Al corso dì ceramica - Pt 2-

Scritto da , il 2022-12-04, genere gay


Ripensare a quel che avevo fatto a quell’uomo mi faceva particolarmente eccitare, era stato piacevole masturbare un pene che non fosse il mio e soprattutto mi eccitava il fatto di averli procurato piacere.
Quando tornai a casa e nei giorni successivi infatti, fu praticamente impossibile togliermi dalla testa quelle immagini, la sensazione di tenere in mano quel pezzo di carne così duro e caldo, la sensazione del suo liquido caldo che sgocciolava dalla mia pelle e soprattutto il modo in cui era riuscito a convincermi così facilmente a farlo.
Sentivo il bisogno di rifarlo, di vedere quell’uomo godere e ansimare per me.

La settimana successiva quando venne il giorno del corso, poco prima di entrare in laboratorio, mi sentivo il cuore battere forte e dentro allo stomaco una sensazione quasi di ansia, a tal punto pure di non presentarmi per la paura.
Appena entrai, l’uomo invece mi accolse con un gran sorriso come se quella cosa non fosse mai successa, iniziando da subito a chiedermi come stavo e cosa avrei dovuto svolgere durante la nostra ora a disposizione.
Mi fece entrare nella stanza del laboratorio dove aveva già preparato tutto il necessario per la lezione di oggi, per poi iniziare a spiegare.
Nel frattempo io però non riuscivo a concentrarmi affatto, rivedendo l’uomo nella stessa stanza dove pochi giorni prima era successo il tutto, non faceva altro che ricordarmi quella scena.
Lui infatti dopo poco se ne accorse e con molta tranquillità mi disse:

“Hey, tutto ok? Ti vedo particolarmente deconcentrato oggi”
“Si si…”
“Sicuro?”
“Certo…”

Rimasi in silenzio per qualche secondo, provando a fare qualche respiro profondo e cercando di concentrarmi nuovamente sulla lezione di oggi.
L’uomo nel frattempo riprese a spiegare e a mostrarmi cosa avrei dovuto fare, ma dopo poco io mio cervello iniziò nuovamente a farmi visualizzare le immagini di quel giorno.
A quel punto l’artigiano si interruppe nuovamente per poi dirmi:

“Niente, oggi non ci sei, ahahah”
“Scusami…è che…beh ecco…l’ultima volta che sono stato qui…”
“Mi hai fatto una sega?”
“Già!”
“E quindi, Qual è il problema? Se vuoi parlarne possiamo fermarci qualche minuto a farlo!”
“No nessun problema…è che non riesco a togliermi dalla testa l’idea di averlo fatto!”
“Beh è normale, se non avevi mai fatto niente del genere è normale. Dimmi un po’, ti era piaciuto?”
“Si, parecchio!”
“Bene! Vuoi rifarlo?”
“Beh…”
“Ok ho capito! Dammi un minuto e torno subito!”

L’uomo si alzò dallo sgabello dove era seduto e andò verso l’ingresso dove si assicurò di aver chiuso tutto a chiave senza che nessuno dalla strada potesse entrare.
Chiuse pure le sue piccole finestrine sul fondo della stanza, per poi avvicinarsi a me e iniziare ad accarezzarmi la testa con una mano e dirmi :

“Non pensavo ti fosse piaciuto così tanto, dopotutto mi hai solamente fatto una sega”
“Beh si…”
“Ho capito, sei un passivello a cui piace far godere gli uomini! Bene!”

L’uomo posizionato praticamente davanti a me, mentre io ero sempre seduto sullo sgabello, iniziò a sganciarsi i pantaloni per poi far uscire il suo pezzo di carne ancora moscio.
Io senza pensarci due volte allungai la mano, lo afferrai e iniziai subito a masturbarlo, prima lentamente e man mano che il suo membro cresceva e si induriva, aumentavo sempre più la velocità.
L’uomo i piedi difronte a me mi guardava negli occhi fissandomi, mentre nel frattempo riprese ad accarezzarmi dietro la testa con una mano.
Con l’altra dopo poco iniziò a far passare un pollice sopra la mia bocca leggermente aperta, accarezzando le mie labbra e dire :

“Ti vedo a tuo agio adesso, vero?”
“Si, molto meglio”
“Bene!” Poi dopo qualche istante di silenzio disse nuovamente “Hai proprio una bella bocca sai? Così piccola e con delle labbra così morbide…mmh!”

Io nel frattempo continuavo a segare l’uomo in silenzio e ogni volta che alzavo lo sguardo lo vedevo sempre a fissarmi negli occhi.
Era molto eccitato , gli piacevo, ma soprattutto voleva farmi succhiare il suo cazzo.
Avvicinai quindi la mia faccia al suo membro tirando fuori la lingua, iniziando quindi a leccare per prima la sua cappella.
Iniziai a farla scorrere lungo tutto il suo cazzo, la passavo tutta intorno a quella bella cappellona, lasciandomi subito un buon sapore in bocca.
Poi aprii la bocca e come se lo avessi fatto un miliardo di volte, me lo inserii tutto dentro.

