note di George Micheal in filodiffusione, forse c'entrava la voglia di trovare consolazione come larva sottomessa sotto di lei, forse il contrasto tra lo smalto bianco dei suoi bellissimi piedi e il suo oufit nero, divino, in pizzo, che mi ha fatto girare la testa.

L'altra sera, tornando dal lavoro e dopo la doccia, ancora in mutande, sono passato davanti la camera di mia figlia Simona, bravissima studentessa universitaria, ragazza perfetta di 22 anni. La diresti un angelo, e invece è un vero demonio che mi domina, e a letto scopa come mai avrei potuto immaginare.

Era stata una giornata stressante, per negozi. Le avevo comprato qualcosa come €1500 di sandali aperti, a gioiello, alla schiava ecc., lei ha il debole per queste cose e io sono anche il suo bancomat fedele, devo obbedirle. Mi affaccio sulla porta della sua camera. Lei è lì, bellissima, lo smalto luccicante e ABBAGLIANTE bianco sui suoi piedi divini, si sta sistemando un oufit di pizzo nero, in particolare un due pezzi sexy nero e una sorta di vestaglia indosso. Meravigliosa, posso dirvi solo questo. Non posso farci niente, inutile dare la colpa a chissà chi o cosa. Il pene comincia a spingere violentemente nelle mutande ancora calde di doccia: voglio quei piedi, stasera, altrimenti potrei compiere qualche follia. La principessa mi vede, sexy, e mi sorride timida, sistemandosi il pezzo di sopra e muovendo teneramente le dita dei piedi:
''Oh papi, cucciolo mio, come sono felice che tu sia qui, amore mio, vieni, mio dolce fuffy...i miei piedini ti aspettano, vogliono solo te, lo sai...e anche io ho voglia di te...non sai quanto''...e inizia a toccarsi.

E anche io. Avanzo delicatamente. Le mutande a questo punto sono inutili, me le tolgo e le lascio in un angolo. Arrivo ai piedi del mio angelo...me li poggia sul cazzo già di MARMO e sorride, accarezzandomi il volto e i capelli...''Papi, cucciolo mio''....
Da un cassetto del letto prende una maschera nera, me la fa indossare delicatamente. Sono il suo schiavo, il suo beta, la sua nullità incestuosa. Mentre i suoi piedi dalle unghie di ghiaccio gonfiano il mio pene, mentre mi trasformo ad occhi chiusi, ancora una volta, nel suo fedele cucciolo senza dignità, mi dice: ''Ti dobbiamo sistemare per bene, amore mio, dobbiamo giocare come si deve, tesorino....ti devi presentare ordinato per leccare i piedini della tua principessa Simo...'' Mi mette un collare spesso, di pelle, per ridurmi a cane definitivamente. I suoi gesti sono delicati, dolci, sinuosi, mai banali, anche quando mi vesta da slave sorride teneramente. Come un gioco intimo e strano che le fa piacere. Il collare, ieri sera, era particolare perché era diviso in varie sezioni separate da grandi borchie appuntite di metallo. Le varie sezioni portano ciascuna una scritta in rosso: PUPPY-SLAVE-DOGGY-PIGGY-FUFFY. Rendetevi conto...
E mentre inizio finalmente a passare la lingua tra quei piedi perfetti, sento le note di Careless Whisper che la mia adorata figlia ha messo a filodiffusione, con il telecomando, per aumentare l'atmosfera di questa sessione.

Il pene pulsa, l'amore mio lo degna di poche occhiate e di qualche succhiata. Mi sdraio, mi rialzo, ma la mia lingua e la mia bocca solo solo per i suoi piedi splendidi, per quello smalto bianco che mi ha fatto da sempre girare la testa. Sono sotto di lei, come è giusto che sia, sono un fallito ai suoi piedi. Lei si tocca la vagina, eccitata ed emozionata, i capelli, i capezzoli, quel contrasto tra il nero del suo outfit e lo smalto bianco è eccezionale.
''Oh papi, cucciolo, come sei bravo...oh amore mio...''
Passano così alcuni minuti. Poi lei, MIA FIGLIA, si spoglia completamente. La roba di pizzo cade ai piedi del letto e mentre i suoi piedi passano dal mio volto al mio cazzo di cemento i miei occhi vanno alla sua vagina fresca appena uscita dalla doccia, al suo seno non prosperoso ma eccitato e perfetto.

