La mia lei

Scritto da , il 2022-12-28, genere incesti

E' il destino che scandisce le nostre vite, anche se una buona componente, è il nostro stile di vita, o meglio le nostre fantasie nascoste.
Nella nostra coppia, credo sia stato il comparto fantasie, dalla mia parte, e il precedente stile di vita dalla parte di mia moglie.
Io, tendenzialmente, sono sempre stato propenso per l'essere dominato, in tutti i sensi, e specialmente nella sfera sessaule, tanto, che sin da giovanissimo, sono stato affascinato dalle pesone adulte e forti di carattere, tanto, da diventare il giocattolo sessuale di uno zio, che mi ha avvicinato all'omosessualità, facendomi perdere la verginità, in giovane età.
Con lui ho scoperto la mia vera natura, mi ha insegnato come potessi essere femmina, iniziandomi al travestimento feminile, e via via a trasformarmi mentalmente in una donna.
E questo, mi ha aiutato a conoscere e conquistare ia moglie, una donna stupenda, e sessualmente forte, una donna con molteplici esperienze, sia di maschi che saffici.
Ci siamo conosciuti ad una festa di amici, e subito mi ha conquistato, non solo per la sua bellezza, per la sua eleganza, o peril fisico pazzesco, no per la sua dolcezza, e allo strsso tempo, per la sua determinazione.
Ci siamo frequentati quasi subito, e in poco tempo, siamo diventati intimi, e pur essendo stata la mia prima donna, devo dire che mi sono comportato come se se fossi un'esperto del settore.
Ma, per correttezza, o per indole sottomessa, ben presto le confessai la mia vera natura, perchè, pur essendo attratta da lei, il mio io, mi indirizzava verso la mia omosessualità, no potei restire a lungo dal travestirmi, e continuare i miei incontri, con maschi, mi sono sempre sentita donna, e alla natura non è facile opporsi.
E devo dire che lei mi capì, e anzi, continuammo i nostri rapporti di coppia, con mè travestita, spesso andavamo a fare compere come due amiche, o a cena, o a ballare, dove iniziammo a conoscere e frequentare persone, con qui, passavamo la nottata.
Poi decidemmo di sposarci, e convolammo a nozze in breve tempo, e i preparativi ci videro impegnate per alcuni mesi, dove, iniziammo a decidere, quali fossero i nostri ruoli, proprio perchè, il nostro matrimonio funzionasse.
Decidemmo di avere la massima libertà, sia io che lei, ma con un rispetto reciproco, dicendoci con chi e come e dove incontravamo chi ci piacesse, e se fosse successo all'ultimo momento, poi lo avremmo raccontato a priori.
Il giorno del matrimonio, lei indossava un abito bianco, lungo, con un decoltè pronunciato, senza intimo, pronta all'uso, dei numerosi amici, preventivamente invitati, avevo solo un paio di autoreggenti bianche.
Io un abito grigio maschile,, ma sotto, reggiseno, slip reggicalze e calze tutto bianco verginale, al pene una stretta gabbietta, e come mio testimone, colui che mi rese donna, e che quel giorno mi avrebbe avuta più volte.
Devo dire, che alla mattina fù mamma ad aiutarmi nei preparativi, è da sempre la mia confidente, amica, e complice, sapendo da sempre quale fosse la mia inclinazione sessuale, e devo dire che fù felice quando le pèsentai Gabriella, e il coneguente matrimonio.
Ero nuda in camera mia, lei entrò, e chiuse la porta alle sue spalle, si avvicinò, e mi diede un bacio sulla fronte, ecco la mia bambina, mi sarebbe piaciuto aiutarti ad infilarti un abito bianco come quello di tua moglie, ma mi accontenterò di aiutarti ad indossare questi, e pose sul letto l'intimo prima descritto.
Poi si inginocchiò, e con facilità, mi mise la gabbietta, poi aggiunse, tesoro, se questa deve essere la tua natura che lo sia, la chiave la darò a tua moglie, e lei deciderà del tuo destino, po mi baciò, in bocca sentii la sua lingua, ora, ti lascerò nelle capaci mani di tuo zio, che ti accompagnerà all'altare, e sarà tuo testimone, ne ha lui il diritto, ti ha resa donna.
Il matrimonio fù fantastico, festa memorabile, invitati stupendi, gli amici di mia moglie, si dimostrarono stupendi maschi, a turno, la accompagnavano a rifarsi il trucco, e a darle vaginale, o anale piacere, riempiedola di caldo sperma, tanto, che a metàmatrimonio colava prepotentemente sulle coscie raggiungendo le sue meravigliose scarpe, e appena succedeva, era mio compito leccarla e ripulirla di tutto lo sperma.
Dal canto mio, lo zio, regolarmente, mi accompagnava, in camera, e spogliato, mi scopava lungamente, facendomi godere, con il suo possente cazzo, e poi una volta in sala, mamma mi accarezzava, e confortava, ti è piaciuto? mi chiedeva, e io annuivo, il cazzo dello zio , è super mamma, lei sorrideva e aggiungeva, come lo sono tutti quelli che hai preso e prenderai, vero, aggiunsi, e così ebbi il coraggio di aggiungere, se lo prendessimo insieme sarebbe più bello per mè, sorrise, mai dire mai.