“Mmh bravo! Volevo proprio farmi fare un bel pompino da te. Mmh bravo non ti fermare!” Disse l’uomo godendo

Stavo succhiando io mio primo cazzo e lo stavo facendo cercando di gustarmi ogni singolo centimetro di quel membro così duro e caldo.
Nel frattempo lo segavo contemporaneamente e per riprendere fiato passavo la lingua su tutto il bastone, scendendo pure ad assaporare le sue palle.
Erano pelose, ma non mi importava, anzi a tratti mi piacevano pure così villose, dato che mi davano proprio l’idea di uomo.

“Sei veramente bravo sai?! Di questo passo mi farai sborrare molto prima del previsto!” Disse l’uomo

Poi mi fece smettere e guardandomi dritto negli occhi disse nuovamente:

“Mi fai impazzire! Dai alzati, mostrami il tuo lato B”
“Vuoi…”
“Voglio vedere il tuo culetto, alzati!”
“Ma…”
“Dai su! Voglio solo vedere”

Titubante mi alzai in piedi e l’uomo senza aspettare mi girò di spalle, per poi spingermi in modo da piegarmi leggermente in avanti sopra ad un banco da lavoro del laboratorio.
Subito dopo con forza mi tirò giù i pantaloni e a seguire le mie mutande, mettendo in mostra il mio culetto interamente.

“Fantastico! Hai un culo meraviglioso!” Esclamò l’uomo in piena eccitazione

Poi si avvicinò a me e allungando una mano iniziò a palpeggiare le mie natiche ed infine, cominciò a passare due dita in mezzo ad esse.
Quelle dita se le passò sotto al naso esclamando:

“Mmmh, oddio! Che profumo di culetto vergine!”

Poi si leccò le dita per inumidirle e mi ficcò velocemente un dito per intero su per il culo.

“Oh cazzo!” Esclamai
“Ti piace?”
“Fermo…forse questo è troppo…”
“Come, non vuoi?”
“No…non sono pronto…”
“Eppure sei così caldo e stretto che mi hai fatto salire una voglia enorme di metterti tutto il mio cazzo dentro!”
“Dai…fermo…”
“Voglio provare! Se poi non ti piace ci fermiamo subito!”
“No no…aspetta…”

L’uomo senza darmi ascolto tirò fuori il dito dal mio orifizio, per poi poggiarci dietro di me e puntare il suo cazzo.
Sentivo la sua cappella bollente posarsi in mezzo alle mie chiappe alla ricerca dell’unico buco dove potersi fare strada ed entrare.
Ma ero veramente così stretto e in tensione che non riusciva ad entrare.
Ero impietrito perché non mi sentivo pronto a ricevere una penetrazione anale, o almeno non in quel modo.
Avevo una certa curiosità nel provare, ma in quel modo così rude avevo paura che potesse farmi più male del previsto.
L’uomo nel frattempo provava senza soste a entrare senza successo per poi dirmi :

“Rilassati! Spingi verso l’esterno e rilassati. Fammi entrare!”
“No…non così…”
“Perché non così?”
“Non sono pronto…facciamo la prossima volta…”

Ero troppo stretto, l’uomo infatti si arrese all’idea di potermi fottere. Così mi fece girare verso di lui, mi abbassò in ginocchio velocemente e senza darmi tempo di prendere il respiro, mi spinse il suo cazzo duro dritto nella gola.
Cominciò quindi a scoparmi la bocca, tenendomi ben salda la testa e spingendo il suo arnese dentro e fuori tra le mie labbra.

“Così ti piace invece? Eh?! Succhiamelo tutto!” Esclamò l’uomo quasi con rabbia e disprezzo, mentre mi fotteva forte la faccia, spingendomi pure il cazzo per intero sul fondo della gola.

Io senza fiato provavo a resistere, a respirare con il naso e ad accogliere il suo membro per intero.
Ogni tanto usciva per farmi riprendere il respiro, per poi continuare fino a quando dopo qualche minuto iniziò ad ansimare sempre più forte ed esclamare :

“Sto per venire! Preparati ad ingoiare tutto!”

Qualche altro colpo veloce e nel giro di poco sentii l’uomo gemere ad alta voce e soprattutto a sentire la sua crema sgorgare ad alta intensità dentro la mia gola.
Stava sganciando delle forti cannonate di sborra dritte dentro di me, così da essere costretto ad ingoiare ogni singola goccia di quel latte caldo e denso.
Dopo poco uscì velocemente seguito da un lungo filo di sborra che iniziava nella mia gola e finiva sulla sua cappella, dandomi così definitivamente modo di respirare nuovamente.
Mentre riprendevo fiato ansimante con gli occhi lucidi, l’uomo soddisfatto mi guardò e disse :

“Cazzo che sborrata, sono esploso!”
“Ho bevuto tutto…” risposi ansimante
“Bravo! Ti è piaciuta la sborra?”
“Si…”

L’uomo a quel punto iniziò a rivestirsi mentre io più lentamente mi alzai per mettermi seduto sopra ad uno sgabello per riprendere completamente fiato e pulirmi dai residui di liquido rimasto sparso intorno alla bocca.
Mentre mi stavo ricomponendo per andare via, l’uomo mi disse :

“Io però voglio scoparti il culo!”
“La prossima volta…vediamo…”
“No, voglio farlo ora!”
“Ma non sono pronto…abbiamo già provato…”
“Andiamo da me! Magari sopra ad un letto comodo ti senti più a tuo agio”
“Ora? È tardi…”
“Dai andiamo! Abito vicino”

-Continua-

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