Mi fa sdraiare sul letto. Il suo atteggiamento è quello, ieri sera, di una padrona dolce e crudele allo stesso tempo, di una micetta che vuole giocare ma che ricorda al suo verme quale è il suo posto. Mi lega i polsi e le braccia alla testiera del letto. E qui, finalmente, la principessa inizia a giocare con il mio membro. Prima con le mani, con le quelle dita smaltate di bianco come i piedi, mentre i suoi piedi sono ancora sul mio viso di larva stupida e devota. Mi sega e sorridendo mi dice, nello splendore della sua nudità e di quelle mani fredde nella calura dell'estate: ''Papi, cerca di non venire, cucciolo, cerca di resistere, anche se i miei piedi ti fanno venire voglia di esplodere....succhia, amore mio, questa notte è solo per noi...'' George Micheal non lascia scampo,in loop, e sono suo prigioniero. I piedini continuo a baciarli, sempre più affamato, sempre più pazzo, non so quanto potrò resistere. Quanto dura quel plateau? Quanto può essere DURO e GROSSO e CALDO il membro di un padre 62enne cagna della propria figlia? Credo mi morire quando finalmente inizia a scappellarmi con più continuità con i suoi piedi. Sono legato, ma dove potrei andare? La mia unica paura, muto come un coglione, è quello di ESPLODERE prima del tempo su quei piedi e di rendere la mia dea scontenta di me...ma per fortuna gioca piano con il mio cazzo, mentre ride e si tocca la figa...
''Papi'' mi dice vogliosa..''papi...quanto sei piccolo davanti a me...quanto sei inutile sotto i miei piedi, quanto sei patetico e sconfitto dal mio potere...la tua inutile vita è consacrata a me alla tua principessa, al tuo desiderio proibito...se ti vedesse mamma in questo stato...nudo, con la maschera, il collare, legato sotto i me, mentre gusti i miei piedini....questa roba mi fa diventare bagnata, papi, che bello, che bello sentire la tua lingua tra i miei interstizi, LUPACCHIOTTO mio, dammi qualche altro bacetto, dai...sei così GROSSO quaggiù, papino mio, ho voglia di averlo in bocca...''
E lo prende, lo prende tra le sue dolci labbra di principessa, mentre la mia lingua rincorre i suoi piedi di fata, mentre il mio cuore sta per avere un infarto e continuo a essere il suo sacerdote. Ve la immaginate una roba del genere su Loyalfans o Onlyfans? Lei forse vorrebbe caricare i nostri video lì...

Ad ogni modo, il mio membro è duro e caldo tra i suoi piedi, PRIGIONIERO del loro potere bianco e divino...
''Più lentamente, papi...voglio diventare calda al massimo prima di farti entrare dentro di me...e per farlo voglio sentirti morire d'amore per i miei piedi...''

Dopo qualche tempo mi libera dalla maschera e dal collare, dai legacci al letto. E finalmente, prendendola a pecorina, possiamo amarci come padre e figlia, cioè uno dentro l'altra. Mentre la monto e continuo a succhiare le sue dita di piedi, mentre il mio pene è finalmente nella sua figa e nel suo culo, mentre la prendo in tutti i modi possibili, all'orecchio - nel battito di mille scopate all'unisono - le sussurro: ''Principessa, senza di te non sono nulla, ti amo...'' E lei mugola di piacere, mentre le faccio il ditalino e mi guarda assetata di sesso, rispondendomi: ''Oh papi, cazzo, sei magnifico dentro di me!''
E George Micheal continua, signori, era incredibile...
''I'm never gonna dance again
Guilty feet have got no rhythm
Though it's easy to pretend
I know you're not a fool''

Mentre queste parole meravigliose d'amore si diffondono a tutto volume per la stanza coprendo i nostri gemiti di piacere e lussuria, Simona si morde il labbro mentre ho il mio uccello dentro di lei e lei ha i piedini dalle unghie di ghiaccio, fresco sorbetto al limone che le sta divinamente, sul mio volto sudato. Glieli succhio, il centro della mia vita. Lei mi succhia il membro, io le dita dei piedi. Lei mi mi masturba con le unghie di ghiaccio, io la lecco sul collo, sul seno, giù lungo il corpo fino al triangolo, cerco di spingermi più dentro che posso.
So che stavolta sta godendo moltissimo anche lei, anche se è troppo orgogliosa per ammetterlo, perché è pur sempre la mia crudele padrona. La vedo stringere forte, sudata, le lenzuola del letto...chissà cosa prova, dopo avermi dominato e pervertito, ad avere il grosso membro di un uomo maturo - e non di un uomo maturo qualunque, SUO PADRE! - dentro la sua figa di 22enne!
La prendo a 69, a missionario, a cucchiaio, in tutte le pose possibili...credo abbiamo scopato con passione e follia per più di un'ora, lei ogni tanto rideva e per cambiare prendeva il collare e lo usava come frustino mentre avevo gli occhi accecati dal suo biancore divino dei piedi e il membro andava dentro e fuori dalla sua figa. Ero il suo schiavo ma in quel momento ero anche e soprattutto il suo amante, il suo amore incestuoso con cui tradire mia moglie (io) e rendere infelice sua madre (lei), che ancora non sa niente...La monto e la monto ancora, la sento gemere di piacere per la durezza possente matura di suo padre dento di lei...c'è stato un momento bellissimo in cui ci siamo guardati fissi negli occhi, dolcemente e appassionata, mentre la trapanavo il dolce guscio del piacere...ero dentro mia figlia e non mi sentivo colpevole, con i suoi piedini sul volto e baciandole l'incavo del collo e stringendole il viso tra le mani, per essere più vicino a lei...