Così iniziammo la nostra vita di coppia, e pochi mesi dopo, Gabriella mi chiese, o almeno, impose di assistere alle sue scopate, e io accettai.
Inizialmente lo feci da maschio, e quando lei, con il nuovo incontro, nudi scopavano, io mi spogliavo e iniziavo a masturbarmi, ho sempre avuto un bel cazzone, e me lo menavo tranquillamente, vedendo la figa di lei, o il culo dilatato da un altro cazzo, per poi venire più volte durante il loro amplesso.
Poi iniziai ad indossare un paio dei suoi slip, pur avendo un mio guardaroba fornitissimo, e poi via via fino a presenrarmi come donna.
E' chiaro che poi la voce si sparse, e in breve tutti seppero che ero una trav, o meglio un omosessuale travestito, e così una parte, iniziò a fare il filo e a frequentare Gabriella, e una parte mè.
In pochi anni, il mio compito fù, accompagnare mia moglie a tutti i suoi incontri con maschi, a volte con più maschi contemporaneamente, nei panni di Paola, dove mi masturbavo sino allo sfinimento, e dove ripulivo con la lingua i partecipanti.
Epoi soddisfavo, nei giorni seguenti, quanti lo richiedevano, ed erano in molti, col tempo il mio culetto divenne una calda vagina, dove scaricavano il loro caldo sperma.
Passarono così, alcuni anni, e poi una sera ebbi una sorpresa graditissima, era il mio trentesimo compleanno, era all'apice della mia bellezza e sensualità, tanto, che da un anno, mi ero trasformata completamente in donna, vivevo al femminile, anche in famiglia sia la mia che dei miei suoceri, ma mai mi sarei aspettata il regalo che ricevetti.
Era la sera del mio compleanno, lo festeggiammo a casa dei miei suoceri, e oltre a loro, c'erano i miei genitori e mio zio, immancabile amante.
Per l'occasione indossavo un abito attillato nero, lungo con due spacchi pazzeschi, da qui si vedeva il reggicalze e le calze, niente intimo, le mie giovani tettine spiccavano nel generoso decoltè, ai piedi un paio di sandali con tacco dieci, ben truccata e con i miei capelli naturali lunghi biondi, Gabriella in contrasto in bianco, mia fotocopia, e dopo una ceva veloce ma ottima, il brindisi, e i regali.ù
Il primo regalo lo ricevetti da mia madre, papà mi prese per mano, e mi accompagnò, seguiti da tutti gli altri in camera da letto, dove vidi mamma, nuda, nelle braccia dello zio, si stavano baciando, mamma era stupenda, pur avendo una certa età, il suo fisico reggeva ancora bene, un poco cadente il suo groso seno, ma con capezzoli enormi e duri, la sua figa, avendo oscenamente divaricate le gambe, appariva rosea, e luccicante, lo zio l'aveva leccata a lungo, preparandola, papà, mi aiutò a sfilarmi il vestito, ero eccitatissima, il cazzo era di marmo, lo zio lasciò mamma e mi prese per mano, mi baciò, e mi aiutò a coricarmi trà le gambe di mamma, e lei si infilò il mio cazzo in figa, ed emise un gemito di piacere.
Entrai in lei, nella sua calda vagina, e iniziai a bacirla, contraccambiata da lei, e iniziai a scoparla.
I presenti iniziarono a masturbarsi e a baciarsi a vicenda, lo zio poi si posizionò dietro di mè, mi voltai e pretesi un bacio, e poi mi penetrò.
Non capii più nulla il piacere mi devastò la ragione, scopammo a lungo, e poi io innondai mamma, che urlò il suo piacere, e poco dopo lo zio, mi rese il suo piacere.
Ricaddi sul seno di mamma, succhialo amore come facevo da piccola, e io niziai a succhiare, con la coda dell'occhio vidi Gabriella inginocchiata che succhiava il cazzo di mio suocero, mentre papà si segava guardandoli, tranquilla dissa mia madre, è un frocio segaiolo, è come tè, guarda mentre scopo.
Allora lo raggiunsi e a fianco di mia moglie in ginocchio iniziai a spompinarlo, e al culmine del piacere, mi misi appoggiata al letto, e me lo feci infilare e sborrare dentro,mi strinse i fianchi e mi montò per gli ultimi colpi baciandomi poi e riempiendomi.
La mia vita è cambiata da quel giorno, in meglio, ora passo del tempo sia con i miei che con i miei suoceri, l'ultima della famiglia ad avere i miei servizi è stata mia suocera, donna fino allora insignificante, no bella, trascurata, con un fisico minuto, ma che si rilevò una troia ninfomane, tanto, che avendo ancora il ciclo, decise di concepire un figlio con la sottoscritta, e ne fui felice, lo nascondemmo fino al concepimento, scatenando i maschi della famiglia, che si spartirono mia moglie per ingravidarla.
Partorirono a distanza di un paio di mesi l'una dall'altra, ora io vivo con mia suocera, mio padre con mia moglie e mio suocero con mia madre, lo zio passa dauna all'altra, mio padre, ha da qualche mese iniziato a travestirsi, e a scopare con lo zio e mio suocero, io con chiunque mi cerchi, sono divenuta a mia volta ninfomane, ma presto, inizierò una nuova avventura.

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