Mi masturba con i piedi, con le mani, mi fa la spagnola. Mia figlia di 22 anni, signori, è sconvolgente. Non so come non abbia fatto a venire. Non ascoltiamo più George Micheal, ormai siamo concentrati solo su quel miracolo, tutto sudato, sopra e dentro di lei, le sussurro ancora: ''Principessa mia, mio amore e divinità, ti amo, ti amo, ti amo, sono matto di te, voglio scoparti per tutta la vita e amare i tuoi piedi. Sei il paradiso, mia regina, sei...il...paradiso....''

E' ora. Ancora caldo, esco dalla sua figa. Lei capisce subito e mordicchiandosi il labbro e sorridendo come una puttana in calore, mi porge i suoi piedi di bianco latte, glaciale. Cerco di andare il più lentamente possibile, lei dice ''aspetta'', prima che venga vuole darmi un'altra succhiata...poi, è tempo. Sulle note di George Micheal, un torrente di sborra bollente cola sui piedi di mia figlia. Il mio orgasmo, come la mia anima, la mia vita e la mia morte, sono per lei, per quei piedi, per quella figa. Ancora gocciolante, lei mi scappella, dice che vuole sentirsi i piedi UMIDI del mio seme dappertutto. Il suo foot pet, il suo papi fallito, credo si sia comportato bene. Ancora toccandosi, me lo masturba ancora e ancora, non è mai sazia, vuole sentirlo ancora caldo e pulsante, grosso e VIVO tra i suoi piedi...se mia moglie mi avesse visto in quello stato, stanco ma felice, con il cazzo appena svuotato ingabbiato tra i piedini di mia figlia...
''Oh, tesoro, figlia mia...'' riprendo a baciarle i piedi pieni di sborra, glieli lecco, mi sdraio sotto di loro.
Lei ride, splendida e demoniaca, la figa ancora rossa per una trombata come poche e il corpo pieno dei miei liquidi, del suo sudore, di quel sentimento oscuro e potente che si chiama amore e che porta un padre a rinnegare tutte le leggi morali per realizzare il suo sogno: essere la cagna incestuosa, il maiale sottomesso, della sua biondina figlia.

Simona mi graffia con le sue unghie, calda ancora di passione. ''Vuoi sapere cosa facciamo adesso, papi? Porca troia, quanto cazzo scopi bene, ho la vagina in fiamme per quanto duro era il tuo pene, cucciolo''...
Torna a legarmi a letto, mi lascio guidare dal suo dolce potere dopo una notte di sesso. Mi scrive con il pennarello, intorno al pene ancora sgocciolante: PROPRIERTA' DI SIMO. NON TOCCARE.
Si sdraia sopra di me, mi mette il suo reggiseno e le sue mutandine nere, ormai perfettamente inutili, sul viso, a coprirmelo, e mi dice, toccandomi dolcemente...''E se mamma ti scoprisse così, tra poco, amore mio? Cosa faresti? Cosa le diresti?''
Riesco a leccare la sua lingerie e a spostarla dal mio volto giusto in tempo per vedere mia figlia, sculettando e camminando a piedi scalzi, avviarsi verso l'uscita della stanza e del bagno...

Mi ha lasciato così per 2 ore e mezza, in un'angosciante tortura che mia moglie potesse tornare e vedermi in quelle condizioni. Quando è tornata, per concludere, mi ha segato di nuovo l'uccello ''ricaricato'' e mi ha fatto venire sui suoi piedi, poggiati sulle sue mutandine...

Poi mi ha preso con il guinzaglio e mi ha riportato in camera mia. Dopo un ultimo bacetto ai suoi piedini, la principessa ha detto ''adesso basta, papi, sono le 2 di notte...sogni d'oro, fai il bravo...e mi raccomando, non masturbarti senza il mio permesso...lo sai che non mi piace...''

Mi sorride, mettendo, micetta perversa, in atto le sue forme. Mi dà un bacio alla francese, mi tocca il naso e dice, mentre ancora una volta il mio pene spinge verso la sua carne: ''Sei un bravo papà, dopo tutto. Uno sciocco leccapiedi, un povero sciocchino completamente in balia di me, ma un cucciolo che fa l'amore divinamente...ti amo, papi, non cambiare mai.''
Mi spinge sul letto, mi passa il suo piede destro lungo il corpo fino al pube, ma si ferma. Ride crudele, si volta e se ne va, felice e soddisfatta.

Se questo non è il paradiso, non so cosa lo sia
di
scritto il
2023-08-30
1 . 6 K visite
Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.